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Autore: darkronin    06/05/2014    2 recensioni
Terza e ultima parte (spero) della saga 'L'ira degli Eroi'
Scopriremo, finalmente, come sono connessi tra loro Loki, Thanos e i potenti della Terra e cosa ciascuno di essi nasconda o desideri. Vedremo come i nostri eroi, finalmente riunitisi, finiranno nei guai e cercheranno di uscirne.
- - - - - - Crossover Avengers-X-men col Marvelverse più in generale (come dovrebbe essere in realtà)
- - Altri personaggi secondari aggiuntivi rispetto alla fic precedente: I nuovi personaggi introdotti in quest'ultima parte, per ora, sono solo l'agente 13 Sharon Carter, i gemelli Fenris, Ercole, Sersi, Ares, Danny Rand e Luke Cage, Polaris, Havoc, Ciclope, Sole Ardente, Cable (in minima parte).
+ Riferimenti a World War Hulk, Age of Apocalypse, Secret Invasion, House of M
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Cross-over, Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'ira degli eroi'
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2. Intrusi





Quella mattina Logan si svegliò relativamente presto. Il sole era appena sorto e, se solo fosse stato a Westchester, si sarebbe fatto una corsa tra i boschi. Erano quelli i momenti che odiava di più perché gli ricordavano tutta la sua natura animalesca. In città l'aria era sporca, grigia e dall'odore acre. Gli mancava la fragranza dell'erba bagnata, della corteccia umida degli alberi, il frullare d'ali di uccelli che s'involavano al suo passaggio. Gli mancava l'aria che entrava fredda nei polmoni, bruciando tutto lungo il percorso; gli mancava sentire il sangue pulsare in ogni sua fibra appena si fermava o i muscoli guizzare rapidi. La città non faceva decisamente per lui. Osservare l'alba da dietro un vetro e vederlo sorgere nel paesaggio irregolare e spigoloso dello skyline non dava la stessa sensazione di pace che vederlo nascere in riva al mare o tra le montagne.
Un odore conosciuto, suo malgrado, arrivò a disturbare ulteriormente quel momento di pace, in cui ancora tutti dormivano e non schiamazzavano: a ben pensarci era l'evoluzione dell'ambiente scolastico in cui aveva passato gli ultimi anni e, in fondo, non gli dispiaceva.
Ne seguì la traccia fino ad approdare a un laboratorio, quattro piani più in basso. Che cavolo ci faceva lì a quelle ore?
- Howlet, James. Alias: Logan. Affiliazione: X-Men. Nome in codice: Wolverine. Accesso: Negato.-
Scandì la voce sintetica di J.A.R.V.I.S. facendogli inarcare un sopracciglio quando provò a varcare la soglia. Era uno scherzo?
- Perdona, Logan...- cominciò l'altrettanto sintetica voce di Visione comparendogli al fianco
“Non ti preoccupare... sono abituato ai ninja...” rispose il mutante senza scomporsi “Come mai sveglio?”
-Io non dormo. Sono un sintezoide e, a meno che non mi venga staccata la corrente... - la voce, per come uscì da quella maschera rossa inespressiva, parve... imbarazzata e interdetta. -Ma mi hai frainteso: volevo chiederti se avresti gradito che ti aiutassi a passare oltre -
“Puoi far passare anche me?” domandò Logan, scettico. Aveva studiato un minimo di fisica e sapeva che il potere di Visione era completamente diverso da quello della giovane Kitty Pryde: uno era come aria l'altra poteva allineare le molecole degli oggetti e del suo corpo in modo tale da far scorrere le une tra gli spazi vuoti delle altre, senza alterarne i legami chimici. A parte quando si trattava di macchine elettroniche: quelle le mandava direttamente in tilt.
- Oh, no!- si giustificò la macchina – Ma posso andare ad aprirti dall'interno. O dialogare con il sistema informatico e vedere se riesco a convincerlo...-
“Vada per la prima!” accettò l'altro.
-Sai... - disse la voce di Visione mentre la figura si faceva gradualmente evanescente – Mi domandavo anch'io cosa ci facesse già in piedi a quest'ora. Ma pensavo foste amici...-
“Amici?” sbottò Logan non appena Visione ebbe aperto la porta e, fattosi da parte, lo fece passare.
“Con chi parli James?” domandò una terza voce dalla sala.
“Non con te!” sputò, riconoscendo l'intruso e marciando all'interno, lasciandosi Visione, perplesso, alle spalle “Si può sapere che diavolo combini?”
“Elaboro un piano!” ribatté Mystica sollevando gli occhi dal monitor di Stark
“Tsé... Nemmeno ti chiedo come sei entrata...” ringhiò lui, aggirando la scrivania e andandole alle spalle “Si può sapere che cerchi? Sicura di non essere qui a fare spionaggio industriale?”
La donna levò gli occhi al cielo. “Non mi perdoni proprio lo scherzetto, eh?” disse assumendo l'aspetto di Jean Grey.
Per tutta risposta, lui le mollò un sonoro ceffone. “Vogliamo andare avanti ancora a lungo con questa storia?” domandò imperturbabile mentre lei riassumeva le sue sembianze. Quel giorno vestiva un sobrio completo da jogging composto da canotta e short rigorosamente bianchi. Non si massaggiò la parte offesa né cercò di restituire il colpo: sapeva di aver tirato troppo la corda. Si riacconciò i capelli (quel giorno lunghi e setosi) con una matita e riprese il suo lavoro: guardando in tralice lo schermo, trafficava con pipette, provette, siringhe e protesi di silicone. “Dove hai recuperato questo armamentario?”
“Siamo in un laboratorio...” gli fece notare lei tornando a focalizzarsi su quella sfoglia di silicone e mandando il canadese in bestia per la mancata risposta.
- Ingegnoso...- sciorinò Visione inclinando la testa per osservare meglio l'operato della donna.
“Scusate tanto se non sono un genio informatico...” sbottò acido il mutante
“Non c'entra niente l'informatica...” replicò lei iniettando un liquido rosso nella membrana “Fatto...” commentò facendo sparire gli occhiali da vista e studiando da vicino il suo operato “Vieni, James, dobbiamo svegliare tutti...”
“Ehi!” Protestò lui “Eravamo d'accordo che avresti fatto quello che ti dicevo io!”
“Sì, certo...” rispose lei aggrottando le sopracciglia, non riuscendo ad afferrare il motivo di tanto livore “Non ho contravvenuto nessun ordine, mi pare. Mi son messa solo al lavoro e questo è il ringraziamento...Cos'è? Ho minato la tua autostima di grande boss? Pensi che uno come Fury non si sarebbe mai fatto mettere i piedi in testa così, non è vero?” domandò avvicinandoglisi e sfidandolo con il suo sguardo dorato “Beh, mi spiace rovinarti il gioco, ma Fury ama le donne intraprendenti e, più in generale, il personale che anticipa le sue richieste e che si mostra attivo...”
“Quando puoi fidarti del personale...” replicò lui in un ringhio
“Valentina è proprio il mio omologo tra i genezero, non ti pare?” ribatté lei stirando un sorriso compiaciuto: Logan non aveva argomenti con cui ribattere.
Infastidito da quella verità, la spintonò verso il corridoio “Fuori di qui, prima che il maggiordomo robot di Stark ci trovi... e non vorrei essere costretto a farlo a pezzi: lo stipendio di insegnante non basta a comprare un sottobicchiere di questo posto...” Quando furono abbastanza lontani dal luogo del delitto, Wolverine chiese a Visione se poteva andare a svegliare chi ancora dormiva “Anzi...” lo fermò prima che si volatilizzasse “..comunica con Jarvis... che ci pensi lui, è il suo lavoro...”
“L'hai fatto per restare solo con me, non è vero?” domandò Mystica dopo qualche istante, facendo le fusa
“Ma figurati!” replicò lui staccandosela con uno strattone dal braccio a cui si era appesa.
“Sei proprio poco galante... ma mi piace quest'aspetto di te” ghignò lei di rimando
“Non vedo l'ora che tutta questa faccenda sia finita!” ribatté lui alzando gli occhi al cielo “E prego di fare in fretta perché non so quanto resisterò ancora dal farti male...”
“Dimmi che ho capito male e che Pyro non ci aveva preso...” commentò la voce di Pietro alle loro spalle: il ragazzo, probabilmente il primo a essersi o a esser stato svegliato, aveva raggiunto il suo mentore in un batter d'occhio e aveva -evidentemente- frainteso il discorso. La sua faccia (naso arricciato -come se si fosse trovato in una fogna putrida- che storceva anche il labbro superiore e occhi sgranati) esprimeva tutto il disgusto. Lentamente, nel suo completo composto da t-shirt bianca e parigamba con un fulmine verde giusto nel settore centrale (che lasciava Logan a domandarsi se anche i suoi studenti fossero così esibizionisti – non che in quell'accoppiata di simboli ci fosse qualcosa di cui andare orgogliosi), il giovane figlio di Magneto si avvicinò a Mystica quasi a volerla strappare dalle fauci del lupo che, nella sua ottica, la stava importunando. Wolverine lasciò correre e procedette per la sua strada.
Quando raggiunsero la cucina, erano tutti riuniti attorno al tavolo e a tazze fumanti di caffè.
Eccetto Thor, che aveva già svuotato due boccali di birra. In compenso, Wade si era messo a cucinare la sua solita montagna -letterale- di pan cake. “Hanno il profumo della vittoria” spiegava a chiunque gli domandasse il motivo di tali quantità esagerate.
“Bene, cocchi... il mattino ha l'oro in bocca, quindi..”
“Fate attenzione! E se comincia a chiamarvi Wendy, scappate1!” ridacchiò Peter
“Dunque...” continuò quello scoccando al ragno un'occhiata di fuoco “Visto che voi poltrivate, qualcuno ha fatto i compiti per casa... Raven, vuoi illustrare?” disse fingendo ci fosse una perfetta armonia tra loro.
Lei sorrise complice e soddisfatta “E' presto detto!” disse attivando il tavolo olografico “Dobbiamo entrare in questo palazzo. Quando ci sono stata in visita il mese scorso, all'indomani della tentata invasione dei Chitauri, mi sono premunita di scaricarmi tutte le planimetrie e studiare i diversi congegni anti-intrusione. Perché non si sa mai... Quindi, nel livello presumibilmente adattato a detenzione, le misure di sicurezza sono notevolmente più sofisticate...”
“Dì loro cosa hai fatto” la incoraggiò il canadese, come se sapesse tutto del suo piano e non ne fosse, in realtà, completamente all'oscuro
“Per accedere, i requisiti minimi sono impronte digitali e scansione della retina. E a questo posso ovviare facilmente, è ovvio. Ma il soggetto richiedente viene sottoposto anche a una scansione biometrica: massa, volume... prelievo di sangue e campione di D.N.A.”
“E' peggio di Rikers Island2!” commentò Deadpool
“A procurarmi il campione di sangue e D.N.A.3 ho provveduto stanotte...” continuò lei, suscitando la curiosità del fotografo
“Come hai fatto?”
“Mi sono avvalsa di una Starktech di cui avevo visto la presentazione qualche anno fa: Stark aveva creato degli insetto-droni...” cominciò a spiegare.
Ma Peter, esaltato, la prevaricò “E' estate, in estate ci sono le zanzare, le zanzare succhiano il sangue... e passano nei condotti d'aerazione!”
“Precisamente!” confermò lei “Ho già provveduto a installare il materiale biologico in un apposita protesi. Il problema, resta la rilevazione del peso: la bilancia pneumatica a cui è collegata la soglia è molto sensibile e accetta un intorno di un chilo al massimo prima di far scattare l'allarme.”
“Semplice e ingegnoso” concordò Peter.
“Perché non puoi ingannarla?” domandò Deadpool perplesso e sbigottito “Puoi assumere l'aspetto di chiunque...”
“Ma non posso variare la mia massa.” replicò lei
“E quindi?” domandò Thor che non riusciva ad afferrare termini tecnici e concetti fisici a lui completamente estranei
“Allora, che lei sia grande come un drago o esile come un micio, il peso rimane lo stesso.” spiegò il professorino di scienze al liceo “Le molecole si dispongono solo in maglie più larghe o in file più serrate a secondo della necessità, giusto? E' lo stesso principio che regola Visione, solo che lui può arrivare allo stato gassoso...”
“Esatto!” confermò la donna “Motivo per cui non potevo essere io la zanzara che gli prelevava il sangue. Il peso di 56 chili concentrati in mezzo centimetro quadrato è... come se ti piantassero un coltello nella pelle...”
“Quindi non puoi ingannare la bilancia...” concluse Logan meditabondo “E io non posso prendere il tuo posto. Il mio scheletro pesa un centinaio di chili da solo...”
-Ma posso farlo io- disse Visione sbalordendo tutti quanti – Se mi mantenessi a livello gassoso, creando una cortina attorno al suo corpo, e mantenessi la forma solida solo in alcuni punti per raggiungere il peso stabilito, la macchina non dovrebbe accorgersi dell'inganno.-
“Questa sì che è una buona idea!” commentò Peter “Quando ci muoviamo?” domandò elettrizzato
“Questa sera stessa” disse Logan, perentorio.
“Ma tu non verrai!” lo corresse la donna
“Cosa? E perché?” sbottò il canadese
“Per il semplice motivo che alle porte ci sono i metal detector...” elencò levando un sopracciglio, quasi lo considerasse più ottuso di quanto apparisse “... gli ascensori sono dotati di trasduttori piezoelettrici4. Il tuo scheletro d'adamantio farebbe saltare tutto in un colpo.”
“E' vero... me n'ero dimenticato!” concordò anche Peter
“Conosci quel posto?” domandò Logan sospettoso, cercando di guadagnare tempo per trovare una soluzione
“Norman era il papà del mio migliore amico. Conoscevo quel posto come le mie tasche. Prima di queste ultime novità... e a proposito di novità, ora che ci penso... come facciamo a entrare?” tutti lo osservarono perplessi. Che razza di domanda era? “Okay, riformulo. Non pensate che dopo l'annuncio della settimana scorsa quello sarà il primo posto con un sistema mutant-detect?”
“Non c'era quando sono andata io.” rispose Mystica, pensierosa “Non ci avevo pensato, a suo tempo. Ma siamo passate io, Jean Gray ed Emma Frost. E anche Kevin Sydney. E Sinistro”
“Se ci stavano già lavorando, per renderlo commerciabile in tempi brevi, non è irragionevole pensare che fossero già installati e che fossero stati disattivati per l'occasione: sarebbe saltato ogni due secondi, con tanti mutanti nei paraggi...”
“Non ci avevo pensato...” ammise la donna “Quindi è da scartare anche l'idea alternativa, di infiltrarmi nei condotti d'aerazione per aprirvi la strada da dentro...”
“Posso andare io... Col vostro aiuto andrei direttamente al pannello di controllo e disattiverei l'allarme” si offrì Pietro
“Dimentichi che sei anche tu un mutante, cocco?” domandò sarcastico Logan
“Ma sono così veloce che nessun sensore riuscirà mai a recepirmi!” protestò il ragazzo
“Scusate.. ma non posso andare solo io? Io e Thor, magari. Nessuno di noi due è dotato di gene X. Io sono modificato ma...”
“E' un rischio. Il tuo DNA sarà già presente nelle loro banche dati. Risalire a Spider-man sarebbe il passo successivo. Thor è l'unico che può passare per umano...” concordò Logan “Disattiverà i primi allarmi ed entreremo tutti. Poi ci recheremo al livello detenzione, passando per i laboratori...”



1    Ovviamente, Peter sta citando Shinning.

2    Nel Marvelverse, Rikers Island è una piccola isola al largo di New York su cui è edificata una struttura dotata di misure detentive avanzate e che ospita i vari supercriminali, da Electro all'Uomo Porpora. Nella realtà la sua intera superficie è occupata da un carcere normale.

3    Mi sembra ovvio e scontato ma mi spiego: il DNA prelevato sarebbe cmq quello di Mystica, portatrice del gene X. Anche fosse che riuscisse a modellarlo a livello cellulare, una volta prelevato il campione, tornerebbe ad assumere l'aspetto originario e non sarebbe quindi adatto al test.


4    Trasduttore Piezoelettrico - Piezoelettricità 

AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV AV


Rieccomi qui, ragazzuoli, puntuale come promesso.
Fortunatamente son riuscita a sbrigare il grosso dei miei impegni e posso postare con relativa calma il secondo capitolo. (Ora devo solo trovare il tempo per rimettermi a scrivere, perché i molti capitoli che ho di scorta non mi danno sufficiente sicurezza XD)
Come avete notato, la narrazione ora si è spostata nuovamente a New York e, per qualche capitolo, le cose saranno divise tra costa est e costa ovest (nella miglior tradizione fumettistica XD anche se i gruppi e gli intenti non c'entrano nulla con gli originali).
E, finalmente, rendiamo Thor un pò partecipativo alla vita dei Vendicatori xD può rendersi utile e fare il ladro XD
;)
alla prossima
   
 
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