Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Segui la storia  |       
Autore: solonely182    07/05/2014    2 recensioni
La storia è ambientata a Poway, California, nel 1991. La sedicenne Josie, citata dai Blink in una loro canzone, è appena tornata in città pronta per un nuovo inizio e per il liceo, dove conoscerà successivamente Mark e Tom, amici da sempre.
Ho cercato di rendere la ff quanto più reale possibile (origini dei Blink, canzoni per data e altri avvenimenti). Tratta anche tematiche piuttosto delicate che fanno parte dell'adolescenza sia dei protagonisti che in generale.
Per il resto è la mia prima ff (siate davvero clementi) e spero vi piaccia!
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il mal di testa era talmente forte che nonostante fossi stesa a terra mi sembrava di rotolare.
Mi girai su un fianco e mi sembrò di cadere nel vuoto.
Qualcosa mi pizzicava sul gomito, aprii gli occhi e capii di essere sdraiata su dell’erba.
Non riuscii subito ad afferrare dove mi trovassi. Ricordavo poco e niente della serata.
Lux era distesa vicino a me, dormiva con il volto poggiato sul braccio.
Era ancora buio, dovevano essere le cinque o le sei di mattina.
Mi alzai facendo uno sforzo assurdo per non crollare a terra, avevo ancora i postumi di una sbornia piuttosto pesante.
Poco lontano da me vedevo una lucina rossa che rendeva evidente i contorni di una persona.
Non sapevo chi fosse ma doveva avere delle sigarette e sinceramente ne avevo proprio bisogno.
Camminai verso la lucina e per un momento ebbi l’impressione di stare ancora coricata sul prato.
Era solo una sensazione, così continuai ad avvicinarmi e la testa a girare.
Ormai ero arrivata quando improvvisamente barcollai, ma non caddi, rimasi come sostenuta da una forza.
Alzai lo sguardo e lo incrociai con qualcuno di vagamente familiare.
-Forse è meglio se ti siedi- ordinò una voce apparentemente maschile.
Mi lasciai sprofondare lentamente, come mi era stato detto.
-Ti gira la testa?- domandò ridacchiando.
-Oh sì- feci una smorfia di dolore.
-Vuoi una sigaretta?- chiese poi.
Allungai la mano come per un disperato bisogno.
Me la passò.
Dopo alcuni tiri già mi sentivo un po’ più cosciente.
Mi sistemai meglio incrociando le gambe.
Anche lui si poggiò a terra, mi osservò e poi rise.
-Cosa c’è di divertente?- mi spostai i capelli dal viso.
-Non ricordi cos’è successo ieri sera?- replicò lui.
Sperai niente di grave o d’irreparabile.
-Abbiamo buttato l’auto in piscina- disse serio.
Lo fissai a bocca aperta e mi sforzai di portare alla memoria ciò che era accaduto.
Lui scoppiò nuovamente a ridere.
-Scherzavo- annunciò per tranquillizzarmi.
-Oh, davvero divertente- commentai acida.
Notai che aveva un piercing al lato della bocca.
-Ci siamo solo divertiti, abbiamo fatto il bagno in piscina e la proprietaria della festa ci ha cacciati- dichiarò alzando le spalle, come se fosse un dettaglio irrilevante.
-Dovevamo essere molto ubriachi allora- dissi a quel punto.
-Beh, mio fratello Shon ti metteva le mani ovunque, la tua amica ha bevuto come una spugna, Mini ha ballato e vomitato contemporaneamente e… poi non ricordo- disse.
Fece un breve pausa.
-Come ti chiami?- domandò scrutando il cielo.
-Josie- sbiascicai sbadigliando.
-Io sono Tom- aggiunse lui.
Un flash-back mi apparve davanti agli occhi.
Lo rammentavo in qualche modo.
Annuii e provai ad allungarmi senza dover patire qualche altro sintomo.
Da lontano qualcuno ci chiamò e subito dopo una ragazza ci venne in contro.
-Oh, Tom!- gli saltò tra le braccia.
-Anne, tutto okay?- aveva l’aria turbata.
-Sì sì, ma non vi trovavamo. Tutto qui- spiegò lei.
Era la sorella di Mark, possedeva la sua stessa vivacità e un sorriso da favola.
Mi era stata presentata a inizio serata come Shon e Stefan.
Solo Tom mi era rimasto sconosciuto ma allo stesso tempo familiare fino ad ora.
-Sono tutti svegli- annunciò rivolgendosi a me come per incalzarci ad andare da loro.
Mini sembrava appena uscita da un sonno rigenerante.
La gonna dorata e la canotta fucsia non si erano minimamente sporcate sebbene avesse dormito su un campo.
Lux invece aveva la faccia di chi era ancora ubriaco.
Non desiderai pensare alla mia.
-Stai bene?- le chiesi avvicinandomi.
-Sì, ho solo fame- confermò ridendo.
Le sorrisi.
Mini mi fulminò con uno sguardo da serial killer e andò verso Mark.
-Facciamo colazione?- propose Shon.
Uno degli occhi, entrambi di un colore chiaro, era circondato da un livido viola.
-Ma hai fatto a botte?- gli domandò Mark tirandolo su.
-Josie ha un destro particolarmente forte- commentò lui.
-Sei il solito porco- aggiunse Mark spingendolo.
Tutti scoppiarono a ridere.
Osservai la netta differenza tra Shon e Tom.
Se non me l’avessero detto, non sarei mai riuscita a concepire che erano fratelli poiché diversi come il sole e la luna.
Stefan, era ancora steso e si contorceva per stirarsi i muscoli.
Aveva i capelli rosso fuoco e il corpo estremamente pallido.
Anche lui, come quasi tutti gli altri, mi era sembrato subito simpatico e soprattutto molto ironico.
-Ma dove siamo?- chiese Lux.
Ci fu un momento di silenzio, dove tutti si guardarono intorno.
-Sul retro del giardino di Liv- ci informò Mini con tono irritato.
-E’ enorme!- esclamò Stefan iniziando a correre.
Quando si trovò dinanzi a Mini, la sollevò e se la mise in spalla.
Lei iniziò a dimenarsi fino a quando entrambi non si schiantarono a terra.
-Sei un coglione!- gli sbraitò contro drizzandosi.
Lui sogghignò divertito.
Mini però non mi apparve in collera ma più che altro frustata o mortificata.
Dopo averci dato le spalle, si diresse verso il cancello d’uscita.
A quel punto tutti, un po’ sconcertati iniziarono a sistemarsi e appena fummo fuori, ognuno andò per la sua strada.
 
 
Okay, come potete vedere, non ho fatto un capitolo incentrato sulla festa ma su un ‘’post’’ festa.
I personaggi adesso sono tutti, ovviamente sia Anne sia Shon sono davvero i nomi dei rispettivi fratelli di Tom e Mark. Spero che continui a piacervi c:
Datemi pareri (privati o non) e recensioni che mi fa piacere c:
Alla prossima c:
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: solonely182