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Autore: Mr Vale    25/07/2008    2 recensioni
in una città stile Dark sta per cominciare una sanguinosa lotta per la sopravvivenza
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mille i pensieri che affollano la mente della ragazza durante la giornata; quasi non parla con nessuno e di ritorno da scuola si chiude in camera attendendo la notte. Discende la sera inesorabile e Kira sgattaiola fuori dalla finestra di camera sua per dirigersi al cimitero come le era stato detto la sera prima. Arrivatavi non trova il becchino ad attenderla ma bensì il ragazzino che aveva visto nel suo giardino qualche notte addietro

- Finalmente sei arrivata, vieni, ti conduco dal capo!

Fa quello facendo segno di seguirlo. La ragazza nota che è vestito abbastanza leggero benchè la notte sia fredda, infatti indossa un paio di bermuda e una felpa leggera con cappuccio contro il maglione nero a collo alto e i jeans il tutto coperto da una giacca pesante con cappuccio della ragazza

- Ma tu chi sei?

Chiede lei incuriosita

- Mi chiamo William... William Bells, ma tu puoi chiamarmi Will!

Risponde quello sorridendole, la ragazza sente che da quel ragazzino non puo venire alcunchè di male, così decide di seguirlo. I due si incamminano all'interno del cimitero fino a giungere ad una piccola chiesetta. Will si ferma e si volta facendo segno alla ragazza di proseguire all'interno della costruzione

- Ti sta aspettando nella cripta... io attendo fuori!

La ragazza senza proferir parola entra nella chiesa e scende nella cripta. Al centro di essa sta il becchino, sotto di lui vi è tracciato un grande cerchio con strane scritte. Vorath fa segno alla ragazza di avvicinarsi e la fa sedere per terra a gambe incrociate

- Ora chiudi gli occhi e libera la mente, non temere, presto capirai!

Detto ciò comincia a pronunciare parole incomprensibili alla ragazza che fa come le è stato detto. Il cerchio mistico sotto di loro si illumina di una luce azzurra e delle immagini appaiono come una visione a Kira.

 

 

Attorniate da lussureggianti colline e folti boschi si ergono le mura del monastero delle sacerdotesse di Auges, al centro del quale una fontana emette acqua limpida in continuazione; una giovane ragazza incappucciata e con la veste delle sacerdotesse vi si avvicina, cominciando a giocherellare con l'acqua

- Eveline!

La ragazza si gira verso la persona che l'ha chiamata

- Buon giorno Grande sacerdotessa!

Esclama la giovane vedendo quella

-Lo sai che devi stare attenta ad andare in giro, anche se sei all'interno del monastero

La riprende l'anziana sacerdotessa

- Lo so ma mi annoiavo così tanto nella mia stanza... e poi sono solo venuta a sedermi vicino alla fontana

- Coraggio vieni!

La ragazza si allontana dalla fontana seguendo la grande sacerdotessa

 

L'immagine si sposta, non nello spazio ma nel tempo, una decina di anni dopo, il monastero in fiamme, sacerdotesse terrorizzate fuggono fra i corpi di quelle già cadute, un'orda di demoni ha invaso quelle mura e ora gira alla ricerca di qualcosa, uccidendo chiunque trovi sul proprio cammino, qualche chilometro più in là, fra i boschi che circondano il monastero, presso un laghetto una donna dai biondi capelli, Eveline, giace stravolta a terra, tenendo fra le braccia una piccola creatura appena nata, una bambina, sua figlia! Una ninfa di acqua esce dal lago e prende fra le braccia quella indifesa e pura creatura che le viene porsa dalla donna

- La proteggerò io, in lei scorre il sangue della grande madre, come in te prima di lei ora ha in se la purezza completa, dalla sua stirpe nascerà un giorno colei che diraderà le tenebre, guai se cadesse nelle mani delle forze oscure, sarebbe la fine per noi.

Dopo aver detto ciò la ninfa del lago si allontana e Eveline si abbandona a un sonno profondo e eterno.

 

Le immagini scompaiono lasciando il posto al presente, Kira sbatte più volte gli occhi e se li sfrega, poi guarda Vorath che ricambia lo sguardo e comincia  a proferir parola

- Come avrai capito, tantissimo tempo fa, talmente tanto che il ricordo non vi giunge, nacque dalla grande madre un'essere umano completamente puro, una bambina; le sacerdotesse di Auges presero il compito di proteggere lei e le sue discendenti dalle forze oscure che ne pretendevano il potere ma un giorno il monastero venne attaccato e distrutto, Eveline, discendente della grande madre si salvò e diede alla luce una figlia che consegnò alla ninfa di un lago, lì si persero le tracce di questa stirpe, fino ad oggi... tu Kira, sei la discendente di Eveline, e della grande madre, in te risiede ora la purezza completa dalla quale un giorno nascerà colei che diraderà le tenebre del mondo

- C-cosa significa questo?

Lo interruppe la ragazza

- Significa che sarai braccata da molti esponenti delle forze oscure, chiunque berrà del tuo sangue acquisterà poteri incredibili, oltre ogni comprensione

- Ah...fantastico... e, io che dovrei fare?

- Semplice, continuare a vivere e riprodurti per portare avanti la tua stirpe

- Ri-ri-riprodurmi? MA SEI DIVENTATO SCEMO??? Non ho intenzione di farlo! Non ora per lo meno...mmm...

La ragazza comincia a guardare pensierosa Vorath

- Che c'è?

Chiede quello un po' preoccupato

- Di un po'... non sarai mica un pervertito che si vuole approfittare di me?

- MA CHE DIAVOLO TI SALTA IN MENTE STUPIDA!!!

- No era per mettere le cose in chiaro... non si sa mai!

 

I due escono dalla cripta e la ragazza si volta verso il becchino

- E tu... mi dovresti proteggere?

Chiede

- Già... sempre che la cosa non ti dispiaccia

Risponde quello

Kira si avvia verso l'uscita del cimitero e poi verso casa. Una creatura la segue dall'alto. Improvvisamente quell'essere le balza davanti, la ragazza sobbalza. La creatura la osserva con i suoi occhi gialli penetranti, il corpo completamente coperto da una pella dura che pare un misto fra una corteccia di un albero e delle scaglie di un drago di colore nero.

- I-io...O-on-rak!

Balbetta la creatura alzando un braccio verso Kira che per tutta risposta gli volta le spalle e corre verso casa per un'altra strada. Arrivatavi si chiude in camera e riprende fiato, con ancora il respiro pesante ripensa a quanto appena accaduto, non ha ben capito le parole di quell'essere ma dubita che fosse qualcosa di rassicurante. Dopo qualche minuto si corica a letto sognando Eveline e la discendenza della grande madre.

 

Ringraziamenti:

 

Genesis:  Grazie mille e scusa se ci metto tanto ad aggiornare, ma dipende dai periodi, e in questo periodo non riesco a scrivere molto, ma tu continua a seguirmi

 

Wayfarer:  Grazie mia assidua lettrice, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e sappi che per ora non ho intenzione di interrompere la storia….per ora

  
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