Anime & Manga > Ayashi no Ceres
Segui la storia  |       
Autore: kaos3003    25/07/2008    0 recensioni
A volte è fin troppo rapido il passaggio dall'idillio alla rovina, e non sempre una dea merita d'essere felice.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Disclaimer: i personaggi, i nomi e i luoghi qui riportati non mi appartengono, piuttosto sono da attribuirsi alla loro creatrice Yuu Watase e a chiunque ne detenga i diritti legali.
Quest'opera non ha scopo di lucro alcuno, ma vorrebbe essere forma una mera forma di intrattenimento per voi e per me, soprattutto.

Note dell'autrice: un anno, un anno per concepire un progetto e ragionare sulla mia idiozia galoppante, altro che "lente, lente currite noctis equi".
Comunque, dicevamo? Ah, sì. Un anno per concepire un progetto di sei flash fiction (non oso pensare ai tempi per progetti maggiori) e abbozzare idee, cestinarle, sbattere la testa al muro, cercare inutilmente un beta-reader, sbattere la testa sulla scrivania e decidere che chi fa da sé avrà crampi alla mano destra, ma sicuramente meno emicranie.
Ultima nota poi smetto di rompere, in questa raccolta termini cardine saranno i prompt della sfida "Quella sporca mezza dozzina" (vedi pagina challenge per chiarimenti), ma soprattutto saranno determinanti i significati dei fiori citati nel titolo.
Questa storia porta il titolo di "Garofano" e nello specifico si riferisce al significato del garofano rosso: ammirazione e orrore.




Estuko è sempre stata bella per Kumi, che non perdeva occasione di elogiarne le forme ideali e l'aspetto materno. Ma da quando le hanno messo al collo quella piastrina d'oro e il ventre ha cominciato ad arrotondarsi, sembra risplendere di una luce nuova.
“Quando ho visto i risultati positivi non riuscivo a crederci. Ci pensi, Kumi, avrò un bambino.”
E' la terza ragazza a portare quella piastrina d'oro, la terza ad un passo dall'essere perfetta.
Kumi avrebbe voluto scegliessero Tochigi prima della sua prefettura, così sarebbe l'amica a sedere al suo posto e a guardarla con invidia mentre lei preparerebbe un piccolo bagaglio per il cambio di stanza.
“Non sai chi sia il padre.”
Etsuko non conosce il padre del piccolo e, per quello che ricorda, la mamma diceva sempre che un bambino deve essere il frutto dell'amore. Etsuko non amava quell'uomo, e quindi questo bambino non è una cosa da ammirare.
“Che importanza ha?! Kumi, ti senti bene?”
Ma sua madre ragionava come una donna normale. Lo scopo delle dee celesti è creare una nuova razza, questa è la frase che risuona fra quei corridoi, nella voce di Etsuko e nei futuri battiti di quel feto. Fa bene ad indignarsi la cara Etsuko, per un attimo sembrava aver scordato le lezioni della dottoressa Gladis.
Mentre la osserva ripiegare gli ultimi abiti, Kumi è sicura d'essere felice per l'amica, e non sa spiegarsi perché farebbe di tutto pur di non essere accecata da quella piastrina
“Non te la prendere. Sei qui da poco, ed è normale che certe idee del mondo esterno ti tormentino.”
Giusto, certe regole valgono solo per le donne comuni. Le dee non devono essere costrette a donarsi ad uomini mediocri, per questo la famiglia Mikage sceglie con tanta cura individui speciali.
“Non rimarrai sola, Kumi. Continuerò a seguire le lezioni con voi e prenderemo sempre il the nel salone.”
Etsuko ha ancora il tono paziente di chi spiega l'ovvio ad un bambino, ma senza l'ironia che molti userebbero.
Questa, continua a ripetersi da giorni, è solo una fase: presto sarebbe toccato a lei, e, una volta compiuto il loro destino, avrebbero ricevuto un pezzo della veste e per tornare in cielo con le stelle.
Da lassù avrebbe potuto vedere dove fosse il suo papà.
“Non vedo l'ora sia il mio turno.”
Etsuko sembra contenta della risposta e le spiega come festeggerà l'evento, ma lei sa già che cosa chiederà quando le consegneranno la chiave della sua nuova stanza. I garofani non devono essere ancora sfioriti, ma continuerà a conservare questo desiderio per un'occasione che valga l'invidia di chi viveva con lei.
Essere ammirata dalle più giovani, essere indicata come la nuova dea completa e sottrarsi ai turni in laboratorio senza bisogno d'inventare una scusa, questo doveva essere il punto massimo della loro vita sulla terra, ed è convinta che Akio si sbagliasse quando sosteneva che il timore e la paura vivono sempre all'ombra dell'ammirazione.
“Sono convinta che presto verrai chiamata.”
Etsuko le sorride materna mentre ripone l'ultimo maglione in una borsa bianca. Come si può avere paura di una persona simile?

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ayashi no Ceres / Vai alla pagina dell'autore: kaos3003