Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: hutchershood    08/05/2014    1 recensioni
Tutto ha inizio per caso, le cose che accadono all'improvviso sono sempre le migliori, e infatti lui lo é.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qui a Los Angeles é tutto un disastro, è quasi una settimana che sono qui e ancora non sono riuscita ne ad abituarmi al fusorario e ne a farmi degli amici, o meglio, non ci ho nemmeno provato! Per la mia gioia ieri sono andata ad iscrivermi al liceo "West Los Angeles College" dove mi specializzerò in chimica, la mia materia preferita. Non mi piace andare a scuola, come il resto dei ragazzi d'altronde, tuttavia sono felice di essermi segnata al liceo perché così saprò come trascorrere il mio tempo. Ho provato a fare un giro della città,dato che lo avevo promesso a mia madre, ma essendo molto grande rispetto al mio paese di origine, mi sono persa; in più(con molta felicità) ho rincontrato il ragazzo su cui sono caduta appena arrivata a Los Angeles, adesso che l'ho visto per bene posso dire che è uno di quei ragazzi che ti sogni la notte, quelli che trovi nelle riviste che ti fanno sentire troppo stupida, con quei suoi due occhi marroni scuri, i capelli castani corti con il ciuffo, nonostante mi fossi rii cantata ho notato che li aveva differenti dalla prima volta che l'ho incontrato, la scorsa volta li aveva più sul biondo e li aveva tirati in su in una quasi cresta, devo dire che è un tipo un po' bassino, ma è proprio quello che lo rende più affascinante; se non gli fossi caduta addosso e se non mi avesse fatto un sorrisino a presa in giro(la seconda volta che ci siamo incontrati), per ricordarmi di essergli caduta addosso, potrei dire che mi potrebbe interessare, ma purtroppo non è così. È arrivato il momento di entrare, o meglio rientrare, a scuola e sono molto nervosa, non ho punta voglia di ricominciare da capo, nuova scuola, nuovi compagni di classe, nuovi professori; è già stato troppo difficile abituarmi alla mia vecchia scuola in quattro anni, figuriamoci adesso che sono la nuova arrivata. La mattina del primo giorno di scuola mi sveglio prestissimo, devo prepararmi per fare conoscenze, ho promesso a mia mamma che avrei provato a fare amicizia con qualcuno, perciò, guardando un po' le ragazze di qui, ho capito che devo cercare di essere alla moda, ovvero vestita con abiti firmati, con i capelli lunghi lisci e truccata, ma capisco che è meglio tralasciate tutto questo dato che non riuscirò mai ad essere come loro. Così apro l'armadio e prendo i primi abiti che capitano, jeans stretti strappati, come mi è solito portare, maglietta larga con alcune scritte, felpa e le mie amate Vans, in più prendo un giubbotto color verde militare e lo poso sulla sedia dell'ingresso per poterlo prendere più in fretta quando uscirò, darò che sicuramente sarò in ritardo; torno in camera mia intenzionata ad andarmi a truccare davanti al mio specchio nuovo, quando mi ricordo di aver lasciato i trucchi nella valigia che è andata persa nell'aeroporto. Così rassegnata a mostrarmi una ragazza alla moda e cool, preparo lo zaino, inserendoci i libri che mi sono rimasti dalla mia vecchia scuola aspettando l'arrivo di quelli nuovi ordinati pochi giorni fa; quando finisco di preparare lo zaino mi ricordo di non essere più in Inghilterra e che qui nei college a ciascun ragazzo viene dato un armadietto dove poter inserire i libri per le lezioni del giorno così svuoto lo zaino e infilo i libri necessari per le mie lezioni di oggi, in base all'orario che mi hanno fornito all'iscrizione, all'interno della mia borsa. Quando finisco di preparare la borsa e già tardi, sono le 7:30, così decido di uscire per incamminarmi verso la scuola.. Quando appena uscita di casa e svoltato l'angolo mi ritrovo tra le braccia di qualcuno, e furiosa per lo scontro e nervosa per il primo giorno di scuola nella mia nuova scuola, grido:"Ma che diamine, guarda dove metti i piedi!", non appena finito di pronunciare la frase alzo la testa e mi accorgo che il ragazzo con cui mi sono scontrata e che ho abbracciato era il ragazzo dell'aeroporto che con un sorriso sprezzante dice:"Devi stare proprio bene dentro le mie braccia, eh?".
  
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