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Autore: flowayn    09/05/2014    2 recensioni
Charity ha 17 anni, i suoi genitori hanno divorziato e sua madre è scomparsa mentre suo padre ha sposato una perfetta imbecille dalla quale sta per avere una bambina.La sua migliore amica si è suicidata l'anno prima, tutti l'hanno lasciata sola e lei ha cercato di diventare invisibile.
Noah è il tipico duro: misterioso, affascinante ma non lascia avvicinare nessuno, è il genere da una botta e via, ma ha bisogno di Charity se vuole superare gli esami, prendere il diploma e avere l'affido dei suoi fratellini che sono stati rinchiusi in una casa-famiglia.
E se, per caso, lei fosse l'unica ragazza in grado di scivolare sotto la sua corazza?
E se lui riuscisse a ridarle il coraggio di rimettersi di nuovo in gioco?
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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CHARITY

Hanno scelto proprio il nome che pensavo, mia sorella si chiamerà Honor. Carità e Onore, che schifo. Oggi la Mostrigna va a fare un ecografia, vuole che vada con lei, ma ho ripetizioni con Noah. Aspetto questo momento da tutta la settimana, anche se non vorrei. Voglio rivederlo, voglio che mi saluti di nuovo con quel tono così sexy, voglio che mi guardi tutta e che mi faccia domande alle quali risponderò e lui rimarrà li ad ascoltarmi imbambolato. 
Prima di andare però devo passare in segreteria per far firmare l'esonero dalle lezioni di piscina. C'é una coda che non finisce più, forse é meglio che passi domani. Entro in biblioteca e lo trovo già seduto in uno dei banchi in fondo. É semplicemente bellissimo, concentrato sul libro, la penna che gira intorno alle dita, la fronte aggrottata, un piede scandisce i secondi mentre comincia a scarabocchiare qualcosa sul foglio. Tiene la matita dietro l'orecchio, come un muratore.
- Eccomi, come mai sei già qui?
- Capiti a proposito. Sto fottuto problema é irrisolvibile! - mi passa il foglio e ci do uno sguardo, dopo poco scovo l'errore. Ha sbagliato a calcolare una percentuale che ha sballato tutti gli altri valori.
- Qui- indico col dito l'errore - É 34.6% non 34.9% adesso se moltiplichi i due risultati ottenuti nella divisione e dividi ancora per 100 il risultato dovrebbe essere esatto.- ci prova, perfetto. Esattamente come avevo detto io, ora il risultato combacia con quello del libro
- Come cavolo hai fatto? -faccio corsi di economia avanzati da due anni.
- Oh, beh ... faccio il corso di economia da un pezzo 
- Giusto. Beh facciamo letteratura, sono stufo do fare calcoli- tiro fuori il libro e comincio a leggere. A breve avrà una verifica sulla poesia italiana del romanticismo, bella da morire ma troppo triste.
- Che tristezza -sbuffa. 
- Si, ma é molto bella, davvero. Leopardi non é conosciuto per la sua allegria ma le sue poesie sono molto belle. Dovresti leggerle in italiano, sono ancora meglio
- Non conosco l'italiano
- Neanche io, molto bene. Una volta sono andata in vacanza a Roma ed é una bella lingua, é molto dolce. E poi anche i posti sono bellissimi. Ho imparato qualche parola, giusto per sopravvivere. Per salutare si dice "ciao" anche quando si va via.
- BAH!
- Per chiedere il prezzo "Quanto costa?" E per ringraziare dicono "grazie"
- Grazi? - quant'é buffo!
- Le lettere si dicono tutte. Quando scrivono leggono esattamente quello che hanno scritto - e scrivo "grazie" su un foglio - Noi leggeremmo "grazi" e invece la "e" finale si deve sentire, altrimenti é un altra parola- mi guarda scioccato
- Che palle! 
- Loro parlano poco l'inglese e ci mettono degli accenti assurdi! Fanno troppo ridere, giuro. La signora dell'albergo spiccicava si e no qualche parola e sbagliava tutto. La posizione delle parole, l'accento e tutto il resto! Mi sono fatta tante di quelle risate con mamma! - mamma, già. É stato l'ultima vacanza che abbiamo fatto insieme.
- Charity ti suona il telefono- giusto, non me n'ero nemmeno accorta. Prendo il telefono in mano, mi allontano un po' e rispondo.
- Pronto Kimberly?
- Oh, tesoro! Tra poco vado dal ginecologo, sai per quell'ecografia, hai cambiato idea?
- Oh, no. Non posso, davvero, mi dispiace. Sarebbe stato bellissimo, ma non posso davvero venire, c'é qui Noah e... 
- Ah. OK. Pensaci ancora un po' tesoro mi farebbe davvero piacere!
- OK Kim, ti chiamo se cambio idea- chiude la chiamata. Quant'é fastidiosa. Ti ho detto che non ci vengo, punto. Fine della questione.
- Chi era?
- La mia matrigna
- Cosa voleva?
- Ma farti i cacchi tuoi?- dico acida
- OK ,scusa. Ti deve arrivare il ciclo? - ma che cavolo di domanda é? Comunque ha ragione
- Non sono fatti tuoi! Comunque vuole che vada all'ecografia con lei oggi. Sai tra meno di un mese avrò una sorellina- lo dico come se fossi un esaurita
- Dovresti andarci -che?! 
- Non ti ci mettere anche tu! Non voglio andarci!- anche mio padre mi avrà ripetuto questa frase cento volte stamattina
- Dovresti, ripeto.
- No. Perché?- silenzio. Involontariamente l'ho colpito nel guscio
- Beh, non sarò io a dirti quello che devono non devi fare, ma se fossi in te ci andrei
- E perche dovrei? Dammi una motivazione valida- altro silenzio. Aspetto
- Quando ti ho raccontato quelle cose l'altra volta...
- Si?- sta uscendo dalla corazza di nuovo, per me.
- Beh, ecco... quando mamma é rimasta incinta di Tom era così contenta, papa lo era e io ero contento per loro, contento di poter avere un fratellino a cui insegnare a giocare a football, al quale fare Cicerone nella vita, volevo essere io ad insegnarli a non farsi mettere i piedi in testa, ad accompagnarlo a scuola e a proteggerlo da chiunque gli facesse del male. - si ferma un attimo. Il cuore mi si stringe,é davvero troppo dolce.
- E una volta mio padre mi ha caricato in macchina e mi ha portato all'ospedale dove c'era mamma che faceva un ecografia. E sullo schermo si vedeva un cosino poco più grande della mano di mio padre che mi ricordava un fagiolo rotondo. E poi la dottoressa é stata gentilissima con me e mi ha chiesto se volevo sentire il mio fratellino. Allora mio padre mi ha portato uno sgabello e la dottoressa mi ha messo in mano quel coso con gli ultrasuoni,o che diavolo è, e ha alzato il volume al massimo. Io muovevo quella specie di mouse sulla pancia di mia madre e intanto sentivo il cuore di Tom battere forte e veloce. É stato bellissimo, mi ricordo ancora tutto anche se sono passati sette anni. Per questo dovresti andarci, sarà una cosa che ricorderai per sempre.- piango. Sto piangendo davanti a lui, mi sono emozionata. Forse il modo in cui l'ha detto, così felice, nostalgico. Anche lui ha gli occhi lucidi, abbassiamo entrambi lo sguardo poi lui mi si avvicina, posa l'indice sul mio mento e mi solleva il viso. Ora ci guardiamo negli occhi, i suoi sono solo un po'arrossati, i miei ancora lucidi di lacrime. Con il dorso della mano mi asciuga una lacrima e poi mi parla a bassa voce
- Chiama la tua matrigna, vai. Per me.- non me lo faccio ripetere, la chiamo. 
- Passa a prendermi tra dieci minuti.
- Ok 
- Come facciamo con le ripetizioni? - non posso pensare ad altro che alla sua infinita dolcezza. Non me ne sarei mai aspettata tanta, é stato davvero magnifico.
- Me la leggo io e cerco di studiare al meglio
- Promesso? - lo guardo fisso negli occhi
- Promesso - il telefono vibra sul tavolo
- Vado, é arrivata
- OK divertiti
- Grazie - non risponde, ma in suoi occhi sono pieni di orgoglio, é orgoglioso di me o forse di se stesso e dei suoi fratelli, non importa provo la sua stessa sensazione
- Sono orgogliosa di te, Noah- é vero. Non dice niente ma mi guarda sparire dietro la porta.
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ANGOLETTO AUTRICE
Ecco qui! Oggi ho messo due capitoli di seguito, ho passato tutta la mattinata a scriverlo visto che sono a casa con la febbre *shig!* Come al solito spero che sia di vostro gradimento e ditemi cosa ne pensate con le recensioni ;)

 

  
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