Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: saralovetokiohotel    06/05/2014    1 recensioni
Hope, una ragazza diciottenne diversa dalle solite ragazze liceali.
Nonostante alla sua semplicità però riesce a rubare il cuore al ragazzo che potrebbe avere tutte le donne del mondo ma lui, vuole lei.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Arrivata a casa sua, dopo aver fatto un po’ le pazze lei mi fece provare il vestito che voleva che io indossassi per forza.
-Je, non mi fraintendere, è bellissimo ma più che un vestito è una maglia-
Era un tubino era abbastanza corto, mi arrivava a metà coscia era tutto nero e i fianchi erano di pizzo, in più mi aveva dato degli stivali che arrivavano un po’ sopra il ginocchio, sinceramente non sapevo come avrei camminato con quei taccazzi.
-Non è una maglia è un vestito e ti sta da dio-
-Si se dovessi andare sul bordo della strada-
-Hope, non esagerare okey? Devi provare altre cose, non puoi sempre vestirti come una che sembra che ha qualche cosa da nascondere capito? Adesso vieni qui che ti faccio i capelli-
Mi guardai allo specchio e non mi riconoscevo però lei aveva ragione dovevo provare qualcosa di diverso. Lei indossava dei pantaloni di pelle grigio topo, un top senza spalline bianco e delle zeppe fucsia, stava benissimo.
 
Più ci avvicinavamo e più ero agitata, non vedevo l’ora di vederli. La location era stupenda, era in riva al mare tutta addobbata da luci, era una favola.
-Tutto bene?- mi chiese Jenny preoccupata
-Si dai, sono agitata, poi diciamo che non vado mai in giro così- indicai il vestito
-tranquilla e goditi la serata-
Ma la pace finì presto – oh ma guarda chi si vede Jennifer e la sua amichetta sfigata-
-Lei non è sfigata qui quella sfigata sei soltanto tu Ashley-
Ashley era la tipica ragazza perfetta occhi azzurri e capelli biondi, era la ragazza popolare e tutti le andavano dietro, era proprio antipatica.
-Non so proprio come faremo senza di te, stasera è l’ultima sera e ci dispiace davvero ma davvero tanto- dissi sorridendo
Concluse con -A chi è che non mancherò? – e se ne andò per fortuna.
Entrammo nella discoteca era tutto decorato, luci di vari colori e un palco enorme. Purtroppo i posti davanti erano già tutti occupati cercammo di avvicinarci un po’ ma –Scusata ma questo posto è per noi, quelle come voi possono stare laggiù- mormorò Ashley, alzammo gli occhi al cielo e andammo dietro.
-Ma come si fa a essere così?- chiesi a Je
-Non lo so, so solo che da qui si vede poco nulla e mi dispiace soprattutto per te-
-Non puoi farci nulla è solo che sono i miei idoli e non posso ve…guarda chi c’è? C’è Jake va da lui-
-No non c’è la faccio e poi non voglio lasciarti da sola-
-Lo hai invitato tu e te lo pure detto io, guarda ti sta guardando vai-
-Sicura?-
-Si ora vai- dissi ridendo
Nel mentre i Tokio Hotel arrivarono sul palco, erano più belli che in tv, la vista non era molto bella dato che ero finita al fondo ma qualcosa si vedeva come la cresta di Bill e la testa di Gustav ma gli altri due non li vedevo soprattutto Tom che da bambina lo amavo con tutta me stessa.
Intanto guardavo anche Jenny e Jake che sembrava si stessero avvicinando molto ero felice per lei ma il fatto che con 18 anni non ero mai stata fidanzata mi tormentava un casino.
Finita la performance decisi di andare a prendere una boccata d’aria, mente stavo andando dall’uscita mi scontrai con un ragazzo, alzai il viso e –Ehi scusami non ti ho vista-
-ehm tranqui…ma tu sei Tom-
In quel momento mi sentivo cadere, era stupendo avercelo davanti.
-Si sono io, ti diverti?-
-SI, diciamo-
-Perché diciamo?-
-beh qui c’è gente che si crede superiori agli altri quind…-
Fui interrotta da Ashley che si mise davanti e si aggrappò a Tom –Ehi, siete dei grandi vi adoro, ti va di bere qualcosa?-
Io non volendo ascoltare la loro conversazione decisi di andarmene –Okey io me ne vado-
-No ma non te ne and..-
-falla andare è solo una sfigata-
abbassai il viso e mi diressi verso l’uscita e mi sedetti su una panchina che dava sulla spiaggia, ero stanca di venire offesa da quella stronza e .dalle sue amichette.
Il mio telefono squillò.
*Ehi Hope, Jake mi ha chiesto di andare a casa sua…*
-Eh quindi? Cosa aspetti io trovo casa da sola-
*sei sicura?*
-Si vaai tranquilla-
*divertiti allora, ciao* e mise la chiamata giù.
E ora ero sola davvero, solo io e il mare, c’era l’aria fresca che mi soffiava fra i capelli, da un lato erano belli questi momenti mi lasciavano tempo per pensare.
Dopo alcuni istanti sentii una voce dietro di me -Ehi, cosa ci fai qui da sola?-
Mi voltai e rimasi a bocca aperta –ehm ciao Tom, Ashley si è già stancata di te?-
-Non proprio, io me ne sono andato, non ho bisogno di ragazze di quel tipo!-
-in che senso?-
-beh credo di essermi divertito abbastanza dai 16 ai 18 anni, ora ho 24 credo di essere maturato-
-che strano sentire uscire queste parole dalla bocca di Tom Kaulitz-
-Lo so anche mio fratello me lo dice sempre-
Io gli sorrisi e lui ricambiò –sai passare la propria adolescenza con una reputazione da playboy non è il massimo, ho solo sentito il bisogno di cambiare, di trovare l’amore vero- sentire quelle parole da lui mi fece rabbrividire, era una sensazione strana ma lo ascoltavo volentieri –mi capisci?-
-si, ti capisco eccome, io ho 18 anni e non sono mai stata amata, da nessuno, una ragazza normale dovrebbe vivere la propria vita con mille amici, ma io sono sola è la gente me lo rinfaccia ogni giorno-
-oh non ci credo, come fa una bella ragazza come te a non avere amici?-
Io arrossii, aveva detto bella ragazza, si lo aveva detto.
-succede-
-okey adesso basta essere tristi, vieni con me-
-dove?-
Tempo di finir di parlare mi prese le mani e mi tiro su, mi trascinò fino ad un ponticello illuminato che portava ad un padiglione dove di sottofondo cera una musica dolce e tranquilla. Quel padiglione non l’avevo mai visto prima d’ora era stupendo, era una specie di discoteca esterna, era proprio carina, c’erano più o meno 10 coppiette ed alcune persone erano sedute al bancone del bar a bere qualcosa, naturalmente molti riconobbero Tom ma lui non ci fece caso.
-ti piace?- mi chiese
-si un botto, ma perché mi hai portato qui?-
-zitta- appoggiò una mano sul mio fianco, con una mi prese la mano e iniziammo a ballare, mi sembrava di sognare, io e il mio idolo che ballavamo insieme chi l’avrebbe mai pensato.
-dove hai imparato a ballare così bene?-
-lunga storia-
-dai Tom raccontami-
-promettimi che non riderai!-
-non riderò, giuro-
-all’età di 9 anni mia mamma ha trascinato me e Bill ad un corso di balletto classico-
cercai di trattenere la risata –dai che è tenerissimo-
-No non lo è, non ridere me lo avevi promesso-
-sto facendo del mio meglio…-
suonò il suo cellulare, lo avevano chiamato perché doveva ritornare in hotel con gli altri –scusami, devo andare è stato un piacere, mi ricordi il tuo nome?-
-Io sono Hope, piacere mio-
-spero di poterti rivedere- mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
*non mi laverò mai più la guancia questo è poco ma sicuro*.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: saralovetokiohotel