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Autore: manga    07/05/2014    14 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Verso le sette e mezzo del mattino, Sakura uscì di casa con lo zaino dell’equipaggiamento ninja sulle spalle e il cestino del pranzo in mano.

Non era riuscita a salutare il padre dato che dormiva ancora, ma il ricordo della sera prima la fece sentire di buon umore … l’aveva reso felice ed orgoglioso di lei, dopo aver saputo la formazione del suo team, congratulandosi e lodandola varie volte per essere in squadra con i figli delle migliori famiglie del Regno del Fuoco e di avere come maestro il miglior Jonin del villaggio.

Con il sorriso sulle labbra, iniziò ad incamminarsi verso l’accademia, era in anticipo e a quell’ora non avrebbe rischiato di incontrare nessun studente omega, dato che le scuole iniziavano alle otto e mezzo. A quest’ultimo pensiero e al ricordo dell’incontro del giorno prima con Alan e i suoi ex amici, si guardò attentamente le braccia e le gambe, ringraziando il suo DNA ninja per averla guarita velocemente. Alla sera, per cena, era riuscita a nascondere al padre i vari ematomi e gli innumerevoli graffi, indossando un pigiama lungo, mentre ora, le erano rimasti pochissimi segni, riuscendo a coprirli con i suoi vestiti, anche se questi erano corti, come richiesto da Gai, per iniziare gli allenamenti.

 Si era ripromessa di non raccontare niente a nessuno, sopportando tutte le angherie in silenzio per evitare di vedere il  padre soffrire, ma soprattutto ……. per proteggerlo!

Camminava con lo sguardo basso e questi pensieri per la testa, quando:

“Toh! Chi si vede! …. ciao ….. rifiuto della società!”

Sakura si fermò di scatto riconoscendo la voce di Alan, alzò lo sguardo vedendo che non era solo ma in compagnia di Yuki e Mimì.
 Una goccia di sudore freddo  scese lungo la sua tempia sinistra ……

      ******

Sasuke e Naruto stavano facendo colazione insieme a tutta la famiglia, nell’aria si respirava armonia e tranquillità e nessuno aveva più accennato alla discussione della sera prima.

Sasuke sedeva come sempre di fianco al padre, mentre questi leggeva il giornale davanti alla sua solita tazza fumante di caffè, ma ogni tanto, i due, si lanciavano sguardi di intesa e di rispetto, confermando il loro legame rafforzato.

“Naruto, hai finito di ingozzarti? Guarda che se non ti sbrighi faremo tardi!”

“Non mi sto ingozzando …. ti ricordo che oggi inizieremo gli allenamenti con Kakashi e non sappiamo a che ora ci farà fare la pausa pranzo, quindi mi voglio riempire per  bene lo stomaco e dovresti farlo anche tu, se non vuoi morire di fame!

“Tze …. non sono un pozzo senza fondo come te ….. vedi di muoverti altrimenti ti lascio qua!”

“Vedo che il mio fratellino ha proprio voglio di iniziare gli allenamenti! Ti fa molto onore e sono fiero di te!” Itachi gli scompigliò i capelli come era solito fare, sorridendo notando il viso compiaciuto di Sasuke a quel gesto di affetto.

“Ragazzi, mi raccomando non dimenticate il cestino del pranzo!”

“Stai tranquilla zia …. è impossibile che dimentichi un bene così prezioso ….. ehi teme aspettami!”

Naruto prese il suo cestino del pranzo, salutando la famiglia a correndo fuori a raggiungere Sasuke che si stava già avviando verso l’accademia.

“Che tipi, non si smentiscono mai!” Fugaku piegò e appoggiò il giornale sul tavolo e iniziò a bere il suo caffè, mentre la moglie e il figlio maggiore sorrisero alle parole del capo famiglia.
 

      *********

“Ehi teme, avresti anche potuto aspettarmi!”

“Tze ….. te l’avevo detto che ti lasciavo a casa se non ti muovevi!”

“Si ma ….. va be’ tanto è inutile discutere con te ….. dimmi piuttosto una cosa, come ti comporterai con Sakura?”

Il moro guardò con indifferenza Naruto, ripensando a quello che era successo la sera prima, alla delusione di suo padre e alla promessa di Itachi, alzò le spalle e:

“Mmm!”

Le labbra del biondo si incurvarono in un sorriso capendo che Sasuke non avrebbe più umiliato la loro nuova compagna.

Quando arrivarono in classe, trovarono già i loro compagni, l’unica che mancava era proprio Sakura, ma ormai erano abituati alle sue entrate dell’ultimo minuto.
Ten Ten e Temari rivolsero un sorriso di conforto a Sasuke: il giorno prima Kiba, insieme agli altri, le avevano spiegato il motivo del comportamento del moro. Anche loro, come lui, si sentivano sotto pressione e cercavano di impegnarsi a fondo negli allenamenti per non deludere le loro famiglie, essendo rispettivamente, nipote del Raikage e  figlia del Kazekage.

“Buon giorno a tutti ragazzi!”

“Ciao Naruto, siete pronti per iniziare gli allenamenti?”

“Tze …. certo che lo siamo Ino!”

“Hinata, ti vedo seria e pensierosa ….. non avrai mica paura vero?”

“N-no N-n-aruto …..”

“Sei proprio un baka ….. ti ricordo che ci sono anch’io nel suo stesso team e sai benissimo che con me al suo fianco si sente al sicuro, vero Hinata?”

Neji lanciò uno sguardo di conforto alla cugina, mentre questa gli sorrise dolcemente: l’affetto che provavano fra di loro i due Hyuga era sorprendente.

I ragazzi continuarono a parlare fra di loro, confidando le loro speranze nei futuri maestri: volevano tutti diventare forti e potenti come i membri delle loro famiglie. Un minuto prima delle otto, Sakura entrò in classe senza rivolgere lo sguardo a nessuno e limitandosi a sedere al suo solito banco, poggiando in terra lo zaino ….

Ino e le ragazze stavano per salutarla quando entrarono in aula Asuma e il Capitano Yamato, ordinando ai membri dei loro team di raggiungerli al campo di allenamento per iniziare la lezione.

“Buona fortuna ragazzi!”

Naruto sfoggiava il suo solito sorriso a trentadue denti incoraggiando i suoi amici e continuando a guardare verso la porta in attesa di veder arrivare Kakashi e condurre lui e il suo team al campo di allenamento: era impaziente di iniziare e di apprendere nuove tecniche.

Il team 7 rimase ad aspettare Kakashi per più di quaranta minuti, Sakura continuava a fissare un punto indefinito del banco, Sasuke era seduto al suo posto con  le braccia incrociate e gli occhi chiusi mentre Naruto continuava a camminare avanti e indietro per l’aula, brontolando per il ritardo esagerato del loro maestro:

“Però non si fa così ….. aveva detto di essere puntuali ….. si merita una bella lezione …. quasi quasi gli combino un bello scherzetto!”

“Provaci e te ne pentirai amaramente!”

I ragazzi si voltarono verso il suono della voce vedendo comparire davanti ai loro occhi una nuvola di fumo e subito dopo Kakashi.

“Finalmente sei arrivato! Perché sei così in ritardo?”

“Prima regola ….. in qualità di vostro maestro non vi devo nessuna spiegazione, voi dovete attenervi solo alle mie indicazioni, mi sono spiegato? E ora muovetevi, raggiungetemi tutti insieme al campo d’allenamento numero sette!” per poi scomparire come era entrato, dietro ad una nuvola di fumo.

Naruto e Sasuke si guardarono negli occhi e insieme balzarono fuori dalla finestra usando il loro chakra, mentre Sakura afferrò il suo zaino e uscì dalla porta …..

Appena Kakashi vide arrivare i due ragazzi, il suo occhio scoperto si ridusse a fessura, iniziando a comporre con le mani dei sigilli. Naruto e Sasuke corsero verso il maestro ma andarono a sbattere contro una barriera invisibile.

“Ehi ma perché hai creato una barriera?”

“Naruto, credevo di essere stato chiaro in aula …. avevo detto che dovevate attenervi alle mie indicazioni e non lo avete fatto …. vi ho chiesto di raggiungermi al campo …. tutti insieme!”

Naruto e Sasuke si guardarono sorpresi per poi capire le parole di Kakashi ….. Sakura non era con loro.

“Dai teme, andiamole incontro!”

“Tze ….. iniziamo bene!”

Sakura stava correndo più veloce che poteva ma non si ricordava dove fosse il campo di allenamento numero sette, fin quando non si sentì chiamare da Naruto. Abbassò il capo e corse verso i suoi compagni e insieme, senza dire una parola, si diressero verso Kakashi.

Il maestro li stava aspettando seduto comodamente sull’erba e con la schiena appoggiata ad un albero.

“Eccovi finalmente ….. ora appoggiate gli zaini e i cestini del pranzo a quel tronco laggiù, poi venite a sedervi di fronte a me!”

I ragazzi ubbidirono alle parole del maestro per poi mettersi a sedere di fronte a lui: i due ragazzi erano vicini mentre Sakura si era seduta ad un metro dal biondo, continuando a tenere il capo chino …. tutto sotto lo sguardo attento di Kakashi.

“Bene …. prima di iniziare, vorrei che ognuno di voi si presentasse confidando i propri desideri!”

Sasuke e Naruto rimasero sorpresi per quella strana richiesta, ma avevano già capitato che era inutile chiedere spiegazioni dato che dovevano limitarsi ad eseguire solo le sue indicazioni.

“Mi chiamo Naruto Uzumaki e il mio desiderio è quello di diventare Hokage come mio padre e di riuscire a sviluppare a pieno il potere del mio rasengan!”

“Sono Sasuke Uchiha, il mio desiderio è quello di diventare forte come mio padre e mio fratello riuscendo a sviluppare i tre tomoe del mio sharingan!”

La rosa strinse le gambe fra le sue braccia iniziando a mordersi nervosamente le labbra: toccava a lei presentarsi e non sapeva cosa dire.

“Io m-mi chiamo Sakura Yukan e …… e non ho desideri!”

Sasuke alzò lo sguardo al cielo pensando che era la solita noiosa, Naruto la guardò con la bocca spalancata per l’incredulità e Kakashi spalancò l’occhio scoperto per poi ricomporsi e parlarle in modo calmo e composto:

“Ognuno di noi ha dei desideri ….. non devi vergognarti a confidarti ….. nessuno di noi ti prenderà in giro, se è questa la tua paura!”

“No, non ho paura ….. solo che il mio desiderio è impossibile da realizzare!”

“Se ci si impegna con tutte le forze, ogni desiderio può avverarsi! ….. Coraggio, confidati!”

“Il mio desiderio è irrealizzabile perché ….. perché vorrei essere anch’io come mio padre!” facendo capire chiaramente che non desiderava essere una kunoichi.

“Vedi Naruto che avevo ragione? E’ una noiosa …. proprio come tutti i civili …. ha ereditato il chakra e nonostante questo rifiuta la sua natura! ….. Tze!” Sasuke era scocciato oltre che adirato.

Sakura non riuscì a sopportare le parole del moro e alzò lo sguardo fissandolo negli occhi in maniera furente ….. nero nel verde, verde nel nero ….. Sasuke e Naruto, videro per la prima volta i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo, rimanendo affascinati da tale bellezza …. anche Temari aveva gli occhi verdi, ma non erano belli come i suoi, seppure spenti e pieni di tristezza.

“Ma che ne sai tu? Giudichi e basta senza sapere niente!”

“Avanti, illuminami! ….. Per tutto questo mese ti sei rifiutata di rivolgerci la parola rimanendo sempre in disparte e ti lamenti pure se mi sono arrabbiato dopo la tua risposta? Credo di avere più di un motivo per giudicarti!”

“Adesso basta …. tutti e due ….. vorrei ricordarvi che fate parte dello stesso team e dovrete iniziare ad andare d’accordo!” Kakashi si era sentito costretto ad intervenire, prevedendo l’inizio di una lite furiosa fra i due.

“Tze”

La rosa abbassò nuovamente lo sguardo voltando lo sguardo verso la sua sinistra, mentre ripensava agli occhi di Sasuke ….. erano gli stessi di suo padre e solo in quel momento si ricordò di quel ragazzo conosciuto tre anni prima alla festa di primavera ….. forse erano parenti, ma sicuramente avevano caratteri diversi, ricordandosi la gentilezza di quel giovane ninja!

“Mi sono spiegato? …. Esigo una risposta!” Kakashi aveva usato un tono duro ed autoritario ricevendo poi un lieve accenno con la testa da parte dei due ragazzi.

“Molto bene …. ora tocca a me presentarmi ….. mi chiamo Kakashi Hatake e sono stato incaricato dall’Hokage in persona di allenarvi e il mio desiderio è quello di rendervi un team forte e valoroso per potervi far superare l’esame finale e diventare Genin. Dato che la vostra classe è formata dai figli dei migliori clan dei tre Regni, si è pensato di modificare l’esame finale …. gli altri anni, ogni cadetto doveva superare una prova individuale e nel caso non fosse riuscito a superarla, i team venivano riformati ….. quest’anno, invece, l’esame verrà svolto a squadre e se un membro fallirà, l’intero team verrà bocciato!”

“Coooosaaaaa!” urlarono all’unisono Naruto e Sasuke, mentre quest’ultimo lanciò uno sguardo pieno di rabbia alla rosa, l’anello debole della squadra e colei che avrebbe rischiato di farli bocciare all’esame finale. Per lui sarebbe stato un grandissimo disonore agli occhi della sua famiglia e dell’intero clan Uchiha.

 Sakura, sentendosi gli occhi del moro puntati addosso, si morse il labbro inferiore e strinse le mani a pugno talmente forte da conficcarsi le unghie nella pelle ….. a causa sua i suoi nuovi compagni rischiavano di non diventare Genin e sicuramente gliel’avrebbero fatta pagare cara.

“Suvvia ragazzi non preoccupatevi ….. ho detto che il mio desiderio è quello di farvi superare l’esame e mi impegnerò fino in fondo per realizzarlo! Voglio vedervi tutti  Genin e continuare ad allenarvi fino a diventare Junin. Come sapete, una volta diventati Genin verrete inviati a compiere delle missioni fuori dal villaggio. Generalmente, saranno missioni di livello D, prive di rischi e solo raramente, avrete missioni di livello C,  in cui ci potrà essere una possibilità molto bassa di incontrare dei ninja nemici, ma non preoccupatevi ci sarò anch’io con voi! ….. Dopo due anni, potrete sostenere l’esame per diventare Chunin e partecipare sempre a missioni C e alcune volte a quelle B, portandovi a scontrare con dei nemici di forza media, infine, a sedici anni, quando le vostre abilità saranno ritenute eccezionali dalla commissione dell’accademia, potrete affrontare l’esame per diventare Jonin, partecipando poi a missioni di livello A o S, ossia, le più pericolose e le più complesse, affinando le vostre tecniche di combattimento e diventando sempre più forti. Ogni volta che ritornerete dalle missioni, riceverete un compenso in denaro per il vostro lavoro. Il compenso varierà in base al vostro grado ninja e al grado delle missioni. Avete capito tutto?”

Naruto e Sasuke erano annoiati dalla spiegazione …. conoscevano perfettamente i gradi e i livelli dei ninja e delle missioni, mentre Sakura aveva ascoltato con molto interesse la spiegazione del maestro ….. in tutti i libri letti durante l’estate, non ne aveva trovato uno che spiegasse quel tipo di classificazione.

“Ora che vi ho detto le cose più importanti, possiamo iniziare la lezione!”

“Finalmente! Allora da cosa iniziamo? Dal lancio di kunai , dalla lotta corpo a corpo …..”

“Calmati Naruto ….. non faremo niente di tutto questo ….. per prima cosa tu e Sasuke aiuterete la vostra compagna a sprigionare il suo chakra!”

“Cooosaaaa! Scusa Kakashi ma perché proprio noi? Sei tu il maestro e dovresti …..”

“Naruto, denoto che continui a non ascoltare quello che dico! …. Per diventare Genin  dovrete affrontare tutti insieme un esame e per riuscirci, dovrete essere affiatati fra di voi …. cosa che non siete!”

“Tze …. ma non per volontà nostra!”

“Sasuke adesso basta e fammi finire ….. per riuscire ad affiatarvi come team dovrete iniziare dalle basi, concentrandovi sul lavoro di squadra e aiutarvi a vicenda ….. ora ….. Sakura non riesce ad usare il chakra ed è un vostro preciso dovere aiutarla in quanto compagni di squadra e non inizierò ad insegnarvi niente fino a che non riuscirete a farle sprigionare il suo potere, mi sono spiegato? Adesso iniziate!” Kakashi distolse lo sguardo e tirò fuori un libricino dal suo giubbotto da Jonin e iniziò a leggere.

“Tze …. alzatevi e vediamo di muoverci!” Sasuke continuava ad essere imbronciato ed arrabbiato, l’ordine del maestro non ammetteva repliche mentre lui desiderava imparare nuove tecniche di combattimento. Respirò profondamente, cercando di calmarsi per poi ricordarsi della promessa di Itachi …..

Sakura si alzò sconfortata al pensiero che proprio Sasuke dovesse insegnarle a sprigionare il chakra, sapeva che la disprezzava, definendola un impiastro oltre che noiosa ….. prevedeva una lezione terrificante! Sperò almeno nella gentilezza di Naruto e, senza accorgersene, cercò lo sguardo del biondo per avere un minimo di conforto.

“Coraggio, iniziamo Sakura-chan!”

“C-come m-mi hai chiamata?”

“Sakura-chan! Kakashi ha detto che dobbiamo diventare affiatati fra di noi e per farlo dovremo iniziare con il diventare amici ed è per questo che ho deciso di usare il chan con te, per farti capire che puoi contare su di me …. sul mio aiuto ….. e non preoccuparti per il teme, potrà sembrarti scontroso e arrogante, ma in realtà è un bravo ragazzo, puoi credermi, io lo conosco bene dato che sono cresciuto con lui ….. ora iniziamo, chiudi gli occhi e concentrati fino a sentire una forza interna al tuo corpo!”

Sasuke, dopo che aveva sentito Naruto rivolgersi a Sakura usando il suffisso del chan, si era allontanato indispettito, non sentendo il resto del discorso …… si voltò verso i compagni con le mani in tasca guardando la rosa chiudere gli occhi e concentrarsi …. era più forte di lui …. la trovava noiosa!

Passò più di un’ora, Sakura continuava a concentrarsi ma senza riuscire a percepire nessuna forza interna. Sasuke sbuffava di continuo anche se fino a quel momento si era solo limitato ad osservarla senza suggerirle niente, mentre Naruto continuava a grattarsi la testa tutte le volte che vedeva la compagna fallire, cercando poi un altro modo  per aiutarla.

Kakashi, da dietro il suo libro, osservava i suoi allievi, soffermandosi sullo sguardo di Sasuke ….. scontroso, arrogante e pieno di sé, lo stesso di Madara e della maggior parte degli Uchiha, conservatori delle vecchie leggi rigide del loro clan.

 Lui le conosceva bene, avendo frequentato per molti anni il loro quartiere, dopo essere entrato nello stesso team di Obito. Durante quegli anni, la loro amicizia si era intensificata fino al punto di considerarsi quasi fratelli. All’inizio, Madara non era molto contento di quel legame, ma vedendo la sua determinazione nell’apprendere le arti del combattimento, iniziò ad accettarlo come compagno di squadra del figlio, arrivando al punto di allenarli e di insegnarli tecniche molto difficili. La stessa cosa avvenne anche per la loro compagna di squadra, una kunoichi di nome Rin Nohara,  dotata di una forza straordinaria e di una grande ambizione nel migliorarsi sempre più. All’età di diciassette anni, si innamorò perdutamente di Hanare, sorella minore di Obito, mentre quest’ultimo, si innamorò di Rin. Madara accettò di buon grado queste unioni, grazie anche alla nomina del nuovo capo clan avvenuta due anni prima. Fugaku, decise di abolire la legge di imporre matrimoni combinati fra gli stessi Uchiha per garantire l’eredità dello sharingan ai loro futuri eredi.
Madara, riteneva lui e Rin degni compagni dei suoi figli grazie alla loro determinazione nelle arti del combattimento, tipica del suo stesso clan. Per la legge mondiale, le persone potevano sposarsi solo dopo aver compiuto entrambi vent’un anni, Obito e Rin avevano la stessa età, mentre Hanare era più giovane di loro di due anni. Nei mesi successivi all’approvazione delle loro unioni da parte di Madara, Rin venne notata da Pain, proponendole di diventare una spia all’interno di Konoha per organizzare un colpo di stato e rovesciare il neo Hokage, Minato, per poi sottomettere l’intero mondo ai proprio voleri, promettendole in cambio del suo aiuto, forza, fama e gloria: l’ambizione di Rin prese il sopravvento, facendole accettare il ruolo di spia.
Il cambiamento di Rin venne notato solo da lui in quanto la famiglia di Madara cercava di riprendersi dal lutto che l’aveva colpita circa un mese prima. La madre di Obito era passata a miglior vita, lasciando un bambino di appena un anno, Shisui, alle cure di un’ Hanare appena quindicenne.
Una volta avuta la certezza del tradimento di Rin, informò un incredulo Obito. Essendo ancora sconvolto per la morte della madre e molto innamorato di Rin, non credette ad una sola sua parola, fino al punto di litigare furiosamente e rompere la loro amicizia.
 La terza guerra mondiale scoppiò qualche mese dopo e solo in quell’occasione Obito ebbe la conferma della verità delle sue parole: Rin era una traditrice. Lui e Obito ritornarono amici, iniziando a combattere fianco a fianco.
Durante uno dei tanti scontri, si ritrovò ad affrontare proprio la sua ex compagna di squadra: non era facile per lui accettare l’ordine di ucciderla, ma erano in guerra e i nemici dovevano essere eliminati.
 Lo scontro fu violentissimo, Rin era stata dotata di nuovi poteri da Pain, rendendola quasi invincibile. Stava avendo la peggio e aveva già perso un occhio, il suo corpo era privo di forze e aveva esaurito tutto il suo chakra, Rin stava per dargli il colpo di grazie, ponendo definitivamente fine alla sua vita ….. Obito si mise in mezzo facendogli da scudo, ma non prima di aver lanciato la sua katana dritta al cuore di Rin, uccidendola. Raccolse le ultime forze per avvicinarsi al corpo del suo migliore amico: le sue condizioni erano talmente critiche da capire che quel campo di battaglia, sarebbe stato la sua tomba. Attorno a loro si erano avvicinati altri ninja, alcuni di questi medici, che cercarono di passare sul corpo di Obito il loro chakra curativo, ma il colpo subito era stato devastante ….. poco prima di spirare, Obito espresse la volontà di donargli un occhio come forma di ringraziamento per la sua amicizia, vera e leale ……
Una volta appresa la notizia della morte del suo primo genito per mano di Rin, Madara si sentì tradito per aver accettato in famiglia un membro che non appartenesse al clan Uchiha, obbligando Hanare a rompere il suo fidanzamento, ritenendolo indegno di meritare la figlia e di essere troppo debole, accusandolo della morte del figlio proprio a causa della sua debolezza. Madara cercò in tutti i modi di vietare il trapianto dell’occhio di Obito, poiché lo riteneva indegno di possedere lo sharingan, ma la volontà dei morti doveva essere rispettata e lo stesso Fugaku, capo clan Uchiha, autorizzò il trapianto.
Negli anni successivi, quando Hanare compì ventun’ anni, Madara cercò di obbligarla a sposare un loro cugino molto più grande di lei, per rispettare la vecchia legge del clan di imporre matrimoni combinati  garantendo la purezza dell’eredità dello sharingan ai futuri figli. Hanare si oppose con tutte le forze, chiedendo aiuto a Fugaku, il quale, grazie alla sua autorità all’interno della famiglia Uchiha, vietò a Madara di far sposare la figlia contro la sua volontà. Per questo motivo, Madara entrò in conflitto con Fugaku, rifiutandosi di seguire le nuove regole del capo clan e dichiarandosi un conservatore delle vecchie leggi degli Uchiha.
Hanare continuava a vivere con il padre, poiché, essendo una donna, non poteva lasciare il tetto famigliare fino a quando non  si fosse sposata, ma per farlo, avrebbe dovuto avere l’approvazione del padre stesso.
Hanare aveva già ventotto anni, mentre lui ne aveva compiuti trenta, il loro amore era rimasto intatto e grazie al fratello Shisui e alla complicità di Itachi, riuscivano ad incontrarsi di nascosto da tutti, sperando un giorno, di poter realizzare il loro sogno di unirsi in matrimonio.
Shisui era molto legato alla sorella, non solo perché le aveva fatto da madre, ma perché capiva la sua sofferenza a dover sottostare alle dure regole del padre, divenuto un uomo dal cuore di ghiaccio.
Shisui era di mentalità aperta come la famiglia di Sasuke ed era particolarmente dotato nelle arti del combattimento come il cugino Itachi, suo coetaneo, anche se non aveva sviluppato il terzo tomoe. Da circa un anno era entrato nel corpo anbu su richiesta di Itachi stesso, per far parte della sua squadra. Shisui accettò subito l’offerta, iniziando ad impegnarsi ancora di più negli allenamenti, diventando molto forte da diventare il braccio destro del cugino, oltre che un ottimo amico.
In una tarda nottata, i due cugini stavano ritornando a casa dopo una missione particolarmente lunga. Erano esausti e per arrivare prima alle loro abitazioni, decisero di fare una scorciatoia usando un passaggio segreto, abbandonato da secoli, che conduceva dal bosco fuori Konoha ad un tombino del quartiere Uchiha.
Quel sotterraneo, era il luogo d’incontro segreto suo e di Hanare ….. Itachi e Shisui trovarono i due amanti in pose alquante vietate …..
Essendo stati scoperti, si ricompose subito, mettendosi davanti alla sua amata e dichiarando ai due cugini di essere pronto a morire per mano loro senza opporre resistenza, a patto che non raccontassero a nessuno di lui ed Hanare, evitandole l’umiliazione e il disonore nei confronti del padre, ma la sua amata si rifiutò, chiedendo al fratello di uccidere anche lei, perché non avrebbe mai sopportato una vita senza di lui ….. Itachi rimase sbalordito da quella richiesta, così come Shisui: entrambi non avevano la minima intenzione di ucciderli né di raccontare a nessuno della loro relazione segreta. Shisui conosceva la storia della sua famiglia e dell’odio che suo padre provava nei suoi confronti, ma vedendo la sorella così innamorata e suoi occhi brillare di luce pura, disse che l’avrebbe ucciso solo se l’avesse fatta soffrire, promettendogli di aiutarli a vedersi più spesso e vivere più intensamente il loro amore. Da quel giorno, i due amanti riuscirono a vedersi tutte le settimane, grazie alla complicità di Shisui e di Itachi.
In quell’anno aveva avuto modo di conoscere meglio i due ragazzi ….. li conosceva per nome e per fama grazie anche ai racconti di Hanare, ma parlando con loro, li aveva trovati due ottime persone, iniziando col tempo, a confidarsi i propri desideri e le proprie speranze.
 In varie occasioni, Itachi aveva lodato le doti del fratello, definendolo un vero talento ma che, secondo la sua opinione, non riusciva a manifestare a pieno il proprio potere a causa del carattere freddo e schivo verso il prossimo, l’esatto opposto di Naruto, completamente svogliato, nonostante possedesse un gran potere. Più volte gli aveva chiesto consigli su come aiutare i due ragazzi a sprigionare a pieno il loro chakra, ma non conoscendoli, gli era stato quasi impossibile consigliarlo.
Circa due settimane prima, era stato contattato dall’Hokage per sentirsi chiedere, ancora una volta, di allenare un team di nuovi cadetti, ma prima di rifiutare, Tsunade gli diede la lista dei nomi. Scorgendo l’elenco, notò subito che si trattavano dei figli delle migliori famiglie ninja dei tre Regni, fin quando il suo occhio non cadde sui nomi di Sasuke e Naruto, facendogli accettare il ruolo di maestro. Sin da subito, sapeva che i due ragazzi sarebbero stati assegnati allo stesso team, in quanto la tecnica d’unione del rasengan e dello sharingan era scomparsa con la morte di Minato. Quell’unione era fortissima e sarebbe stata sicuramente utile in caso di guerra, dato che circa un anno prima, si erano formate bande di ninja traditori, facendo sospettare la formazione di una nuova organizzazione con lo scopo di far scoppiare un nuovo conflitto.
Era scontato che diventasse lui il loro maestro, possedendo lo sharingan ed era intenzionato a fare di quei ragazzi, due ninja fortissimi come i loro padri. Quello, sarebbe stato il suo modo per  ringraziare Fugaku, per avergli insegnato ad usare lo sharingan, e Itachi, per aver mantenuto il segreto su Hanare, aiutandoli a vedersi appena possibile. Anche Shasui era stato felice di sapere che i suoi due cuginetti sarebbero stati allenati da lui, ritenuto il miglior Jonin del villaggio e futuro cognato ….. Shasui, infatti, aveva giurato sul suo codice d’onore, con Itachi testimone, che il giorno in cui suo padre Madara fosse passato a miglior vita e, diventando lui in quanto unico maschio, il capo famiglia, avrebbe acconsentito al loro matrimonio. Nessuno di loro augurava la morte a Madara, ma credevano giusto far coronare l’amore.

Assorto nei suoi ricordi, interrotti ogni tanto dalla lettura del libro e dagli sguardi veloci ai suoi allievi, si accorse delle ore passate dopo un lungo borbottio dello stomaco di Naruto.

“Va bene ragazzi, potete fermarvi per pranzare, ma solo mezz’ora! Poi ricomincerete a provare a far fuoriuscire il chakra di Sakura, dato che non ci siete ancora riusciti!”

“Finalmente si mangia!” Naruto corse verso il tronco per prendere il suo cestino e iniziare a divorare tutto il contenuto.

La rosa si avviò sconfortata, mentre Sasuke continuava ad avere il volto arrabbiato per il fallimento della compagna. Kakashi conosceva quello sguardo e sapeva che era questione di poco prima che il giovane Uchiha scoppiasse ….. il Jonin sorrise beffardamente da sotto la maschera, se le sue ipotesi erano giuste, il carattere del moro, sarebbe riuscito a far uscire il chakra a Sakura!


 

LO SO, IL CAPITOLO E’  MOLTO LUNGO (9 PAG. DI WORD). E’ STATO MOLTO DIFFICILE PER ME SCRIVERLO, CERCANDO DI ESSERE PIU’ CHIARA POSSIBILE SUL PASSATO DI KAKASHI. SPERO DI NON AVERVI DELUSO! BENE, IL MAESTRO HA UN’IDEA SU COME AIUTARE SAKURA E HA BISOGNO DELL’AIUTO DI SASUKE.
 MA IN CHE MODO? SE VOLETE SAPERLO, BASTERA’ LEGGERE IL PROSSIMO AGGIORNAMENTO.
SPERO DI PUBBLICARLO ENTRO LA FINE DELLA SETTIMANA.
GRAZIE PER AVERMI SEGUITO FINO A QUA E SPERO DI CONTINUARE A SUSCITARE IL VOSTRO INTERESSE PER QUESTA MIA FF.
UN BACIO A TUTTI

 

 

  
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