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Autore: itkindaofhappened    04/05/2014    2 recensioni
Lei aveva sempre avuto un debole per quelli come lui, stronzi e arroganti, pensava che il suo amore l'avrebbe cambiato.
Ci aveva provato in tutti i modi, gli aveva fatto capire l'importanza dell' amicizia, gli aveva insegnato ad amare.
Lui aveva sempre avuto un debole per quelle come lei, libere e fragili, pensava che amandola avrebbe potuto redimersi.
Ci aveva provato in tutti i modi, l'aveva seguita, aveva trovato in lei un'amica, un'amante.
Poi, l'aveva fatta a pezzi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Agrodolce.
Quando l'amore fa male.


Il giro in centro proseguì tranquillamente.
Lara sembrava aver riacquistato il tipico buon umore, o almeno non mostrava il contrario.
Esposito, invece, non le si era più avvicinato, scosso dal fatto che si fosse preoccupato così tanto per la ragazza.

Dopo una breve passeggiata, decisero di andare in una gelateria che aveva intravisto in precedenza: era piccola e graziosa, con qualche tavolino e sedia davanti.
Avevano sentito dire che fosse la migliore di Roma ed erano estremamente curiosi di vedere se effettivamente fosse così.
Si erano quindi seduti, una squadra separata il più possibile dall'altra.
Lara aveva fatto lo stesso per trovarsi il più lontano possibile da Esposito.

Dopo aver preso un gelato a testa, avevano iniziato a chiacchierare del più e del meno, ricordando episodi successi in precedenza.
-”Oddio, ma vi ricordate l'estate di due anni fa?” Tutti guardarono Chiara, senza capire a cosa si riferisse.
-”Massì dai, quei quattro ragazzi romani che si sono allenati con noi!” Riprese la ragazza.
Le guance di Lara si tinsero immediatamente di rosso, quasi quanto i suoi capelli.
-”Adesso ricordo! Perché non chiediamo loro se hanno voglia di farci fare un giro per Roma?” Gli occhi di Angelica si erano illuminati per l'eccitazione.
-”Ma Angi, non li sentiamo da appunto due anni; probabilmente nemmeno si ricordano di noi!” Emily aveva scosso la testa sconsolata, a volte quelle due partivano in quarta senza nemmeno pensare.
-”Beh, io scommetto che Marco si ricorda di Lara.” Ammiccò Chiara alla ragazza che era ormai del colore dei suoi capelli.
-”Ma lei ancora si scrive con Marco!” Urlò Sofia, attirando gli sguardi di tutti, in particolare dell'interessata che ora guardava furente la migliore amica.
Esposito si irrigidì leggermente ma nessuno ci fece caso, nemmeno lui.

Due anni prima quattro ragazzi erano arrivati nella loro piscina di punto in bianco.
Sergio aveva detto che sarebbero rimasti per un mese e che si sarebbero allenati con loro.
Uno di loro aveva da subito iniziato a fare il filo a Lara, sebbene lei nemmeno si accorgesse delle attenzioni del ragazzo, troppo presa dagli allenamenti e da un altro che stava pian piano entrando nel suo cuore.
Poi, quando Marco le aveva chiesto di uscire, lei aveva capito e aveva iniziato a scriversi con lui, stringendo una sincera amicizia che anche dopo due anni non si era infranta.
Marco, tuttavia, non stava molto simpatico ai ragazzi della squadra, soprattutto ad Esposito.
Questo perchè, avendo la stessa età ed essendo entrambi tra i primi tre in Italia, si era acceso un forte spirito di competizione, e di odio, tra i due.

Così, non appena Esposito sentì il suo nome, si infervorò e sperò che la ragazza rispondesse in modo negativo.
-”In realtà, credo che nuoteremo con loro, sapete?” Ed ecco che le speranze del biondo furono totalmente infrante.
-”Come scusa?” Disse infatti, credendo di non aver capito bene.
-”Beh sì, Sergio mi ha detto il nome della squadra con cui ci alleneremo ed è la sua.” Gli rispose senza nemmeno guardarlo in faccia.
Le ragazze si illuminarono dalla felicità, i ragazzi sprofondarono nella completa disperazione.

Continuarono a conversare tranquillamente fino a quando non fu ora di tornare in albergo.
-”Per stanotte il coprifuoco è alle undici e mezza, non voglio trovare nessuno fuori dalla propria stanza a quell'ora. Domani mattina colazione alle otto in punto, poi andremo in piscina dove incontreremo l'altra squadra e faremo un leggero allenamento. Buonanotte.” Sergio finì di dare le ultime disposizioni e poi si allontanò assieme a Manuel, bisbigliando in modo sospetto.
Tornarono tutti nelle loro stanze, spossati dal lungo viaggio, non vedendo l'ora di dormire.
Faremo festa domani” si dissero.
Le cinque ragazze si cambiarono velocemente, mettendosi dei leggeri pigiami; solo Lara mise una felpa che era due volte più grande di lei.
-”Esco un po', vado nel giardino che ho visto appena arrivati.” Disse al resto delle ragazze, chiudendosi la porta alle spalle.

Il giardino era più grande di quanto si aspettasse, entrandovi sentì le fragranze di gelsomino e lavanda ed un leggere scroscio d'acqua poco lontano da dove si trovasse.
Si guardò intorno, alla ricerca della fonte di quel suono.
Non trovandola con la vista, si affidò all'udito e si incamminò verso il centro.
Camminando vide diversi fiori, non riuscì a riconoscerne nemmeno uno; non erano quelli che c'erano nel suo giardino.
Fece attenzione ai colori e di tanto in tanto si chinò ad annusarne l'odore.
Il rumore stava diventando sempre più forte, così Lara riuscì ad arrivare al punto da cui arrivava.
Era una piccola fontana, dalla forma circolare e con qualche fiore acquatico sulla superficie.
Si sedette su una panchina proprio davanti alla fontana e si rilassò, persa nei suoi pensieri.
Chiuse gli occhi e reclinò la testa all'indietro.

Rimase in quella posizione a lungo, beandosi delle fragranze floreali che raggiungevano i suoi sensi.
Ad un certo punto sentì qualcuno avvicinarsi e sedersi accanto a lei; in un primo momento si spaventò ma mantenne comunque gli occhi chiusi, poi riconobbe il profumo del ragazzo.
Menta e muschio” pensò e capì che poteva trattarsi solo di Esposito.
Aprì lentamente gli occhi, per poi girarsi verso il ragazzo che la stava osservando attentamente.
-”Cosa vuoi?” Gli chiese.
-”Sapere cosa ti succede, raramente ti ho visto così seria e pensierosa.” Aveva smesso di guardarla e ora aveva lo sguardo fisso sull'acqua della fontana che scendeva.
Lara non gli rispose, non voleva aprirsi con lui.
Lui che non era niente per lei.
Non più almeno.
-”Senti, so che non ti fidi di me, ma provaci almeno.”
Lara scoppiò a ridere, una risata nervosa e per niente divertita.
-”Oh insomma, se volessi parlare dei miei problemi andrei da Simone, non certo da te. Tu non sei nulla per me.” Gli disse fredda, senza tradire alcuna emozione nella voce.
-”Dici che non sono nulla per te, eh? Eppure indossi ancora la mia felpa.” Era tornato il solito Esposito dal cuore di ghiaccio.
Lara ammutolì, non sapendo come giustificarsi.
-”Se vuoi posso restituirtelo, lo indosso solo perchè temevo di aver freddo.” Lo guardò con aria di sfida, alzando un sopracciglio.
-”Non intendevo questo. Te l'ho regalata, è tua.” Lo sguardo del ragazzo si era leggermente addolcito.
-”Sai, non ho mai capito il motivo di questo regalo.” Disse con arroganza.
Gli occhi di Esposito tornarono gelidi e senza emozione.
-”Allore ridammelo, ora.” Le disse.
-”Non posso, non ho nulla sotto.” Eppure sapeva già cosa le avrebbe risposto il ragazzo.
-”Tranquilla, ti ho già vista nuda. E non è certo stato un bello spettacolo.” Voleva ferirla, farla stare male.
Prima che potesse accorgersene, Esposito si trovò il segno di cinque dita sulla guancia.
Lara si alzò e prese ad incamminarsi verso l'albergo.

-”Tutto questo non cambia niente, lo sai?” La voce del ragazzo la fece fermare.
-”Non cambia cosa?” Non capiva dove volesse arrivare.
-”Quella notte... E' stato un errore.” Eppure non ne sembrava convinto.
-”Non solo quella notte. Tutto quello che abbiamo passato lo è stato.” Fu Lara, questa volta, ad averla vinta.
Se ne andò tranquillamente.
Poi ad un certo punto si fermò, si tolse il maglione e lo buttò a terra.
-”Dovresti fare la fine di questo maglione, sai.”


Angolo autrice.
Ciao a tutti, eccomi qui con il sesto capitolo.
Beh che dire, come avrete già capito, tra i due è successo qualcosa ma cosa esattamente? Per saperlo non dovete fare altro che leggere, presto sarà svelato.
Ci tenevo a precisare che il prologo è sempre collocato dopo tutti questi avvenimenti, vi avviserò io quando ci sarà una sincronizzazione anzi, lo capirete da soli perchè lo riscriverò, solo dal punto di vista di Esposito.
Ci tenevo inoltre a ringraziare tutti quelli che recensiscono e mettono la mia storia tra le preferite\seguite\ricordate e anche a tutti coloro che leggono e basta. (Anche se mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.)
Per ora e tutto.
Bacioni, fobic.

  
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