Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: SheilaPhoenix    08/05/2014    2 recensioni
Sei anni dopo la nascita delle gemelle Uchiha, sei anni dopo tutte le vicende accadute a Sakura e company.
Vedremo la vita che dovranno affrontare le nuove generazioni, i figli dei nostri eroi, la piccola Yuzuki che è pronta ad entrare anche lei all’accademia ninja.
E una Reo ormai trentenne che vorrebbe trovare finalmente l’amore e farsi una vita.
Naruto : Atarashi Innoichi letteralmente vuol dire ‘’ una vita che nasce ’’ E si perché per i nostri eroi vedere la nascita dei loro figli vuol dire vedere una nuova vita e dei nuovi e magnifici ricordi da custodire nel tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era una mattina fredda a Konoha, e come spesso capitava di questi tempi il villaggio veniva ricoperto dalla candita neve che cadeva dal cielo, alta diversi metri impediva persino l’apertura dell’accademia che rimaneva chiusa permettendo così ai giovani ninja di Konoha di rimanere a casa a dormire.
 Alcuni però non perdevano tempo e continuavano ad allenarsi anche con la neve a terra, altri come ad esempio Mikoto Uchiha rimanevano sotto le coperte a dormire, altri come Hikari Uchiha si faceva allenare dalla mamma affinché le insegnasse le arti mediche, altri come Itachi Uchiha che sgattaiolava   dalla sua stanza per intrufolarsi in quella dei genitori e andare a spiare la culla del fratellino di appena pochi mesi.
Quella piccola novità di casa, incuriosiva molto Itachi che si sentiva fratello maggiore ma non era soddisfatto poiché non poteva neanche giocarci con quel bambino così piccolo.
<< Mh.. >>
Itachi continuava a guardare il fratellino con insistenza, sperando che aprisse gli occhi color della notte.
<< Uffa >>
<< Itachi ? Che fai qui >>
All’improvviso la voce del padre fece voltare il piccolo curioso che guardò l’uomo con aria confusa.
<< Mi chiedevo, perché dorme sempre ? >>
<< Anche tu alla sua età dormivi sempre >>.
Itachi scosse la testa.
<< Però lui dorme solo, si sveglia per mangiare e poi torna a dormire. Papà come faccio a giocare con lui se sa solo fare questo ? La mamma diceva che ci potevo giocare ! Uffa è noioso ma forse possiamo cambiarlo con un altro ? >>
Sasuke trattenne una risata, il figlio non aveva ancora capito che il fratello era del tutto normale.
<< Poi è strano, ha pochi capelli è tutto piccolo.. E brutto >>
Si lamentò Itachi mettendo le braccia conserte, Sasuke si andò a sedere sul letto.
<< Ma sai che ti assomiglia molto ? Quando eri piccolissimo eri identico a lui >>
Itachi sgranò gli occhi, se sapeva prima non avrebbe mai detto quelle parole la.
< Allora è bello, come lo ero io.. Però sta sempre dentro la culla >>
Si lamentò ancora.
<< Anche tu ci stavi sempre, cosa credi che sei nato già con la parlantina e che combinavi guai per tutta casa ?  Da piccolo piangevi solo, volevi le attenzioni mie e della mamma, non ci facevi mai chiudere occhio.. Ti lasciavamo dalla nonna per dormire e lei all’alba del giorno dopo ti riportava subito a casa.. Hai esasperato persino lei >>.
Rise il moro rievocando  quei ricordi, il piccolo seienne fissò il fratello.
<< Allora devo aspettare.. Papà da grande poi potrò allenarlo io Itachi ? Quando tempo ci vorrà ? >>
<< Certo .. Beh quando imparerà a camminare puoi farci tutto quello che vuoi, magari aiuti anche la mamma a non esaurirsi di nuovo come hai fatto tu.. Tu sarai un bravo allenatore per lui >>.
Sarebbe stato un po’ rivedere se stesso con il fratello quando erano bambini e non vi era stata ancora la storia dello sterminio, il piccolo Itachi sapeva benissimo che il suo nome apparteneva allo zio paterno e ne andava orgoglioso non solo perché sapeva della sua forza ecc.. Ma anche perché sapeva che per il papà era una persona importante.
Itachi inoltre voleva per forza seguire le orme dello zio, sperava anche lui di diventare Anbu a soli dodici anni, vedendo questo suo desiderio i genitori lo lasciavano sognare tanto non costava nulla, solo che non volevano che se non ci sarebbe mai riuscito Itachi si abbuierebbe rimanendo deluso di se stesso.
<< Papà ? Perché si chiama Dan lui ? >>
Domandò poi osservando il bambino che continuava a dormire, Sasuke guardò i due figli poi ritornò con la mente al ricordo di quando era nato Dan.
Inizio Flashback :
Dan era nato con una settimana di anticipo, quel giorno non sapendo che sarebbe successo la famiglia Uchiha accompagnati da Tsunade, Reo e la famiglia Uzumaky si era recata in montagna per una piccola gita, il posto non era neanche molto lontano proprio per non far stancare molto la donna incinta, in realtà quella gita era stata organizzata da Neji che voleva a tutti i costi vedere i genitori insieme anche se erano sulla via della riconciliazione ma non avevano detto nulla al figlio, per evitare eventuali delusioni.
<< Sasuke ? Mi fa male >>
All’improvviso però la rosa si appoggiò al braccio del marito cercando di non chinarsi a terra, si premeva il ventre pensando che fosse solo un dolore normale, ma questo aumentava sempre più costringendo Sakura a stendersi a terra, allora Tsunade le si portò subito affianco e rimase senza parole quando capì che la figlia stava per dare alla luce l’ultimo dei suoi figli.
Il travaglio non durò molto, i bambini più piccoli per non rimanere traumatizzati erano stati portati da Naruto in tenda che era rimasto con loro per fargli perdere tempo.
Dan venne alla luce dopo tre ore.
<< E’ nato >>
Disse Sakura sudata e contenta al tempo stesso, prese il figlio in braccio e lo fece avvolgere nella maglia del marito che si era tolto per avvolgere il piccolo.
<< Come lo chiamerete ? >>
Domandò Reo accarezzandogli la testolina, Tsunade e Sakura si guardarono negli occhi, la rosa sorrise prima di guardare Sasuke che le diede il consenso di dire il nome, ne avevano già parlato.
<< Si chiamerà come il mio papà.. Dan >>.
Fine Flashback :
Itachi stava ascoltando la storia della nascita del fratellino quando il piccolo Dan aprì gli occhi e allargò le braccia verso il padre che lo prese in braccio.
                                        ********************************
Fugaku si stava preparando per uscire a giocare con la neve, Naruto aveva promesso di giocarci con lui.
Aveva saputo che era il suo papà dopo una settimana dalla nascita del cuginetto, il tutto era avvenuto in ospedale.
Inizio Flashback :
<< Papà ? Come sta mamma ? E Dan ? >>
Hikari e Mikoto erano in ansia per il fratellino, sapevano che non era una cosa normale averlo fatto nascere in mezzo all’erba, Itachi guardava le sorelle che stringevano la sua mano per non farlo scappare.
<< Stanno entrambi bene, venite a vederlo >>.
Disse Sasuke aprendo la porta della stanza, Fugaku riuscì solo a vedere Itachi che si sedeva sul letto e le due gemelle che si alzavano sulle punte dei piedi per vedere il bambino tra le braccia di Sakura, poi la porta venne chiusa.
<< Uffa, voglio vedere anch’io >>
Si lamentò Fugaku cercando di alzarsi sulle punte e spiare dal piccolo Oblò della porta.
I piedi del bambino smisero di stare puntati sul terreno quando qualcuno gli avvolse le braccia alla vita e lo prese in braccio.
<< Così vedrai meglio >>
<< Naruto >>
Fugaku sorrise nel riconoscere il biondino e si scordò del tutto che voleva vedere il cuginetto.
<< Chissà se anche il mio papà mi ha mai visto >>
Disse poi il bambino osservando Sasuke accerchiato dai suoi figli, loro erano tutti fortunati a rispetto suo che non aveva mai conosciuto suo padre, Naruto lasciò andare il bambino e lo guardò negli occhi, Hinata era li affianco, per lei era ancora difficile sorridere alla nascita di un bambino dopo che il suo Minato era andato via per sempre, ogni volta che ne parlava o che qualcuno le chiedeva qualcosa, Hinata piangeva chiudendosi in se stessa, era difficile d'altronde dimenticare un figlio.
<< Fugaku.. Hinata io devo confessarti una cosa >>
Naruto si era ripromesso che avrebbe detto la verità alla moglie, non poteva mentire a vita non a lei la persona che amava con tutto se stesso.
<< Reo e io.. Io ti ho.. >>
Naruto tirò un sospiro prima di prendere il coraggio in mano.
<< Un po’ di tempo fa quando le cose tra noi si stavano già rovinando.. Feci un errore imperdonabile, quella notte avevamo entrambi bevuto, Reo mi stava cercando di consolare, e io ero riuscito a convincermi che sarei dovuto venire a casa e parlare con te come avevo fatto con lei, però a causa dell’alcol non ci sono riuscito e invece di tornare sono rimasto tutta la notte con Reo.. E abbiamo.. Abbiamo dormito insieme >>
Hinata sgranò gli occhi, delusa arrabbiata e umiliata, ecco come si sentiva.
<< Non è tutto.. Da quella notte è nato Fugaku >>
Confessò mentre alle loro spalle comparivano anche i loro amici venuti a trovare Sakura, furono tutti testimoni dello schiaffo che seguì dopo un ‘’ Ti odio ‘’ Poi Hinata scappò lasciando Naruto dolorante non solo sulla guancia ma anche con il cuore a pezzi, mentre Fugaku chiedeva spiegazioni migliori al padre.
Fine Flashback :
<< Mamma io sono pronto >>
Urlò il piccolo finendo di allacciarsi le scarpe, uscì di corsa dalla sua stanza incontrando la mamma che parlava con qualcuno fuori alla porta, Fugaku sorridendo riconobbe subito la voce del padre e gli andò incontro, ma si fermò quando riconobbe anche Neji.
<< Andiamo ? >>
Neji stava sempre tra i piedi, da quando Naruto aveva continuato a vivere dagli Uchiha il ragazzino che sapeva benissimo era sua fratello maggiore, riusciva a vedere il padre tutte le volte che voleva, per questo non li lasciava mai soli forse perché a lui lo odiava per aver rovinato la famiglia.
Fugaku un po’ deluso salutò la madre per poi prendere la mano del papà e avviarsi assieme a lui per le vie di Konoha
.

Nel prossimo capitolo : confronti tra fratelli Image and video hosting by TinyPic <<-- DAN
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: SheilaPhoenix