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Autore: Frozen pal    05/05/2014    1 recensioni
Dopo gli avvenimenti accaduti in Italia, nella dimora dei Volturi, una novità arriverà inaspettata davanti alla porta di casa Cullen: una persona perduta da tempo tornerà per aiutare il proprio fratello ad essere felice insieme alla sua amata umana, Bella.
Riusciranno ad affrontare l'astuzia che i Volturi utilizzano da secoli per ottenere ciò che vogliono?
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse, Breaking Dawn
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Hai paura?
 
Stavo ancora dormendo profondamente, ricordo ancora che stringevo le coperte e che ero immobile in una strana posizione da molto tempo.
Poi qualcosa di estremamente pesante e alto mi era saltato addosso, svegliandomi di colpo, facendomi liberare del ghiaccio addosso a quella cosa.
Quindi era per quello che Edward era seduto sul divano di casa, con il petto ghiacciato, mentre io ero corsa via dalla casa, isolandomi nel bosco, sapendo che il blu delle mani si espandeva anche sulle mie braccia, lo sentivo ampliarsi perfino al petto, al cuore.
Ero ancora in pigiama e avevo un po’ freddo, sì io posso patire freddo e caldo, e ammalarmi di una febbre causata dagli sbalzi del mio potere, che mi viene una volta ogni anno; camminavo ripetendomi le solite cose, come se dovessi nasconderlo da qualche umano che stava per avvicinarsi a me. Ma non serviva a nulla, era del tutto inutile continuare in quel modo.
Improvvisamente mi ricordai che il ghiaccio sul petto di mio fratello sarebbe rimasto lì finchè non lo avessi tolto io con il mio potere opposto, il fuoco, che utilizzavo poche volte.
Mi voltai per tornare a casa e mi trovai davanti Seth.
< Ehi >
< Ciao Juls! > Sembrava contento di vedermi. < Che succede?... Che hai alla spalla?... E’ blu >
< Un inconveniente con il mio potere… Non riesco a controllarlo Seth > Ero entrata nel panico più totale, maledizione. E meno male che dovevo sembrare fredda e senza emozioni eh.
< Calmati, primo perché è un potere ed è sotto il tuo controllo > Non ci avevo mai pensato onestamente, anche perché era difficile distinguerlo da tutto il resto del mio corpo. Era una parte di me, ma sapere che doveva essere controllata mi fece sentire meglio. < E poi pensaci, usi solo quello, sembra che hai così paura di questo potere da esserne ossessionata. Ne hai altri, usali! >
Avevo il fuoco, il teletrasporto e il ghiaccio. Nulla di inutile in fondo.
< Hai ragione> Dissi contenta. < Mi sono sempre fatta condizionare, perché credevo fosse troppo per me il ghiaccio… Invece no, è come gli altri! >
< E guarda un po’… Pelle pallida > Disse toccandomi la spalla, divertito dalla mia reazione.
< Grazie Seth, davvero. Adesso mi sento più libera >
< Di nulla, è stato un piacere, credimi > Lo abbracciai, cogliendolo di sorpresa, molto probabilmente. < Ah senti… > Mi staccai, guardandolo con un serenità che non avrei mai creduto di provare. < Il piano lo sai vero? > Annuì. < Perfetto. Allora devi sapere anche questa cosa: se mai Edward e Bella si trovassero in difficoltà, non esitare a chiamare il mio aiuto. Andrò io da loro in montagna >
< Ricevuto, okay. Ora se non ti dispiace… Vado a liberare mio fratello dal ghiaccio >
< Prego prego, ci serve per domani > Rispose scoppiando a ridere, io feci lo stesso.
Cominciai a correre, scomparendo per un attimo, e ricomparendo a metri sempre più vicini a casa: finalmente riutilizzavo il teletrasporto con entusiasmo e in maniera impeccabile cacchio!
Arrivai davanti a casa e mi teletrasportai poi direttamente dentro, facendo prendere un colpo a Jasper e Rosalie, che mi guardarono stupiti.
< Eccoti Mini Ed! > Esclamò allegro Emmett. < Allora, ti sei sfogata? >
< Meglio >
Puntai la mano davanti al petto blu di mio fratello e poi il ghiaccio si trasformò in neve, che si staccò da lui quando abbassai la mano verso terra. Non era mai successo che togliessi il ghiaccio in quel modo, eppure era così semplice e poco rischioso!
Che stupida che ero, condizionata dai Volturi per un secolo… Che umiliazione.
< Fantastico! > Disse contento Carlisle. < Cominciavo a preoccuparmi >
< Tutto bene Juliet? Ascolta, non volevo- >
< Seth mi ha fatto pensare che ho un potere, ed è sotto il mio controllo, sottomesso alla mia mente, quindi non si ribella, lo faccio uscire io, gli ho sempre dato troppo spazio. Ora lo controllo alla perfezione! Sono felice Ed! E non ho ancora congelato la casa! > Emmett e Jasper scoppiarono a ridere, mentre Rosalie mi sorrise e si avvicinò a me.
< Quindi ora i lupi ti stanno simpatici? Non hai paura? > Domandò.
< Per nulla > Risposi, decisa e sicura di me. < A proposito… Dobbiamo infestare gli alberi dove combatteremo di sangue di Bella > Mio fratello si alzò e mi sorrise.
< Ed è per questo che la vado a prendere. Voi raggiungeteci poi, manca poco >
< Evvai, oggi mi divertirò un sacco! > Dissi a bassa voce, alzando le braccia in aria.
 
La neve aveva smesso di cadere al suolo da quando eravamo arrivati noi, che coincidenza. Tutti si tenevano per mano tra di loro, mentre io avanzavo per poi arrivare a metà dello spazio in mezzo al bosco dove avremmo staccato teste a tutto andare. Fissai gli alberi inespressiva, questa volta non per il mio potere, ma perché proprio non sapevo cosa provavo.
Paura, insicurezza, mista all’istinto omicida e alla voglia di uccidere quei neonati.
Eppure mi capitò di pensare anche che Edward aveva trovato la sua anima gemella, la sua vita, colei che da quel momento sarebbe diventata sua moglie, dato che l’altra sera le aveva fatto la proposta.
E in mezzo alle loro coppie, a quella famiglia che mi trattava come una ragazzina…
Mi sentivo sola.
Avevo paura di rimanere sola, per l’eternità.
< A che pensi Juliet? > Era Carlisle. < Non credo tu abbia paura di questa battaglia >
< Ho ucciso vampiri neonati per molto tempo, questi saranno anche selvaggi, quindi deboli nella difesa, li sconfiggeremo facilmente >
< Allora cosa ti turba? > Cosa facevo? Dovevo mentirgli?
< Non so dire bugie, e per questo alcune volte ho rischiato molto, ma ora non ce n’è motivo > Mi voltai e lo guardai negli occhi, lui assunse un’espressione compassionevole, forse perché io esprimevo la mia preoccupazione con gli occhi. < Ho paura di rimanere sola >
< Non succederà e lo sai meglio di me, Juliet > Mi appoggiò le mani sulle spalle. < Non sei un mostro, smettila di pensarlo. Ti è stata data un’opportunità, e tu la sfrutterai al meglio >
< Cominciando da oggi, Juliet > S’intromise Jasper. < Voglio sfidarti, vediamo quanti ne abbatti >
< Lo prendi come un gioco? > Commentò Emmett. < Ci sto > Scossi la testa.
< Okay, vediamo se riuscite a battermi > Accettai volentieri la sfida lanciata dal biondo.
Quando Alice si avvicinò a lui, e Rosalie fece lo stesso con Emmett, io guardai gli alberi dai quali sarebbero spuntati i neonati, anche se non vidi molto, se non ombre che si muovevano, avanzavano.
“Allora?” Spalancai gli occhi e mi toccai le tempie.
“Ed esci dalla mia testa! Ora!”
“Non sono nella tua testa! Sto comunicando con te e basta, sai che non riesco a leggere i tuoi pensieri”
“Già. Comunque stanno arrivando Ed”
“Hai paura?” Sorrisi.
“Fremo dalla voglia di abbatterli tutti”
La risposta mi sembrò esaustiva, almeno a me.
Nessuno parlò quando i neonati avanzarono velocemente verso di noi, non lo fecero nemmeno quando partì per prima, lasciandomi la mia nuova madre, i miei fratelli, le mie sorelle e mio padre alle spalle, cominciando a mutilare vampiri con gli occhi rossi come se non ci fosse un domani.
In seguito partirono anche il resto della mia famiglia, aiutandomi ad uccidere di nuovo i nemici. Io gli tagliavo le teste con le mani che erano diventate delle lame ghiacciate, uccidendoli, come Jasper ed Emmett, mentre Alice e Rosalie poi gli strappavano gli arti per impedirgli di rigenerarsi.
Uno grosso poi tentò di strapparmi la gamba, mentre colpivo un suo compare, ma un ringhio gli fece perdere il momento opportuno per mutilarmi, un ringhio a me familiare. Dopo aver staccato la testa all’omone e al suo compare più magro mi voltai e sorrisi al lupo dal pelo rossiccio che mi aveva aiutata. Si trattava di Jacob, che mi spinse con il muso vicino a Seth, il quale si inchinò.
Voleva che io salissi sopra di lui… Come se fosse un cavallo?
< N-no ma- > Non c’era tempo, forse era questo il concetto che voleva esprimermi Seth, quando mi ringhiò in faccia. < Okay, mi arrendo > Con un balzo fui sulla sua schiena, mi aggrappai leggermente al suo pelo e insieme abbattemmo la maggior parte dei neonati: lui li mordeva e io li colpivo tutti con delle fiamme che uscivano dalle mie mani, e che li carbonizzavano.
Credo che Jasper fosse impegnato e anche Emmett, mentre Carlisle sfruttò le mie fiamme anche contro altri di loro che tentavano la fuga.
“Aiutaci Juliet!”
Feci frenare Seth di colpo, buttandomi a terra goffamente.
< Ahi > Mi rialzai tutta dolorante, guardandomi intorno: noi ormai avevamo finito. < Seth, corri ad aiutare mio fratello, corri! > Cercai di farmi capire con il movimento delle mani, indicando la montagna dove mio fratello e la sua ragazza si stavano difendendo da Victoria, la rossa che voleva vendetta, e dal suo nuovo “oggettino”, un neonato alquanto ingenuo e stupido da farsi persuadere da una donna.
Mi resi conto poi che stavo leggendo nella mente di mio fratello involontariamente, forse perché ero preoccupata per lui. Ma il potere dell’ottenerne altri dai vampiri non doveva sopraffarmi.
< Non andiamo ad aiutarli?! > Domandai a Carlisle.
< Hanno chiesto solo Seth, noi rimaniamo contro gli ultimi >
Mi voltai e vidi tre cappucci neri avvicinarsi a noi velocemente. Li riconobbi tutti, maledetti.
< Cosa è accaduto? > Domandò Jane, la vipera bionda, con un tono assente.
< Un branco di neonati voleva causarci problemi, uccidere Bella, ma li abbiamo abbattuti, ci siamo difesi > Rispose Carlisle con diplomazia. < E voi che fate qui? >
< Abbiamo seguito questi neonati che camminavano a pochi metri di distanza da qui dopo che Aro ci ha avvisati del problema> Rispose ancora la vipera, che poi mi guardò stupita. < Noto con piacere che avete trovato la nostra fuggitiva > Le puntai il dito contro.
< Ehi tu! Io non sono di nessuno, è chiaro? > Risposi a tono. < E poi la mia testimonianza dice fin troppo sulla menzogna che hai appena detto, vipera: avete permesso che i neonati formassero un gruppo numeroso, non li avete puniti, né loro, né chi li ha creati >
Esme mi mise una mano sulla spalla, cercando di zittirmi, perché così avrei solo peggiorato le cose.
< Senti te che accuse ci vengono date, Felix > Guardai l’armadio terrificante e poi fulminai con lo sguardo Jane. < Dunque se qui è tutto risolto, noi torniamo a casa >
“E restateci” Pensai.
< Sono tenuto ad informarti che Aro non è lieto del tuo comportamento, Juliet > Parlò il fratellino emo.
< Non è una cosa che potrebbe interessargli, dato che ora è parte della nostra famiglia > Intervenne Esme. < Riferite ad Aro che lei è con noi, con suo fratello >
< E con la mia famiglia > Continuai.
< Sarà fatto > Rispose l’armadio, mettendosi il cappuccio, come tutti gli altri.
Non appena se ne andarono sospirai di sollievo.
Ma non era ancora finita.
Spuntarono altri neonati da dei cespugli, e purtroppo fecero ululare di dolore Jacob.
Scattai contro quei cinque, aprendone uno con le mie mani, e carbonizzando gli altri sul posto. Li guardai lamentarsi per il dolore e sorrisi. Quanto adoravo vedere quegli stupidi soffrire.
Si erano degli stupidi, perché non si erano mai chiesti per quale motivo li avessero trasformati, né volevano saperlo: avrebbero avuto una vita eterna, no?
No, finchè c’ero io.
< Jacob! > Esclamai, correndo da lui, che era ritornato umano ed era già sotto gli occhi attenti da medico di Carlisle. < Che gli hanno fatto? >
< Ha delle costole fratturate, alcune rotte, dobbiamo agire prima che si autorigeneri, Sam > Anche Sam era tornato umano, ed era un uomo grande e grosso che incuteva paura con il suo sguardo serio.
Tutti i lupi tornarono normali, vestendosi con pantaloncini e maglie che si erano legati intorno ad una caviglia, dato che dopo la trasformazione i vestiti si stracciavano.
Lo portarono via e Carlisle andò con loro. In qualche modo sapere che mio padre era con Same e Jake mi faceva stare meno in ansia, quindi raggiunsi Esme e l’abbracciai, poi Alice e Rosalie mi accolsero tra le loro, sorridenti e amorevoli come sempre.
< Allora? Quanti ne hai uccisi? Io venti > Arrivò Emmett spavaldo.
< Diamine io solo quindici > Si lamentò Jasper.
< Amico no così non va bene eh> Lo prese in giro l’orso Emmett. < Allora? >
< Io venticinque > Entrambi mi guardarono malissimo. < E avrei vinto lo stesso anche senza uccidere gli ultimi due, credo… In ogni caso ho vinto io! > Esultai con le braccia all’aria.
< Dannazione… >
< Andiamo, è la fortuna del principiante! >
< Lamentatevi quanto volete, ma io ho vinto, caso chiuso >
Le donne della famiglia scoppiarono a ridere e anche io.
Ci raggiunsero poi Edward e Bella con anche Seth umano e gli spiegammo cosa era successo a Jacob. L’umana si precipitò a casa dell’amico lupo, mentre Edward tornò a casa con noi.
< Non volevo salirti in groppa… Sai potevi prendertela e- >
< Ma figurati! E’ stato fantastico! E tu sei leggera come una piuma > Sorrisi al sedicenne Seth.
< Sei davvero un ragazzo d’oro > Gli dissi, abbracciandolo. < Ora vai a vedere come sta quel cretino, ci vediamo domani, vengo a trovarvi io > Annuì e cominciò a correre tra gli alberi.
< A domani Juls! >
La minaccia dei neonati era stata mandata letteralmente in fumo dalle mie fiamme.
Ma quella dei Volturi no. No loro avrebbero trovato qualsiasi espediente per scontrarsi contro di noi, contro i Cullen, contro la mia nuova famiglia. A partire da me, perché ero certa che Aro non mi avrebbe mai lasciato vivere felice, con loro.
O ero dei Volturi, oppure morivo.
Ma per ora c’era solo una cosa per cui mi sarei dovuta preparare psicologicamente.
Ovvero il matrimonio di mio fratello.








Angolo autrice:
Ciao a tuuuutti :)
Sono riuscita a mettere il terzo capitolo in orario (fiu u.u) e avverto che visto che la scuola mi sta stressando e facendo salire il crimine con una facilità impressionante, credo che ritarderò questo mese u.u
Comunque... Juliet ha affrontato la vipera Jane (l'ho sempre odiata, odio tutti i Volturi a prescindere, sappiatelo) e gli altri due, che non sono proprio stati un esempio di grande onestà... Come nel film dopotutto u.u
Spero che sia piaciuto e ci si "sente" al prossimo capitolo ^_^

PS: ringrazio l'anima buona che ha lasciato la recensione!
  
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