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Autore: Nyssa    24/07/2008    12 recensioni
Sequel de: Le Relazioni Pericolose
Sono passati circa diciotto anni da quando abbiamo lasciati Harry, Draco, Hermione e tutti gli altri e molte cose sono cambiate nel frattempo.
Adesso sono i loro figli a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria, divenuta stranamente tranquilla; ma non tutto è come sembra perchè misteri e fantasmi del passato stanno tramando nell'ombra e Hogwarts potrebbe non essere il posto apparentemente pacifico che sembra.
E i nostri nuovi protagonisti, la new generation, affascinati dai misteri come lo erano stati i loro genitori, chiaramente non intendono lasciarsi sfuggire l'occasione di vivere qualche avventura tra le antiche mura della scuola e rompere così la noiosa routine di tutti i giorni!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Black, Tom O. Riddle | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'oro e l'argento' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Come c’era da aspettarsi Gardis era a studiare.

La sala di studio del Grifondoro, la più spaziosa della torre con quattro finestre a rombi che davano sulla brughiera, era il posto che le piaceva di più frequentare nel dormitorio, secondo solo alla sua stanza e alla poltrona della Sala Comune dove si metteva a leggere qualche bel romanzo non scolastico il sabato sera.

A tal proposito doveva anche ricordarsi di mandarne a casa un po’ altrimenti nella sua stanza non ci sarebbe stato posto neppure per lei.

 

Karen, Hestia, Jack e Jeff entrarono dalla porta principale stupendosi del silenzio che regnava lì dentro, una cosa strana tra i Gryffindor che erano sempre a far rumore e a divertirsi.

Gardis alzò gli occhi bicolori, agitò la mano in segno di saluto e tornò a scrivere con la lunga penna ricurva che stringeva tra le dita della mano destra, regalo di compleanno di suo fratello. Era uno di quei regali che si tengono sempre con sé per un motivo speciale che non ci si riesce a spiegare perché, di certo, non era stato l’unico dono che il suo fratellino le avesse fatto, ma era stato un po’ come se l’avesse finalmente accettata: la penna da scrittura era qualcosa che concerneva ciò che le piaceva e che Leonard detestava.

Era bella, colorata di rosso con una piuma un po’ voluttuosa che si sfrangiava ai lati di bianco e oro e che si arricciava in fondo in un ricciolo civettuolo. La punta era d’argento finissimo, incisa con lo stemma fin troppo famoso dei Malfoy, tagliata al punto giusto. Piton non l’aveva approvata molto per via del colore vistoso e irrimediabilmente Gryffindor, ma con ogni probabilità Leonard doveva avergli detto un paio di paroline visto che il “caro” prof si era limitato a guardare il nuovo set da scrittura con aria di disapprovazione e aveva ricominciato la sua spiegazione.

 

-          Studi? – chiese Hestia sedendosi accanto all’amica e scorgendo esterrefatta quattro pergamene piene di scrittura fine destinate al Filtro d’Amore di Pozioni

Era un’ovvietà domandare a Gardis se stesse studiando.

Gli altri si sedettero a loro volta

-          Com’è andato in cucina? – s’interessò Jeff che, come suo padre, avrebbe mangiato giorno e notte

-          Bene – rispose senza enfasi continuando a tenere gli occhi bassi

-          Avete discusso del menu con Dishman? – domandò Jacob aggiustandosi gli occhiali sugli occhi verdi

Alzò le iridi, una ambrata e una celeste, e le fissò sui suoi spettatori, poi posò la penna sul tavolo e sospirò sistemandosi una ciocca di capelli biondissimi e ribelli dietro l’orecchio.

Discutere non era proprio il termine più adatto da utilizzare.

Se a gestire la cosa fosse stata lei, di sicuro la scena non sarebbe stata così tranquilla, o meglio, si sarebbe traformata in un massacro sanguinolento, invece, grazie al Cielo, era Kitt incaricato di interessarsi delle balzane idee culinarie dello chef di Hogwarts e quindi la “discussione” aveva limitato i danni violenti.

Dishman aveva avanzato la sua proposta di menu (terrificante) e Christopher aveva scosso paziente il capo; il cuoco aveva poi avanzato un’altra proposta, Chris aveva scosso nuovamente la testa e così per un numero imprecisato di volte finchè Dishman non era stato pi ragionevole e Kitt aveva finalmente annuito.

-          Sì, più o meno – rispose seria trovando quella scena assai divertente, ma molto frustrante

-          E ci propinerete qualcosa di buono, vero? – indagò scettico il rosso

-          “buono” è un giudizio e i giudizi sono sempre relativi

-          Oh, su, dai, smettila di fare filosofia e dimmi che cosa avete scelto, sono curioso!

-          Sorpresa… - rispose mostrandogli la lingua e un’espressione impertinente: fare la Prefetto/Caposcuola-sostitutivo aveva i suoi risvolti positivi

-          Lo sai che sei cattiva? – Jeffrey tentò la sua ultima tattica che prevedeva una vivace espressione da cane appena bastonato; in genere ogni persona cedeva quando le si diceva che era “cattiva”, peccato che Gardis fosse un tantino diversa…

-          Sì lo so, sono una Malfoy, è normale… - nessuno avrebbe risposto normale all’affermazione che lo condannava come un carnefice, ma anche essere una Malfoy aveva i suoi lati belli, non solo un carattere di merda e i capelli biondi

-          Dunque sei proprio decisa a mandarmi nella tomba senza sapere che cosa mangerò queste feste?

La bionda alzò le sopracciglia e lo studiò in uno sguardo che aveva usato anche la McGranitt quando ascoltava le improbabili scuse di Harry Potter per non aver terminato i compiti assegnati e le relazioni.

-          Basterà che tu sopravviva fino a Natale e poi non ci saranno più problemi…

-          Potrei morire prima

-          Sì, soprattutto se non mi lasci studiare…

-          Solo se poi me la lasci copiare

Uno sguardo e un sospiro mesto di chi conosce quella battuta a memoria

-          Solo se mi promettete di non farla proprio uguale

-          Ma certo! – si affrettarono a rispondere in coro dal piccolo gruppo

E finalmente la lasciarono studiare.

-          Ah, a proposito – intervenne Hestia – cosa facciamo ad Halloween?

Gardis ghignò

-          Quello che facciamo tutti gli anni – rispose con noncuranza, no, non voleva conquistare il mondo

-          Ma scusa, se l’indomani dobbiamo andare a pulire…

-          Appunto – sottolineò l’altra – non a caso ho scelto di cominciare DOPO Halloween

-          L’hai fatto deliberatamente? – Jack rimase ammutolito

-         

-          Questo si chiama abuso di potere

-          Lo so – rispose continuando a far scorrere la punta della penna velocemente sulla carta ruvida della pergamena

-          E se facessi rapporto alla McGranitt?

-          Non lo faresti

-          Se lo facessi?

-          Non vivresti abbastanza a lungo per farlo – macabra consolazione

-          Potresti portare anche Chris e suo fratello – disse convinta la mora tagliando sui morti, non era il caso di tirarli fuori della tomba prima del 31 ottobre

-          Sì, io volevo chiedere a Rudiger se voleva venire – la bionda fece cenno di

-          Serve un gruppo sostanzioso per dire addio a questa tradizione, i racconti dell’orrore di quest’anno devono essere i più spaventosi che Hogwarts abbia mai ascoltato in tutta la sua storia millenaria

-          Concordo!

E finalmente gli altri Gryffindor oltrepassarono la soglia e scomparvero nei corridoi e su per le scale.

Sì, sarebbe davvero stato un ottimo modo per trascorrere l’ultima notte di Halloween nelle stanze sopra la serra n°3 perché ben presto non sarebbero più state a loro disposizione per le gitarelle notturne del sabato sera.

Bando alle ciance, doveva lavorare!

 

*          *          *

 

-          Oh, Leonard, Rudiger, cosa fate qua? – chiese Chris uscendo dal portone principale per andare a sistemare la cassa dove tenevano gli attrezzi da quidditch

 

Il fatto che i due serpeverde avessero entrambi la sigaretta in mano non era sufficiente per lui a spiegare la loro presenza?

Povero Black, passava il suo tempo ad essere schiavizzato da qualcuno, prima fra tutte la sua sorellina.

-          Fermati con noi, Chris, facciamoci compagnia – Leonard lo chiamò a sé in un gesto amichevole che tradiva una punta di ringraziamento per avergli spostato il turno di ronda e averlo affidato ad un imprecisato ragazzo Hufflepuff e per aver calmato per l’ennesima volta sua sorella

-          Vuoi una sigaretta? – gentile come al solito, Rudiger gli aprì la scatola davanti, ma Kitt declinò cortesemente l’offerta

-          Non fumo – dichiarò sedendosi sul muretto, accanto a lui, appoggiato alla colonna, Leonard stava facendo un tiro mentre in piedi dall’altra parte il giovane Greengrass si stava gustando la sua dose di relax prima di avventurarsi tra i compiti catastrofici di Divinazione

-          Voi Ravenclaw siete sempre troppo bravi – commentò scuotendo la testa Leonard

-          Beh, non puoi certo fargliene una colpa se non sono dei teppisti come noi Slytherin – lo prese in giro l’altra serpe, il primogenito Malfoy bofonchiò qualcosa sulla parola “teppista” che non si confaceva ai suoi modi eleganti e incassò la testa sulle spalle, incrociando le braccia

-          Dov’è mia sorella?

-          L’ho lasciata che tornava al Grifondoro per studiare – il fratello sbuffò – e a proposito, Vanessa e il presidente del club teatrale, Jonas FitzOsbert, mi hanno detto di consegnarti questa

Infilò una mano nella tasca posteriore dei pantaloni e ne estrasse una lettera, un po’ spiegazzata, dopodiché la porse a Leonard

-          Cos’è, hai combinato qualche marachella, piccolo Leonard? – Rudiger non aveva ancora imparato bene quando tacere e quando parlare e questo stava drasticamente accorciando le sue aspettative di vita.

-          Spero solo che non mi invitino ad un altro tè pomeridiano perché è la volta che li sopprimo – Chris ghignò conoscendo fin troppo bene che genere di ritrovi fossero, avendovi partecipato per forza in qualche circostanza e non desiderando ripetere l’esperienza

A dispetto della curiosità dell’altro serpeverde, però, Malfoy si limitò a infilare la lettera sotto il maglione grigio della divisa e a continuare la sua sigaretta.

-          Mia sorella mi preoccupa – annunciò come se non fosse una novità, era bello ritrovarsi a chiacchierare tra uomini, Chris, anche se era un irrimediabile Corvonero affetto da buonismo acuto e sentimenti puri, era più o meno il suo migliore amico e Rudiger, se non fosse morto prima, era quanto di più vicino ad un amico conoscesse.

-          Trovale un bravo ragazzo e falla divertire, non è giusto che tu cambi compagna ogni dieci minuti e lei non possa avere un fidanzato solo perché rischierebbe di essere defenestrato da te

-          Non ho mai detto che l’avrei defenestrato – si difese il biondo – e comunque c’è un motivo se io cambio sempre ragazza.

-          Sarei proprio curioso di sapere quale – continuò Greengrass; Leonard gli lanciò un’occhiataccia e fece un tiro nervoso – Chris, perché non le chiedi di uscire con te, dopotutto siete amici?

-          Te l’ho già detto che parli troppo? – sottolineò il Caposcuola delle serpi interrompendo quella conversazione

-          Sì, almeno sei volte, oggi

-          Beh, è colpa tua che non impari e mi fai ripetere le cose – borbottò spegnendo il mozzicone con la scarpa nera

-          Ah sì? E scommetto che il tuo bel carattere del cazzo, che oltretutto è stranamente protettivo nei confronti della tua sorellina, non c’entri, vero?

-          Gardis sa badare a se stessa senza che lo faccia io – rispose caustico il serpeverde

-          Su questo non ci sono dubbi

-          Beh, di sicuro non ha bisogno di una balia – celiò Kitt

E l’immagine zoppicante di un poveretto della casa di Leonard che camminava per i corridoi con una stampella apparve nella mente dei tre. Nonostante il tipo avesse sempre sostenuto di essere ruzzolato giù per tutte le scale del Grifondoro da solo, sapevano TUTTI, anche chi non doveva, che, povero lui, aveva addirittura osato palpare il sedere alla bella Prefetto dei grifoni che l’aveva “accidentalmente” spinto giù dalle scale dopo avergli assestato due ceffoni e un pugno nella pancia rendendolo in grado di mangiare solo budino per un mese.

Chiaramente il fatto che poi Leonard gli avesse mangiato il muso era un altro discorso.

A Gardis non piacevano quel genere di ragazzi e lui non poteva che approvarla per essere tanto assennata. Se c’era una cosa di cui sua sorella era certamente dotata, beh, era la capacità di giudizio e discernimento.

Ma non ci voleva molto, per lui che la conosceva da una vita, scoprire che le piaceva Christopher.

Il problema era: a Chris piaceva Gardis? E se sì, sarebbe stato un bravo ragazzo per lei?

Considerando che non aveva mai lanciato segni a proposito, non sapeva cosa pensare, soprattutto perché Kitt, come lo chiamava lei, ragionava un maniera completamente diversa dalla sua.

Era diviso tra due fronti: uno dei suoi migliori amici e sua sorella.

Sbuffò, la cosa lo innervosiva e così si accese un’altra sigaretta.

Il fumo era senz’altro una delle caratteristiche ereditate assieme al cognome: suo padre fumava sempre mentre lavorava e ogni tanto anche la sera quando tutta la casa era in silenzio e lui e la mamma avevano appena terminato di… come dirla in maniera carina? Ecco, sì, di rinnovare la reciproca conoscenza. Intima conoscenza…

 

Anche suo nonno fumava e aveva fumato almeno metà della sua scorta di sigari d’occasione quando lui e sua sorella erano venuti al mondo, troppo preoccupato che una mezzosangue non fosse in grado di partorire gli eredi di una famiglia come la loro.

Beh, avrebbe fatto meglio a non agitarsi tanto perché la mamma se l’era cavata egregiamente in entrambe le occasioni, soprattutto coi due mostri che aveva messo al mondo.

 

Salutandosi con un cenno della mano i tre ragazzi presero strade differenti dirigendosi chi in Sala Comune, chi in biblioteca e chi allo spogliatoio di quidditch.

 

*          *          *

 

I sofà di fronte al caminetto erano certamente il luogo preferito da tutte le serpi dopo aver cenato.

Dei due divanetti di un delicato verde bosco non rimaneva molto spazio, tutti e due occupati da Slytherin ansiosi di chiacchierare e condividere qualche esperienza spassosa ai danni di altri studenti, gustando del buon firewhiskey d’occasione dal seducente colore ambrato.

Anche le tre poltrone erano affollate e alcune ragazze erano tranquillamente sdraiate sul tappeto persiano ai loro piedi a leggere riviste e a scambiarsi pettegolassi, qualcuna sedeva invece sui braccioli della poltrona, solo una delle tre, però, vantava l’onore di avere una ragazza per ogni bracciolo e di ospitare il regale fondoschiena del Caposcuola delle serpi intento a sorseggiare il liquore da un bicchiere old style.

Uno dei suoi compagni si avvicinò con in mano qualcosa che pareva una scaletta di domande: non volevano fargli un’intervista, sperò.

Il ragazzo si rigirò il foglio tra le dita

-          Leonard – disse questi alzando il mento e un naso particolarmente pronunciato

Intento a discutere di un possibile incontro con una delle due ragazze, il biondo sollevò gli occhi seccato e con questi guardò il nuovo venuto con schifo assai malcelato nonostante avessero in comune la Casa di appartenenza

-          Malfoy, per te – aggiunse ironico scimmiottando il tono che sfruttava con le ragazze, sempre troppo smielate, che lo chiamavano cerimoniosamente col cognome che adorava portare

-          Ehm… sì, Malfoy… - ogni minuto di più Leonard trovava che quel tipo fosse assai noioso e lo stava distraendo da qualcosa di decisamente più interessante come quel mandarino che le lunghe e curatissime unghie di una delle sue due ospiti del bracciolo stavano sbucciando con grazia

-          Cosa vuoi?

-          Sì, ecco… io volevo chiederti che tipo era tua sorella

Pregò che quel disgraziato non volesse provarci con lei perché era la volta che sua sorella avrebbe commesso un omicidio. Cioè, ma lui l’aveva guardata bene? Complessivamente quel pezzente non poteva neppure pulirle le scarpe! E che Rudiger non gli dicesse che era troppo esigente coi suoi ragazzi, era la pura verità.

Probabilmente, aggiunse la sua mente, lo sconosciuto non si era accorto del carattere di Gardis e che aveva gli occhi bicolori o sarebbe scappato in un soffio di Eolo, quasi quasi glielo chiedeva

-          E’ un tipo… - ammise senza dire una bugia e senza aggiungere che era una rompiscatole di prima categoria

Greengrass comparve in quel momento scendendo le scale e guardandosi attorno, notò la scena e si fermò sull’ultimo gradino a seguirla divertito

-          E per gli occhi? – domandò ancora Leonard, curioso di metterlo alla prova

-          Le farò togliere quelle stupide lenti a contatto colorate – sbuffò il serpeverde con l’aria del padrone del mondo – posso provarci con lei?

Se la situazione non fosse stata da piangere, per il ragazzo, gli avrebbe riso in faccia. Gli lanciò un’occhiata eloquente, traducibile con un “se fossi in te ne starei alla larga, lo dico per il tuo bene”, ma evidentemente il suo interlocutore non era sufficientemente intelligente. Quello fu anche il pensiero di Rudiger che, invece, aveva interpretato correttamente gli occhi dorati del suo compagno di Casa.

Continuando a fraintendere le intenzioni del Caposcuola e tronfio di quel colloquio, il ragazzo rimboccò la camicia nei pantaloni e uscì dalla porta principale seguito dai risolini di scherno di Lillis e Blaze intente in una conversazione sul tappeto e che non avevano potuto fare a meno di seguire la scena con un certo divertimento e compatimento.

Gardis era in grado di mettere in fuga con un’occhiata tutta la Sala Comune delle serpi, figuriamoci se avrebbe concesso ad un tipo come quello anche solo di sfiorarla…

Quando la porta si fu chiusa mezza Sala Comune rise. Leonard scosse le spalle e Rudiger si avviò a sua volta verso il corridoio

-          Dove staresti andando, Greengrass? – domandò caustico Malfoy senza guardarlo, dovendo nuovamente abbandonare il suo mandarino

-          Vado a cercare Chris – si giustificò il ragazzo senza degnarsi della sottile minaccia sottintesa e continuando con la sua idea – ho sentito che c’è uno spettacolo divertente questa sera…

Leonard, provato da quei due rompiscatole che erano i suoi migliori amici e da sua sorella, sbuffò sonoramente, dopodiché, dopo aver tamburellato nervosamente le dita sulla stoffa damascata della poltrona, si alzò in piedi e si mise all’inseguimento dei suoi due compagni di Casa.

Addio tranquillità, addio mandarino e addio alle due belle ragazze dalle unghie curate… a proposito, non ricordava come si chiamavano, avrebbe dovuto chiedere a qualcuno di rammentargli i loro nomi quando fosse tornato.

Involontariamente sua sorella stava causando sempre casini.

 

Quando si guardò intorno, all’incrocio del secondo piano, Rudiger e Christopher stavano salendo le scale per raggiungere il Grifondoro, il primo ridacchiava divertito e il secondo stava lanciando occhiate stralunate al suo compagno, come se fosse stato ubriaco.

 

In cima alle due rampe, il Serpeverde si stava di nuovo aggiustando la camicia nei pantaloni dopo aver chiesto ad un grifone di passaggio di mandargli fuori LA Malfoy.

 

Rudiger notò la presenza di Leonard e ghignò come se non si aspettasse niente di differente, dopodiché si nascose dietro una colonna e trascinò con sé gli altri due

-          Vi va di andare a vedere una commedia, questa sera? – domandò profetizzando l’esito della proposta amorosa

La stizza di Leonard passò e si avvicinò dietro al loro rifugio per sbirciare la sua sorellina all’opera.

Beh, se Rudiger aveva davvero intenzione di far mettere insieme Chris e Gardis, cosa a cui peraltro non era contrario, quello non era lo spettacolo più adatto da mostrargli.

Pazienza, non erano affari suoi, dopotutto lui aveva la parte del cattivo…

 

*          *          *

 

Dalla cima delle scale si spostò il ritratto della Signora Grassa, il passaggio che conduceva al dormitorio dei rosso-oro, e la biondissima Malfoy fece capolino scrutando e sbuffando al ragazzo appena arrivato.

-          Cosa c’è? – chiese con poca diplomazia sistemandosi la maglia e guardandolo torvo, l’altro annuì tronfio

-          Ho parlato con tuo fratello Leonard e ha detto che non ha nulla in contrario se io e te ci frequentiamo – incominciò

-          Ah sì? – fu la candida e sibilata risposta di lei

 

-          Hai detto davvero questo? A quel tipo? – s’interesso Chris – la cosa mi stupisce dopo ciò che ci hai detto oggi pomeriggio… - Leonard sapeva che Kitt non era stupido, semplicemente il più delle volte faceva finta di non ricordarsi certe cose, ma se c’entrava Gardis diventava suscettibile come se fosse stato anche lui suo fratello

-          Io non ho mai detto nulla del genere – si difese sentendo il pressante bisogno di accendersi l’ennesima sigaretta – è quel maledetto che ha capito cazzi per cozze

-          Proprio…. – ghignò Rudiger dandogli uno spintone per guardare meglio

 

-          …e quindi è praticamente come se fossimo già fidanzati – stava continuando la sfortunata serpe dalle scale

-          Ma davvero? – Gardis, a differenza del suo “già fidanzato” non pareva di umore così eccellente da assecondare una palla del genere

-          Chiaramente – aggiunse ancora lo Slytherin – devi levarti quelle stupide lenti colorate che porti, sappi che non ti si addicono e non voglio che tutta la scuola mi parli dietro

-          Lenti colorate? – indagò perplessa con un principio di irritazione il Prefetto Grifondoro

-          Sì. E direi che dovresti anche smettere di giocare a quidditch, non sta bene che una ragazza stia appesa ad una scopa tutto il tempo mettendosi in mostra in quel modo

-          Mettendosi in mostra?! – tuonò poco angelicamente la bionda

 

Dal loro nascondiglio i tre ridacchiarono e perfino Leonard si fece scappare un risolino. Non aveva mica la coscienza sporca, dopotutto lo aveva detto a quel tipo che non aveva speranza, sua sorella non sarebbe mai uscita con un perdente del genere e il semplice fatto che avesse insultato i suoi occhi, il suo grande orgoglio, e il quidditch, una delle sue più grandi passioni, bastava e avanzava per condannare il poveretto ad una esistenza da perseguitato.

ERAGSTOLO, insomma.

 

Gardis sospirò.

Essere una Malfoy aveva anche i suoi difetti, tipo il fatto che il cognome attirava bellimbusti attratti solo dalla purezza del sangue come la carta moschicida attira le mosche.

Non era il primo che le veniva a chiedere qualcosa del genere (e l’ultimo aveva fatto una brutta fine), ma di certo nessuno dei precedenti si era permesso tanta strafottenza con lei! Avrebbero dovuto stare al loro posto, lei non era la mamma che era sempre conciliante con tutti, lei non li sopportava i damerini come quello.

Gli rivolse un sorriso compassionevole, povero illuso, e la sua espressione mutò piano piano in una maschera d’odio che avrebbe fatto paura a Lord Voldemort in persona, se fosse stato vivo. Nessuno, e badate bene, NESSUNO, poteva permettersi di trattarla a quel modo. MAI!

-          Ascoltami bene – incominciò prendendo fiato – non ho nessuna intenzione di uscire con uno schifoso verme strisciante come te! Non sei degno di essere chiamato uomo e senz’altro non vali più delle mie calze! Non permetterti mai più di parlarmi a questo modo! Non sono la tua serva e so prendere le mie decisioni da sola, quindi, se vuoi uscire con me, lo chiedi A ME e non a mio fratello, è chiaro? O forse il concetto è troppo difficile per un essere inferiore quale tu, a tutti gli effetti, sei… e per quanto riguarda Leonard… - fece una pausa e prese di nuovo fiato - non osare pronunciare il suo nome, per te è Malfoy, chiaro? E dubito fortemente che ti abbia davvero detto di venire a farmi una sparata del genere su quello che devo o non devo fare! Una Malfoy non prende ordini da nessuno, tantomeno da un pomposo damerino arricchito!

-          Bada a come parli, bimba – disse indignato l’altro, piuttosto sconvolto da quella presa di posizione – il fatto che tu sia una sudicia Grifondoro non gioca a tuo favore, dovresti essermi grata se sono venuto a chiederti di uscire come!

-          Esserti grata? ESSERTI GRATA?! – sbraitò lei, furente

 

Leonard scosse la testa, non credeva che esistesse una persona talmente cretina da riuscire a insultare TUTTE, nessuna esclusa, le cose che lei adorava

 

-          Sì! – ribatté il serpeverde – e per quanto riguarda quel ragazzetto stupido che è sempre con te, quel Corvonero tutto perfettinoRudiger e Leonard guardarono assieme Christopher riconoscendo la descrizione fin troppo famosa che i ragazzi invidiosi di Serpeverde facevano del giovane Black – faresti meglio a lasciarlo perdere

Si udì un suono improvviso e un ceffone violento piombò sulla guancia impreparata del verde-argento che si tenne la faccia come se quel gesto fosse inaspettato quanto impossibile

-          Non permetterti di parlare male dei miei amici – sibilò pericolosa la grifoncina e gli tirò uno schiaffo sull’altra guancia col dorso della mano – non sei degno neppure di pronunciare il loro nome. Bada a come parli, razza di mentecatto – e qui il sangue Malfoy non mentiva mai – non sono una ragazzetta latte e miele

-          Ti insegno io! – sbuffò il suo aspirante spasimante afferrandola goffamente per un polso e strattonandola – non sei che una puttanella qualunque…

-          Puttanella a me! – gridò isterica Gardis – puttanella sarà tua madre o tua sorella! – e gli pestò un piede – non mi toccare sottospecie decerebrato! – e gli assestò un pugnò sotto il mento poi, estraendo la bacchetta dalla tasca posteriore dei pantaloni, gliela piantò sul pomo d’adamo, il polso stranamente fermo e gli occhi decisi come non mai

-          E per inciso – gli disse sadica – questo è il mio vero colore degli occhi. Stupeficium.

Il ragazzo volò finchè non incontrò la balaustra delle scale che, con un suono di cocci infranti, arrestò il suo lancio e lo fece piombare a terra come un sacco di patate.

-          Vedi di non ricomparirmi davanti se non vuoi che ti ripaghi per tutte le cose che mi hai detto. Considerati fortunato che te la sei cavata a buon mercato.

Visto ciò che aveva osato dire, era già qualcosa che non lo avesse ucciso con una Avada Kedavra

 

*          *          *

 

-          Questa volta ci è andata giù pesante – commentò Rudiger prendendo le sigarette e accendendosene una dopo lo spettacolo, come al cinema. Ne offrì gentilmente una a Kitt che rifiutò con cortesia, un’altra volta

-          Adesso capite perché mi preoccupa… - sbuffò Leonard scuotendo il capo sconsolato

-          Non la biasimare, - cercò di calmarlo Kitt - se ti avessero detto qualcosa di analogo prima saresti morto e poi tornato a perseguitarlo – Chris conosceva bene i suoi polli

-          Sì, ma chi se la prende una furia del genere…

I tre si sedettero sul pavimento contro la colonna

-          Beh, è molto carina – concesse Greengrass

-          E’ intelligente e orgogliosa, fiera, decisa e determinata – continuò Black

-          Non sono certo che siano tutti punti a suo favore – il Principe degli Slytherin lo guardò in maniera significativa

-          Personalmente sono tutte cose che ammiro – si affrettò ad aggiungere Kitt

-          Sono cose molto pericolose – gli spiegò Rudiger che di donne ne sapeva quanto Leonard

-          Già e in quanto a te… - aggiunse una nuova voce, decisamente più acuto e moooolto arrabbiata

Gardis, in piedi appoggiata all’asta marmorea li stava fissando truce

-          Non permetterti mai più di mandarmi certa feccia, sai fratellino?

-          Io avevo cercato in tutti i modi di dissuaderlo, Impiastro – bofonchiò la serpe

-          Kitt, ma tu cosa ci fai con questi due teppisti?

-          Ehi, teppista sarà lui – borbottò Malfoy jr. – io sono un uomo di classe

-          Uomo per modo di dire… - celiò la sorella

-          Ci avevano detto che questa sera c’era uno spettacolo divertente – lei chinò la testa sconsolata, discutere di certe cose con Rudiger era impossibile, esattamente come lo era quando papà e lo zio Blaise erano insieme

-          Dovresti essere meno violenta, sai? – continuò il fratello

-          Al di là che mi sono anche trattenuta… - Chris le rivolse un sorriso angelico di chi la sa lunga – cioè, ma ti rendi conto di quello che mi ha detto? Se fossi la Caposcuola di serpeverde quello pulirebbe bagni per tutta la vita!

Leonard fece volare gli occhi al cielo, beh, era un’idea…

-          I miei occhi! – stava continuando l’unica ragazza gesticolando – ma come si permette! Lenti a contatto! Ha detto lenti a contatto!!!

-          Non agitarti principessa, i tuoi occhi sono bellissimi così come sono, anche se non giocano alla pari con i capelli – le disse dolcemente il Ravenclaw per calmarla, scompigliandole appena le ciocche bionde raccolte in una molletta

-          Se hai finito con le smielatezze potremmo anche andarcene – borbottò Leonard alzandosi in piedi e levando la polvere del pavimento dai pantaloni, Rudiger gli lanciò un pugno in mezzo alle spalle sorrise trascinandolo via, Kitt si grattò imbarazzato la testa e Gardis arrossì

-          Aspettate! – chiamò poi la giovane Gryffindor, i due già in partenza si fermarono e tornarono indietro – per la festa di Halloween avevamo intenzione di organizzare un ritrovo per raccontarci le storie dell’orrore, tanto per rendere un po’ l’atmosfera… - spiegò – verreste?

-          Karen mi aveva accennato qualcosa del genere – ammise il Prefetto delle serpi nonché suo cugino – ma se me lo chiede una ragazza così bella non posso che accettare… - rispose fissando il fratello di lei negli occhi anziché quelli di due colori differenti: stava deliberatamente rigirando il coltello nella piaga della gelosia di Leonard, Chris rise

-          Kitt, tu vieni, vero? Puoi portare anche Lachlan se vuoi…

-          Glielo chiederò

-          Bene. Tu fratellino?

-          Avrei di meglio da fare…

-          Sì, come no. Immagino che sia troppo chiederti di passare una serata intera con noi…

-          Siete degli sporchi grifoni! – si indignò lui

-          Porta anche Lillis e Blaze, loro verranno certo più volentieri

-          Per sentirmi dire tutta la sera che sono un fratello degenere? – era la loro battuta standard

-          Avrebbero anche ragione. Comunque le inviterò io o Jeff

-          Ci mancava Pel-di-Carota – lei lo fulminò con gli occhi

-          Beh, per chi vuole venire, ci vediamo alle dieci davanti all’ingresso del dormitorio disabitato di Tassorosso

-          Ma se l’indomani dobbiamo pulirlo… - incominciò Rudiger

-          Appunto, è un posto fantastico

Lo Slytherin le diede un buffetto sulla guancia in un gesto fraterno

-          Quella tua testolina malefica ragiona in maniera piuttosto pericolosa… - commentò strappandole un ghigno soddisfatto – rimpiango tanto che tu non sia una serpe

-          Io no. Ci vediamo in giro – e baciò la guancia del compagno di suo fratello e del suo migliore amico. Poi lanciò un’occhiata di superiorità a Leonard, quello era più o meno il loro modo di salutarsi, lui si limitò ad uno sguardo accondiscendente

 

I tre ragazzi si allontanarono per il corridoio mentre la Gryffindor ritornava al suo dormitorio, o meglio, alla sua relazione chilometrica per Piton che non aveva ancora conosciuto la parola FINE.

 

*          *          *

 

-          Leonard, dovresti smetterla di metterti in mezzo – borbottò Rudiger prendendolo per le spalle e trascinandosi dietro Christopher, imbarazzato – se continui a fare così come puoi pretendere che Chris si confessi a lei?

-          Stai dicendo cose senza senso – fu la risposta dello Slytherin dopo aver lanciato un’occhiata al Ravenclaw

-          Leonard ha ragione… - s’intromise il moro cercando di nascondere un certo disagio dietro al fazzoletto con cui si soffiava il naso – io e Gardis siamo solo amici…

-          E io sono la Fata Madrina. Vabbè, noi torniamo a Serpeverde, ciao Chris!

E condusse l’altro biondo verso il passaggio al piano inferiore mentre il Caposcuola dei corvi svoltava per prendere le scale della torre.

 

-          Parliamo seriamente – stava dicendo ancora Rudiger non appena l’altro loro amico fu fuori portata d’orecchi – tra Chris e uno qualsiasi di quei bambocci che ci provano con lei io sceglierei lui…

-          Ma Chris e Gardis sono amici – cercò di cambiare il soggetto del discorso, ma Rudiger sembrava stranamente intenzionato ad accasare la sua sorellina.

Certo, Kitt era meglio di tutti gli altri, ma non voleva neppure distruggergli la vita appioppandogli sua sorella! Eppoi come l’avrebbe presa lui? Senza contare papà! Gli avrebbe mangiato la testa se avesse saputo che si era reso complice di un piano per fidanzare la sua bambina.

Gardis non era proprio una ragazza da sposare… e comunque era troppo presto.

-          Dove stai andando? – Greengrass si voltò verso il Caposcuola che, al posto che prendere le scale per i sotterranei, si stava dirigendo vero il terrazzo aperto del primo piano.

-          Mi stai innervosendo e ho bisogno di prendere dell’aria

Rudiger rise e gli sventolò la mano proseguendo per la sua strada.

 

Quel maledetto Greengrass doveva smetterla di infilargli in testa strane idee sulla sua sorellina!

Aveva solo 17 anni!

Beh, per la verità la maggior parte delle ragazze di Hogwarts a quell’età aveva già una certa esperienza in materia, ma Gardis non aveva mai mostrato una propensione a certe cose, si limitava alla sua cerchia di amici fidatissimi e al suo celestiale amore per quella specie di Corvonero.

A dire la verità, Kitt era anche il suo migliore amico, doveva fare attenzione.

 

Però doveva riconoscerle che era stato per merito suo se lui e Black erano entrati così in confidenza, a furia di averlo tra i piedi, e dopo essere stati nominati Prefetti e poi Caposcuola assieme, beh, era quasi normale, anche se non era avvenuta la stessa cosa con Cartrett, il vero responsabile dei Grifoni.

 

Udì un tonfo sordo mentre stava appoggiato alla ringhiera del poggiolo e si voltò a guardare.

In mezzo al corridoio c’era una sagoma strana sul pavimento.

Riconobbe la sua compagna del Corvonero Ciel che stava battendosi contro la tenda svolazzante che l’aveva assalita e, a quanto poteva vedere, stava perdendo.

Si affrettò ad andarla ad aiutare.

 

Conosceva Ciel Longbottom molto bene, il primo anno, sull’Espresso per Hogwarts, si erano ritrovati nello stesso scompartimento e avevano chiacchierato, era una persona simpatica.

Chiuse la portafinestra che faceva corrente e la tenda si acquietò, poi si chinò a raccogliere i libri che lei aveva fatto cadere

-          Tempo ideale per una passeggiata – l’altra sbuffò

-          Non dovresti lasciare le finestre aperte – precisina come tutti i Corvonero

-          Cosa fai in giro a quest’ora? – lo disse senza sapere che ore fossero per davvero, ma dopo aver controllato il quadrante argentato del suo orologio da polso riconobbe che le lancette stavano quasi per segnare le undici di sera. E a scuola c’era il coprifuoco dalle dieci in poi… peggio che in prigione.

-          E tu?

-          Prendevo una boccata d’aria.

Ciel lo guardò storto, come tutte le Ravenclaw era scettica nei confronti delle serpi che passavano il loro tempo a fare esclusivamente ciò che piaceva loro non curandosi molto né delle regole e né degli altri, ma tantomeno dello studio.

-          Ti accompagno – si offrì cavaliere senza voglia di tornare di sotto a farsi fare una testa così da Rudiger che pareva aver appena scoperto come fosse fatta Gardis e quanto fosse carina, perfetta per Chris (appunto mentale: suggerire a Gardis di schiavizzarlo un po’ meno).

-          Non c’è bisogno, grazie… - Ciel, dopo sei anni, pareva non avergli ancora perdonato di essere diventato un serpeverde dopo essere stato così simpatico sul treno

-          È tardi e non dovresti essere in giro, se ti trovano ti metteranno in punizione – era una buona scusa per fare due passi e due chiacchiere con lei, tutti i corvi erano terrorizzati dal prendere una punizione, forse più dei grifoni che, invece, grazie al suo aiuto, ne collezionavano parecchie

-          Neppure tu dovresti girovagare a quest’ora

-          Ma io sono un Malfoy

-          Ma questo non ti esonera da una punizione, nel caso…

-          Sono anche un Caposcuola…

Ciel soffiò e acconsentì sapendo che lui non avrebbe mollato la presa, eppoi le serviva qualcuno che le desse una mano con i libri, da sola sarebbe caduta forse più di Karen!

-          E sia, ma ti proibisco di guardarmi sotto la gonna

Era stato un innocente scherzetto del secondo anno, ma pareva che la ragazza non l’avesse digerito ancora.

-          Promesso.

E rinunciando ad una dose di nicotina, si concesse una chiacchierata con quella che doveva essere la sua unica amica femmina, anche se dubitava fortemente che Ciel avesse la stessa alta opinione di lui…

 

*          *          *

 

Spazio autrice: trascurando il macabro titolo che ho dato, finalmente compaiono altri due dei personaggi che popoleranno questa serie, Ciel e Rudiger.

Ora che ci rifletto, è curioso come i due cugini siano arrivati insieme in questo capitolo, ma pazienza.

Ciel tornerà in futuro nella storia, Rudiger invece sarà un personaggio piuttosto presente.

Per il personaggio di Rudiger mi sono ispirata parecchio a Blaise, anche se i due sono piuttosto diversi, Greengrass è molto più attivo e sibillino, mentre Blaise era come un ragno che aspettava nella ragnatela.

Ciel invece è un personaggio anomalo che caratterizzerò più avanti, le sono molto affezionata perché, dopo Gardis, è stato il primo che ho creato per questa storia, prima ancora di Leonard! E ammetto che inizialmente il nome Ciel doveva essere di Gardis, ma poi ho cambiato idea, anche perché una Malfoy che si chiama Ciel è un ossimoro totale…

 

Ad ogni modo io spero comunque che il cappy vi sia piaciuto e mi auguro che continuiate a leggere la mia storia, a presto! Nyssa

 

Hollina: mi fa piacere sapere che i due genitori ormai grandi facciano un po’ sorridere anche perché quando lo sono diventati erano tutti e due giovanissimi ^^

Gardis e Kitt stanno bene insieme e si trovano bene tra di loro, ma mi sa che siamo ancora parecchio in alto mare prima che succeda qualcosa…

Aspetto di leggere la tua opinione sul quinto cappy, ciao! Nyssa

 

Nikki Potter: beh, sono contenta che ti piaccia anche il seguito delle Relazioni, in genere quando ci si affezione ai personaggi è difficile poi vederli sotto un’altra luce, soprattutto quando sono più adulti…

Sono contenta di averci preso abbastanza con il rapporto tra Gardis e Leonard, col fatto che sono figlia unica non sapevo più dove sbattere la testa, così mi sono ispirata a quello tra me e mio cugino (che è come un fratello), ma non ero sicura che tra veri fratelli succedesse proprio così (scusa il gioco di parole XP).

Kitt incuriosisce senz’altro perché è quello dove si dice di meno, ma si saprà anche di lui, seppure ci sia poco, effettivamente, da dire.

Sul serio hai una sorella gemella? Wow, spero non ti offenderai se ti dico che ti invidio da matti… e mi fa piacere sapere di essere stata in grado di rendere anche quel rapporto, qui proprio non sapevo a chi ispirarmi, beh, se mi serviranno consigli posso chiedere?

Beh, spero di non deludere le tue aspettative in futuro e mi auguro che la storia continui a piacerti! Spero che sia lo stesso anche per questo quinti capitolo, ciao e un bacione grande! Nyssa

 

Arwen_90: beh, le partite non so come mi riescono, ne so poco sul quidditch e probabilmente avrò fatto degli errori madornali; non importa se tifavi per Leonard, già il semplice fatto che io sia riuscita a far tifare qualcuno per un personaggio mi riempie di gioia, eppoi sono sicura che Gardis non piace a tutti, è un po’ saccente e un po’ suscettibile a dire tutta la verità…

Draco ed Hermione da grandi sono strani, ma mi piacciono ugualmente. Spero che la storia continui a piacerti, ci vediamo al prossimo chappy, un bacio! Nyssa

 

Dragonslave: non mi dirai che anche tu leggevi Yatta! Perché allora abbiamo scoperto Negima allo stesso modo…

Beh, se per te gli intrecci labirintici non sono un problema non avresti dovuto dirmelo perché sennò adesso comincerò a liberare tutto quello che mi sta in testa e manderò nel caos il mondo intero!

A parte gli scherzi… direi che Karen assomiglia molto a Neville, ma è moooolto più bella, anche se io non sono mai riuscita a vedere Neville in maniera così insignificante come la zia Row e i film ci presentavano, sarà che mi stava tremendamente simpatico…

Jack, a differenza del suo papà, non è così ansioso di cacciarsi nei guai, direi che in questo personaggio si vede molto l’influenza di Lily Evans, Hestia invece è un mix perfetto tra Ginny e James Potter.

Su Jeff c’hai preso alla grande, invece, compliments!

Beh, i personaggi della old generation torneranno anche dopo, c’è ancora bisogno di loro, ma non subito, lasciamo la vita scolastica agli studenti che mi pare che di casini ne abbiano a sufficienza ^:^

No no, no problem per il nome, non me la prendo per così poco, la mia migliore amica si ostina a chiamarmi Monix e mi sembra così tanto un nome da detersivo che ormai gli altri nick non mi danno così tanto fastidio…

 

Semplicementeme: credo che ci sia stato un grosso equivoco e vorrei scusarmi con te e con gli autori che scrivono e leggono la mia storia. Per quanto io sia un’autrice a volte mi esprimo male con le parole, credimi, capisco perfettamente come ci si sente quando si hanno impegni pressanti e capitoli da postare, io stessa ho dato gli esami mentre stavo proprio alla fine della mia storia precedente, quindi capisco; con la mia frase io non mi riferivo a coloro che postano una volta al mese o una volta ogni due, ma pur sempre con una certa regolarità, io mi riferivo a quelli che cominciano una storia e poi la mollano lì per sei e passa mesi senza dire niente e senza farsi vivi, poi postano un paio di capitoli e puff, spariscono di nuovo in una nuvola.

Ecco, questa è una cosa che mi dà fastidio, non tanto il post aperiodico che posso ancora comprendere, quanto il fatto che non lascino indicazioni e semplicemente continuino a scrivere storie senza finirne alcuna.

Sarà che quando mi appassiono ad una vicenda poi me la trascino dietro e sono molto curiosa di scoprire come si evolve, forse sarà che ho una pazienza abbastanza limitata, però quando mi troncano una vicenda a metà, specie sul più bello, ecco, quello mi irrita un pochettino. Avvisa, almeno mi metto il cuore in pace, questo è quello che intendo.

E mi scuso tantissimo con te per tutto il fraintendimento che c’è stato, credimi se dico che non era mia intenzione offendere quelli che postano come te regolarmente, io sono un caso a parte.

Davvero mi dispiace  =”_”=

Torniamo alla recensione vera e propria: Draco ed Herm sono strani nella parte di genitori, ma non fuori luogo, dopotutto sono così giovani…

Gardis e Leonard avranno il loro momento idilliaco, ma non credo sia il caso di aspettarsi pubbliche dimostrazioni di affetto, sono piuttosto riservati in questo; perché papà Draco non si ingelosisce? Uhm, bella domanda, probabilmente trovava l’imbarazzo del giovane nei confronti dell’affetto di Herm una cosa divertente più che un pericolo al suo consolidato rapporto con la consorte, eppoi Kitt e Gardis non fanno niente di sospetto in questo capitolo, quantomeno davanti ai genitori di lei

Sì, confermo, la parentela tra i gemelli Potter e Jeff è contorta, si vogliono molto bene perché sono cresciuti insieme fin dalla culla e questo li ha aiutati a sviluppare un rapporto più fraterno quando invece la parentela è leggermente più blanda.

Rudiger, come si intuisce da questo cappy, comincerà ad avere un ruolo fisso, mi serve sempre qualcuno a sdrammatizzare le situazioni e lui mi pareva perfetto, un altro personaggio tutto da creare.

Beh, gli occhi di Gardis sono un mistero non mistero che tornerà in parte in futuro, quindi pazienta ancora un po’ e poi vedrai che si scoprono tutti i segreti nascosti, sviscererò ogni domanda!

Adesso vado e scusa per il post chilometrico, ciao e un bacione! Nyssa

 

Killkenny: credo che idiota sia un complimento verso quel disgraziato, ma credo che se ci si mettesse in mezzo Gardis si farebbe molto più male…

Grazie per il bellissimo voto, continuo a non meritarlo, ma fai felice una autrice ^^

Ciao e a presto! Nyssa

 

Queensol: personalmente non sono d’accordo con la zia Row che dice che Draco è un brutto personaggio, io l’adoro! Eppoi c’è anche da dire che è sempre visto sotto una luce drammatica, ora che non è più il personaggio farà bene ad alleggerirla un po’ perché in questa storia c’è bisogno di gente che sorrida.

Ma io non ho mai detto che Leonard frequenta assiduamente Ciel, è una voce di corridoio! Come si spiega in questo capitolo, i due sono buoni amici, si punzecchiano, si evitano e poi insieme stanno bene, ma non ho mai aggiunto nient’altro, quindi non preoccuparti, non credo che sia ancora arrivato il momento di invidiare qualcuno. Ad ogni modo mi fa piacere che qualcuno apprezzi Leonard come si faceva col caro vecchio Draco, vuol dire che il mio lavoro di caratterizzazione dei personaggi è abbastanza buono ^^

In realtà devo ammettere che non ho messo un limite ai capitoli, penso che come la sua genitrice avrà una trentina di cappy, capitolo più, capitolo meno… spero di non dover andare oltre i 40 (aiuto, credo che mi ucciderei e mi uccideresti) e spero di non finire sotto i 25… ma davvero l’idea precisa non so perché al momento sto scrivendo quattro capitoli avanti a questo.

Bene, spero che il capitolo ti piaccia, come vedi ricompaiono sia Ciel che il “caro” Leonard… a presto e un bacione grande! Spero di leggere presto la tua recensione, Nyssa

 

Lord Martiya: in effetti devo confessare una grande ignoranza a proposito del quidditch e ammetto di non aver letto l’opera omnia di Harry Potter dalle creature magiche ecc, però sul quidditch in Giappone avevo sentito, ad ogni modo devo fare una piccola precisazione: io ho detto che al Mahora non giocano a quidditch… comunque bisogna anche tenere conto che chi parlava erano studenti che avevano a malapena sentito parlare di una scuola Mahora, è naturale che non sappiano niente dell’oriente e delle sue abitudini… (l’autrice si sta arrampicando sugli specchi).

Perdonami per tutti gli errori di cui infarcisco la storia, meno male che me li fai notare… grazie davvero =^_^=

Spero che il capito ti piaccia, a presto! Nyssa

 

Lisanna Baston: credimi che il riferimento alla psicologia era solo scritto perché molta gente pensa così! Io tengo in grandissima considerazione questa scienza, sono la prima che, se avessi fatto l’università, avrei voluto scegliere quella facoltà (sfortunatamente è andata diversamente, ma vabbè), ad ogni modo, io volevo solo citare quello che le persone pensano di solito, ovvero si dicono che un libriccino non potrebbe mai saperne più di loro sui rapporti con i loro cari (cito un po’ Zeno della “Coscienza di Zeno”), non so se mi sono spiegata.

Devi credermi, amo moltissimo la psicologia e che sia affascinante è un dato di fatto!

Blaise tornerà col Mahora nelle vite dei nostri protagonisti e si scoprirà cosa ha fatto nel frattempo perché è l’unico a non essere sposato e che non ha figli a scuola ^^

Spero che il cappy ti piaccia ugualmente, ciao e a presto! Un bacione, Nyssa

 

Akiko: credo che con un marito come Draco e due figli come Leonard e Gardis la parola giusta per descrivere Hermione sia “rassegnata”, ma anche “felice” perché lo è innegabilmente, o almeno nella mia idea di Hermione, chiaro.

Sono contenta di avere qualcuno che apprezza Kitt quanto me, mi fa felice sapere di averlo reso bene a sufficienza da suscitare certe simpatie, grazie!

Non preoccuparti della storia e delle recensioni, vai in vacanza e divertiti! E quando tornerai magari ci sarà qualche sviluppo e qualche sorpresa e allora sarò davvero curiosa di vedere le tue recensioni sbigottite.

Grazie per la magnifica rec, a presto e un bacione grande e un augurio di buone vacanze! Nyssa

 

Maky91: sono contenta che la partita a quidditch sia stata rea bene, sfortunatamente a descrivere gli sport non me la cavo moltissimo… ma fa sempre piacere sapere di aver reso un risultato accettabile.

Mi fai felice a dirmi che era il più bel capitolo scritto, spero solo di non peggiorare d’ora in avanti, ma con tutte le belle recensioni rischio di montarmi un po’ la testa…

Ehehe, Chris è una persona che piace ad Hermione perché a differenza dei suoi figli iperattivi lui è tranquillo e calmo, un po’ come lei.

In questo cappy arrivano altri due personaggi: Ciel e Rudiger, spero che ti piaceranno anche loro, ciao! Un bacione grande, Nyssa

 

 

 

 

 

   
 
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