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Autore: principessa1793    05/05/2014    8 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Asia]
Mi ritrovo ancora tra le sue braccia perché non riesco e non voglio staccarmi da lui. Era così anche prima: quando facevamo l’amore restavamo abbracciati per ore,solo per sentirci vicini. Adesso però c’è Giovanni,c’è il guaio che ho combinato,c’è Milano e c’è tutto ciò che ancora non riesco ad affrontare.
“ Stai pensando a lui?” mi chiede.
“ Anche. Gli ho inflitto la stessa bastardata che tu hai fatto a me! Mi faccio schifo per come mi sono comportata!” gli dico.
“ Pensare che tutto questo caos l’ho messo su io!” mi dice.
“ Io però adesso devo andare in atelier perché Ugo mi avrà data per dispersa. Sai che ore sono?” gli chiedo,quasi per fuggire dall’argomento “noi due”.
“ Cavolo! Sono le sei e mezza!” mi dice.
“ No! Oddio!” dico. Afferro i miei vesti al volo e inizio a vestirmi velocemente.
“ Asia,io credo che noi due dovremmo parlare!” mi dice.
“ Credi che non lo sappia? Nicola,non puoi mettermi fretta,io mai come ora ho bisogno di pensare a quello che è successo oggi,alla mia storia con Giovanni e anche a quella lettera di mio fratello che non ho avuto il coraggio di aprire!” gli dico.
“ Vuoi che resti con te,così la leggiamo?” mi domanda.
“ Nicola,Giovanni mi ha chiesto di avere un bambino insieme!” gli dico. Gli cadono i pantaloni dalle mani e glieli raccolgo.
“ E … e tu?” mi domanda.
“ Sai bene quanto mi ha fatto male la morte del mio bambino e sai anche che vorrei tanto un figlio,ma la proposta di Giovanni,quello che è successo tra me e te,mi sta facendo mettere in discussione tutto! Io reputavo il tradimento una cosa ignobile e adesso ho tradito Giovanni;amavo l’idea di avere tanti figli e adesso la proposta di Giovanni mi agghiaccia e poi c’è quel passato che non riesco ad affrontare,che mi fa paura e che riguarda anche Giovanni …” gli dico.
“Io … io non volevo confonderti e se tu mi dici che lo ami e che il nostro è stato solo un momento di debolezza per te,io ti giuro che non ne faccio parola con nessuno e che ti lascio in pace!” mi dice.
“ Credi che se fossi innamorata di Giovanni,avrei ceduto? Io ho provato tante volte in questo mese ad illudermi che Giovanni fosse il mio destino,che fosse giusto allontanarmi da te,mi sono illusa di amarlo,ma non è così ed io non posso farci niente!” gli dico. Mi stringe forte tra le sue braccia,l’unico posto in cui mi sento davvero al sicuro e dove vorrei restare per tutta la vita. Riesce a darmi i brividi anche solo abbracciandomi.
“ Cosa farai?” mi chiede.
“ Ho bisogno di una sera tutta per me e di ricominciare a gestire la mia vita a partire da quella benedetta lettera.” Gli rispondo.
“ Gli dirai di noi?” mi chiede.
“ Non lo so,Nicola. È arrivato il momento di scegliere ed è forse proprio questo che mi spaventa!” gli dico.
“ Asia,io adesso devo andare da Betty per una cena con amici e parenti,ma sappi che puoi chiamarmi per qualsiasi motivo e che il mio cellulare sarà acceso 24 h su 24.” Mi dice.
“ Io adesso vado,ma prima voglio chiederti una cosa!” gli dico.
“ Ti ascolto” mi risponde.
“ Partirai lo stesso?” gli chiedo.
“ Dipende solo da te. Per me conta solo la tua felicità e se sarà per il tuo bene,io mi trasferirò in Alaska,anche a costo di morire per ipotermia!” mi dice. Riesce a farmi ridere anche quando non ce n’è motivo!
“ Voglio solo dirti una cosa prima che tu vada via!” mi dice.
“Ti ascolto!” gli rispondo.
“ Io voglio che tu sappia che ti amo,che non ho mai smesso di amarti e che sono pentito di tutto quello che ho fatto! Sono stato un imbecille e se tu sceglierai lui,io non ti biasimerò!” mi dice. Ha le lacrime agli occhi e sento anche io gli occhi umidi. Vado via prima di scoppiare a piangere di nuovo.
 
[Anna Maria]
“Allora,ragazze,siete pronte?” chiedo.
“ Ha parlato quella che è sempre in ritardo,in tutti i sensi!” mi risponde Berta.
“ Sapete se hanno invitato anche Asia?” chiede Sofia.
“ No. Il dottor Nicola non l’ha voluta.” Dice Sandra.
“ Non ha tutti i torti,visto che sono lei e il David la causa della sua partenza!” risponde Mariana.
“ Le tue carte l’avevano detto!” le dico.
“ Ho capito,ma il destino ha anche combinato un bel patatrac con quei due!” mi dice Mariana.
“ Eccola!” dico sottovoce a loro,mentre la vedo uscire dall’ufficio di Nicola e si dirige verso l’atelier.
“ Ma che ci faceva nell’ufficio di Nicola?” chiede Sandra. Scrollo le spalle. Si avvicina a noi il figlio di Sofia.
“ Mamma,io vado a cambiarmi e ci vediamo a casa del dottor Armando!” dice a sua madre.
“ Efraim,senti ma Asia a che ora è entrata nell’ufficio del tuo capo?” gli chiedo.
“ Beh prima della pausa pranzo … si e poi  …” dice interrompendosi.
“ E poi cosa?” gli chiede sua madre.
“ Oggi non ha ordinato nulla per pranzo,mentre di solito ordina parecchio!” risponde il ragazzo.
“ Vabbè,adesso vai!” gli dice sua madre. Efraim ci saluta e va via.
“ Gli orari coincidono perché quando ho visto Asia l’ultima volta,in lacrime e disperata per la partenza del suo grande amore,era prima della pausa pranzo. Me lo ricordo perché avevo un languorino! Voi cosa pensate sia successo?” domanda Berta.
“ E cosa vuoi che sia accaduto? Avranno litigato e discusso fino ad ora!” dice Mariana.
“ No. C’è un solo motivo per cui gli esseri umani dimenticano le prime necessità!” dico.
“ E lei lo sa bene!” dice Freddy,sopraggiungendo alle mie spalle.
“ Quindi tu credi …” mi chiede Sandra.
“ Io penso che i due abbiano lavorato in un modo più piacevole …” dico.
“ Anna Maria!” mi ammoniscono tutte.
 
[Marcella]
Sento squillare il mio cellulare.
“ Pronto!” dico piuttosto scocciata.
“ Sorellina,è tutto finito!” mi dice Daniele.
“ Cosa è finito?” gli chiedo.
“ Domani vendiamo le quote a Nicola Mora e a Betty!” mi risponde. Devo ammettere che non sono proprio entusiasta della notizia,ma in fondo è meglio lasciarle in mano loro che in mani estranee!
“ Hai avvertito nostra sorella?” gli chiedo.
“ Si,è già sull’aereo diretto a Bogotà! Tu verrai di persona o manderai Michel?” mi chiede.
“ Sai bene che non posso muovermi dal letto fino al parto …. Verrà Michel,come avevamo concordato!” gli dico.
“ Ok. Non immagini come sono felice che sia tutto risolto. Ho anche contattato quel mio amico che aveva una ditta di costruzione!” mi dice.
“ E perché?” gli domando.
“ Beh per metter su la nostra impresa,sorellina! Josè mi ha detto che lavorerà nel minor tempo possibile e che presto la nostra azienda potrà essere attiva!” mi dice.
“ E il personale?” gli chiedo.
“ Ah di questo se ne sta occupando mia moglie!” mi dice.
“ Allora sto tranquilla!” gli rispondo sarcastica.
“ Dai! Comunque ora vado perché immagino sarai stanca! Domani io e Patrizia ti verremo a trovare anche per festeggiare l’affare!” mi dice.
“ Ok,tanto sono qua!” gli rispondo. Chiudiamo la chiamata e scoppio a piangere forse a causa degli ormoni o forse perché una parte della mia vita domani si concluderà per sempre.
 
[Betty]
Poso l’ultimo vassoio sulla tavola,mentre aspetto Nicola,le ragazze della banda,Gutierrez, Mario e Sandra.
“ Figliola,ma Nicola?” mi chiede mio padre.
“ Papà,penso che a momenti sarà qui! Forse sarà rimasto indietro con il lavoro e poi domani c’è l’incontro con i Valencia!” dico. Suonano il campanello. Vado ad aprire ed entrano Mario e Sandra.
“Buonasera!” dicono.
“Buonasera!” rispondiamo tutti.
“ Ma che bel pancione!” dice mia madre a Sandra.
“ E se sapesse come pesa!” risponde Sandra.
“ Sarà una femmina?” chiede mia madre.
“ Nossignora,sarà un maschio! Sarà un piccolo Calderon!” risponde fiero Mario.
“ No,signora Giulia! Se Calderon attacca a parlare del piccolo Calderon,siamo rovinati!” dice Armando.
“ E zio Nicola?” mi chiede Margherita.
“ Vedi? Anche la bambina,si chiede che fine ha fatto quel degenerato!” incalza mio padre.
“ Credo arriverà molto tardi!” mi dice Sandra.
“ Perché?” le chiedo,portandola con me verso la cucina.
“ Diciamo che lui e Asia si sono trattenuti in ufficio insieme dalla pausa pranzo fino a un’oretta fa! Quindi credo che il dottor Mora dovrà farsi un bel bagno rilassante per riprendere le energie!” mi dice Sandra.
“ Credi abbiamo litigato?”
“ No,ma secondo Anna Maria,in quell’ufficio c’è stato un gran consumo di energie!” mi dice,con una faccia che dice tutto.
“ Se dai retta ad Anna Maria,che pensa solo a quello!” le dico.
“ Comunque se fosse vero,ci sarebbe la possibilità di un ripensamento da parte del dottor Mora!” mi dice.
“ Su questo hai ragione!” le rispondo.
 
[Asia]
È la cinquantesima chiamata che porta il nome di Giovanni,ma non posso rispondere e parlargli come se nulla fosse. Ho aperto il mio cassetto e ho preso la lettera per poi posarla almeno un decina di volte,ma è arrivato il momento di essere coraggiosa e di affrontare quella lettera e il mio passato. Ora sono a casa mia sul divano e la fisso come se,da sigillata com’è,potesse dirmi in anteprima cosa c’è scritto. Ho aspettato troppo e credo che sarebbe stato giusto compiere quest’atto eroico quando è arrivata questa lettera,cioè un mese fa. Ho scelto di farlo adesso perché la proposta di Giovanni di questa mattina e quello che è successo con Nicola oggi,mi hanno fatto capire che per superare il mio passato devo conoscere tutto di esso e questa lettera probabilmente mi aiuterà a chiudere una volta per tutte quella dolorosa storia e a decidere cosa fare della mia vita. Apro cautamente la busta,come se da quella busta potesse uscire un mostro pronto a divorarmi. Estraggo un primo foglio,vedendo che c’è dentro un’altra busta. Sembra una sottospecie di matrioska!
 
“ Cara Asia,
ti sembrerà strano che ti scriva una lettera,visto che ci sono i fax,gli sms e la posta elettronica,ma questa lettera,come vedi,ne contiene un’altra che dovrai leggere solo dopo aver letto questa che ora hai fra le tue mani. Il mittente dell’altra lettera è nostra madre e ti prego di non strapparla,ma di leggerla tutta,perché questa è una delle sue ultime volontà. Nostra madre è morta due ore fa,ma prima di morire ha chiesto che ti inviassi la lettera che ti ha scritto qualche anno fa. Voleva che la leggessi solo dopo la sua morte e così ho fatto,anche se avrei preferito consegnartela a mano,ma so che non saresti mai venuta a vedere nostra madre come non sei venuta a vedere nostro padre. Non so di cosa tratti la lettera perché,come vedrai,la busta che la contiene è intatta,ma qualsiasi cosa dica,ti prego di perdonare nostra madre e nostro padre per il dolore che ti hanno causato e di mettere fine a questo odio verso le due persone che ti hanno messa al mondo e  che ormai non ci sono più. Ora puoi leggere quella lettera o farne ciò che vuoi,ma ti consiglio di leggerla per chiudere una volta per tutte con il passato che ti ha causato tanto dolore.
                                                                                                                                            
Con tutto l’affetto del mondo
                                                                                                                                                  Pedro Manuel Suarez
 
Mia madre è morta! Senza rendermene conto mi asciugo una lacrima prima che mi righi il volto. Non so se leggere quella lettera e farmi male con un passato tanto crudele oppure archiviare tutto,senza una spiegazione e continuando a vivere in un odio che ha divorato ogni rapporto con i miei genitori ormai defunti. Apro la busta e prendo il figlio.
 
“Asia,hai appena portato via le tue cose da questa casa e già sento che dovrei rincorrerti e raccontarti la verità,ma so che non mi perdoneresti e quindi scrivo ciò che è accaduto due anni fa in questa lettera che leggerai solo quando non ci sarò più. Hai scoperto che tuo figlio era vivo quando hai avuto l’incidente,ma è giusto che tu sappia i motivi che hanno spinto me e tuo padre a prendere la decisione che ha distrutto la nostra famiglia e la tua vita. Quando ci hai detto che aspettavi un bambino,sono morti tutti i progetti che avevamo fatto per il tuo futuro e sapevamo che quel bambino ti avrebbe rovinato la vita,ma speravamo che la rottura con Giovanni e lo scorrere del tempo avrebbero contribuito a mutare la tua decisione. Qualche giorno dopo la tua rivelazione,sono arrivati i Bianchi a casa nostra,i nonni e il padre di tuo figlio. Loro volevano ciò che volevamo noi:che quel bambino non rovinasse la vita tua e di Giovanni,che non venisse al mondo. Ci hanno proposto di convincerti ad abortire offrendoci del denaro e anche se volevamo a tutti i costi che tu lo facessi,abbiamo detto loro che eri decisa a portare a termine quella gravidanza e a tenere con te quel bambino,contro il nostro parere. Qualche settimana dopo,sono partiti per l’Italia,ma ci hanno inviato una lettera con il loro indirizzo perché volevano sapere se ti eri convinta e quindi se inviarci quei soldi,che dovevano essere un risarcimento per il dolore che ti avrebbe procurato la perdita di tuo figlio. Dopo qualche giorno tu hai avuto quell’incidente e sei entrata in coma,ma i dottori avevano specificato che avresti potuto portare avanti la tua gravidanza,anche in quelle condizioni,ma noi non potevamo permetterlo:non potevamo accettare che tu rovinassi la tua vita e non potevamo permetterci di rifiutare quella somma di denaro offertaci dal padre di tuo figlio,perché servivano per mandare Pedro Manuel all’università,quindi abbiamo chiesto che ti praticassero l’aborto e abbiamo inviato una lettera a Giovanni Bianchi perché sapesse che la scomoda vicenda era risolta perché tu eri in coma e perché eravamo riusciti a farti abortire e che meritavamo il nostro compenso. Forse quando leggerai questa storia,odierai me e tuo padre più di quanto ci odi adesso,ma è giusto che tu sappia la verità. È giusto che tu sappia cosa c’è dietro la morte di tuo figlio. Spero che quando leggerai questa lettera,sarai già madre così da poter capire cosa si prova a vedere una propria figlia che intende rovinarsi. Mi auguro che quando leggerai questa storia,tu abbia dimenticato il dolore che ti abbiamo provocato e che tu abbia trovato la felicità che ti spetta accanto ad un uomo che meriti il tuo amore.
                                                                                                                                                                           
Mamma”
 
Accartoccio la lettera e mentre mi asciugo le lacrime,che continuano a scendere inesorabilmente. Mi augura di essere felice,mentre mi stavo rovinando la vita,mentre stavo per consegnare la mia vita nelle mani di quell’essere immondo che è stato tanto ipocrita da farmi credere di non sapere nulla di nostro figlio! Avrebbe potuto cercarmi prima,dirmi tutta la verità 10 anni fa e invece stava per farmi la sua ennesima bastardata! Stavo per rinunciare alla felicità all’uomo che amo,per non ferire l’uomo che ha ucciso mio figlio per la sua carriera! Scoppio di nuovo a piangere.
 
[Nicola]
Squilla il mio cellulare e leggo “ASIA” sul display. Resto con lo sguardo fisso sul cellulare senza far nulla.
“ È lei?” mi chiede Armando. Annuisco.
“ Se vuoi rispondere puoi andare nello studio,perché qui come vedi c’è troppo caos!” mi dice.
“ Ok” dico,mentre mi allontano da quella bolgia infernale.
Entro nello studio e chiudo la porta.
“Pronto” dico. Sento singhiozzare dall’altro lato.
“ Asia,tutto bene?” chiedo allarmato.
“ N – Nicola … “ dice piangendo.
“ Asia,che succede?” le chiedo. Non risponde,ma la sento piangere.
“ Asia,dove sei?” le chiedo.
“ A … a casa” mi dice.
“Perfetto,aspettami lì. Io fra mezz’ora al massimo sono da te!” le dico.
“ Ma sei ad una festa? Ti ho disturbato” mi dice.
“ No,per me tu vieni prima di tutto. Aspettami” le dico. Chiudo la telefonata e mi precipito fuori.
“ Nicola,è successo qualcosa?” mi chiede Betty.
“ Devo andare da Asia. Mi ha chiamato e piangeva. Perdonatemi,ma devo correre da lei” dico.
“ Vai,ma sii prudente!” mi dice Betty.
“ Vuoi che ti accompagni?” mi chiede Armando.
“ No,non vi preoccupate!” dico,mentre mi infilo la giacca e apro la porta per andare via.
 
[Mario]
Nicola è uscito. Mi piacerebbe sapere proprio dov’è andato!
“ Ma scusate la festa non era per Nicola?” chiedo a Betty e Armando.
“ Ha ricevuto una chiamata!” mi risponde Betty.
“ Da chi?” chiede mia moglie,mentre addenta una pizzetta.
“ Indovinate!” risponde Armando.
“ No! Quindi c’è la speranza che non parta!” dico. Betty e Armando incrociano le dita.
“ Cosa pensate debba dirgli?” chiede Sandra.
“ Ah non lo so proprio! Spero solo che non lo faccia soffrire più di quanto non stia soffrendo già!” dice Armando.
“ Io ho un buon presentimento!” dico.
 
[Michel]
Mi sdraio accanto alla mia Marce. È girata su un fianco e da quando sono tornato non ha proferito parola. Non vorrei fosse arrabbiata con me.
“Amore mio” le dico,mentre cerco di girarla verso di me. La vedo con il viso rigato dalle lacrime.
“ Marce,cos’è successo?” le chiedo.
“ Domani le quote mie e dei miei fratelli saranno vendute e Betty e Nicola Mora!” mi dice.
“ Non capisco!” le dico.
“ Una parte della mia vita andrà perduta e ciò mi fa male!” mi risponde. La prendo fra le braccia per cercare di calmarla.
“ Marce,era quello per cui sei tornata e poi i sacrifici di tuo padre finiranno in mani competenti!” le dico.
“Lo so,ma non riesco ad accettare che domani sarà tutto finito! In quell’azienda ci sono cresciuta,è il posto dove ho lavorato per 9 anni della mia vita!” mi dice.
“ Amore mio,sei ancora in tempo per non vendere!” le dico.
“No,Michel. Io so che vendere è la cosa giusta da fare,ma non sai quanto mi fa male!” mi dice.
“ Non sempre quello che è giusto fare,coincide con ciò che è meglio per noi!” le dico.
“ Amore,voglio che tu mi faccia una promessa!” mi dice.
“ Certo!” le dico.
“ Devi giurarmi che domani difenderai le mie azioni e i miei interessi come se fossero tuoi! Che non firmerai la cessione se non sarai sicuro al 101 % che le mie azioni finiranno in mani fidate!” mi dice.
“ Ti giuro che farò tutto ciò che mi hai chiesto,ma adesso sono io a chiederti una cosa!” le dico.
 “ Dimmi!” mi dice.
“ Marcella,io ti chiedo di stare tranquilla e di riposare,di non pensare a nulla che non sia la nascita del nostro bambino!” le dico.
“ Te lo prometto!” mi dice,mentre l’abbraccio forte.
 
[Asia]
Suona il campanello e mi ritrovo faccia a faccia con l’uomo della mia vita. Perché non ci sono dubbi che l’uomo della mia vita è Nicola Mora. Mi fiondo tra le sue braccia,con il volto ancora inondato dalle lacrime.
“Amore mio,non piangere” mi sussurra. Non riesco a fermare le lacrime. Come ho fatto a preferire quel mostro a un uomo che corre da me nel bel mezzo della notte solo per fermare le mie lacrime?
“ Ti prego,calmati e dimmi cos’è successo!” mi dice. Mi stacco dal suo abbraccio e prendo la lettera di mia madre,che quasi non si legge più per via delle lacrime che ho versato su di essa. La legge tutta d’un fiato,ha uno sguardo sbalordito e anche un po’ arrabbiato. Finisce la lettura e la stringe fra le mani.
“ Ma come si fa a uccidere il proprio figlio e a pagare qualcuno perché lo faccia?” dice.
“ Non lo so … non lo so,Nicola. La morte di mio figlio ha fatto comodo ai miei genitori,a lui e alla sua famiglia,a mio fratello  e nessuno ha mai pensato a quel bambino. Nessuno si è mai chiesto come sarebbe stato,nessuno tranne me. Io ci penso da sempre,penso a come sarebbe stato bello cullarlo,insegnargli a camminare e a parlare. Mi chiedo come sarebbe stato il bambino che loro hanno ucciso” gli dico,scoppiando di nuovo a piangere.
“Ti prego,non fare così! Io sono sicuro che tuo figlio sarebbe stato bello e intelligente proprio come la sua mamma e che sa che non è stata colpa tua. Lui ti vuole bene e ti protegge perché sa che avresti voluto tenerlo fra le braccia e coccolarlo. Io sono certo che dovunque sia,lui ama la sua mamma con tutto il cuore e che prega perché tu sia felice anche senza di lui.” Mi dice.
“Lo pensi davvero?” gli chiedo.
“Certo. Tuo figlio sa che non è dipesa a te la sua non nascita,sa che l’avresti tenuto contro tutto e tutti e sa che saresti stata la madre migliore che un figlio possa mai desiderare,perché sei già la donna migliore che un uomo possa desiderare. Forse tu adesso ti senti come se avessi perso questo bambino un’altra volta,ma io sono sicuro che il tuo bambino non vorrebbe vederti così disperata.” Mi dice.
“ E cosa dovrei fare?” chiedo.
“ Asciugati le lacrime e sii felice. È questo che vorrebbe tuo figlio.” Mi dice.
“ Grazie,Nicola. Mi dispiace di averti fatto venire fin qui!” gli dico.
“ L’ho fatto volentieri. Adesso però vado,altrimenti domani dovranno raccogliermi col cucchiaino!” mi dice,mentre si gira verso la porta per andare via.
“Se vuoi puoi dormire qui!” gli dico.
“ Grazie. Allora mi appoggio nella camera di Mariana” mi dice.
“Grazie,Nicola! Sono stata una stupida a buttare via tutto per il mio orgoglio!” gli dico.
“ Sono stato io lo stupido a tradirti e a farti male,ma adesso voglio starti vicino,anche se solo come amico! Magari un giorno riuscirai a perdonarmi …” mi dice.
“ Io non voglio essere solo una tua amica!” gli dico.
“ Vuoi dire che …” mi dice.
“ Questa sera mi hai fatto capire che quello che senti per me non è un amore fittizio ed io ho capito che ho sbagliato tutto in questi mesi. Ora sei tu che se puoi,devi perdonarmi per tutto il male che ti ho fatto!” gli dico. Mi abbraccia forte.
“Amore mio … amore mio!” dice,stringendomi più forte e riempiendomi di baci.
“ Non mi lasciare più! Io ho fatto molti errori …” gli dico,ancora in lacrime.
“ Abbiamo sbagliato entrambi,in modi diversi,ma abbiamo sbagliato. Io sono disposto a cancellare tutto quello che è successo in questi mesi e a tornare a ciò che eravamo qualche mese fa: una coppia che cercava casa,anche per la gioia del signor Hermes che non credo sia felice di avermi davanti ai piedi!” mi dice. Sorrido per la sua ultima frase.
“Si,io sono disposta a dimenticare quello che è successo con la Fernandez e questi mesi orribili perché ti amo.” gli dico.
“ Anch’io” mi dice.
  
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