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Autore: falling_in_reverse    05/05/2014    2 recensioni
Mi chiamo Ellen ho 16 anni e vivo in Canada precisamente ad Alberta. Ho lunghi capelli rossi, occhi verdi, e un corpo che non mi permette di avere una buona autostima di me stessa. Ho delle curve che mi fanno sembrare grassa, no, il mio corpo non mi pice per niente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5.Un respiro.

Non sapevo se sorridere, in questo momento, era la cosa giusta da fare.
Marco si stava avvicinando alla mia camera, indossava una maglietta rosso scuro e un paio di jeans blu, che non raffiguravano affatto il suo carattere, ma io infondo che ne potevo sapere? Lo conoscevo da una settimana, ormai, ma non sapevo mai com comportarmi con lui.
Io ero sbagliata e lo sono ancora ora. I miei capelli lunghi e troppo rovinati. Il mio look che non va mai bene, viene sempre criticato, e il mio aspetto diverso da tutte la ragazze della mia età, non mi hanno mai reso sicura, mai.
Mio padre...Ero stata in coma per tre maledettisimi giorni, e quando mi sono svegliata l'unica cosa che è stato in grado di dirmi è "Come hai potuto fare una cosa del genere?"...
Bhè, non ci sarà mai una risposta quella domanda, per il solo fatto che non lo so neanche io.
Il dolore che mi circonda ogni santo giorno. Non ho una madre, non ho nessuno con cui poter parlare dei miei sentimenti, sì Rosa c'era sempre, ma non poteva mai capire come mi sentivo io, se non come una vera amica della mia stessa età potrebbe fare.

-Posso, entrare?- dice Marco.
-Sì...Entra pura.- riesco a dire.
Lui si siede vicino al mio letto. Mi sento un po' in imbarazzo perchè non so  com'è il mio viso, in fondo non mi specchio da tre giorni e oltre a fare schifo normalmente, non mi andava di fare una brutta figura, pure all'ospedale.
-Grazie Marco.-
-Come stai?- dice ignorando totalmente la mia domanda.
-Secondo te? Come dovrei stare?..Alla grande!-
Non riuscivo a trattenerlo.
-Certo, scusa non avrei dovuto chiedertelo.-
-Come mai? Perchè lo hai fatto? Sei sempre in ogni posto al momento giusto o è solo coincidenza?- dico sistemandomi meglio sul letto.
Credo di essere troppo dura con lui. Mi ha salvata e io lo tratto da schifo. Ma non riesco a capire...Riesce a tirarmi su il morale ma anche a fare in modo che scendi.
-Ellen, io non lo so. Abito a pochi chilometri dal lago, da circa due anni. Stavo andando in città quando ho notato tu che stavi entrando.-
Okay, ora vive anche in una casa al lago come un povero e misterioso ragazzo.
-Hai notato? E come mai sei venuto?-
-Dovevo vederti morire assiderata?-
Mi fermo. Non penso prima di agire, faccio le cose senza pensare.
-C'era una signora alla fermata dell'autobus così le ho detto di chiamare un'ambulanza e lei  ti ha riconosciuto. Sono entranto quando ormai sembravi senza sensi. Ti ho portata fuori e poco dopo è arrivata l'ambulanza.-
Un brivido mi percorre tutto il corpo, ricordando quel brutto momento.
-Marco grazie. Non ce l'avrei mai fatta senza di te.-
-Non ringraziarmi. Ne stai passando tante..-
-Daniel dov'è?-
-Che ti importa di lui?-
Arrossisco, involontariamente.
-Oh, niente era..solo per chiedere.-
Che stupida.
Marco si alza e si siede alla punta del mio letto prendendomi la mano. Il suo gesto inaspettato mi fa arrossire ancora di più e abbasso la testa.
-Ellen, perchè volevi farla finita?-
-Marco, non ci sarà mai un perchè. Io sono...fragile...non riuscirò mai a sopportare tutto questo.-
-Non devi dire così, ora hai me.-
Cosa significava?
Sorrido senza sapere cosa sto facendo.
-Perchè vivi da solo?-
-Ho 21 anni, che ne dici? Ho il permesso?-
Lui ha 21 anni? Non pensavo fosse di molto più grande di me.
-Oh,bhè, certo.-
Che stavo dicendo?
-Puoi uscire dall'ospedale, lo sai? I medici hanno detto che stai meglio e ti hanno dimesso.-
-Oh sì, allora avviso mio padre.-
-No, se vuoi posso accompagnarti io.-
-Non vorrei disturbarti...-
-Tu? Non mi disturbi mai.-
-Okay, grazie.-
Mi aiuta ad alzarmi e quando devo cambiarmi lui esce dalla stanza mi sfilo il pigiama e indosso una tuta che mi ha portato Rosa.
Esco dalla stanza.
-Marco, posso salutare un attimo Elisabet?-
-Certo vai pure, ti aspetto qui.-
La camera di Elisabet non è molto distante dalla mia perciò la raggiungo facilmente.
Entro e la trovo in piedi.
-Oh, Ellen, che ti è successo? Come stai?- dice correndo da me.
La abbraccio.
-Bene, ora sto bene. Tu come stai?-
-Domani esco, e lunedì...-
Lunedì ci sarà il processo.
-Sì, lo so. Tieni questo è il mio numero.- dico scrivendoglielo in un foglietto.
-Ci rivedremo presto Ellen.-
-Ne sono sicura Elisabet.- dico andando via.
---
Mi ritrovo seduta nella grossa macchina di Marco.
Non so cosa provi veramente per lui. Ci tengo, davvero troppo. Ma lui per me è troppo bello, troppo grande, troppo impossibile.
-Ellen, io e Daniel non ci parliamo da un anno. Te l'ho detto perchè è giusto che tu lo sappia.-
-Scusa Marco. Non devi darmi delle spiegazioni.E' difficile anche per te, immagino.-
-Sì, lo è.-
Durante il viaggio penso a mio padre, a Margaret che non è neanche venuta trovarmi, ma cosa mi aspetto da lei? Ha un fidanzato delinquente e una sorellastra vittima, è in mezzo e ovviamente scegliere     Daniel è la cosa giusta. Sì, per lei.
-Tutto a posto?- mi chiede Marco.
No. Per niente.
-Sì, tutto a posto.- dico sospirando.
-No. Per niente. Cosa 'hai?-
Perfetto, ora mi legge pure nel pensiero.
-Marco è complicato.-
-Bene, amo i problemi proprio perchè a scuola sapevo risolverli velocemente.-
-Questo non è un  problema geometrico.-
-Ne sono certo.-
-Sei presuntuoso.-Troppo.- dico ridendo.
-Lo so. Ora però tornando seri, cosa succede?-
-Non ho niente.-
-E' difficile.-
-Cosa?-
-Non avermi.-
Oh santo cielo. Ho ama le fiction o legge nel pensiero.
-Marco, hai superato casa mia.-
-Lo so.-
-Cosa?-
-So di aver superato casa tua.-
-Perchè?-
-Hai un problema da risolvere no? Parla allora.- disse fermando la macchina ad un parcheggio.
-Non penso sia la cosa giusta da fare, ora.-
-Nessuno sa mai quando una cosa è giusta da fare sì o no.-
-Ora voglio andare a casa.-
-Okay, vai.-
-Okay vado.- scendo dalla macchina, a fatica.
E' distante casa e non la raggiungero mai di questo passo.
Perchè mi ha lasciata li?
Mi fido sempre troppo delle persone. Sbaglio sempre. Sempre.
-Dai sali.-
-No.-
-Ti riporto a casa.-
-Non voglio un tuo passaggio.-
-Sei testarda.-
-Lo so.-
-Sali o ti prendo con la forza?-
Salgo, mi allancio la cintura e quando mi rigiro mi trovo la faccia di Marco di fronte.
Divento rossa. Non penso di interessargli. A chi interesserebbe una come me?
-Ellen...- si tira indietro.
-Non posso.- dice.
-Non puoi fare cosa?-
-Fare questo.-
Si avvicina e mi bacia. Non sento più nessuna parte del corpo. Sono tesa, non me lo sarei mai aspettata. Avvicina una mano al mio viso e mi sposta la ciocca di capelli dietro l'orecchio. Mi sento bene con lui. Non è mai successa una cosa del genere, prima. Non sapevo cosa fare, ma è venuto tutto  naturale. E' strano, in una situazione del genere trovare la voglia di fare anche questo. Non so cosa succederà, ma con lui, ora sono tranquilla.
Sento di essere rossa in viso, ma non voglio spezzare questo momento.
-Marco..- dico, distaccandomi piano.
-So cosa stai per dire.-Non è un gesto maturo, da parte mia.-
Infondo ha ragione. Non è il momento adatto per una cosa del genere. Ma quando sappiamo che una cosa è giusta da fare?
-Hai ragione.- dico.
Anche se in verità non è quello che volevo dire.
-Ellen, dimentica.- Dimentica tutto.-
Come? Come potevo? Come poteva trattarmi così? Non sono una persona con cui poter giocare, nessuno lo è.
-Marco, no. Io non dimentico una cosa del genere.- dico girandomi e scendendo dall'auto.
Sbatto la portiera della macchina e mi dirigo in casa. Sento Marco che borbotta qualcosa tipo "No, Ellen non fare così" ma non gli do conto.
Nessuno di noi e nato per essere usato.



La cosidetta "scrittrice"...
Ciaoo!!! Eccomi qui con un nuvo capitolo di questa tragica storia. Inizia a piacere e io ne sono contenta! Grazie a tutti!!
Aimè, che ne pensate del capitolo? Succede, questa cosa che se all'apparenza può sembrare bella, per Ellen è un altro dei tanti problemi.
So di essere troppo drammatica, ma il genere è ben visibile quindi ragazzi miei, scusatemi.
Devo ringraziare le 4 persone che hanno recensito lo scorso capitolo: CrazyFantasyWriter-Solstitia-strongerthanyou-piccola Alien GRAZIE davvero!! :)
Grazie anche a la "furba" xstylescurles, che ha recensito il primo capitolo e che prima di leggere questo, passeranno anni ;)
Grazie 7 persone che seguite la mia storiella.
Grazie lettori segreti.
Tanti baci e abbracci,
Bea<3
  
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