Come c’era da aspettarsi
Gardis era a studiare.
La sala di studio del Grifondoro, la più spaziosa della torre con quattro
finestre a rombi che davano sulla brughiera, era il posto che le piaceva di più
frequentare nel dormitorio, secondo solo alla sua stanza e alla poltrona della
Sala Comune dove si metteva a leggere qualche bel romanzo non scolastico il
sabato sera.
A tal proposito doveva anche
ricordarsi di mandarne a casa un po’ altrimenti nella
sua stanza non ci sarebbe stato posto neppure per lei.
Karen, Hestia,
Jack e Jeff entrarono dalla porta principale stupendosi del silenzio che
regnava lì dentro, una cosa strana tra i Gryffindor
che erano sempre a far rumore e a divertirsi.
Gardis alzò gli occhi
bicolori, agitò la mano in segno di saluto e tornò a scrivere con la lunga
penna ricurva che stringeva tra le dita della mano destra, regalo di compleanno
di suo fratello. Era uno di quei regali che si tengono sempre con sé per un
motivo speciale che non ci si riesce a spiegare perché, di certo, non era stato
l’unico dono che il suo fratellino le avesse fatto, ma era stato un po’ come se
l’avesse finalmente accettata: la penna da scrittura era qualcosa che
concerneva ciò che le piaceva e che Leonard detestava.
Era bella, colorata di rosso
con una piuma un po’ voluttuosa che si sfrangiava ai lati di bianco e oro e che
si arricciava in fondo in un ricciolo civettuolo. La punta era d’argento
finissimo, incisa con lo stemma fin troppo famoso dei Malfoy, tagliata al punto
giusto. Piton non l’aveva approvata molto per via del
colore vistoso e irrimediabilmente Gryffindor,
ma con ogni probabilità Leonard doveva avergli detto un paio di paroline visto
che il “caro” prof si era limitato a guardare il nuovo set da scrittura con
aria di disapprovazione e aveva ricominciato la sua spiegazione.
-
Studi? – chiese Hestia sedendosi accanto all’amica e scorgendo esterrefatta
quattro pergamene piene di scrittura fine destinate al
Filtro d’Amore di Pozioni
Era un’ovvietà domandare a
Gardis se stesse studiando.
Gli altri si sedettero a loro
volta
-
Com’è andato in
cucina? – s’interessò Jeff che, come suo padre, avrebbe mangiato giorno e notte
-
Bene – rispose
senza enfasi continuando a tenere gli occhi bassi
-
Avete discusso
del menu con Dishman? – domandò Jacob aggiustandosi
gli occhiali sugli occhi verdi
Alzò le iridi, una ambrata e una celeste, e le fissò sui suoi spettatori,
poi posò la penna sul tavolo e sospirò sistemandosi una ciocca di capelli
biondissimi e ribelli dietro l’orecchio.
Discutere non era proprio il
termine più adatto da utilizzare.
Se a gestire la cosa fosse
stata lei, di sicuro la scena non sarebbe stata così tranquilla, o meglio, si
sarebbe traformata in un massacro sanguinolento,
invece, grazie al Cielo, era Kitt incaricato di interessarsi delle balzane idee
culinarie dello chef di Hogwarts
e quindi la “discussione” aveva limitato i danni violenti.
Dishman aveva avanzato la sua proposta di menu (terrificante)
e Christopher aveva scosso paziente il capo; il cuoco aveva poi avanzato
un’altra proposta, Chris aveva scosso nuovamente la testa e così per un numero
imprecisato di volte finchè Dishman
non era stato pi ragionevole e Kitt aveva finalmente annuito.
-
Sì, più o meno – rispose seria trovando quella scena assai
divertente, ma molto frustrante
-
E ci propinerete
qualcosa di buono, vero? – indagò scettico il rosso
-
“buono” è un
giudizio e i giudizi sono sempre relativi
-
Oh, su, dai,
smettila di fare filosofia e dimmi che cosa avete scelto, sono curioso!
-
Sorpresa… -
rispose mostrandogli la lingua e un’espressione impertinente: fare la Prefetto/Caposcuola-sostitutivo aveva i
suoi risvolti positivi
-
Lo sai che sei
cattiva? – Jeffrey tentò la sua ultima tattica che prevedeva una vivace
espressione da cane appena bastonato; in genere ogni persona cedeva quando le si diceva che era “cattiva”, peccato che Gardis fosse un
tantino diversa…
-
Sì lo so, sono
una Malfoy, è normale… - nessuno avrebbe risposto normale all’affermazione che
lo condannava come un carnefice, ma anche essere una Malfoy
aveva i suoi lati belli, non solo un carattere di merda e i capelli biondi
-
Dunque sei proprio decisa a mandarmi nella tomba senza
sapere che cosa mangerò queste feste?
La bionda alzò le
sopracciglia e lo studiò in uno sguardo che aveva usato anche la McGranitt quando ascoltava le improbabili scuse di Harry
Potter per non aver terminato i compiti assegnati e le relazioni.
-
Basterà che tu
sopravviva fino a Natale e poi non ci saranno più problemi…
-
Potrei morire
prima
-
Sì, soprattutto
se non mi lasci studiare…
-
Solo se poi me la
lasci copiare
Uno sguardo e un sospiro
mesto di chi conosce quella battuta a memoria
-
Solo se mi
promettete di non farla proprio uguale
-
Ma certo! – si affrettarono a rispondere in coro dal
piccolo gruppo
E finalmente la lasciarono
studiare.
-
Ah, a proposito –
intervenne Hestia – cosa facciamo ad
Halloween?
Gardis ghignò
-
Quello che
facciamo tutti gli anni – rispose con noncuranza, no, non voleva conquistare il
mondo
-
Ma scusa, se
l’indomani dobbiamo andare a pulire…
-
Appunto – sottolineò l’altra – non a caso ho scelto di cominciare DOPO
Halloween
-
L’hai fatto
deliberatamente? – Jack rimase ammutolito
-
Sì
-
Questo si chiama
abuso di potere
-
Lo so – rispose
continuando a far scorrere la punta della penna velocemente sulla carta ruvida
della pergamena
-
E se facessi
rapporto alla McGranitt?
-
Non lo faresti
-
Se lo facessi?
-
Non vivresti
abbastanza a lungo per farlo – macabra consolazione
-
Potresti portare
anche Chris e suo fratello – disse convinta la mora tagliando
sui morti, non era il caso di tirarli fuori della tomba prima del 31 ottobre
-
Sì, io volevo
chiedere a Rudiger se voleva venire – la bionda fece
cenno di sì
-
Serve un gruppo
sostanzioso per dire addio a questa tradizione, i racconti dell’orrore di
quest’anno devono essere i più spaventosi che Hogwarts abbia mai ascoltato in tutta la sua storia
millenaria
-
Concordo!
E finalmente gli altri Gryffindor oltrepassarono la soglia e scomparvero nei corridoi
e su per le scale.
Sì, sarebbe davvero stato un
ottimo modo per trascorrere l’ultima notte di Halloween nelle stanze sopra la
serra n°3 perché ben presto non sarebbero più state a loro disposizione per le gitarelle notturne del sabato sera.
Bando alle ciance,
doveva lavorare!
* * *
-
Oh, Leonard, Rudiger, cosa fate qua? – chiese Chris uscendo dal portone
principale per andare a sistemare la cassa dove tenevano gli attrezzi da quidditch
Il fatto che i due serpeverde avessero entrambi la
sigaretta in mano non era sufficiente per lui a spiegare la loro presenza?
Povero Black,
passava il suo tempo ad essere schiavizzato da
qualcuno, prima fra tutte la sua sorellina.
-
Fermati con noi,
Chris, facciamoci compagnia – Leonard lo chiamò a sé in un gesto amichevole che
tradiva una punta di ringraziamento per avergli spostato il turno di ronda e
averlo affidato ad un imprecisato ragazzo Hufflepuff e per aver calmato per l’ennesima volta sua
sorella
-
Vuoi una
sigaretta? – gentile come al solito, Rudiger gli aprì la scatola davanti, ma Kitt declinò
cortesemente l’offerta
-
Non fumo –
dichiarò sedendosi sul muretto, accanto a lui, appoggiato alla colonna, Leonard
stava facendo un tiro mentre in piedi dall’altra parte il giovane Greengrass si stava gustando la sua dose di relax prima di avventurarsi tra i compiti catastrofici di
Divinazione
-
Voi Ravenclaw siete sempre troppo bravi – commentò scuotendo la
testa Leonard
-
Beh, non puoi
certo fargliene una colpa se non sono dei teppisti
come noi Slytherin – lo prese in giro l’altra serpe,
il primogenito Malfoy bofonchiò qualcosa sulla parola “teppista” che non si
confaceva ai suoi modi eleganti e incassò la testa sulle spalle, incrociando le
braccia
-
Dov’è mia
sorella?
-
L’ho lasciata che
tornava al Grifondoro per studiare – il fratello
sbuffò – e a proposito, Vanessa e il presidente del club teatrale, Jonas FitzOsbert, mi hanno detto
di consegnarti questa
Infilò una mano nella tasca
posteriore dei pantaloni e ne estrasse una lettera, un po’ spiegazzata, dopodiché
la porse a Leonard
-
Cos’è, hai
combinato qualche marachella, piccolo Leonard? – Rudiger
non aveva ancora imparato bene quando tacere e quando parlare e questo stava
drasticamente accorciando le sue aspettative di vita.
-
Spero solo che
non mi invitino ad un altro tè pomeridiano perché è la
volta che li sopprimo – Chris ghignò conoscendo fin troppo bene che genere di
ritrovi fossero, avendovi partecipato per forza in qualche circostanza e non
desiderando ripetere l’esperienza
A dispetto della curiosità
dell’altro serpeverde, però, Malfoy si limitò a
infilare la lettera sotto il maglione grigio della divisa e a continuare la sua
sigaretta.
-
Mia sorella mi
preoccupa – annunciò come se non fosse una novità, era bello ritrovarsi a
chiacchierare tra uomini, Chris, anche se era un irrimediabile Corvonero affetto da buonismo acuto e sentimenti puri, era più o meno il suo migliore amico e Rudiger,
se non fosse morto prima, era quanto di più vicino ad un amico conoscesse.
-
Trovale un bravo
ragazzo e falla divertire, non è giusto che tu cambi compagna ogni dieci minuti
e lei non possa avere un fidanzato solo perché rischierebbe di essere
defenestrato da te
-
Non ho mai detto
che l’avrei defenestrato – si difese il biondo – e comunque c’è un motivo se io
cambio sempre ragazza.
-
Sarei proprio curioso di sapere quale – continuò Greengrass; Leonard gli lanciò un’occhiataccia e fece un
tiro nervoso – Chris, perché non le chiedi di uscire con te, dopotutto siete
amici?
-
Te l’ho già detto
che parli troppo? – sottolineò il Caposcuola delle
serpi interrompendo quella conversazione
-
Sì, almeno sei
volte, oggi
-
Beh, è colpa tua
che non impari e mi fai ripetere le cose – borbottò
spegnendo il mozzicone con la scarpa nera
-
Ah sì? E
scommetto che il tuo bel carattere del cazzo, che oltretutto è stranamente
protettivo nei confronti della tua sorellina, non c’entri, vero?
-
Gardis sa badare
a se stessa senza che lo faccia io – rispose caustico il serpeverde
-
Su questo non ci
sono dubbi
-
Beh, di sicuro
non ha bisogno di una balia – celiò Kitt
E l’immagine zoppicante di un
poveretto della casa di Leonard che camminava per i
corridoi con una stampella apparve nella mente dei tre. Nonostante il tipo
avesse sempre sostenuto di essere ruzzolato giù per tutte le scale del Grifondoro da solo, sapevano TUTTI, anche chi non
doveva, che, povero lui, aveva addirittura osato palpare il sedere alla bella
Prefetto dei grifoni che l’aveva “accidentalmente” spinto giù dalle scale dopo
avergli assestato due ceffoni e un pugno nella pancia rendendolo in grado di
mangiare solo budino per un mese.
Chiaramente il fatto che poi
Leonard gli avesse mangiato il muso era un altro discorso.
A Gardis non piacevano quel genere di ragazzi e lui non poteva che
approvarla per essere tanto assennata. Se c’era una cosa di cui sua sorella era
certamente dotata, beh, era la capacità di giudizio e discernimento.
Ma non ci voleva molto, per lui che la conosceva da una
vita, scoprire che le piaceva Christopher.
Il problema era: a Chris
piaceva Gardis? E se sì, sarebbe stato un bravo ragazzo per lei?
Considerando che non aveva
mai lanciato segni a proposito, non sapeva cosa pensare, soprattutto perché
Kitt, come lo chiamava lei, ragionava un maniera
completamente diversa dalla sua.
Era diviso tra due fronti:
uno dei suoi migliori amici e sua sorella.
Sbuffò, la cosa lo
innervosiva e così si accese un’altra sigaretta.
Il fumo era senz’altro una
delle caratteristiche ereditate assieme al cognome: suo padre fumava sempre
mentre lavorava e ogni tanto anche la sera quando tutta la casa era in silenzio
e lui e la mamma avevano appena terminato di… come dirla in maniera carina? Ecco, sì, di rinnovare la reciproca conoscenza. Intima
conoscenza…
Anche suo nonno fumava e
aveva fumato almeno metà della sua scorta di sigari
d’occasione quando lui e sua sorella erano venuti al mondo, troppo preoccupato
che una mezzosangue non fosse in grado di partorire gli eredi di una famiglia
come la loro.
Beh, avrebbe fatto meglio a
non agitarsi tanto perché la mamma se l’era cavata egregiamente in entrambe le
occasioni, soprattutto coi due mostri che aveva messo
al mondo.
Salutandosi con un cenno
della mano i tre ragazzi presero strade differenti dirigendosi chi in Sala
Comune, chi in biblioteca e chi allo spogliatoio di quidditch.
* * *
I sofà di fronte al caminetto
erano certamente il luogo preferito da tutte le serpi dopo aver cenato.
Dei due divanetti di un
delicato verde bosco non rimaneva molto spazio, tutti e due
occupati da Slytherin ansiosi di chiacchierare e
condividere qualche esperienza spassosa ai danni di altri studenti, gustando
del buon firewhiskey d’occasione dal seducente colore
ambrato.
Anche le tre poltrone erano
affollate e alcune ragazze erano tranquillamente sdraiate sul tappeto persiano
ai loro piedi a leggere riviste e a scambiarsi pettegolassi, qualcuna sedeva
invece sui braccioli della poltrona, solo una delle tre, però, vantava l’onore
di avere una ragazza per ogni bracciolo e di ospitare il regale fondoschiena
del Caposcuola delle serpi intento a sorseggiare il liquore da un bicchiere old style.
Uno dei suoi compagni si
avvicinò con in mano qualcosa che pareva una scaletta
di domande: non volevano fargli un’intervista, sperò.
Il ragazzo si rigirò il
foglio tra le dita
-
Leonard – disse
questi alzando il mento e un naso particolarmente pronunciato
Intento a discutere di un
possibile incontro con una delle due ragazze, il biondo sollevò gli occhi seccato e con questi guardò il nuovo venuto con
schifo assai malcelato nonostante avessero in comune la Casa di appartenenza
-
Malfoy, per te –
aggiunse ironico scimmiottando il tono che sfruttava con le ragazze, sempre
troppo smielate, che lo chiamavano cerimoniosamente
col cognome che adorava portare
-
Ehm… sì, Malfoy…
- ogni minuto di più Leonard trovava che quel tipo
fosse assai noioso e lo stava distraendo da qualcosa di decisamente più
interessante come quel mandarino che le lunghe e curatissime unghie di una
delle sue due ospiti del bracciolo stavano sbucciando con grazia
-
Cosa
vuoi?
-
Sì, ecco… io
volevo chiederti che tipo era tua sorella
Pregò che quel disgraziato
non volesse provarci con lei perché era la volta che sua sorella avrebbe
commesso un omicidio. Cioè, ma lui l’aveva guardata bene? Complessivamente quel
pezzente non poteva neppure pulirle le scarpe! E che Rudiger
non gli dicesse che era troppo esigente coi suoi
ragazzi, era la pura verità.
Probabilmente, aggiunse la
sua mente, lo sconosciuto non si era accorto del carattere di Gardis e che
aveva gli occhi bicolori o sarebbe scappato in un soffio di Eolo, quasi quasi glielo chiedeva
-
E’ un tipo… -
ammise senza dire una bugia e senza aggiungere che era
una rompiscatole di prima categoria
Greengrass comparve in quel momento scendendo le scale e
guardandosi attorno, notò la scena e si fermò sull’ultimo gradino a seguirla divertito
-
E per gli occhi?
– domandò ancora Leonard, curioso di metterlo alla prova
-
Le farò togliere
quelle stupide lenti a contatto colorate – sbuffò il serpeverde
con l’aria del padrone del mondo – posso provarci con lei?
Se la situazione non fosse
stata da piangere, per il ragazzo, gli avrebbe riso in faccia. Gli lanciò
un’occhiata eloquente, traducibile con un “se fossi in
te ne starei alla larga, lo dico per il tuo bene”, ma evidentemente il suo
interlocutore non era sufficientemente intelligente. Quello fu anche il
pensiero di Rudiger che, invece, aveva interpretato
correttamente gli occhi dorati del suo compagno di Casa.
Continuando a fraintendere le
intenzioni del Caposcuola e tronfio di quel colloquio, il ragazzo rimboccò la
camicia nei pantaloni e uscì dalla porta principale seguito dai risolini di
scherno di Lillis e Blaze
intente in una conversazione sul tappeto e che non avevano potuto fare a meno
di seguire la scena con un certo divertimento e compatimento.
Gardis era in grado di
mettere in fuga con un’occhiata tutta la Sala Comune delle serpi, figuriamoci
se avrebbe concesso ad un tipo come quello anche solo
di sfiorarla…
Quando la porta si fu chiusa
mezza Sala Comune rise. Leonard scosse le spalle e Rudiger
si avviò a sua volta verso il corridoio
-
Dove staresti
andando, Greengrass? – domandò caustico Malfoy senza
guardarlo, dovendo nuovamente abbandonare il suo mandarino
-
Vado a cercare
Chris – si giustificò il ragazzo senza degnarsi della sottile minaccia
sottintesa e continuando con la sua idea – ho sentito che c’è uno spettacolo
divertente questa sera…
Leonard, provato da quei due
rompiscatole che erano i suoi migliori amici e da sua sorella, sbuffò
sonoramente, dopodiché, dopo aver tamburellato nervosamente le dita sulla
stoffa damascata della poltrona, si alzò in piedi e si mise all’inseguimento
dei suoi due compagni di Casa.
Addio tranquillità, addio mandarino e addio alle due belle ragazze dalle unghie
curate… a proposito, non ricordava come si chiamavano, avrebbe dovuto chiedere
a qualcuno di rammentargli i loro nomi quando fosse tornato.
Involontariamente sua sorella
stava causando sempre casini.
Quando si guardò intorno,
all’incrocio del secondo piano, Rudiger e Christopher
stavano salendo le scale per raggiungere il Grifondoro,
il primo ridacchiava divertito e il secondo stava lanciando occhiate stralunate
al suo compagno, come se fosse stato ubriaco.
In cima alle due rampe, il Serpeverde si stava di nuovo aggiustando la camicia nei
pantaloni dopo aver chiesto ad un grifone di passaggio
di mandargli fuori LA Malfoy.
Rudiger notò la presenza di Leonard e ghignò come se non si
aspettasse niente di differente, dopodiché si nascose dietro una colonna e
trascinò con sé gli altri due
-
Vi va di andare a vedere una commedia, questa sera? – domandò
profetizzando l’esito della proposta amorosa
La stizza di Leonard passò e
si avvicinò dietro al loro rifugio per sbirciare la sua sorellina all’opera.
Beh, se Rudiger
aveva davvero intenzione di far mettere insieme Chris e Gardis, cosa a cui peraltro non era contrario, quello non era lo
spettacolo più adatto da mostrargli.
Pazienza, non erano affari
suoi, dopotutto lui aveva la parte del cattivo…
* * *
Dalla cima delle scale si
spostò il ritratto della Signora Grassa, il passaggio che conduceva al
dormitorio dei rosso-oro, e la biondissima Malfoy fece capolino scrutando e
sbuffando al ragazzo appena arrivato.
-
Cosa c’è? –
chiese con poca diplomazia sistemandosi la maglia e guardandolo torvo, l’altro
annuì tronfio
-
Ho parlato con
tuo fratello Leonard e ha detto che non ha nulla in contrario se io e te ci frequentiamo – incominciò
-
Ah sì? – fu la
candida e sibilata risposta di lei
-
Hai detto davvero
questo? A quel tipo? – s’interesso Chris – la cosa mi stupisce dopo ciò che ci hai detto oggi pomeriggio… - Leonard sapeva che
Kitt non era stupido, semplicemente il più delle volte faceva finta di non
ricordarsi certe cose, ma se c’entrava Gardis diventava suscettibile come se
fosse stato anche lui suo fratello
-
Io non ho mai
detto nulla del genere – si difese sentendo il pressante bisogno di accendersi
l’ennesima sigaretta – è quel maledetto che ha capito cazzi per cozze
-
Proprio…. –
ghignò Rudiger dandogli uno spintone per guardare meglio
-
…e quindi è praticamente come se fossimo già fidanzati – stava
continuando la sfortunata serpe dalle scale
-
Ma davvero? – Gardis, a differenza del suo “già
fidanzato” non pareva di umore così eccellente da assecondare una palla del genere
-
Chiaramente – aggiunse ancora lo Slytherin –
devi levarti quelle stupide lenti colorate che porti, sappi che non ti si
addicono e non voglio che tutta la scuola mi parli dietro
-
Lenti colorate? –
indagò perplessa con un principio di irritazione il
Prefetto Grifondoro
-
Sì. E direi che
dovresti anche smettere di giocare a quidditch, non
sta bene che una ragazza stia appesa ad una scopa
tutto il tempo mettendosi in mostra in quel modo
-
Mettendosi in
mostra?! – tuonò poco angelicamente la bionda
Dal loro nascondiglio i tre ridacchiarono
e perfino Leonard si fece scappare un risolino. Non aveva mica la coscienza
sporca, dopotutto lo aveva detto a quel tipo che non aveva speranza, sua
sorella non sarebbe mai uscita con un perdente del genere e il semplice fatto
che avesse insultato i suoi occhi, il suo grande orgoglio, e il quidditch, una delle sue più grandi passioni, bastava e
avanzava per condannare il poveretto ad una esistenza
da perseguitato.
ERAGSTOLO, insomma.
Gardis sospirò.
Essere una Malfoy aveva anche
i suoi difetti, tipo il fatto che il cognome attirava
bellimbusti attratti solo dalla purezza del sangue come la carta moschicida
attira le mosche.
Non era il primo che le
veniva a chiedere qualcosa del genere (e l’ultimo aveva fatto una brutta fine),
ma di certo nessuno dei precedenti si era permesso tanta strafottenza con lei! Avrebbero dovuto stare al loro posto, lei non era la mamma
che era sempre conciliante con tutti, lei non li sopportava i damerini come
quello.
Gli rivolse un sorriso
compassionevole, povero illuso, e la sua espressione mutò piano piano in una maschera d’odio che avrebbe fatto paura a Lord
Voldemort in persona, se fosse stato vivo. Nessuno, e
badate bene, NESSUNO, poteva permettersi di trattarla a quel modo. MAI!
-
Ascoltami bene –
incominciò prendendo fiato – non ho nessuna intenzione di uscire con uno
schifoso verme strisciante come te! Non sei degno di essere chiamato uomo e
senz’altro non vali più delle mie calze! Non permetterti mai più di parlarmi a questo modo! Non sono la tua serva e so prendere le mie
decisioni da sola, quindi, se vuoi uscire con me, lo chiedi A ME e non a
mio fratello, è chiaro? O forse il concetto è troppo difficile per un essere
inferiore quale tu, a tutti gli effetti, sei… e per quanto riguarda Leonard… -
fece una pausa e prese di nuovo fiato - non osare pronunciare il suo nome, per
te è Malfoy, chiaro? E dubito fortemente che ti abbia davvero detto di
venire a farmi una sparata del genere su quello che
devo o non devo fare! Una Malfoy non prende ordini da nessuno, tantomeno da un
pomposo damerino arricchito!
-
Bada a come
parli, bimba – disse indignato l’altro, piuttosto sconvolto da quella presa di
posizione – il fatto che tu sia una sudicia Grifondoro
non gioca a tuo favore, dovresti essermi grata se sono venuto a chiederti di
uscire come!
-
Esserti grata?
ESSERTI GRATA?! – sbraitò lei, furente
Leonard scosse la testa, non
credeva che esistesse una persona talmente cretina da riuscire a insultare
TUTTE, nessuna esclusa, le cose che lei adorava
-
Sì! – ribatté il serpeverde – e per quanto riguarda quel ragazzetto stupido
che è sempre con te, quel Corvonero tutto perfettino – Rudiger e Leonard
guardarono assieme Christopher riconoscendo la descrizione fin troppo famosa
che i ragazzi invidiosi di Serpeverde facevano del
giovane Black – faresti meglio a lasciarlo
perdere
Si udì un suono improvviso e
un ceffone violento piombò sulla guancia impreparata del verde-argento che si
tenne la faccia come se quel gesto fosse inaspettato quanto impossibile
-
Non permetterti
di parlare male dei miei amici – sibilò pericolosa la grifoncina
e gli tirò uno schiaffo sull’altra guancia col dorso della mano – non sei degno neppure di pronunciare il loro nome. Bada a come
parli, razza di mentecatto – e qui il sangue Malfoy non mentiva mai – non sono
una ragazzetta latte e miele
-
Ti
insegno io! – sbuffò il suo
aspirante spasimante afferrandola goffamente per un polso e strattonandola –
non sei che una puttanella qualunque…
-
Puttanella a me!
– gridò isterica Gardis – puttanella sarà tua madre o tua sorella! – e gli
pestò un piede – non mi toccare sottospecie decerebrato!
– e gli assestò un pugnò sotto il mento poi, estraendo
la bacchetta dalla tasca posteriore dei pantaloni, gliela piantò sul pomo d’adamo, il polso stranamente fermo e gli occhi decisi come non
mai
-
E per inciso –
gli disse sadica – questo è il mio vero colore degli occhi. Stupeficium.
Il ragazzo volò finchè non incontrò la balaustra delle scale che, con un
suono di cocci infranti, arrestò il suo lancio e lo fece piombare a terra come
un sacco di patate.
-
Vedi di non
ricomparirmi davanti se non vuoi che ti ripaghi per tutte le cose che mi hai
detto. Considerati fortunato che te la sei cavata a buon mercato.
Visto ciò che aveva osato
dire, era già qualcosa che non lo avesse ucciso con una Avada Kedavra…
* * *
-
Questa volta ci è
andata giù pesante – commentò Rudiger prendendo le
sigarette e accendendosene una dopo lo spettacolo, come al cinema. Ne offrì
gentilmente una a Kitt che rifiutò con cortesia, un’altra volta
-
Adesso capite
perché mi preoccupa… - sbuffò Leonard scuotendo il capo sconsolato
-
Non la biasimare,
- cercò di calmarlo Kitt - se ti avessero detto qualcosa di analogo
prima saresti morto e poi tornato a perseguitarlo – Chris conosceva bene i suoi
polli
-
Sì, ma chi se la
prende una furia del genere…
I tre si sedettero sul
pavimento contro la colonna
-
Beh, è molto
carina – concesse Greengrass
-
E’ intelligente e
orgogliosa, fiera, decisa e determinata – continuò Black
-
Non sono certo
che siano tutti punti a suo favore – il Principe degli Slytherin
lo guardò in maniera significativa
-
Personalmente
sono tutte cose che ammiro – si affrettò ad aggiungere Kitt
-
Sono cose molto
pericolose – gli spiegò Rudiger che di donne ne
sapeva quanto Leonard
-
Già e in quanto a
te… - aggiunse una nuova voce, decisamente più acuto e
moooolto arrabbiata
Gardis, in piedi appoggiata
all’asta marmorea li stava fissando truce
-
Non permetterti
mai più di mandarmi certa feccia, sai fratellino?
-
Io avevo cercato
in tutti i modi di dissuaderlo, Impiastro – bofonchiò la serpe
-
Kitt, ma tu cosa
ci fai con questi due teppisti?
-
Ehi, teppista
sarà lui – borbottò Malfoy jr. – io sono un uomo di classe
-
Uomo per modo di
dire… - celiò la sorella
-
Ci avevano detto
che questa sera c’era uno spettacolo divertente – lei chinò la testa
sconsolata, discutere di certe cose con Rudiger era
impossibile, esattamente come lo era quando papà e lo zio Blaise
erano insieme
-
Dovresti essere
meno violenta, sai? – continuò il fratello
-
Al di là che mi
sono anche trattenuta… - Chris le rivolse un sorriso angelico di chi la sa
lunga – cioè, ma ti rendi conto di quello che mi ha detto? Se fossi la
Caposcuola di serpeverde
quello pulirebbe bagni per tutta la vita!
Leonard fece volare gli occhi
al cielo, beh, era un’idea…
-
I miei occhi! –
stava continuando l’unica ragazza gesticolando – ma come si permette! Lenti a
contatto! Ha detto lenti a contatto!!!
-
Non agitarti
principessa, i tuoi occhi sono bellissimi così come sono, anche se non giocano
alla pari con i capelli – le disse dolcemente il Ravenclaw
per calmarla, scompigliandole appena le ciocche bionde raccolte in una molletta
-
Se hai finito con
le smielatezze potremmo
anche andarcene – borbottò Leonard alzandosi in piedi e levando la polvere del
pavimento dai pantaloni, Rudiger gli lanciò un pugno
in mezzo alle spalle sorrise trascinandolo via, Kitt si grattò imbarazzato la
testa e Gardis arrossì
-
Aspettate! –
chiamò poi la giovane Gryffindor, i due già in
partenza si fermarono e tornarono indietro – per la festa di Halloween avevamo
intenzione di organizzare un ritrovo per raccontarci le storie dell’orrore,
tanto per rendere un po’ l’atmosfera… - spiegò – verreste?
-
Karen mi aveva
accennato qualcosa del genere – ammise il Prefetto delle serpi nonché suo cugino – ma se me lo chiede una ragazza così
bella non posso che accettare… - rispose fissando il fratello di lei negli
occhi anziché quelli di due colori differenti: stava deliberatamente rigirando
il coltello nella piaga della gelosia di Leonard, Chris rise
-
Kitt, tu vieni,
vero? Puoi portare anche Lachlan se vuoi…
-
Glielo chiederò
-
Bene. Tu
fratellino?
-
Avrei di meglio
da fare…
-
Sì, come no.
Immagino che sia troppo chiederti di passare una serata intera con noi…
-
Siete degli
sporchi grifoni! – si indignò lui
-
Porta anche Lillis e Blaze, loro verranno
certo più volentieri
-
Per sentirmi dire
tutta la sera che sono un fratello degenere? – era la loro battuta standard
-
Avrebbero anche
ragione. Comunque le inviterò io o Jeff
-
Ci mancava Pel-di-Carota – lei lo fulminò con gli occhi
-
Beh, per chi vuole
venire, ci vediamo alle dieci davanti all’ingresso del
dormitorio disabitato di Tassorosso
-
Ma se l’indomani dobbiamo pulirlo… - incominciò Rudiger
-
Appunto, è un
posto fantastico
Lo Slytherin
le diede un buffetto sulla guancia in un gesto fraterno
-
Quella tua
testolina malefica ragiona in maniera piuttosto pericolosa… - commentò
strappandole un ghigno soddisfatto – rimpiango tanto che tu non sia una serpe
-
Io no. Ci vediamo
in giro – e baciò la guancia del compagno di suo fratello e del suo migliore
amico. Poi lanciò un’occhiata di superiorità a Leonard, quello era più o meno il loro modo di salutarsi, lui si limitò ad uno
sguardo accondiscendente
I tre ragazzi si
allontanarono per il corridoio mentre la Gryffindor
ritornava al suo dormitorio, o meglio, alla sua relazione chilometrica per Piton che non aveva ancora conosciuto la parola FINE.
* * *
-
Leonard, dovresti
smetterla di metterti in mezzo – borbottò Rudiger
prendendolo per le spalle e trascinandosi dietro Christopher, imbarazzato – se
continui a fare così come puoi pretendere che Chris si
confessi a lei?
-
Stai dicendo cose
senza senso – fu la risposta dello Slytherin dopo
aver lanciato un’occhiata al Ravenclaw
-
Leonard ha
ragione… - s’intromise il moro cercando di nascondere un certo disagio dietro al
fazzoletto con cui si soffiava il naso – io e Gardis siamo solo amici…
-
E io sono la Fata Madrina. Vabbè,
noi torniamo a Serpeverde, ciao Chris!
E condusse l’altro biondo
verso il passaggio al piano inferiore mentre il Caposcuola dei corvi svoltava
per prendere le scale della torre.
-
Parliamo
seriamente – stava dicendo ancora Rudiger non appena
l’altro loro amico fu fuori portata d’orecchi – tra
Chris e uno qualsiasi di quei bambocci che ci provano con lei io sceglierei
lui…
-
Ma Chris e Gardis
sono amici – cercò di cambiare il soggetto del discorso, ma
Rudiger sembrava stranamente intenzionato ad accasare
la sua sorellina.
Certo, Kitt era meglio di
tutti gli altri, ma non voleva neppure distruggergli la vita appioppandogli sua
sorella! Eppoi come l’avrebbe presa lui? Senza contare papà! Gli avrebbe
mangiato la testa se avesse saputo che si era reso complice di un piano per
fidanzare la sua bambina.
Gardis non era proprio una
ragazza da sposare… e comunque era troppo presto.
-
Dove stai
andando? – Greengrass si voltò verso il Caposcuola
che, al posto che prendere le scale per i sotterranei, si stava dirigendo vero
il terrazzo aperto del primo piano.
-
Mi stai
innervosendo e ho bisogno di prendere dell’aria
Rudiger rise e gli sventolò la mano proseguendo per la sua
strada.
Quel maledetto Greengrass doveva smetterla di infilargli in testa strane
idee sulla sua sorellina!
Aveva solo 17
anni!
Beh, per la verità la maggior
parte delle ragazze di Hogwarts a quell’età aveva già
una certa esperienza in materia, ma Gardis non aveva
mai mostrato una propensione a certe cose, si limitava alla sua cerchia di
amici fidatissimi e al suo celestiale amore per quella specie di Corvonero.
A dire
la verità, Kitt era anche il suo migliore amico, doveva fare attenzione.
Però doveva riconoscerle che era stato per merito suo se
lui e Black erano entrati così in confidenza, a furia
di averlo tra i piedi, e dopo essere stati nominati Prefetti e poi Caposcuola
assieme, beh, era quasi normale, anche se non era avvenuta la stessa cosa con Cartrett, il vero responsabile dei Grifoni.
Udì un tonfo sordo mentre
stava appoggiato alla ringhiera del poggiolo e si voltò a guardare.
In mezzo al corridoio c’era
una sagoma strana sul pavimento.
Riconobbe la sua compagna del
Corvonero Ciel che stava battendosi contro la tenda
svolazzante che l’aveva assalita e, a quanto poteva vedere, stava perdendo.
Si affrettò ad andarla ad
aiutare.
Conosceva Ciel Longbottom molto bene, il primo anno, sull’Espresso per Hogwarts, si erano ritrovati nello
stesso scompartimento e avevano chiacchierato, era una persona simpatica.
Chiuse la portafinestra che
faceva corrente e la tenda si acquietò, poi si chinò a raccogliere i libri che
lei aveva fatto cadere
-
Tempo ideale per
una passeggiata – l’altra sbuffò
-
Non dovresti lasciare
le finestre aperte – precisina come tutti i Corvonero
-
Cosa
fai in giro a quest’ora? – lo
disse senza sapere che ore fossero per davvero, ma dopo aver controllato il
quadrante argentato del suo orologio da polso
riconobbe che le lancette stavano quasi per segnare le undici di sera. E a
scuola c’era il coprifuoco dalle dieci in poi… peggio che in prigione.
-
E tu?
-
Prendevo una
boccata d’aria.
Ciel lo guardò storto, come
tutte le Ravenclaw era
scettica nei confronti delle serpi che passavano il loro tempo a fare
esclusivamente ciò che piaceva loro non curandosi molto né delle regole e né
degli altri, ma tantomeno dello studio.
-
Ti accompagno –
si offrì cavaliere senza voglia di tornare di sotto a farsi fare
una testa così da Rudiger che pareva aver appena scoperto
come fosse fatta Gardis e quanto fosse carina, perfetta per Chris (appunto
mentale: suggerire a Gardis di schiavizzarlo un po’ meno).
-
Non c’è bisogno,
grazie… - Ciel, dopo sei anni, pareva non avergli ancora perdonato di essere
diventato un serpeverde dopo essere stato così
simpatico sul treno
-
È tardi e non
dovresti essere in giro, se ti trovano ti metteranno
in punizione – era una buona scusa per fare due passi e due chiacchiere con
lei, tutti i corvi erano terrorizzati dal prendere una punizione, forse più dei
grifoni che, invece, grazie al suo aiuto, ne collezionavano parecchie
-
Neppure tu
dovresti girovagare a quest’ora
-
Ma io sono un Malfoy
-
Ma questo non ti esonera da una punizione, nel caso…
-
Sono anche un
Caposcuola…
Ciel soffiò e acconsentì
sapendo che lui non avrebbe mollato la presa, eppoi
le serviva qualcuno che le desse una mano con i libri, da sola sarebbe caduta forse più di Karen!
-
E sia, ma ti
proibisco di guardarmi sotto la gonna
Era stato un innocente
scherzetto del secondo anno, ma pareva che la ragazza non l’avesse digerito
ancora.
-
Promesso.
E rinunciando ad una dose di nicotina, si concesse una chiacchierata con
quella che doveva essere la sua unica amica femmina, anche se dubitava
fortemente che Ciel avesse la stessa alta opinione di lui…
* * *
Spazio autrice:
trascurando il macabro titolo che ho dato, finalmente compaiono altri due dei
personaggi che popoleranno questa serie, Ciel e Rudiger.
Ora che ci rifletto, è
curioso come i due cugini siano arrivati insieme in questo capitolo,
ma pazienza.
Ciel tornerà in futuro nella
storia, Rudiger invece sarà un personaggio piuttosto
presente.
Per il personaggio di Rudiger mi sono ispirata parecchio a Blaise,
anche se i due sono piuttosto diversi, Greengrass è
molto più attivo e sibillino, mentre Blaise era come
un ragno che aspettava nella ragnatela.
Ciel invece è un personaggio
anomalo che caratterizzerò più avanti, le sono molto affezionata perché, dopo
Gardis, è stato il primo che ho creato per questa storia, prima ancora di
Leonard! E ammetto che inizialmente il nome Ciel doveva essere di Gardis, ma
poi ho cambiato idea, anche perché una Malfoy che si chiama Ciel è un ossimoro
totale…
Ad ogni modo io spero
comunque che il cappy vi sia piaciuto e mi auguro che
continuiate a leggere la mia storia, a presto! Nyssa
Hollina:
mi fa piacere sapere che i due genitori ormai grandi facciano un po’ sorridere
anche perché quando lo sono diventati erano tutti e
due giovanissimi ^^
Gardis e Kitt stanno bene
insieme e si trovano bene tra di loro, ma mi sa che siamo ancora parecchio in
alto mare prima che succeda qualcosa…
Aspetto di leggere la tua
opinione sul quinto cappy, ciao! Nyssa
Nikki Potter:
beh, sono contenta che ti piaccia anche il seguito delle Relazioni, in genere
quando ci si affezione ai personaggi è difficile poi
vederli sotto un’altra luce, soprattutto quando sono più adulti…
Sono contenta di averci preso
abbastanza con il rapporto tra Gardis e Leonard, col fatto che sono figlia unica non sapevo più dove sbattere la testa, così mi sono
ispirata a quello tra me e mio cugino (che è come un fratello), ma non ero
sicura che tra veri fratelli succedesse proprio così (scusa il gioco di parole
XP).
Kitt incuriosisce senz’altro
perché è quello dove si dice di meno, ma si saprà anche di lui, seppure ci sia
poco, effettivamente, da dire.
Sul serio hai una sorella
gemella? Wow, spero non ti offenderai se ti dico che ti invidio
da matti… e mi fa piacere sapere di essere stata in grado di rendere anche quel
rapporto, qui proprio non sapevo a chi ispirarmi, beh, se mi serviranno
consigli posso chiedere?
Beh, spero di non deludere le
tue aspettative in futuro e mi auguro che la storia
continui a piacerti! Spero che sia lo stesso anche per questo
quinti capitolo, ciao e un bacione grande! Nyssa
Arwen_90:
beh, le partite non so come mi riescono, ne so poco sul quidditch
e probabilmente avrò fatto degli errori madornali; non importa se tifavi per
Leonard, già il semplice fatto che io sia riuscita a far tifare qualcuno per un
personaggio mi riempie di gioia, eppoi sono sicura
che Gardis non piace a tutti, è un po’ saccente e un po’ suscettibile a dire tutta la verità…
Draco ed Hermione
da grandi sono strani, ma mi piacciono ugualmente. Spero che la storia continui
a piacerti, ci vediamo al prossimo chappy, un bacio! Nyssa
Dragonslave:
non mi dirai che anche tu leggevi Yatta! Perché
allora abbiamo scoperto Negima allo stesso modo…
Beh, se per te gli intrecci
labirintici non sono un problema non avresti dovuto
dirmelo perché sennò adesso comincerò a liberare tutto quello che mi sta in
testa e manderò nel caos il mondo intero!
A parte gli scherzi… direi
che Karen assomiglia molto a Neville, ma è moooolto
più bella, anche se io non sono mai riuscita a vedere Neville in maniera così insignificante
come la zia Row e i film ci presentavano, sarà che mi
stava tremendamente simpatico…
Jack, a differenza del suo
papà, non è così ansioso di cacciarsi nei guai, direi che in questo personaggio
si vede molto l’influenza di Lily Evans, Hestia invece
è un mix perfetto tra Ginny e James Potter.
Su Jeff c’hai
preso alla grande, invece, compliments!
Beh, i personaggi della old generation torneranno
anche dopo, c’è ancora bisogno di loro, ma non subito, lasciamo la vita
scolastica agli studenti che mi pare che di casini ne abbiano a sufficienza ^:^
No no,
no problem per il nome, non me la prendo per così
poco, la mia migliore amica si ostina a chiamarmi Monix
e mi sembra così tanto un nome da detersivo che ormai
gli altri nick non mi danno così tanto fastidio…
Semplicementeme:
credo che ci sia stato un grosso equivoco e vorrei scusarmi con te e con gli
autori che scrivono e leggono la mia storia. Per quanto io sia un’autrice a volte mi esprimo male con le parole, credimi,
capisco perfettamente come ci si sente quando si hanno impegni pressanti e
capitoli da postare, io stessa ho dato gli esami mentre stavo proprio alla fine
della mia storia precedente, quindi capisco; con la mia frase io non mi
riferivo a coloro che postano una volta al mese o una volta ogni due, ma pur
sempre con una certa regolarità, io mi riferivo a quelli che cominciano una
storia e poi la mollano lì per sei e passa mesi senza dire niente e senza farsi
vivi, poi postano un paio di capitoli e puff,
spariscono di nuovo in una nuvola.
Ecco, questa è una cosa che
mi dà fastidio, non tanto il post aperiodico che posso ancora comprendere,
quanto il fatto che non lascino indicazioni e
semplicemente continuino a scrivere storie senza finirne alcuna.
Sarà che quando mi appassiono
ad una vicenda poi me la trascino dietro e sono molto
curiosa di scoprire come si evolve, forse sarà che ho una pazienza abbastanza
limitata, però quando mi troncano una vicenda a metà, specie sul più bello,
ecco, quello mi irrita un pochettino. Avvisa, almeno
mi metto il cuore in pace, questo è quello che intendo.
E mi scuso tantissimo con te
per tutto il fraintendimento che c’è stato, credimi se dico che non era mia
intenzione offendere quelli che postano come te regolarmente, io sono un caso a
parte.
Davvero mi dispiace =”_”=
Torniamo alla recensione vera
e propria: Draco ed Herm sono strani nella parte di genitori, ma non fuori
luogo, dopotutto sono così giovani…
Gardis e Leonard avranno il
loro momento idilliaco, ma non credo sia il caso di aspettarsi pubbliche dimostrazioni
di affetto, sono piuttosto riservati in questo; perché papà Draco
non si ingelosisce? Uhm, bella domanda, probabilmente
trovava l’imbarazzo del giovane nei confronti dell’affetto di Herm una cosa divertente più che un pericolo al suo
consolidato rapporto con la consorte, eppoi Kitt e
Gardis non fanno niente di sospetto in questo capitolo, quantomeno davanti ai genitori di lei…
Sì, confermo, la parentela
tra i gemelli Potter e Jeff è contorta, si vogliono molto bene perché sono
cresciuti insieme fin dalla culla e questo li ha aiutati a sviluppare un
rapporto più fraterno quando invece la parentela è leggermente più blanda.
Rudiger, come si intuisce da questo cappy, comincerà ad avere un ruolo fisso, mi serve sempre
qualcuno a sdrammatizzare le situazioni e lui mi pareva perfetto, un altro
personaggio tutto da creare.
Beh, gli occhi di Gardis sono
un mistero non mistero che tornerà in parte in futuro, quindi pazienta ancora un po’ e poi vedrai che si scoprono tutti i
segreti nascosti, sviscererò ogni domanda!
Adesso vado e scusa per il
post chilometrico, ciao e un bacione! Nyssa
Killkenny:
credo che idiota sia un complimento verso quel disgraziato,
ma credo che se ci si mettesse in mezzo Gardis si farebbe molto più
male…
Grazie per il bellissimo voto,
continuo a non meritarlo, ma fai felice una autrice ^^
Ciao e a presto! Nyssa
Queensol:
personalmente non sono d’accordo con la zia Row che
dice che Draco è un brutto personaggio, io l’adoro! Eppoi c’è anche da dire che è sempre visto sotto
una luce drammatica, ora che non è più il personaggio farà bene ad alleggerirla
un po’ perché in questa storia c’è bisogno di gente che sorrida.
Ma io non ho mai detto che Leonard frequenta
assiduamente Ciel, è una voce di corridoio! Come si spiega in questo capitolo,
i due sono buoni amici, si punzecchiano, si evitano e poi insieme stanno bene,
ma non ho mai aggiunto nient’altro, quindi non preoccuparti, non credo che sia
ancora arrivato il momento di invidiare qualcuno. Ad ogni modo mi fa piacere
che qualcuno apprezzi Leonard come si faceva col caro vecchio Draco, vuol dire che il mio lavoro di caratterizzazione dei
personaggi è abbastanza buono ^^
In realtà devo ammettere che
non ho messo un limite ai capitoli, penso che come la sua genitrice avrà una
trentina di cappy, capitolo più, capitolo
meno… spero di non dover andare oltre i 40 (aiuto, credo che mi ucciderei e mi
uccideresti) e spero di non finire sotto i 25… ma davvero l’idea precisa non so
perché al momento sto scrivendo quattro capitoli avanti a questo.
Bene, spero che il capitolo
ti piaccia, come vedi ricompaiono sia Ciel che il “caro”
Leonard… a presto e un bacione grande! Spero di leggere presto la tua
recensione, Nyssa
Lord Martiya: in effetti devo confessare
una grande ignoranza a proposito del quidditch e
ammetto di non aver letto l’opera omnia di Harry Potter dalle creature magiche
ecc, però sul quidditch in Giappone avevo sentito, ad
ogni modo devo fare una piccola precisazione: io ho detto che al Mahora non giocano a quidditch…
comunque bisogna anche tenere conto che chi parlava erano studenti che avevano
a malapena sentito parlare di una scuola Mahora, è
naturale che non sappiano niente dell’oriente e delle sue abitudini… (l’autrice
si sta arrampicando sugli specchi).
Perdonami per tutti gli
errori di cui infarcisco la storia, meno male che me li fai notare… grazie
davvero =^_^=
Spero che il capito ti
piaccia, a presto! Nyssa
Lisanna Baston: credimi che il riferimento alla psicologia era solo
scritto perché molta gente pensa così! Io tengo in grandissima considerazione
questa scienza, sono la prima che, se avessi fatto l’università, avrei voluto
scegliere quella facoltà (sfortunatamente è andata diversamente, ma vabbè), ad ogni modo, io volevo solo citare quello che le
persone pensano di solito, ovvero si dicono che un
libriccino non potrebbe mai saperne più di loro sui rapporti con i loro cari
(cito un po’ Zeno della “Coscienza di Zeno”), non so se mi sono spiegata.
Devi credermi, amo moltissimo
la psicologia e che sia affascinante è un dato di fatto!
Blaise tornerà col Mahora nelle
vite dei nostri protagonisti e si scoprirà cosa ha fatto nel frattempo perché è
l’unico a non essere sposato e che non ha figli a
scuola ^^
Spero che il cappy ti piaccia ugualmente, ciao e a presto! Un bacione, Nyssa
Akiko:
credo che con un marito come Draco e due figli come
Leonard e Gardis la parola giusta per descrivere Hermione
sia “rassegnata”, ma anche “felice” perché lo è innegabilmente, o almeno nella
mia idea di Hermione, chiaro.
Sono contenta di avere
qualcuno che apprezza Kitt quanto me, mi fa felice sapere di averlo reso bene a
sufficienza da suscitare certe simpatie, grazie!
Non preoccuparti della storia
e delle recensioni, vai in vacanza e divertiti! E quando tornerai
magari ci sarà qualche sviluppo e qualche sorpresa e allora sarò davvero
curiosa di vedere le tue recensioni sbigottite.
Grazie per la magnifica rec, a presto e un bacione grande e un augurio di buone
vacanze! Nyssa
Maky91: sono
contenta che la partita a quidditch sia stata rea bene, sfortunatamente a descrivere gli sport non me la
cavo moltissimo… ma fa sempre piacere sapere di aver reso un risultato
accettabile.
Mi fai felice a dirmi che era
il più bel capitolo scritto, spero solo di non peggiorare d’ora in avanti, ma
con tutte le belle recensioni rischio di montarmi un po’ la testa…
Ehehe, Chris è una persona che piace ad
Hermione perché a differenza dei suoi figli
iperattivi lui è tranquillo e calmo, un po’ come lei.
In questo cappy
arrivano altri due personaggi: Ciel e Rudiger, spero
che ti piaceranno anche loro, ciao! Un bacione grande, Nyssa