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Autore: _shrader    06/05/2014    1 recensioni
Credo che tutti una almeno una volta ci siamo chiesti cosa successe ad Hogwarts all’epoca dei grandiosi Malandrini.
Cosa accadde per far cadere Lily Evans nelle braccia di James Potter?
Cosa fermò le scie di cuori infranti creati da Sirius Black e da Dorcas Meadows?
Cosa decise di fare Remus Lupin per godersi l’ultimo anno di scuola?
Cosa fece alzare la testa dai romanzi a Mary McDonald?
Cosa portò al grande sacrificio compiuto da Alice Prewett e Frank Paciock?
Cosa spinse Rick Collins e Marlene McKinnon a combattere insieme?
Cosa diede il coraggio a Jhon Kristopher “J.K.” McKinnon per dichiararsi a Emmeline Vance?
Cosa diede il coraggio a lei per dichiararsi a sua volta?
Cosa portò Regulus Black a ribellarsi al Signore Oscuro, senza dirlo a nessuno?
Cosa convinse Severus Piton ad arruolarsi nelle schiere di Voldemort, per poi ribellarsi più avanti?
Cosa successe a Peter Minus, che lo cambiò così tanto da consegnare i suoi amici al nemico?
............per scoprire cosa ne penso io, basta leggere..…………
P.S. E' la mia prima long, non picchiatemi se è un obbrobrio
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La strana ronda che diede l'inizio a tutto

Erano le nove di sera e, in un dormitorio maschile di nostra conoscenza, c’era stranamente calma.
Remus e Sirius erano impegnati a perfezionare il piano d’azione per lo scherzo, Peter sedeva accanto a loro e li guardava adorante, J.K. e Rick erano sdraiati sui loro letti e parlavano del più e del meno, Frank stava finendo di vestirsi per uscire per una serata, che probabilmente si sarebbe prolungata per tutta la notte, e James si stava preparando per la ronda con Lily.
-Remus, Remus cosa ne dici? I capelli così vanno bene?- chiese affannato uscendo dal bagno.
-Ehm… amico, cosa hai fatto hai tuoi capelli?- chiese dubbioso
-James, i tuoi capelli sembrano un ammasso di spaghetti- disse in risposta Sirius.
-Cosa? Remus dimmi che non è vero- strillò James non molto virilmente- oddio come faccio?  ho solo più mezz'ora di tempo! -.
-James,  amico, calmati! Stai tranquillo! Hai ancora un'ora. La ronda inizia alle dieci-disse Remus cercando di tranquillizzare l'amico.
-Lo so che la ronda inizia alle dieci ma, voglio essere giù in anticipo.  Lo sai che Evans odia il ritardo!- esclamò il ragazzo- Remus,  ho bisogno di saperlo... io posso farcela?-.
-Si James, puoi farcela- disse il ragazzo un po’ incerto.
-Perfetto, grazie- disse Potter ritornando in bagno di corsa e, con un sorriso pazzo stampato in faccia.
Gli altri Grifondoro presenti nella stanza, meno Sirius che si stava ancora spanciando dalle risate, si guardarono straniti negli occhi per poi alzare le spalle e tornare a ciò che stavano facendo prima dell’arrivo di “Testa di spaghetti”.
-Beh io vado ragazzi- disse Frank uscendo dal dormitorio.
Un piccolo coro di:- ciao- si alzò dal gruppetto di Grifondoro con un’aggiunta di:- Non tornare troppo presto, non ti aspettiamo alzati- da parte di Sirius.
Frank girò gli occhi e ridacchio prima di scendere le scale per incontrare la sua bella.
-Dai Sir, lavora su- ordinò Lupin all’amico.
-Agli ordini capo- rispose Black tornando ad aiutare il licantropo.
Per altri dieci minuti regnò la calma che era presente prima della strana comparsa del giovane Animagus con una ciotola di spaghetti per capelli, ma il ragazzo non aveva finito con i suoi indomabili capelli perciò tornò alla carica.
-Remmy, così i capelli vanno bene?- chiese speranzoso. Sirius lo guardò e scoppio a ridere un’altra volta rotolandosi per terra.
-I tuoi cappelli- altre risate- sembra che un fulmine ti abbia colpito- ancora risate- sono tutti dritti- ed ecco di nuovo altre risate.
-Cosa? Non è vero! Remus ti prego! Nega ciò che dice!- implorò Potter.
-James, strano dirlo ma, per la seconda volta Sirius ha ragione- disse sembrando quasi dispiaciuto Lunastorta.
-Di nuovo! Merlino cosa ti ho fatto? Dimmelo!- James si rivolse guardando verso l’alto con le braccia aperte.
-Ramoso, hai ancora venti minuti… vai in bagno e cerca di sistemare quella cosa- gli disse Remus indicando i capelli dell’amico.
-Okay vado- e così il giovane Grifondoro tornò in bagno per la terza volta correndo.
I ragazzi ormai non si guardarono neanche e tornarono direttamente alle loro attività.
Dopo un quarto d’ora il nostro amato giovane, tornò con una scivolata nel dormitorio e urlò:- Et voila, ecco qui la perfezione-.
I poveri ragazzi, diventati per l’occasione personal hair-stylist, di James si guardarono tra di loro come per dirsi “glielo dici tu?” , dopo una lunga finale tra Sirius e Remus che stavano a significare “tu hai più tatto di me, perciò diglielo te” e “tu sei il suo miglior amico”, Black si decise a parlare e disse:- James, hai  presente la pettinatura, se così si può chiamare, che avevi la prima volta?- James annuì- e hai presente quella che avevi dopo?- James annuì di nuovo- ora, non so come hai fatto ma, i tuoi capelli sono la metà a destra come il tuo primo esperimento e, quella a sinistra come il secondo-.
Potter sbiancò e si butto a terra –Come è possibile! Merlino aiutami! Godric! Tu che avevi quei splendidi capelli, o almeno credo! Aiutami! Tosca e Priscilla! Aiutatemi voi!-.
Dopo altri venti minuti di intenso dolore da parte di James, Rick si azzardò e intervenne:- Potresti usare un cappello-.
Gli occhi del disperato Ramoso si spalancarono, lui si alzò e si avvicinò a Collins.
-Tu! Tu! Siano fatti santi i tuoi neuroni geniali! Ti amerei ma, ho già promesso amore eterno a Evans e, forse, anche a Sirius e Remus- lo abbracciò- ora chi ha un cappello?-
-Forse io, però prima lasciami andare- James si slacciò dal ragazzo e lo lasciò cercare.
Rick iniziò a cercare nel baule se aveva un cappello, ovviamente avrebbe potuto dargli il suo cappello, quello rosso che porta quasi sempre in testa, ma era troppo personale, non permetteva a nessuno di toccarlo. Dopo un po’ trovo un cappello nero di lana e lo diede a Potter.
-Ecco qua- disse- non ho la minima idea di chi sia, però tienitelo-.
James guardò stranito il cappello ma, poi lo indosso comunque- Addio- aggiunse correndo giù dalle scale. Gli altri non gli risposero neanche tornarono, per l’ennesima volta, alle loro attività.
-Aspettate un attimo- urlò Rick- quel cappello è di mia sorella!-. Inutile dire da chi provennero altre risate quella sera.
**
Mentre Sirius rideva come un pazzo nel loro dormitorio, James stava cercando Lily.
-Mary, ehi Mary! Hai visto la Evans?- chiese all’amica che stava leggendo tranquillamente su una poltrona.
-Sono dietro di te Potter, muoviti- disse Lily e, senza aspettare il povero sventurato, si avviò verso il buco del ritratto.
Ramoso seguì la rossa e insieme iniziarono a controllare i corridoi. Per circa metà della ronda non parlarono ed erano entrambi immersi nei loro pensieri “Cosa le dico? Come faccio a farle capire le mie intenzioni? Cha fastidio questo cappello” pensava lui e “chissà se ci sarà silenzio ancora per molto? Sotto sotto forse sono un po’ curiosa di scoprire come intende farmi capire che vuole davvero essermi amico. Ma, aspetta un attimo… quel cappello… l’etichetta di quel cappello è di un negozio che vende solo roba da donna!” Lily a quest’ultimo pensiero, scoppiò a ridere e, James si girò a guardarla per capire il motivo di quelle risate.
-Evans, si può sapere perché ridi? Sinceramente cosa trovi di divertente in un reticolo di corridoi bui e scuri? E poi i trasgressori del coprifuoco potrebbero sentirci e scappare!- disse facendo finta di ammonire la ragazza che stava placcando le risate.
-Scusa, scusa. Hai ragione. E che quel cappello… ha l’etichetta di un negozio da donna- spiegò lei “aspetta un attimo! Ho appena dato ragione a James Potter! Non è possibile speriamo non se ne sia accorto”.
-Beh… in mia difesa posso dire che questo cappello non è mio- le rispose un po’ titubante “ammazzerò Rick. Ma, aspetta un momento! Evans ki ha appena chiesto scusa e dato ragione! Ma forse è meglio non farglielo notare”.
-Ah e perché, se posso chiedere, hai un cappello da donna e, per di più, non tuo?- chiese Lils.
-Beh… perché così… perché così non posso mettermi le mani nei capelli, cosa che tu odi! Già lo fatto proprio per quello- esclamò lui “Forse posso ancora tenerlo un po’ in vita Rick, dopotutto sono riuscito a rompere il silenzio”
-Wow, non me l’aspettavo- disse sinceramente lei.
-Sbaglio o dovevo dimostrarti di fare sul serio?- chiese retoricamente James.
-Già, è vero Potter, e vediamo cos’altro pensi che io odi?- domando la rossa.
-Allora… odi le persone arrogante, le altezze, gli egoisti, quelli che si credono al centro del mondo, probabilmente me, gli idioti che odiano i libri o che li danneggiano, le persone che non studiano o fanno casino solamente per attirare l’attenzione, le persone false e… non so che altro- elencò Potter- ho indovinato?-
-La maggior parte delle cose è vera ma, io non ti odio Potter, forse alcune volte non ti sopporto o ti detesto ma, non ti odio- lo corresse lei fermandosi a guardarlo negli occhi, era la prima volta che si soffermava a guardarlo negli occhi veramente, non si era mai accorta che erano di un caldo color cioccolato e che davano un senso di sicurezza. Dopo alcuni, ma che a Lily parvero interminabili, attimi staccò il suo sguardo da quello del ragazzo e riprese a camminare.
James, che anche lui si era perso negli occhi verdi della ragazza, la seguì per il corridoio.
-Mi fa piacere che tu non mi odi- disse lui sinceramente. Lei sorrise leggermente e continuo a camminare.
Dopo altri venti minuti di silenzio James parlo di nuovo e chiese:-Allora come sto andando?-. Non chiarì se si riferisse alla ronda o alla prova a cui lo stava sottoponendo Lily ma, lei capì che si stava riferendo tacitamente alla seconda.
-Stai andando abbastanza bene Potter- le rispose lei.
-Quindi accetteresti la mia proposta?-  domandò ancora lui.
-Forse, diciamo che sei più vicino ad un sì che ad un no- spiegò la ragazza.
-E cosa potrei fare per avvicinarmi ancora di più ad un sì?- si volle informare il ragazzo.
-Beh… due persone dovrebbero conoscersi un po’ prima di diventare amiche- rispose in modo un po’ contorto.
-Mi stai suggerendo cosa esattamente?- chiese James.
-Ti sto suggerendo di parlarmi un po’ di te, delle cose che ti piacciono, giusto per capire se sei una persona simpatica che vorrei conoscere- cercò di spiegarsi Lily.
-Allora… i miei migliori amici sono Remus e Peter mentre Sirius è più un fratello per me, vorrei diventare un Auror,  mi piace giocare a Quidditch, vorrei che questa stupida guerra finisse presto, il mio colore preferito è il verde ma, amo anche il rosso, i miei genitori sono entrambi Auror, e non ho fratelli per tua fortuna, mi piace mangiare, anche se non tanto quanto a Sirius, uscito da qui vorrei combattere contro Voldemort e i suoi stupidi scagnozzi e la mia materia preferita è trasfigurazione- elencò Potter.
-Wow, devo dirti che la maggior parte di queste cose le immaginavo solo che mi sorprende il fatto che le hai messe così. Come se avessero tutte la stessa importanza cioè, passi da dire “uscito da qui combatterò contro Voldemort e compagnia bella” a dire “il mio colore preferito è il verde”. Come se fossero tutte su di uno stesso piano- gli disse lei in maniera un po’ contorta.
-Per me, in un certo senso, sono cose sullo stesso piano. Perché, sono tutte cose che vere e sicure, sono sicuro che uscito da qui cercherò di combattere contro quegli idioti tanto quanto sono sicuro che il mio colore preferito è il verde-  si spiegò James.
-Capito- gli rispose la rossa facendo un piccolo sorriso di assenso “Perché è così facile sorridere con lui? Mi sembra di essere con una delle mie amiche!”.
-E tu Evans? Cosa mi racconti di te?- le domandò Ramoso.
-Vediamo… purtroppo per me, anch’io vorrei diventare un Auror (quindi mi toccherà sopportarti ancora per molto), sono anch’io più che sicura che una volta uscita da qui cercherò di essere tra le prime linee per  combattere Voldemort, il mio colore preferito è il rosso, i miei genitori sono un’infermiera ed un bibliotecario e ho una sorella, la mia materia preferita è pozioni, il mio libro preferito è: il nipote del mago di C.S. Lewis ma, mi piacciono anche gli altri libri della serie: Le cronache di Narnia e da piccola avevo una cotta per Caspian, che è uno dei personaggi, il mio scrittore preferito è J.R.R. Tolkien e basta credo- elencò la Evans.
-Ho solo due commenti da fare il primo è: si vede che vorrai combattere una volta uscita e, il secondo è: hai avuto una cotta per un personaggio immaginario?- domandò il povero James, “pure un personaggio immaginario mi ha battuto!”.
-Beh, come prima cosa mi fa piacere che si noti, e come seconda cosa: cos’hai contro Caspian, lui è così eroico e fantastico-  disse Lily con aria sognante.
-Va beh, comunque secondo me non è esattamente positivo che si noti tanto che vuoi combattere. Voglio dire: così darebbero già per certo che tu sei uno dei loro obbiettivi e, potrebbero colpirti in qualsiasi momento, saresti costantemente in pericolo- le disse invece lui “e io non voglio che tu sia in pericolo, avrei troppa paura di perderti” avrebbe voluto aggiungere, ma non lo fece.
-Potter posso benissimo cavarmela da sola, e poi io, essendo nata-babbana, sono in pericolo ugualmente- gli rispose lei- qualunque sia il mio pensiero non lo prenderebbero neanche in conto, io sono una sanguesporco e, per loro, non sono degna di vivere, punto-.
Lily mentre parlava si era fermata e aveva di nuovo incontrato gli occhi color cioccolato di James, “Lily finiscila di guardarlo negli occhi! E soprattutto non azzardarti a pensare che siano belli!” pensò, ma quegli occhi erano davvero belli, erano caldi e rassicuranti… era quasi impossibile non rimanerne affascinati.
Dal canto suo James se la passava decisamente meglio “è già la seconda volta che si ferma a guardarmi negli occhi! Per Merlino quanto sono fantastici i suoi occhi! Così belli! E poi sono verdi! Come il mio colore preferito!” a lui non era mai passato per l’anticamera del cervello che se il suo colore preferito era il verde c’era un motivo, soprattutto considerando che fino a prima di conoscere Lily era il colore che odiava di più.
Dopo pochi infiniti attimi la Evans ruppe il contatto tra lei e James e continuò a camminare per il castello. Passarono altri venti/trenta minuti in silenzio fino a quando non decisero che sarebbero potuti tornare e, James ritirò fuori l’argomento “Caspian”.
-Non puoi esserti innamorata di un personaggio immaginario- iniziò a dire- lui non esiste! Come fai ad essertene innamorata?!-.
-Oh andiamo Potter, non puoi passarci sopra! E poi non ero innamorata di lui, avevo solo una cotta per lui! Comunque è una cosa abbastanza normale. Sai quante ragazze si innamorano dei personaggi dei libri! Okay molto più spesso sono personaggi di romanzi romantici mentre lui è più un avventuriero ma, è comunque fantastico! – esclamò lei indignata.
-Okay, può essere fantastico quanto vuoi ma, non esiste! Come fai a prenderti una cotta per qualcuno che non esiste?- cercò di capire James.
-Puoi! E poi è anche più reale rispetto a molte altre cotte. Mi spiego meglio- aggiunse vedendo lo sguardo obliquo del ragazzo- di una persona reale spesso ci si innamora anche dell’aspetto esteriore, e questa non è sempre una buona cosa perché, metti che una ragazza si innamora di un ragazzo solo perché è bello, si mettono assieme e poi lui si dimostra uno stronzo, lei ci rimane male, mentre con i personaggi dei libri non puoi innamorarti del loro aspetto fisico, puoi innamorarti di loro solo per le cose che dicono e, quindi, se fosse possibile che una ragazza innamorata di uno di questi personaggi si mettesse con lui, lui si dimostrerebbe esattamente come è descritto nel libro! Quindi, a meno che una non si innamora di uno stronzo, lui non può dimostrarsi tale! Capisci cosa intendo?-
James, si grattò la testa e cercò di seguire il ragionamento di Lily, ma proprio non riusciva a capire! Per lui era praticamente impossibile che una ragazza si innamorasse di qualcosa di completamente inesistente. Era impossibile che si innamorasse di un personaggio esistente solamente in un libro, o in una serie di libri. Era impossibile che si innamorasse di un personaggio nato solamente da dell’inchiostro su un semplice pezzo di carta. Come era possibile? Lui proprio non lo riusciva a capire.
-Non riesco a capire come sia possibile Evans- le disse infatti.
-Santo Godric! Non è complicata la cosa e!- esclamò sbuffando la Evans- Allora Potter ti faccio un esempio: tu sei innamorato di una ragazza bellissima, e la ami solo perché è bella, dopo un po’ tu ti confessi a lei e vi mettete assieme, però la ragazza si dimostra una stronza e ti fa soffrire. Fin qui ci sei?- James annuì- Perfetto. Ora immaginati di leggere un libro, in questo libro si parla di una ragazza che è dolce, simpatica, romantica e tutto ciò che vuoi, tu desideri davvero tanto che questa ragazza sia reale, perché se lo fosse sarebbe perfetta per te, piano piano la tua mente inizia a farsi un immagine di come sia questa ragazza e inizi a pensarci sempre più spesso, e poi capisci che te ne sei innamorato. Però tu non ti sei innamorato dell’aspetto di questa ragazza, perché tu non l’hai mai vista ma, ti sei innamorato del suo carattere e perciò, se questa fantomatica ragazza esistesse sarebbe esattamente come descritta nel libro e, non ti farebbe soffrire, a parte se tu ti sei innamorato di un personaggio stronzo- cercò di spiegarsi meglio lei.
James, che finalmente aveva capito cosa intendeva dire annuì ma, restava comunque dell’idea che sia una cosa stupida innamorarsi di un personaggio che non esiste.
-Oh finalmente hai capito- disse Lily sollevata.
-Evans eri tu che non ti spiegavi bene- la prese in giro Potter.
-Cosa? Ma se ti ho spiegato lo stesso concetto due volte!- esclamò indignata- sei tu che sei duro di comprendonio-.
-Io? Io duro di comprendonio? Evans tu sei assolutamente pazza! Io capisco sempre tutto se mi viene spiegato bene- la stuzzicò ancora.
-Ah certo come no!- gli disse lei ancora stizzita.
-E dai Evans! Stavo scherzando!- le rispose allora il Grifondoro.
-Sarà meglio Potter. Sarà meglio- annuì Lily.
-E poi in realtà tu ti spieghi benissimo e infatti, volevo chiederti una cosa- confessò lui.
-Cosa?- domandò la rossa.
-Allora, in pozioni: io non sono esattamente una cima e, visto che tu sei in assoluto la più brava della classe, mi chiedevo se magari, potessi darmi una mano ogni tanto- disse James.
-Oh… io non lo so. Voglio dire ci dovrei pensare su qualche giorno- le rispose lei.
-Certo, va benissimo- sorrise lui “Beh almeno non è un no”.
Intanto i ragazzi erano arrivati davanti al ritratto della Signora Grassa –Giratempo- disse James, e la donna aprì il ritratto e li fece passare.
-Allora ci vediamo domani- aggiunse poi rivolto alla ragazza.
-Già, ciao- gli rispose lei facendo un sorriso imbarazzato e dirigendosi verso la scala.
-Ciao Evans e fai sogni d’oro, sogna me- le urlò dietro lui.
-Quelli si chiamano incubi Potter- gli urlò in risposta Lily che ormai era quasi arrivata alla porta del dormitorio.
James sorrise ma, invece che salire direttamente in dormitorio preferì restare qualche minuto seduto su un divano della Sala Comune. “Dopo tutto non dovrebbe essere andata troppo male, siamo anche riusciti a scherzare su alcune cose e, ho ricevuto un forse per le lezioni di pozioni, il che vuol dire più tempo con lei. Sarebbe fantastico se accettasse solo che, mi devo ricordare di non chiederle di uscire o fare le mie solite battute arroganti. Speriamo che vada tutto bene”.
Immerso nei suoi pensieri, non si rese neanche conto che Remus, Sirius e Peter erano arrivati da una passeggiata notturna –Ehi amico- lo salutò Felpato buttandosi quasi addosso a lui.
-Levati brutto cagnaccio- gli disse Potter buttandolo giù a terra.
-Cosa hai detto cerbiatto da quattro soldi- lo prese in giro l’altro alzandosi e sedendosi accanto all’amico.
-Io non sono un cerbiatto da due soldi idiota! Sono un cervo stupendo con due stupende corna- rispose James stizzito.
-A proposito di corna- disse Sirius ricordandosi dov’era James poco prima- come è andata con la Evans?-.
-Allora prima di tutto non capisco cosa centra Lily con le stupende corna, secondo: la ronda è andata bene credo, abbiamo parlato per un po’ sia di cose serie, sia di cazzate varie- gli rispose Potter.
Remus e Peter, che intanto si erano seduti su due poltrone lì vicino, sorrisero. Remus lo fece perché era davvero felice per lui, e anche per Lily, era un grande amico di entrambi e sapeva che i due insieme sarebbero stati perfetti. Peter invece sorrise più che altro perché almeno James avrebbe smesso con tutti quelle scenate da prima donna.
Sirius, invece, fece un sorriso un po’ strano alla notizia. Non gli era mai piaciuta Lily, e non è neanche difficile capire il perché, dopotutto era la ragazza che faceva star male il suo miglior amico e, anche se pensava avesse buoni gusti in fatto di sport, la trovava una saccente sapientona che non riusciva a guardare oltre le apparenze. Forse Sirius la trovava anche come una rivale, se lei l’avesse avuta vinta su James lui, l’avrebbe perso. Insomma, a Sirius non le piaceva affatto quella ragazza.
Si trovò comunque costretto a fare un sorriso per incoraggiare James.
-Allora, quanti figli conti di fare con lei?- chiese Sirius per interrompere il silenzio che si era creato.
James si lanciò in una lunga spiegazione su quanti figli avrebbero avuto, su dove si sarebbero sposati, di dove sarebbero andati a vivere… La sua spiegazione si interruppe solo quando, verso le tre e mezza di notte, Frank e Alice rientrarono dalla loro “passeggiata” notturna.
-Ehi ragazzi ancora svegli- disse Frank dopo aver salutato la ragazza che, dopo aver fatto un cenno di saluto ai ragazzi, salì sulle scale del dormitorio.
-Certo che se siamo ancora svegli da aver visto Frank tornare, deve essere davvero tardi- commentò Remus.
-Mi sa che ci conviene andare su- annuì Peter.
E così i cinque ragazzi salirono in dormitorio e si addormentarono subito.
***
Ma vediamo cosa passò per la testa di Lily dopo la ronda col suo acerrimo nemico.
Intanto, credo sia importante dirlo, quando era rientrata nel dormitorio stava sorridendo. Si cambiò velocemente e si sdraio sul suo letto “che strano Potter, non mi sarei mai immaginata di parlare in quel modo con lui! Mi sembra una cosa assurda! E mi ha pure fatto ridere! Mi sa che o mi sono addolcita o, sto male!” stava pensando “ oppure semplicemente è lui che è simpatico” suggerì una voce nella sua testa ma, lei la zittì subito. E con questi pensieri in testa si addormentò.
Quando Alice entrò nel dormitorio, come al solito, controllò tutti i letti delle compagne: Mary dormiva tranquilla abbracciata al suo peluche, Emmeline dormiva anche lei calma e immobile come sempre, il letto di Dorcas era un ammasso di coperte, che fece capire che sotto c’era lei, il letto di Jessica era vuoto e Lily nel suo letto dormiva con un sorriso ebete stampato in faccia. Alice, quando la vide, sorrise a sua volta e sospettò che dietro a quell’espressione c’era quello sfacciato del suo grande amico James.
Scosse la testa pensando “Ah Lily, io lo sempre detto che prima o poi James avrebbe vinto”. Dopo aver guardato un’ultima volta Lily, la giovane Prewett si addormentò.
 

Hola people, come va? So che arrivo dopo più di una settimana ma, per colpa di Percy Jackson (che amo sempre e comunque) e dei primi libri delle Cronache di Narnia non sono riuscita a scrivere. Mi dispiace tanto.
Ecco l'atteso capitolo, probabilmente è uno di quelli più importanti, poichè è proprio ora che Lily da una possibilità a James e poi, più avanti, nascerà la famosa storia che tutti noi conosciamo. 
So che questo capitolo non è il massimo ma, quando l'avevo scritta la prima volta venerdì mi sono dimenticata di salvare e... ho dovuto rifare tutto.
Mi dispiace molto.
Alla prossima,
_tribute_
   
 
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