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Autore: Swagmasta Tommo    09/05/2014    0 recensioni
'mi prometti una cosa?' sussurro appena voltandomi verso il ragazzo seduto vicino a me
'tutto quello che vuoi' risponde sorridendomi
eravamo stesi sull'immenso prato ad osservare le stelle
'saremo infinito?' soffio appena
'te lo prometto Ana. Noi saremo infinito' e quelle parole mi riscaldaro il cuore e gli sorrisi
Grazie Louis mi ha salvato.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 9

EHI! SCUSATE SE AGGIORNO SOLO ORA, MA MAGGIO FA SCHIFO, VERIFICHE SU VERIFICHE E  SONO STATA MOTLO IMPEGNATA,RINGRAZIO TANTO LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO.
ORA VI SALUTO :)


 
 
Già tre settimane erano volate. E io mi sentivo sempre meglio, da non crederci.
E già in queste tre settimane erano cambiate molte cose.
Innanzitutto se vogliamo parlare delle nuove coppiette al primo posto posizioniamo Zayn e Pat, perché grazie a dio sono riusciti a mettere da parte il loro orgoglio e dichiararsi. ricordo ancora Pat che urlava al telefono di essere fidanzata con Zayn.
Tessa ed Harry hanno deciso di frequentarsi e tra poco, sicuro come l’oro, anche loro finiranno come Pat e Zayn.
In queste tre settimane ho iniziato ad uscire molto con Niall e si è dimostrato un grandissimo amico, scherza sempre ed è dolcissimo. Quando ti saluta ti deve abbracciare stretta perché sostiene che se un abbraccio non è fatto nel modo corretto allora non tieni a quella determinata persona.
Ogni giovedì mattina sia Louis che Harry non ci sono e nessuno dei ragazzi al pomeriggio è libero. Nessuno dice nulla, ma io spesso me lo chiedo. Alla sera, però, ci si ritrova a fare maratone di film o giochi alla play da Louis. A proposito, lui continua ad insistere ed io continua a dire di no.
Alla festa di Harry, alla fine, non sono andata anche se praticamente tutti i ragazzi mi hanno pregata e supplicata.
Zoe non si è fatta più vedere né sentire e da quello che vedo, mia sorella un po’ ci sta male.
E’ il 27 aprile, il compleanno di Tessa. Abbiamo pensato di organizzare una festa a sorpresa; ci serviva solamente il luogo adatto e alla fine siamo riusciti a trovarlo: la casa sul lago dei miei nonni che una volta deceduti avevano lasciato la casa a noi, ed era ora di sfruttarla.
Oggi è un venerdì quindi abbiamo deciso di restare là fino a domenica sera.
Harry andrà a prenderla mentre noi l’aspetteremo con tutti gli invitati.
 
All’inizio avevo bocciato l’idea della festa, poi Louis mi ha costretto a venire dicendomi che sarebbe stato tutto il tempo con me.
Siamo al centro della stanza in silenzio aspettando l’arrivo di Tessa.
La porta si apre e quando le luci si accendono, un urlo invade le orecchie di mia sorella
‘SORPRESA!’
L’espressione di mia sorella è bellissima. La bocca leggermene aperta che subito richiude.
‘oh mio dio’ dice ridendo, Harry la stringe da dietro e le sussurra qualcosa
Partono i ringraziamenti, ovviamente attraversa subito la stanza buttandosi addosso a me e Pat che ridiamo sonoramente poi abbraccia tutti gli altri.
La musica parte e io mi volto per cercare Louis, che a quanto pare è sparito. Bene. Fantastico. Che gran stronzo.
‘Nì, andiamo a bere qualcosa?’ chiedo alzando la voce per farmi sentire, il suo sorriso si apre e mi trascina al tavolo
‘che vuoi da bere?’ chiede
‘non lo so, qualcosa di forte tipo alla frutta o qualcosa del genere’ esclamo ridendo e scuotendo la testa
‘sicura? Hai mangiato stasera vero? Sai Ana che non voglio che ti succeda qualcosa’ alzo gli occhi al cielo e poi punto il dito verso una bottiglia rossa
‘quello voglio’ rispondo ferma per poi sorridergli
‘oh, no piccola, quella è Tequila’ ride lui scuotendo la testa
Mi passa un bicchiere
‘inizia prima con questa’ bevo un sorso. Subito un sapore di menta mi invade la bocca poi sento bruciare appena.
‘che roba è?’ chiedo
‘un mojito’ mi fa l’occhiolino e io continuo a bere
‘quando hai finito andiamo a ballare?’ chiedo intanto camminando verso i ragazzi
‘non ti trovavo più’ esclama Pat
‘ero con Niall a prendere da bere’
‘ah va bene, mi raccomando tieniti stretta la bomboletta’ dice Tessa, facendomi l’occhiolino
‘si ,ok’ rispondo di fretta ‘noi andiamo a ballare’ continuo e poi io e Niall entriamo nella massa e lui inizia a muoversi in modo buffo e dopo quaranta minuti stiamo già ballando e ridendo come non mai, ogni tanto qualcuno prova ad avvicinarsi e Niall urla che lo ammazza e io ridendo continuo a ballare.
 
 
Sono passate tre ore, e mi ritrovo seduta sul piano da cucina con un bicchiere di Vodka alla ciliegia. Il quinto bicchiere che bevo e mi sento leggermente ubriaca. Mike entra dalla porta e mi saluta sorridendo poi si siede vicino a me
‘come te la passi?’ mi chiede, anche lui abbastanza ubriaco
‘da dio’ esclamo scoppiando a ridere e bevendo un altro sorso
‘come mai sei qui sola?’ chiede massaggiandosi la testa, io inizio a dondolare le gambe
‘io non volevo neanche venire a questa stupida festa, Louis mi ha detto che sarebbe stato sempre con me, perché io una volta ho avuto dei problemi con un ragazzo. Ho paura che possano farmi male ‘rido 
‘e lui ti ha scaricata’ finisce il racconto per me ed io annuisco
‘che stupida. Mi chiedo perché continuo a credergli. Lui non è fatto per stare con una ragazza senza scoparsela o fare qualsiasi altra cosa ‘ sono ubriaca è confermato.
Sto raccontando a Mike di quello che provo io e non lo conosco neanche. Così rido e basta. La porta si spalanca. E un Louis sobrio e infastidito entra.
‘finalmente Ana!’ esclama arrabbiato. Io alzo un sopracciglio
‘vattene amico ‘ questa volta si rivolge a Mike che scende salutandomi
‘perché lo hai cacciato?’ chiedo infastidita
‘era in mezzo al cazzo ’ risponde rude
‘anche tu’ gli urlo in faccia
‘sei ubriaca? Quanti bicchieri hai bevuto?’
‘non sono cose che ti interessano’ sbotto infastidita scendendo dal bancone e buttando il bicchiere vuoto
‘Ana’ mi ammonisce
‘Louis’ ripeto ballando dentro di me per le risposte coraggiose che dico
‘perché sei da sola?’ chiede poi frustrato
‘forse perché mi hai lasciata così?’ mi volto verso il lavandino lavandomi un dito sporco e appiccicoso
‘mi hanno chiamato un secondo poi quando sono tornato non ti ho più trovato’ urla
‘non urlare’ e proprio quella che urla sono io quindi chiudo le labbra in una linea sottile e seria
‘sto bene anche da sola’ rispondo cattiva
‘no invece, voglio stare con te ’ risponde Louis avvicinandosi a me
‘non ti avvicinare’ gli punto lo spray contro e lui si ferma all’istante, poi sorride leggermente piegando la testa e io credo di perdere la testa. Sto iniziando ad avere caldo con un suo sorrisino. Non posso. Devo darmi una calmata.
Approfittando del mio momento di distrazione Louis fa cadere la bomboletta. Ed io assottiglio gli occhi arrabbiata.
‘ma che fai?’ urlo
‘mi piace questa Ana’ mi elogia facendo un passo avanti
‘no. non… non muoverti’ cerco di respirare lentamente e mi sposto
‘perché scappi. Voglio farmi perdonare, voglio passare la serata con te, Ana’ dice lentamente avvicinandosi a me
‘no, sai che c’è Louis? Mi fai arrabbiare dio!’ esclamo
‘sei così estenuante, dici che vuoi uscire tanto con me quando passi tutto il tuo tempo con altre ragazze ’ grugnisco arrabbiata e infastidita ‘sei matto, poi vieni qua e fai questi sorrisini, credendo di calmarmi o persuadermi e quello che mi da fastidio è che ci riesci! ‘ continuo scuotendo la testa. Lui non parla
‘mi chiedo solo il perché fai così’ sussurro
Lo sento avvicinarsi, ma io ho la testa bassa e sto guardando le mie scarpe.
Louis mi alza la testa appoggiando il dito sotto al mento. Sta sorridendo e si sta avvicinando troppo. E sono un uragano di emozioni, che fanno a lotta tra di loro.
Louis ha appoggiato la mano sul mio fianco e mi ha avvicinato a lui. Non credo di stare bene. Le gambe sono molli e io mi sento in coma
‘che sta succedendo Louis?’ chiedo sussurrando
Louis ha fatto unire le nostre labbra in un leggero ma fin troppo significativo bacio. Poi si è spostato verso il mio orecchio.
‘mi piaci Ana, mi piaci un sacco’ sussurra e una scarica di brividi parte dal collo raggiungendo le gambe.
Io sorrido
‘si. La mia risposta è si ‘ dico leggermente
‘non capisco’ si allontana leggermente
‘accetto di uscire con te ’ gli sorrido imbarazzata e i suoi occhi brillano
‘davvero? Lo sapevo che primo o poi avresti ceduto’ risponde in un cantilena
‘cambio idea Louis’ ridacchio e lui si morde il labbro osservando la mia bocca, e io non credo di essermi mai sentita così bene in vita mia. Sono così elettrizzata
‘Louis?’ chiedo imbarazzata
‘posso baciarti di nuovo?’ chiede velocemente ed io mi  blocco sorpresa. Poi mordendomi il labbro annuisco.
Così mi bacia di nuovo. Non più a stampo, ora la sua lingua si incontra con la mia in un vortice di emozioni, allungo le braccia circondando il suo collo toccando l’attaccatura dei suoi capelli facendolo sospirare leggermente
‘ mi piace baciarti Ana’ sussurra seducente al mio orecchio
‘anche a me’ rispondo timida
Non sto capendo più nulla, non so a cosa pensare. Sono talmente felice ed elettrizzata.
‘Louis?’ lo chiamo mentre lui mi sta abbracciando
‘mh?’ mugugna
‘mi vien da vomitare’ rispondo staccandomi
‘come sei dolce, io ti abbraccio e faccio pure il carino e tu mi elogi in questo modo’ sorride leggermente
‘Louis, sto per vomitare’ e spalanco la porta correndo in mezzo alla folla, cercando disperatamente il bagno e mi ci fiondo dentro cadendo in ginocchio con la faccia sul wc a vomitare l’anima. Mi sento malissimo e senza forze, poi una mano mi solleva i capelli e mi accarezza la schiena, il profumo di Louis mi entra nelle narici e dopo un respiro profondo ecco ancora la seconda scarica d’anima. Sembra quasi che con il vomito esca sul serio la mia anima, forse il mio passato.
‘tra poco ti sentirai meglio’ mi sussurra Louis
‘taci’ borbotto prima di vomitare di nuovo e lo sento ridere.
‘non c’è di che Ana’ ridacchia
Mi sono fatta la coda ai capelli e sono seduta tra le gambe di Louis che a sua volta è seduto sul pavimento con la schiena contro a vasca.
‘ti senti meglio?’ chiede poi baciandomi la testa
‘mh mh ‘ rispondo annuendo
‘è stata la tua prima sbronza?’ chiede divertito
‘si, è orrendo. Ho deciso che non mi ubriacherò mai più’ rispondo in un lamento
‘e lo hai fatto per me. Mi sento così lusingato’ ridacchia e io gli do una piccola gomitata scherzosa
 
 
Apro leggermente gli occhi e mi guardo attorno. Sono sul letto e alla mia destra si trova Niall che dorme a pancia in giù con i capelli tutti arruffati. È così carino quel ragazzo che ti viene voglia di stringerlo come un peluche.
Mi alzo leggermente e mi porto subito le dita sulle tempie massaggiandomi leggermente la testa cercando di lenire il dolore. Ho ancora il vestito addosso, così mi avvicino all’armadio della stanza che ho deciso di utilizzare in questi giorni e prendo un paio di pantaloncini corti di tuta e una maglietta larga, per poi cambiarmi.  Dopo di che scendo per le scale andando verso la cucina. La casa è sorprendentemente pulita.
Seduti sugli sgabelli della cucina che si lamentano ci sono Pat e Tessa.
‘buongiorno’ sbiascico aprendo il frigorifero ed estraendo un succo di frutta
‘ehilà’ esclama Pat facendomi fare una smorfia di disapprovo per il suo tono estremamente alto.
‘ho un dolore allucinante alla testa’ rispondo versandomi il succo in un bicchiere e prendendo il pacchetto di biscotti.
Tessa mi lancia una pastiglia
‘bevi, sorellina’ mi fa l’occhiolino
‘come avete fatto a pulire tutto?’ chiedo dopo aver bevuto la pastiglia
‘è stato semplice’ ride Pat
‘ieri sera ad un certo punto Harry è salito sul tavolino e ha urlato “se sporcate giuro su dio che non vi faccio uscire da qua e pulite voi” così alla fine abbiamo dovuto solo sistemare i divani e buttare le bottiglie. È stato semplice. Ci vuole polso fermo ‘ conclude Tessa pavoneggiandosi
‘ecco il bello di avere loro come fidanzati’ ridacchia Pat con gli occhi luminosi
Quasi mi strozzo
‘state insieme?’ esclamo verso Tessa che intanto è arrossita ed ha annuito
‘oh, mio dio è fantastico!’ quasi urlo saltellando
‘è più felice lei di me’ ride Tessa facendoci ridere
Mi siedo ed inizio a mangiucchiare i biscotti ascoltando il racconto di Tessa su come Harry si era dichiarato e i racconti di Pat su lei e Zay.
‘e tu che hai fatto ieri sera ubriacona?’ mi prende in giro Pat. Io avvampo immediatamente
‘io e Louis ci siamo baciati’ sussurro arrossendo
Tessa e Pat si battono il cinque urlando e saltellando continuando ad esclamare “te l’avevo detto” “lo sapevo, sono un fottuto genio” mentre io ridevo
‘vado a svegliare Harry’
‘lo sappiamo che non vuoi solo svegliarlo’ io e Pat esclamiamo insieme e Tessa alza il medio.
‘Ana. devo dirti una cosa ‘ sussurra
‘dimmi’ chiedo preoccupata
‘io e Zayn lo abbiamo fatto’ dice mordendosi il labbro
mi ingozzo con il biscotto
‘oddio, è fantastico. Come è stato?’ le chiedo curiosa e lei inizia a raccontarmi tutto, tralasciando i dettagli che le ho pregato di non dire.
Si sentono delle voci e alla porta compaiono Zayn e Louis. Zayn a dorso nudo con un paio di bermuda blu, poi mi volto verso Louis e sputo il succo. Lui è in boxer.
Si voltano verso di me. Pat ride rumorosamente e io sorrido timida borbottando un leggero ciao.
‘è tutto ok, Ana?’ chiede Zayn divertito
‘non commentare’ lo minaccio facendo ridere tutti i presenti
‘come hai dormito?’ chiede Zayn a Pat rivolgendole un bellissimo e dolce sorriso e così loro iniziano un loro discorso di cui i mi sento il terzo in comodo. Perciò mi volto verso Louis che si è appena seduto con una tazza di latte.
‘condividi i biscotti?’ chiede sorridendo, così lentamente li sposto tra noi due.
‘come va la tua testa?’ chiede poi
‘ Ora sta passando’ rispondo sorridendo
‘sono stanco morto’ borbotta Louis mangiando un biscotto
‘non dirlo a me. Non so neanche che ore sono ma voglio tornare a dormire. Mi sento così esausta’ mi lamento facendolo ridacchiare
‘torna a letto’
‘volevo passare un po’ di tempo con i miei amici, ma tu mi rifiuti, grazie’ ridacchio alzandomi
‘tra poco ti raggiungo in camera’ mi sussurra all’orecchio baciandomi la guancia
Ansiosa torno di sopra, ovviamente dopo essermi lavata i denti e mi lancio sul letto. Accorgendomi solo dopo che di fianco a me c’è Niall. Che però si sta muovendo.
‘giorno’ sbiascica strofinandosi gli occhi e scompigliandosi da solo i capelli.
‘come stai?’ chiedo sorridendogli
‘mi sento morto’  dice ridendo, poi si alza
‘vado a mangiare’ esclama ed io alzo gli occhi al cielo.
Chiudo gli occhi spostandomi dalla parte di Niall cercando di dormire.
‘Louis!’ urlo quando mi salta addosso ridendo
‘che c’è tesoro?’
‘mi stai schiacciando’ gracchio ridendo, così lui si sposta e si alza andando verso la porta
‘dove vai?’ chiedo allarmata
‘chiudo la porta, non scappo ’ ghigna, alzo gli occhi al cielo dandogli le spalle e chiudendo gli occhi
‘ti sei offesa?’ mi prende in giro
‘voglio dormire, Lou ‘ dico con gli occhi chiusi. Sento il suo respiro sul mio collo così apro di scatto gli occhi
‘che fai Louis?’ chiedo
‘shh, dormi. Io ho bisogno di tempo per addormentarmi’ mi sussurra all’orecchio
‘non riesco a dormire così’ mi lamento in un sussurro, lui ridacchia
sospiro alla fine
‘va bene, ora sto fermo ’ dice e si corica dandomi le spalle e standomi il più lontano possibile, così sospiro e mi rigiro chiudendo gli occhi cercando di dormire
‘Lou?’ lo chiamo in un sussurro dopo dieci minuti
‘dimmi’ risponde lui in un sussurro
‘potresti metterti come prima?’ chiedo sprofondando dalla vergogna. Un secondo dopo lui mi sta abbracciando da dietro con le gambe sulle mie e il mento sopra la mia testa.
 
Sento dei rumori fastidiosi, così infastidita apro gli occhi. Sposto il braccio di fianco a me e la mia mano colpisce la  pancia di Louis e lui sussulta, poi si rigira di lato aggrappandosi, nel vero senso della parola, a me. Inizio ad osservarlo. Ha un viso ben definito e rilassato, alcune ciocche gli ricadono sugli occhi così le sposto stando il più leggera possibile per paura di toccarlo. Delle volte mi sento a disagio con lui, non sono abituata a stare con un ragazzo dopo quello che mi è successo.
‘mi sciupi’ ridacchia lui aprendo un occhio, io arrossisco
‘cosa?’ chiedo sbattendo le ciglia
‘mi stavi osservando, tesoro’ ammicca
‘ma che dici?’ trillo io ridendo
Lui si alza con uno scatto sedendosi e sorridendo complice.
‘ammettilo’ esclama
‘ma non ho fatto niente’ dico sorridendo e sedendomi a gambe incrociate
‘Guarda che se non lo ammetti ti faccio il solletico ‘ minaccia e io rido rumorosamente
‘non soffro il solletico ‘ e lui strabuzza gli occhi facendomi ridere
‘non ci credo’ scuote la testa
‘chiedilo a Tessa’ rispondo ridendo di nuovo
Scende dal letto aprendo la porta e correndo da Tessa
Qualche minuto dopo sbuca nella stanza
‘non vale’ borbotta poi sorride ghignando
‘non hai niente per farmi confessare’ dico divertita
‘oh, invece si ‘ la sua voce ora è leggermente più roca del solito e un brivido si irradia nel mio corpo, soprattutto ora che Louis mi sta guardando intensamente.
‘sai, Ana’ dice con un tono di voce leggero e con le pupille leggermente allargate chiudendo la porta
‘io ricordo che hai sputato il succo quando sono entrato in boxer’ sussurra osservandomi, io mi muovo a disagio. Qualunque cosa voglia fare, non credo sia bella.
‘dopo non mi hai più guardato fino a quando non sono entrato in camera tua vestito, quindi’ lascia in sospeso la frase facendo un giro su se stesso fermandosi poi e inclinando la testa
‘ti farò confessare in un modo tutto mio’ continua sussurrando ‘userò il mio corpo’ finisce. Giuro di stare tremando, non per la paura. Ho come una specie di blocco nello stomaco, la gola secca e sento improvvisamente un caldo asfissiante.
‘non’ mando giù la saliva ‘non credo di capire’ mento, sperando di aver capito male
‘ho intenzione di spogliarmi Ana’ mi sorride, per poi togliersi la maglietta, io credo di non riuscire a respirare. Inizia a camminare avanti ed indietro
‘allora?’ chiede spezzando il silenzio
‘non capisco perché sei ostinato a sapere se ti guardavo o no’ mi lamento
‘sei come sono fatto’ sorride divertito quando alzo gli occhi al cielo
‘vuol dire che continuerò a spogliarmi’ dice e anche i pantaloni finisco a terra.
Si volta e ridacchiando si schiaffeggia il sedere ‘vedi come è bello?’ chiede ridendo quando io divento viola dall’imbarazzo.
‘Louis per piacere’ cerco di convincerlo
‘ah, quindi non funziona?’ chiede, non dando peso alle mie parole
‘Louis’ mi lamento poi quando si porta le mani verso l’elastico dei boxer mi ingozzo con la mia stessa saliva
‘che fai?’ trillo spaventata, lui alza la testa verso di me guardandomi poi mi sorride
‘secondo te?’ dice, poi fa per toglierli quando io urlo divertita e spaventata, con l’adrenalina nelle vene, spiaccicandomi il cuscino sulla faccia
‘va bene! Ti stavo guardando’ sbiascico con il cuscino premuto sul viso
‘non ho sentito, sposta il cuscino’ ride
‘tu vestiti’ dico, cercando di regolare il mio battito
‘fatto’ esclama divertito Louis
‘sei matto ‘ scuoto la testa ridendo mentre tolgo il cuscino
‘sto spettando’ si butta sul letto ridendo
‘ti stavo guardando’ dico rossa in viso.
‘ora sono molto contento, possiamo scendere’ dice sorridendo
‘tu vai, io arrivo subito’ gli rispondo quando lui è alla porta
‘sisi, riprenditi, tesoro’ mi fa l’occhiolino ridendo
Due minuti dopo scendo le scale. I ragazzi sono seduti sui divanetti e stanno ridendo.
Così mi siedo con loro e penso a Dafne. Mi manca un sacco, ma adesso ho qualcuno che mi fa stare bene, come mi faceva stare lei. Sono questi ragazzi, che pur conoscendoli poco, sono entrati come una mandria di bufali nella mia vita, cambiandola completamente. Poi penso a Louis, e subito la parola casino compare in segni cubitali nella mia testa. In realtà è un po’ un casino, non so come mi sento, cioè sono piena di pensieri ed emozioni, sono così piena da non riconoscerle tutte.
Poi ripenso a Tom, e l’unica sensazione che provo ora è solo odio e disgusto.
Pat credo sia una di quelle persone che arrivano quando meno te l’aspetti e ti fanno venire voglia di vivere a pieno la tua schifossissima vita. Arriva tutta sorridente e non c’è modo di evitarla. Anche Niall, penso sia una di quelle persone favolose che vive la vita ridendo e mangiando a volontà, ha un’allegria che sprizza da tutti i suoi pori e la sua risata penso sia una delle cose più belle di questo mondo. Poi incontro gli occhi di Louis e cambio assolutamente idea, credo che comunque la risata di Niall sia al secondo posto dopo gli occhi di Louis.
‘Ana, ha chiamato John’ mi avvisa mia sorella e mi si congela il sangue
‘oh, ok’ dico apatica
‘ragazzi io pensavo di andare a fare un giro al lago, ci state?’ eccola, come vi ho detto Pat con la sua allegria. Così le sorrido ringraziandola.
‘si, così si prende il sole. Mettiamoci in costume’ io subito inzio a scuotere la testa
‘no, io non mi metto il costume’ rispondo veloce poi ‘ma se volete voi mettetelo’ continuo sorridendo sforzata.
‘uhm, va bene. Ana e Tess dovete assolutamente venire in camera d ame ad aiutarmi’ esclama Pat, alzandosi in piedi Zay si lamenta, ma poi la sua ragazza le lascia un tenero bacio sulle labbra e corre di sopra ridendo, seguita da noi.
Appena chiusa la porta, Pat si fionda verso di me
‘devi spiegarmi questa storia del non mettere il costume’ mi minaccia, Tessa intanto spia nei suoi cassetti dove vi ha messo i costumi.
‘ho dei problemi’ dico in un sussurro
‘hai i ciclo?’ chiede sorridendomi
‘no’ scuoto la testa sedendomi sul suo letto
‘e allora cosa c’è? Pensi di essere troppo magra?’ chiede insistendo dolcemente
‘no, cioè non è un problema quello, non starei girando per casa in pantaloncini corti’ rispondo ridendo
‘Ana, diglielo’ mi incita mia sorella
Mi alzo in piedi e sollevo la maglia sulla schiena e aspetto in silenzio, poi sento una mano tremante che si appoggia sulla mia schiena tracciando quelle profonde e dolorose cicatrici.
‘ne ho qualcuna sul davanti’ dico girandomi e mostrandogli il fianco
Mia sorella non guarda, le odia anche lei, dice che se le guarda piange e non vuole.
‘Ana’ sussurra Pat tuffandosi tra le mia braccia piangendo.
Mia sorella si avvicina a noi e si unisce anche lei. Silenziosamente Tessa piange e i miei occhi di conseguenza si umidisco ma non piango, ormai il fatto di avere queste brutte cicatrici è superato.
 
Ero davanti allo specchio in camera mia, mi guardavo nel modo in cui si guarda una persona morta. Perché io mi sentivo in quel modo, senza nessun sentimento, vuoto e basta. Aria che fluttuava in uno spazio chiuso.
E iniziai a piangere silenziosamente poi iniziai a graffiarmi la pelle, la schiena cercando di allontanare il dolore e le ferite, volevo mandare via tutto.  E continuai così per minuti singhiozzando rumorosamente e poi urlai con tutto il fiato. Ed eccola, la porta si spalancò e Tessa mi corse incontro abbracciandomi e piangendo, insieme a me, avvolgendomi nel calore come solo lei sapeva fare.
 

Sono  di spalle quando la porta si spalanca, sono senza maglia e davo la schiena alla porta anche mentre la voce di Niall si ferma all’improvviso
‘Ragazze noi…’                                                   
‘Cristo santo che roba è questa?’ esclama spaventato, io mi volto e piango.

 






 
  
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