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Autore: ZivaDDavid    08/05/2014    4 recensioni
La nostra squadra sarà messa a dura prova, sia nei rapporti tra di loro, che con diversi casi... qualcuno sta cercando di disintegrare il team...
Genere: Azione, Fluff, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Un po' tutti, Ziva David
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera Probies! :3
Eccomi qua che torno alla carica col continuo di questa storia! Negli ultimi mesi ho meditato tanto infatti...volevo colpi di scena pazzeschi... e qualcosa di assurdo la leggerete! 
Sono un pò di nuovo nella fase depressione post Tiva... ora vedere NCIS non è più come prima...

Buona lettura! :* 







Ziva entrò nel suo appartamento ma vide che c’era la luce accesa. Prese la pistola e lentamente si diresse verso la cucina. La luce veniva da là.
Pessimo segno. Ma cosa è un complotto? Sospirò esausta Ziva
Si appoggiò accanto alla porta che dava sulla cucina. Contò fino a 3 ed entrò :
  • Fermo dove sei.- urlò
  • Cazzo Ziva. Mi hai fatto spaventare. Abbassa quella pistola. Ma sei impazzita??? – Tony sentì il cuore perfino uscirgli dal petto per lo spavento. Pensava che certi modi di fare di Ziva fossero cambiati. Decisamente no.
  • Tony ma che… che ci fai qua? Ti sembra normale stare in casa di altre persone senza avvisarle  e accusarle pure se ti puntano una pistola contro!?!?!?- ma fu in quel momento che vide… C’era il tavolo apparecchiato con candele, piatti pieni e una bottiglia di vino. Tony senza dire niente, accese le candele e spense la luce.
  • Signorina David che ne dice, si vuole cambiare e viene a cenare?
  • Dammi 2 minuti e arrivo. – Ziva corse in camera. Aveva il cuore che batteva forte, ma non per lo spavento di prima, quando pensava di avere pericoli in casa. No. Era disarmata dal calore che Tony riusciva a trasmetterle con poco. Una cena. Gli aveva preparato tutto. Lo amava. Sempre di più. Erano questi i piccoli dettagli che rendevano Tony perfetto, perfetto per lei.  Non perse tempo. Si diede una veloce sciacquata in bagno e un filo di trucco. Mise un vestitino semplice, largo e corto fino alle ginocchia, d’altronde sempre in casa sua era e andò in cucina. Tony la aspettava in piedi, restava sempre estasiato dalla sua bellezza. La fece sedere da vero gentiluomo e mangiarono quello che Tony aveva comprato dal negozio d’asporto migliore della città, pollo al curry e riso basmati.
  • Ci vediamo un film piccola ninja? Devi riposarti prima di partire per la missione- Cavolo! Se n’era dimenticata completamente… non aveva detto a Tony cosa aveva scoperto. Ma aveva paura che dicendoglielo avrebbe rovinato quella bellissima serata. Ma lui doveva saperlo.
  • Tony a proposito di questo… devo parlarti…
 
 
  • Hei Jethro, ma non mi hai preparato la cena?! Non si accoglie così la cara mogliettina – disse Fornell ridendo
  • Scusami mogliettina ma questi ultimi giorni non sono stati proprio tranquilli e il mio primo pensiero non eri tu – rispose Gibbs sorridendo
  • Ah si?! Allora voglio il divorzio!!! Scherzi a parte Jethro, ordina due pizze perché qua la notte sarà lunga… ho trovato cose che farebbero rizzare le carni pure ai peggiori assassini di Guantanamo…
  • Tobias la cosa mi spaventa…praticamente la Cia –
  • Jethro so tutto… non so proprio perché il Direttore David, del Mossad, abbia acconsentito a mandare sua figlia in missione con la Cia… non mi guardare così Jethro – che si era accigliato- non intendo che non ne sia capace…d’altronde l’ha mandata a morire in Somalia… intendo che non capisco cosa c’entri… a parte Domino niente li collega…non la Cia di certo…ci sono altre nazioni coinvolte ma per quello che sappiamo nessuna si è ancora mossa… è questo che mi spaventa…-
  • C’è anche altro che non sai Tobias… e questo di certo non ti piacerà- e lo mise al corrente della telefonata tra Ziva e suo padre e così continuarono a parlare tutta la notte della missione di Ziva. Arrivarono a diverse conclusioni : 1) Thompson voleva chiudere in bellezza la sua carriera, vendendo i piani militari di Israele e americani a dei terroristi  rifugiarsi poi in qualche paradiso e finire i suoi giorni da Pashà. 2) Thompson si era fatto male i conti e non sapeva quanto approfondite fossero le ricerche su di lui…cosa poco probabile… 3) c’era più piani organizzati da agenzie diverse che intrecciate scombinavano completamente il piano del gioco portando così ad una sola conclusione. Cioè i terroristi con a capo Sharif, avrebbero ottenuto i piani militari di ambo i paesi; Thompson sarebbe morto o per mano della CIA o per mano del Mossad ( quindi di Ziva); Ziva forse non sarebbe tornata a casa…ma era una parte dell’opzione che non volevano considerare e fra le diverse agenzie si sarebbe scatenata una guerra di accuse. Erano certi che l’ultima opzione fosse la più probabile… ma questo significava avere altri 1000 occhi in più… in più c’erano ancora in ballo i nomi di Ari e Saleem, e questi non significavano altro che guai in più…
 
 
Tony che era girato a prendere un DVD dal piccolo porta dvd sotto al televisore di Ziva, si girò preoccupato :
  • Dimmi…
  • Non voglio rovinare la serata perché sta andando benissimo e sono davvero felice…come mai… ma tu devi sapere… - Tony si mise seduto accanto a lei nel divano e lei iniziò a raccontargli tutto. Tony cambiò diverse volte espressioni del viso in base alla notizia che Ziva gli dava ma alla fine quando Ziva finì di parlare, restò in silenzio per 30 secondi e le disse
  • Zee facciamo una cosa… stasera pensiamo solo a noi… da domani ci preoccupiamo del resto…ho bisogno di stare solo con te… Te, senza tutti i problemi che abbiamo adesso… ti prometto però che ne uscirai sana e salva e che non ti accadrà nulla perché ti verrei a recuperare a Mosca senza battere ciglio, o in qualsiasi altra parte del mondo… ci stai? – Ziva non si aspettava quelle parole. Quello che lui le disse andò oltre le sue più rosee aspettative e così senza pensarci lo abbracciò e gli sussurrò
  • Va benissimo… voglio solo te adesso.- e così restarono per diversi minuti, accoccolati, ad accarezzarsi la schiena senza muoversi, entrambi con gli occhi chiusi, ad assaporare al massimo il momento… e la notte superò perfino la notte precedente…
 
La mattina dopo Ziva si svegliò di soprassalto perché il suo telefono suonava. Tony per fortuna era talmente stanco che non se ne accorse…
Lei corse in salone, dove aveva lasciato la borsa e vide una chiamata da un numero sconosciuto.
Di male in peggio. Come diceva Gibbs? Ah si…mai credere alle coincidenze! E in quegli ultimi giorni ce n’erano state parecchie.
 
  • Pronto?
  • Ziva? Ziva mi senti?
  • Si… chi è?
  • Ziva… sono Monique… non so se riesci a sentirmi bene, qua non prende granchè! Ziva sei in pericolo!
  • Monique…Monique! Dove sei? Cosa sai? E soprattutto come lo sai?
  • Zivaaaa… ti sento sempre meno… Ascoltami : NON DEVI LASCIARE L’AMERICA! Mi hai capita? Per nessuna ragione… Credimi. Fidati. Non partire…Ziva c’è il pericolo che…………….
  • Monique? Monique?........Monique? – ma dall’altro capo nessuno rispondeva più. Era caduta la chiamata.
Questo era un gran problema… Da lì a 4 ore sarebbe dovuta partire… e ora come faceva? Chi doveva ascoltare? Di Monique si fidava ciecamente. Le avrebbe affidato la vita. Forse stavolta doveva farlo davvero…
Tony… fu il suo primo pensiero. Dove dirgli o meno della chiamata? E se non fosse riuscita a rimandare o evitare la partenza? L’avrebbe fatto stare con quel peso addosso? Non bastava che lo portasse già lei?
Gibbs… era la risposta. Doveva parlare subito con lui!
Ma ad interrompere i suoi pensieri, arrivò il suo stallone che la abbracciò da dietro :
  • Ninja… ho trovato il letto vuoto e freddo… non dovresti farmi questi scherzi la mattina…
  • Scusami Tony..
  • Oh dai! Scherzavo…adesso ti serve una buona colazione… saranno giorni impegnativi..
  • Tony… prima…dobbiamo andare da Gibbs – Tony la guardò accigliato.
  • Perché?
  • Te lo dico per strada…vestiamoci velocemente. Non devo partire.
  • Zee mi stai spaventando.
  • Lo so …scusami…non volevo…sono spaventata anche io…
  • Mai scusarsi! A me devi dire tutto… andiamo!
 
 
E così 20 minuti dopo erano a casa di Gibbs. La fortuna volle che lo trovarono davanti l’ingresso mentre usciva per andare all’NCIS.
- Che ci fate qua?
- Gibbs… c’è un problema…
- Parliamone dentro… qua anche le foglie morte hanno le orecchie!





Dunque...dunque...
Vi è piaciuto???????? Spero che questo capitolo segni il mio ritorno in questa storia nel migliore dei modi!
Mi aspetto tantissime vostre recensioni,,, ditemi tutto, assolutamente tutto quello che pensate della storia, del capitolo, e di cosa magari vi piacerebbe leggere! 
Un abbraccio,
al prossimo capitolo :
Zivadavi! 
  
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