Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Invisible    24/07/2008    1 recensioni
“Ron cosa c’è?” “Harry sai per caso se qualcuno ci ha duplicato in questi giorni?” “Ron ma che stai dicendo? Le partite a scacchi ti hanno dato alla testa!” L’amico puntò il dito verso i due letti davanti a loro, sopra di essi vi erano sdraiati due ragazzi, stranamente simili a i due amici.
Seconda shot! Grazie a chi ha recensito la prima ^^
Genere: Generale, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Siamo nei guai

Siamo nei guai!

 

 

 

 

 

Mercoledì 31 ottobre, giorno di Halloween.

Hogwarts come tutti gli anni è addobbata al meglio, in ogni punto del castello ci sono ragnatele, scheletri e zucche.

Tutti gli studenti aspettano con ansia di dirigersi nella sala grande. Silente ha qualcosa d’importante da dire.

 

“Cari studenti” incominciò con voce possente “Quest’anno per tutti noi ci saranno delle sorprese...come sapete negli ultimi giorni sono successe delle cose molto strane nel castello...crediamo che sia tutto opera di qualche fantasma un po’ burlone, ma non ne siamo sicuri, quindi vi raccomando di fare attenzione a quello che vi sta intorno”

 

“Fantastico! E io che volevo godermi questa giornata strafogandomi di dolciumi!” disse sbuffando Ron.

 

“Tu lo fai tutto l’anno Ronald!” gli rispose sarcasticamente Hermione.

 

“Nessuno, ripeto nessuno, vi vieterà di svolgere i vostri impegni!” continuò il preside.

 

“Ma comunque per tutto il resto della giornata vi prego di fare attenzione, non sappiamo le vere intenzioni di codesto burlone... resta il fatto che io e i vostri insegnanti saremo occupati tutto il giorno nella preparazione di infusi magici, quindi oggi non ci saranno lezioni, perciò ogni prefetto di ciascuna casa avrà la responsabilità di provvedere a ciascuno di voi; E’ proibito per tutta la giornata agli studenti, in queste condizioni, di fare magie.” dopo di che fece cenno di aprire le porte dalle quali gli studenti uscirono.

 

Che bello, che bello, che bello. Meno male che è sorto questo problema, non avrei retto in una giornata così un ora di pozioni!” disse Ron ai suoi amici.

 

“Hai ragione, ma adesso che facciamo? Non possiamo fare magie...ricordi?” affermò Harry mentre con gli amici stava attraversando un lungo corridoio.

 

“Io avrei preferito fare lezione, ma visto che non si può, userò questo tempo per approfondire il mio studio! Se avete bisogno di me mi trovate in biblioteca!” si allontanò di qualche metro poi tornò indietro, come se avesse dimenticato qualcosa e diede un bacio di sfuggita al suo ragazzo, Ronald Weasley. Si voltò e si diresse alla biblioteca.

 

“Da quanto tempo siete assieme?” chiese Harry al rosso.

 

“Circa otto mesi...tanto, davvero tanto”

 

“Non l’avrei mai detto!”disse con gli occhi spalancati.

 

I due amici decisero di andare a fare una partita a scacchi. Andarono nella loro stanza, presero la scatola e si diressero nella sala comune. Passarono alcune ore e la giornata si pronunciava assai noiosa, quando...

 

“Non è giusto hai vinto un’altra volta, voglio di nuovo la rivincita!”disse Harry con voce scocciata.

 

“E’ gia la decima volta che ti do la rivincita e vinco lo stesso sempre io! Non vedi...ormai non abbiamo neanche più il tifo, se ne stanno andando tutti a mangiare!”

 

“Ok mi arrendo. Mi hai stracciato. Dai vai a ritirare gli scacchi ti aspetto qui”

 

“Arrivo tra un istante!”

 

Harry si sedette sul divanetto, aveva una strana sensazione, come se sarebbe successo qualcosa.

 

“HARRY!!” urlò Ron dalla stanza “HARRY VIENI SUBITO QUA!”

 

Il moro spaventato salì di corsa le scale e si precipitò dall’amico. Ora capiva il perché di quella strana sensazione. Aprì la porta e vide un Ron tutto paonazzo con gli occhi spalancati.

 

“Ron cosa c’è?”

 

“Harry sai per caso se qualcuno ci ha duplicato in questi giorni?”

 

“Ron ma che stai dicendo? Le partite a scacchi ti hanno dato alla testa!”

 

L’amico puntò il dito verso i due letti davanti a loro, sopra di essi vi erano sdraiati due ragazzi, stranamente simili a i due amici. 

 

Harry rimase stupito da quello che vide. Davanti a lui c’era un ragazzo familiare, al dire il vero era la sua copia spiccicata solo per qualche piccolo particolare. Il nuovo Harry aveva, innanzi tutto, i capelli biondi, non portava gli occhiali e dalla faccia sembrava proprio un secchione, ma il segno inconfondibile della loro cicatrice che li legava era li presente, sulla fronte di ognuno.

Ron però fu sorpreso molto di più, il ragazzo di fronte a lui aveva i capelli castani, la camicia ordinatamente messa nei pantaloni e sulla faccia aveva uno sguardo da rubacuori, si vedeva che era parecchio romantico.

 

Scusate ma voi chi siete? Come avete fatto a venire qua?” chiese il nostro Harry ai due intrusi.

 

“No, chi siete voi! e poi perché siamo uguali?”

 

“Noi siamo Harry e Ron voi vi chiamate...?

 

Anche noi Harry e Ron!”

 

Ma guarda non l’avrei mai detto!”disse Ron con sarcasmo per sdrammatizzare la situazione.

 

“Allora come avete fatto a venire fin qua?”

 

“Ci trovavamo in sala comune, poi c’è stato un vortice e ci siamo ritrovati qui!” disse l’altro Ron con uno sguardo fulminante.

 

E perché non avete fatto nulla per andare via?” chiese imperterrito Harry.

 

Perché ogni volta che facciamo degli incantesimi di teletrasporto non abbiamo nessun risultato!” rispose il biondo con voce seccata.

 

“Silente avrà bloccato tutte le nostre bacchette!”

 

Harry rifletté un attimo e subito capì cos’era successo.

 

“Senti Ronald...” chiamandolo così l’amico si girò di scatto, chiaramente non voleva essere chiamato così.

 

“Scusami ma così non ci confondiamo, volevo dire che mi sa che questi sono i nostri paralleli di spazio-tempo!”

 

“Come?? Paralleli di che? Mi basta Hermione che parla con parole non ancora scritte sui dizionari, non ti ci mettere pure tu e parla chiaro!”

 

“Siamo le vostre copie che vivono in un mondo parallelo e opposto al vostro!” disse il biondo con un po’ di imbarazzo, per aver interrotto il suo clone.

 

“Grazie per l’aiuto Harry...” disse il moro con un filo di voce.

 

“Oh certo, ma da come ho letto sui vostri giornali prima che arrivaste, non sono famoso come te!”

 

“Almeno tu sei intelligente...”

 

Che barba, finiamola di gettare parole al vento...parliamo di me ovvero di te! In questa scuola cosa combini?”disse l’altro Ron al rosso, sua copia.

 

“Penso quello che fai tu nella tua! Studio magia... ma se ti devo dare un piccolo riassunto della mia vita a scuola direi che come studente me la cavo ma non sono uno dei migliori, sono il migliore amico di Harry...”

 

“Che vita barbosa...la ragazza ce l’hai?”disse il castano con curiosità e superficialità, interrompendo il rosso.

 

“Si, si chiama Hermione è bellissima intelligentissima e che dire...è lei in tutto e per tutto! Credo che ci sia anche nel vostro mondo”

 

“Sì, aspetta stai affermando che tu sei il ragazzo di Hermione Granger?”

 

Ebbene si” si fermò un attimo a guardare il ragazzo che stava parlando con lui, era diventato improvvisamente triste “Ron o come diavolo ti chiami ti senti bene?”

 

Alla copia di Ron divenne tutta la faccia rossa, improvvisamente poi divenne serio e disse:

 

“Ci siamo lasciati otto mesi fa...non riesco ancora a crederci!”

 

“Ma guarda, io e lei ci siamo messi insieme proprio otto mesi fa! Ahio!” Ron ricevette da Harry una gomitata, mentre dal suo omonimo un occhiataccia.

 

“Oh oh, siamo nei guai! Ora che ci penso se li vedono crederanno che li abbiamo fatti venire noi qua!” disse Harry all’amico.

 

Ma Harry questo è impossibile! Non abbiamo fatto niente, per questa volta...ma ovviamente i professori hanno sempre ragione quindi...siamo nei guai!”

 

“Vai a chiamare Hermione lei sicuramente saprà darci una mano!” continuò a bassa voce per non farsi sentire dall’altro Ron.

 

“Corro”

 

Intanto la ragazza, che cercava di concentrarsi nel suo approfondimento di studio, sentendo che le cose stavano andando fin troppo bene, capì di stare allerta.

Non riusciva a studiare però con quella preoccupazione addosso, decise allora di fare una pausa andando a leggere il suo libro preferito nella sua stanza.

 

Uscì dalla biblioteca si diresse nella sala comune di Grifondoro salì le scale e finalmente dopo aver aperto la porta della sua stanza con passo deciso si avvicinò al letto. Alzò gli occhi e fece un balzo all’indietro facendo cadere il libro dei suoi appunti.

Lo raccolse e appena alzò gli occhi si ritrovò davanti una persona che non avrebbe mai pensato di incontrare.

Come i suoi amici davanti ad Hermione si trovava il suo parallelo spazio-tempo.

 

“Oh mamma...calmati Hermione tutto questo non è reale, non c’è nessun altro in questa stanza, ci sei solo tu adesso apri gli occhi e vedi che non c’è nessuno, al tre. Uno...due...e...”

 

“E’ inutile che conti tanto io esisto e non scompaio!” rispose l’altra Hermione con voce superba.

 

La ragazza aveva solo il nome simile a Hermione, ma di carattere, atteggiamento e aspetto era tutto l’opposto. Aveva i capelli nero corvino arruffati sulla testa, la divisa della scuola ritoccata da vari accessori e si atteggiava con aria da superiore e quasi da bulletta.

 

“Come ti permetti di entrare nella mia stanza e poi come hai fatto ad entrare?”

 

“Non sono mica venuta qui per mia volontà sono stata trasportata...proprio mentre stavo per convincere una del primo anno a farmi i compiti!”

 

“Oh quindi tu ti fai fare i compiti dagli altri? Mi vergogno per te”

 

“Ehi attenta come parli...” la ragazza le si avvicinò con aria minacciosa puntandole la bacchetta addosso.

 

“Non mi fai paura tanto non puoi fare nessuna magia”

 

“Chi te la detto?”

 

“Lo so e basta! Comunque torniamo serie, ti devo far tornare nel tuo mondo o sarò nei guai!”

 

Ma quanta fretta, fammi vedere questa scuola”

 

“Non si può, c’è troppa polvere e la signora delle pulizie sta lavorando e non ci vuole tra i piedi!”

 

Hermione era disperata, non poteva mica farsi scoprire con la sua copia in giro per il castello, per questo per mezzo della bugia sperava di convincere l’altra ragazza a rimanere in stanza. Invece appena finì di pronunciare le parole l’altra Hermione era già sulle scale.

 

“Aspetta non puoi andare là è il dormitorio dei ragazzi” urlò la bruna.

 

Intanto Ron, che aveva cercato la sua fidanzata invano era tornato nella stanza dell’amico dove riferì che la sua missione era fallita.

 

“Spero solo che non le sia successo niente!” disse il rosso tutto agitato per aver fatto le scale di corsa.

 

“Non ti preoccupare! Cercheremo di trovare una soluzione da soli”

 

In quel momento Hermione e la sua copia irruppero nella stanza dove gli altri, vedendo delle ragazze nel dormitorio maschile, rimasero ad occhi aperti.

 

“Hermione! Finalmente! Ero così preoccupato! Non ti ho trovato in biblioteca...ti ho cercato dappertutto!” disse Ron rivolto alla fidanzata mentre però abbracciava la sua copia.

 

“Ehi levami le mani di dosso, è lei che devi abbracciare!”disse la mora scacciando le braccia del ragazzo dal suo collo.

 

Infatti mi sembrava un po’ strano il tuo abbigliamento,scusami!”

 

I due fidanzatini si abbracciarono e si diedero un bacio affettuosissimo senza però contare che l’altro Ron li stava guardando con aria invidiosa, mentre dava anche delle occhiatine alla sua ex-ragazza.

 

“E’ inutile che guardi, ormai io te non staremo più insieme!”

 

“Per favore dammi un’altra possibilità! Ti giuro che non ti tradirò mai più!”

 

“Niente da fare!”

 

“Beh potete continuare a fare i vostri discorsi quando sarete nel vostro mondo? In ogni modo, io sono Harry diciamo, quello di questo mondo!” disse il moro porgendo la sua mano alla ragazza dai capelli neri.

 

“Io Hermione, dell’altro mondo”

 

“Ok, adesso che facciamo? Gli incantesimi di magia non vanno” disse il biondo con aria sapiente.

 

E se creassimo un portale? Per quello non ci vuole nessun tipo di incantesimo ma solo una filastrocca e degli ingredienti particolari...” replicò Hermione all’ Harry biondo.

 

Va bene io ci sto! Non voglio stare più in questo luogo con lui!” disse la mora puntando il dito verso il clone di Ron, suo ex-fidanzato.

 

Anche noi vogliamo tornare a casa” dissero in coro gli altri.

 

Tutti diedero una mano a spostare i mobili. I ragazzi crearono con il gessetto la traccia del portale sulla parete. Hermione ed il biondo scrissero la filastrocca su una pergamena. Harry e l’amico andarono a cercare una scodella e delle candele. I due ex-fidanzati cercavano di non incrociare i loro sguardi.

 

Tutto era pronto, mancavano solo gli ingredienti particolari... “Bene, ho bisogno un vostro capello” disse Hermione rivolta a tutti e tre i cloni.

 

I ragazzi subito si staccarono un capello e lo diedero in mano alla ragazza.

 

“Ora ho bisogno di una goccia di sangue...da parte vostra!”affermò rivolta al fidanzato e al suo amico.

 

“Scusa ma perché a noi i lavori più dolorosi?” domandò Harry con voce scoraggiata.

 

“Harry non fare domande...prendi questo spillo e bucati il dito, versa la goccia di sangue nella scodella e passala poi a Ron”

 

“Va bene con te me la vedo dopo io...” borbottò scherzando il ragazzo. Dopo di che passò la scodella all’amico, il quale la passò poi alla fidanzata.

 

“Dopo che io butterò le nostre gocce di sangue e i vostri capelli nella scodella dovremmo pronunciare tutti insieme questa filastrocca” passò dei pezzi di pergamene a ciascuno “E poi...”

 

Quindi non ci vedremo più! Mi stavo abituando alla vostra presenza!”disse il rosso un po’ imbarazzato.

 

“Ronald se non li facciamo andare via insorgono molti problemi: primo la gente del loro mondo li staranno cercando, secondo se li beccano crederanno che gli artefici degli scherzi siamo noi, e già lì ci troveremo in seri guai, terzo...”

 

“Non c’è un terzo motivo ma credo che già due possano bastare!” confermò l’altro Ron dando ragione ad Hermione.

 

“Ci siamo” pronunciarono in coro gli amici.

 

“E’ stato bello sapere che c’è un Ronald rubacuori di un altro mondo, spero che ci rincontreremo”

 

Anch’io e mi raccomando tienitela stretta!” gli suggerì nell’orecchio.

 

”Lo farò” poi si abbracciarono.

 

“Non ci avrei mai creduto se non ti avessi visto di persona”disse il moro al suo clone.

 

”A cosa ti stai riferendo?” rispose quello.

 

Che esiste un Harry non famoso e intelligentissimo! Quasi, quasi ti invidio.”

 

Si stinsero la mano e poi si abbracciarono.

 

“Che posso dire!” disse Hermione tirando su le spalle “Sono meravigliata che ci sia una Hermione non appassionata di libri...ma dimmi, almeno un libro lo hai letto” chiese infine con le mani a foggia di preghiera.

 

“Si, uno si” gli occhi di Hermione si riempirono di gioia “Si intitolava Come sezionare un topo-ragno

 

“Beh, non male” disse sorridendo.

 

Sei forte!” le rispose l’altra. Si diedero un abbraccio amichevole.

 

Si avvicinarono al portale con di fronte la scodella. Pronunciarono la filastrocca mano per la mano:

 

Oh caro e strano mondo

Non ti voglio dimenticare

È stato solo per un secondo

E adesso me ne devo andare

Lascio qui tutti i mie ricordi

Affinché nessuno li scordi

Ritornerò di nuovo da te

Solo quando il mio sogno sarà vicino a me.

 

Con la commozione negl’occhi si lasciarono le mani, i tre cloni si avvicinarono al portale e si dileguarono.

I tre amici, intanto, erano rimasti lì, da soli...immobili, poi Harry disse:

 

“Beh diamoci da fare a mettere a posto”

 

Gli amici annuirono e dopo aver finito si recarono alla sala comune, non avevano ancora mangiato.

Entrando videro tutti gli studenti seduti nei tavoli rispettivi alle loro case. Erano stati convocati da Silente.

Dopo che gli amici si sedettero, Silente incominciò a parlare come se avesse saputo che non erano presenti tutti gli studenti un attimo prima.

 

“Bene ragazzi! Sono lieto di dirvi che io e i vostri professori abbiamo scoperto l’artefice di tutti quegli strani episodi” prese fiato e poi aggiunse “Come pensavamo si trattava di un fantasma disperato che provava conforto nel provocare scherzi agli altri” fece un giro con gli occhi per tutta la stanza per scrutare gli studenti, infine disse:

“Spero che ciascuno di voi non si sia messo nei guai e che invece avesse impiegato il suo tempo nello studio!”

 

I tre amici si guardarono negli occhi con un leggero sorriso sulle labbra. Erano consapevoli di essersi messi nei guai, di non aver concentrato il loro tempo sullo studio, apparte Hermione ma di aver scoperto un lato della vita sconosciuta ad essi e di aver vissuto un esperienza che porteranno sempre nei loro ricordi.

 

 

 

The End

§°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°§

 

Ecco per voi la mia seconda shot!

Ringrazio chi ha recensito la prima!! Recensite anche questa, please!

Baci

Ryna91

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Invisible