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Autore: SheilaPhoenix    09/05/2014    2 recensioni
Sei anni dopo la nascita delle gemelle Uchiha, sei anni dopo tutte le vicende accadute a Sakura e company.
Vedremo la vita che dovranno affrontare le nuove generazioni, i figli dei nostri eroi, la piccola Yuzuki che è pronta ad entrare anche lei all’accademia ninja.
E una Reo ormai trentenne che vorrebbe trovare finalmente l’amore e farsi una vita.
Naruto : Atarashi Innoichi letteralmente vuol dire ‘’ una vita che nasce ’’ E si perché per i nostri eroi vedere la nascita dei loro figli vuol dire vedere una nuova vita e dei nuovi e magnifici ricordi da custodire nel tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Mikoto si era svegliata tardi quella mattina, come ormai ogni giorno dopo aver fatto colazione aveva iniziato ad allenarsi con il padre mentre Hikari seguiva gli insegnamenti della mamma.
Ormai avevano entrambe dodici anni ed erano state segnate al loro team per sfortuna non erano insieme, le due Uchiha erano state divise.
Mikoto era con Yui e con quel Fumihiro mentre Hikari era messa con Atsumori e un altro ragazzo, entrambi le morivano dietro e quindi infastidivano spesso Hikari e Mikoto che non voleva vedere nessun ragazzo attorno alla sorella.
Entrambe si erano lamentate per la causa della separazione, ma la nonna non aveva fatto molto anche perché entrambe avevano gli stessi potenziali e pensavano quasi sempre allo stesso modo.
Anche se Hikari stava imparando le arti magiche rimanere in squadra con la sorella non sarebbe andato a suo favore.
Però una nota positiva c’era, Kakashi che era il maestro di Mikoto aveva accettato di allenare anche la squadra di Kurenai assieme.
Quindi gli allenamenti li svolgevano insieme e solo nelle missioni non potevano vedersi.
<< Hikari ? Hai finito con gli allenamenti ?? Andiamo anche noi fuori a giocare con la neve >>.
La ragazzina annuì sorridendo e correndo dalla sorella lasciando Sakura da sola.
<< Onee-chan sono riuscita a rianimare il pesce >>
urlò lei saltandole addosso.
<< Di già ? Ma sei un genio delle arti mediche >>.
Entrambe risero, ripensando poi al giorno dell’esame per diventare Chunin, al primo esame quello del test dove dovevano essere capaci di trovare un modo per prendere informazioni e passare le’esame, le due sorelle si erano aiutate anche se sedute distanti, per loro non era difficile capirsi anche senza parlare e quindi avevano passato il primo esame insieme.
Nella secondo prova, la foresta della morte riuscirono ad incrociarsi e a fare un ottimo lavoro di squadra, il team 3 ( Quello di Hikari ) E il team sette ( Quello di Mikoto ) raggiunsero insieme il luogo che avrebbe visto protagonista la terza prova.
Purtroppo nella terza prova si erano ritrovate proprio loro due faccia a faccia, dovevano combattere una contro l’altra e anche se all’inizio avevano avuto un blocco psicologico e non volevano combattere, Hikari sorprendendo la sorella fu la prima a lanciarsi contro della gemella, i movimenti e gli attacchi erano identici, e alla fine..
Inizio Flashback :
<< Onee-chan >>
<< Si, hai ragione Hikari.. Sei stata brava e sono fiera di te, sei cresciuta e non ho potuto stare con te nel team.. Ma non voglio perdere ne vincere contro di te >>
Hikari annuì e iniziò a curarsi con quel poco che sapeva fare grazie agli insegnamenti della mamma le sue ferite, poi si avvicinò alla sorella curandole una ferita sullo zigomo.
Entrambe uscirono dall’arena dicendo che non avrebbero più combattuto l’una contro l’altra, i genitori erano fieri delle figlie anche se avevano rinunciato, ma quando entrambe corsero mano a mano verso di loro per chiedere scusa, vennero informati tutti i diplomati a Chunin.
Tra tutti i nomi spiccavano anche quello di Hikari e Mikoto Uchiha.
Fine Flashback :
Le due sorelle camminavano tranquille in mezzo a tutta quella neve, ora il loro fratellino aveva iniziato anche lui l’accademia e a loro confronto lui non sembrava esserne tanto entusiasta, anche se lui diceva di voler diventare a dodici anni già Anbu era diverso dalle sorelle che già un mese prima avevano iniziato a prepararsi per l’occasione, lui era più riservato e silenzioso un po’ come il loro papà.
Ma già si allenava costantemente con Sasuke e anche le sorelle quando avevano tempo si allenavano con lui, e a sei anni aveva già imparato la palla di fuoco suprema, ora si stava allenando per lo Sharingan e le due sorelle non vedevano l’ora di vederlo utilizzare quella capacità oculare che loro non avevano avuto la fortuna di ereditare.
Mentre Hikari correva avanti alla sorella, l’attenzione di entrambe furono catturate da Naruto che stringeva la mano ad entrambi i figli.
<< Naruto >>
<< Zio Naruto >>
Urlarono correndo dallo zietto e abbracciando i due cugini.
<< Ragazze, che ci fate qui ? >>
<< Un giro, possiamo rimanere con te ? >>
<< Ma certo >>
Fugaku ne fu felice, quando era in presenza del fratello Neji si sentiva spesso fuori luogo.
Un giorno infatti Neji e lui avevano avuto un bruttissimo confronto.
Inizio Flashback :
<< Sentimi bene nano.. Tu per me non sei mio fratello, non sei nessuno condividiamo solo lo stesso papà ma non ti considererò mai mio fratello >>
<< Perché ? >>
Domandò Fugaku rattristito, lui era contento di poter dire in giro che aveva un fratello ed invece no, Neji non voleva neanche sentirlo nominare, avvolte lo evitava come se fosse malato di peste.
<< Perché ? Hai rovinato tutto. Per colpa tua mamma ora odia il mio papà e io odio te.. Non sei come Minato, lui era mio fratello e tu non dovevi neanche nascere, non sprecare il tuo tempo e vattene, papà appartiene solo a me >>
Disse sputando veleno dalle sue parole, per Fugaku fu come un pugnalata al cuore.
<< No, tu sei cattivo. Io non ho mai avuto il mio papà tu invece si, allora ora tocca a me >>
Neji si avvicinò al fratello più piccolo per stringergli la maglia.
<< Lasciami, me la regalata la mamma questa maglia. Così la rovini >>.
Neji non diede ascolto, poi fissando gli occhi del bambino si convinse a lasciarlo perdere e si allontanò da lui.
<< Di qualcosa a mio padre e te la farò pagare, chiaro ? >>
Quando Naruto arrivò dai due figli con in mano i loro gelati, Fugaku lo abbracciò per dispetto al fratello e perché aveva paura di lui, Naruto gli mise una mano sulla spalla non capendo il gesto del bambino, in realtà non era mai riuscito a capire fino in fondo Fugaku anche se s’impegnava con lui.
Fine Flashback :
Fugaku non si era mai illuso di vedere Naruto e la mamma insieme, anche perché il biondino più volte gli aveva detto che questo non sarebbe mai successo perché amava ancora la moglie, e si aspettava che magari un giorno facessero pace di nuovo, anche se lui non lo sapeva ma Fugaku aveva visto l’ultima lite tra lui e la corvina, come del resto anche le altre e visto che abitavano tutti vicini era impossibile non vederla.
Hinata gli aveva urlato parole come ‘’ Sei un verme, mi hai delusa ti odio non farti mai più vedere ‘’
Poi gli aveva lanciato contro la foto del loro matrimonio che era ancora a casa di Naruto, ormai i due si vedevano solo per puro caso ed Hinata faceva finta che non esisteva, però non aveva mai trattato con freddezza il piccolo Fugaku neanche Reo a dir il vero, un giorno la madre di Neji si era presentata a casa per chiarirsi con la sorella di Sakura, le aveva detto che in fono a lei non l’odiava, perché la colpa ricadeva solo su Naruto, era lui quello che aveva sbagliato più di tutti.
Le due donne si erano abbracciate e poi non si erano dette più nulla, da allora non fecero niente per ritrovarsi a parlare, il loro era solo un chiarimento.
Fugaku non centrava niente, non era colpa sua e Hinata lo aveva detto, ora si chiedeva solo perché Neji fosse così odioso con lui, e avvolte si chiedeva che se non fosse nato forse era meglio.
<< Eccoci a casa >>
Disse Naruto lasciando le mani di entrambi i figli, Fugaku si voltò a sorridergli ma non lo abbracciò, con il tempo aveva smesso anche di voler attirare la sua attenzione a causa di Neji, ma non voleva rinunciare a passare del tempo con lui.
<< Ci vediamo domani Ok ? >>
Disse poi Fugaku.
<< Aspetta, non volevi rimanere a casa da me ? >
Domandò il biondino deluso, Neji fissò prima il padre e poi il bambino dai capelli rosa, aveva usato più volte aggettivi come ‘’ Effeminato o ciliegia ‘’ a causa dei capelli, e Fugaku se la prendeva spesso.
<< No, ho cambiato idea.. Ciao papà >>
Disse correndo a bussare la porta, Reo lo aprì rimanendo sorpresa di esserselo ritrovato dietro la porta, poi il bambino allacciò le braccia attorno al collo della madre.
<< Mah, non capisco proprio quel bambino.. Spero solo che sia felice >>
<< Sarà solo stanco papà.. Andiamo, resto io a casa con te. Lo chiedo alla mamma >>
Disse Neji prendendo la mano del padre, lui non s’interessava se il fratello era triste o meno, il suo scopo era proprio quello di rendergli la vita uno schifo, e ci sarebbe riuscito.

  
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