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Autore: CreepyGirl    08/05/2014    3 recensioni
In questa FF Liam e Zayn sono nemici giurati.
Liam ha una sorella, Angie, affetta da mutismo selettivo a causa di un incidente che ha portato via i loro genitori...
Tratto dal testo:
La baciò sulla fronte e le sussurrò “vai via...scappa via da me finché sei in tempo, piccola Payne...”.
Angie lo guardò negli occhi, scorgendo uno Zayn diverso, distrutto. I suoi occhi cioccolato fecero trasparire la sua disperazione.
*********
Una volta completo, Angie guardò il suo disegno: ancora una volta aveva visto Zayn, non lo sbruffone che la prendeva in giro, ma un ragazzo che nascondeva tutto dietro ai suoi modi irritanti, dietro un sorriso falso, dietro al fascino del suo sguardo magnetico.
Ma cosa nascondevano in realtà quegli occhi?
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 34

In quei giorni l’unico pensiero era quella scellerata di sua madre, che continuava a prendere farmaci su farmaci e bere disperatamente. La cosa era peggiorata da quando lui aveva avuto quell’attacco di gentilezza. Era davvero lui la causa del malessere della donna?
Un pugno sulla schiena di un suo amico lo riportò alla realtà “oh, a chi stai pensando?” lo schernì Kevin sorridendo.
“ultimamente il nostro capitano è sempre sovrappensiero” disse il bestione.
“perché al contrario di te ho un cervello Jason” scherzò Zayn sorridendo “stavo pensando alla partita” mentì, la partita era l’ultimo dei suoi pensieri.
Tutti si congratularono con lui per il suo attaccamento alla squadra, e le cheerleader improvvisarono un coro stupido come al loro solito.
“canterò solo per Zayn” disse una cheerleader ammiccando verso il ragazzo, e provocando la gelosia degli altri membri della squadra.
Kevin maliziosamente sgomitò verso Zayn “se permetti allora lei è mia!” indicò Angie che stava tranquillamente leggendo un libro mentre beveva un succo di frutta.
Zayn la guardò, non le parlava più da quando si erano incontrati nella classe di musica “lei non fa per te, fidati” affermò.
La campanella suonò e Angie non sembrava particolarmente entusiasta dell’ora successiva, quella di ginnastica. Tutta colpa della gravidanza della professoressa di arte, che a quanto pare si era divertita parecchio in quei mesi con il suo nuovo compagno.
Nello spogliatoio la voce di Queen era quella che risaltava di più nel chiacchiericcio generale, ma la ragazza preferì ignorare quella voce così irritante.
Strinse i lacci delle scarpe e raggiunse il campo di calcio, dove le cheerleader stavano tranquillamente facendo le prove della coreografia per la partita imminente.
Passò a qualche metro da loro e Queen le rivolse un’occhiataccia delle sue, ma la ragazze la ignorò, preferendo raggiungere i compagni nel rettangolo verde.
Il professore fischiò l’inizio della partitella, raccomandando ai ragazzi di andarci piano con le compagne.
“che hai?” le domandò Niall palleggiando insieme ad Angie “è tutta la mattina che hai il muso”.
“non ho il muso”.
“oh, si che ce l’hai” insisté l’amico “riguarda qualcuno che conosco?”.
“non riguarda nessuno, piantala Niall!” s’irritò Angie calcando più forte il pallone e facendolo rotolare lontano dai piedi del ragazzo che lo rincorse per recuperarlo.
Sospirò, mentre le oche, che tutti chiamavano cheerleader, sembravano prenderla in giro. 
Perché le stavano così addosso? Insomma la questione con Zayn era chiusa, anche se le faceva male ammetterlo. Strinse i pugni e ignorò la rabbia crescente verso quelle tipe e specialmente verso Queen, il loro “capo”.
 
Tra poco le arriva una pallonata sui denti.
 
Angie stoppò il pallone con il piede destro e lo rilanciò verso Niall con un poderoso calcio “meglio di Rooney!” scherzò la ragazza sorridendo verso l’amico che alzò il pollice sorridendo.
Si sentì osservata e si voltò verso la porta da calcio vuota. Dietro la rete bianca Angie intravide Zayn che se ne stava seduto tranquillo ad ascoltare musica e a osservarla mentre giocava.
In automatico fissò lo sguardo sul prato sintetico verde, non voleva guardarlo, non voleva che lui fosse lì.
Ma lui era lì, e la guardava.
E qualcosa lo stava infastidendo, glielo si leggeva in faccia.
Una pallonata le colpì l’avambraccio e lei scosse la testa, non si era accorta di essere sovrappensiero.
Niall la raggiunse preoccupato “sveglia Rooney” le disse scherzando, e notò che il pallone le aveva lasciato un segno rosso “cavolo ti ho fatto male...”.
“sto bene” lo rassicurò Angie.
Il biondo prese il polso sottile della ragazza e osservò bene la chiazza che si era formata sulla sua pelle “andiamo a metterci su un po’ d’acqua, ti farà stare meglio”.
Lei annuì e seguì Niall che la teneva per mano.
Raggiunsero gli spogliatoi e l’irlandese bagnò il suo asciugamano con dell’acqua fresca e l’appoggiò sull’avambraccio di Angie “va meglio?”.
“sì, ma non c’è bisogno di tutta questa premura” sospirò “comunque grazie”.
“ti ho salvato dagli ultimi venti minuti di ginnastica, vedila in questo modo” le scompigliò i capelli sorridendo.
Improvvisamente Angie lo abbracciò senza dire nulla. Ne aveva semplicemente bisogno.
Lui ricambiò, stando in silenzio per un po’ “si può sapere che hai? Se fai così mi fai preoccupare...” le sussurrò dolcemente e senza sembrare troppo invadente.
I due sciolsero l’abbraccio e si guardarono negli occhi. Niall notò la tristezza del suo sguardo e la accarezzò la guancia. Sperò tanto che la colpa non fosse sua.
Angie sospirò “Zayn...riguarda lui” ammise sussurrando la frase a bassa voce.
“che ti ha fatto questa volta?” domandò Niall iniziando ad arrabbiarsi.
“beh, noi...”.
“ma che bel quadretto” li interruppe il moro standosene lì impalato con le braccia incrociate.
Niall scattò in piedi “che vuoi?” domandò seccato.
 
Ammazzarti, se non ti allontani subito da lei.
 
Pensò Zayn, ma preferì tenere quella frase per se.
E poi, se Angie si fosse fidanzata con Niall sarebbe stato meglio per tutti.
Quindi, perché lui era lì? Non sapeva che scusa inventarsi, aveva fatto una pessima figura davanti ai due ragazzi.
Anzi aveva fatto la figura del fidanzato geloso. Inghiottì della saliva e ficcò le mani in tasca, imbarazzato. Frugando trovò dei biglietti per la partita “uh...sono qui per questi” disse con tono poco convinto estraendo dei biglietti leggermente spiegazzati.
“dei biglietti per la partita?” domandò Niall con un sorriso di scherno “possiamo procurarceli anche da soli”.
Zayn guardò verso Angie “voglio solo assicurarmi che la mia ragazza preferita mi guardi mentre gioco” le sorrise leggermente “e che faccia il tifo per me”.
Angie abbassò lo sguardo e si alzò “se andrò alla partita sarà solo per mio fratello” farfugliò senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
Seguita da Niall lasciò gli spogliatoi. Anche se sicuramente una parte di se avrebbe tifato per il suo Zayn.


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Capitolo 35

“e così le ha dato i biglietti per la partita, giusto Meg?” domandò Queen a una delle sue seguaci.
La ragazza annuì “ho visto e sentito tutto quello che si sono detti” rifletté “penso proprio che il tuo Zayn si sia preso una cotta per la sorella di Payne”.
La bionda cheerleader affondò le unghie nei palmi dal nervoso. Cosa aveva quella tipa più di lei?
“va tutto bene?” le domandò l’amica.
“a meraviglia...” disse procedendo verso Angie che le aveva superate da poco.
La inseguì e l’afferrò per un gomito “ciao” le disse a denti stretti “allora come va?”.
Angie la guardò perplessa e ritirò il braccio, sospettosa “che vuoi?” le disse senza mezzi termini.
Queen fissò la ragazza negli occhi “sei così ingenua...” le accarezzò i capelli “e sei anche molto carina, devo ammetterlo”.
Lei si sottrasse a quelle carezze inquietanti ”non capisco”.
 “qualunque cosa tu faccia o abbia fatto, non potrai mai separare me e Zayn”.
Angie si morse il labbro, trattenendo una risata.
Queen lo notò e estrasse il suo cellulare “guarda tu stessa” ridacchiò porgendole il suo cellulare.
La piccola Payne alzò lo sguardo sullo schermo e sentì mancarle il respiro: Zayn stava baciando la bionda cheerleader e sembrava provare anche un certo piacere.
Quella era la conferma che lui era semplicemente un idiota. Un idiota che si era approfittato di lei e della sua ingenuità “e con questo?” domandò cercando di restare fredda.
“lui per te non prova niente” le specificò rimettendo in tasca il telefono “meglio che tu lo sappia” le si avvicinò ulteriormente, riducendo lo spazio tra i loro visi “so cosa è successo tra di voi alla villa di Roxanne” le sussurrò.
Angie rabbrividì.
“sai, dopo quella pagliacciata lui è venuto da me” continuò, girando il coltello nella piaga “abbiamo passato una notte indescrivibile” allontanò il viso soddisfatta .
 
Le strappo tutti i capelli.
 
Pensò Angie, digrignando i denti e cercando di non cedere davanti agli occhi di quell’oca.
Queen notò quell’irritazione e rise di gusto “è sempre un piacere parlare con te mia cara” disse allontanandosi.
Stringendosi nelle spalle, Angie proseguì per la sua strada non alzando mai lo sguardo da terra fino al suo armadietto. Appoggiò la fronte al freddo metallo dello sportello chiuso, dicendosi di mantenere la calma.
Qualcuno la raggiunse “ciao” le disse Liam, sembrava molto più nervoso del solito “mancano solo 15 minuti”.
 “sta tranquillo fratellone sarai convocato” cercò di rassicurarlo Angie.
“non credo proprio Angie...” disse sconfitto abbandonandosi sugli armadietti.
“non devi essere così pessimista”.
“chi aiuta il mister nelle convocazioni è il capitano” Liam guardò verso sua sorella, sapeva che avrebbe capito. Infatti lei si limitò a sospirare e si voltò verso il fratello.
Zayn l’avrebbe convocato, ne era sicura. Solo per averla lì, solo per farsi guardare da lei mentre giocava.
O forse si sbagliava? Forse aveva preso un abbaglio, Zayn non avrebbe convocato Liam per umiliarlo ancora una volta, per farlo sentire escluso.
E poi Queen le aveva mostrato quella maledetta foto.
“sii ottimista” disse tra un sospiro e l’altro, ma non sapeva se lo stesse dicendo per se stessa o per suo fratello.
Liam sospirò e sua sorella lo guardò con dolcezza “comunque vada, per me resterai sempre il migliore”.
“grazie” le disse lui sorridendo e abbracciandola.
Angie aveva bisogno di quell’abbraccio e si strinse a suo fratello.
“prima ti ho vista parlare con Queen...” le sussurrò Liam “se quella stronza...”.
“è tutto ok Liam” gli disse Angie sciogliendo l’abbraccio “aspettiamo la lista dei convocati insieme?”.
Lui annuì “ok...” si scrollò le spalle “è da stupidi essere così nervosi” farfugliò tra se e se.
Angie ridacchiò “verrà anche Liz alla partita?”.
“probabilmente sì”.
“non vedo l’ora di conoscerla” intervenne Niall appoggiandosi sulle spalle di Liam “deve essere una ragazza molto paziente per riuscire a sopportarti”.
Liam rise, la sua ragazza non era esattamente un tipo tranquillo come voleva far credere “spero solo che tu ti contenga Niall” aggiunse scombinando i capelli del biondo.
“oh, ma dai, mica sono così inopportuno...”.
“basta che non parli troppo di cibo e calcio e siamo a cavallo!” ghignò Angie.
I tre amici risero tra di loro, mentre il coach Morrison, alias sergente Hartman, stava pubblicando i convocati in bacheca.
Liam sentì una stretta allo stomaco, essere convocato non significava solo giocare, ma anche ottenere una borsa di studio che sarebbe stata molto utile per lui e soprattutto per Angie.
Sentì una mano calda afferrare la sua “sta tranquillo Liam” gli sussurrò sua sorella.
“andiamo?” sbuffò Niall poggiando una mano sulla spalla dell’amico “è il momento della verità”.
I tre si avvicinarono alla calca formatasi attorno alla bacheca e aspettarono il loro turno.
Liam lesse i primi nomi, c’erano quasi tutti quelli del gruppetto di Zayn.
Inghiottì della saliva, arrivò all’ultimo nome.
P.
Phil Todd.

 
  
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