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Autore: Nihal07    09/05/2014    2 recensioni
Dopo continui attacchi a villaggi vicini, il Team Kakashi è costretto ad indagare e soccorrere gli eventuali superstiti. Qui Kakashi incontra una ragazza. Una strana ragazza, tremendamente somigliante a Rin. Che sia lei?
Forse si. Lei conosce la sua storia, le sue emozioni, ma sembra essere tornata per vendicarsi di lui.
In questo momento difficile, il jonin sarà però affiancato dai suoi allievi, in particolare da Sakura...
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo VII

 

“Kakashi.”
“M-Miko?”
La mora annuì. “Come ti senti?”
L’uomo non rispose.
“Faresti bene a mangiare qualcosa o non finirà bene per te. Potresti non farcela.”
“Fidati…” Il jonin sorrise amaro. “Sarebbe meglio.”
“Non dire così! Non saprei che fare poi.”
Kakashi tornò serio. “Perché non te ne vai? Tu puoi scappare.”
Miko sorrise. “Non saprei dove andare. E poi Rin non è cattiva con me.”
“Perché ti tiene qui?”
La donna si morse il labbro inferiore. “Conosco delle tecniche speciali. Posso controllare le persone.”
“Prendere il loro posto? Come se tu entrassi dentro di loro?”
Kakashi pensò alla famiglia di Ino. Capovolgimento Spirituale?
Miko annuì. “Esatto.”
“Forte…”
La ragazza sorrise. “Nessuno ha mai definito la mia tecnica con tale aggettivo.”
“Allora devi aver vissuto con delle persone davvero noiose.”
Miko gli appoggiò una mano su un ginocchio e rise leggermente. “Grazie.”
Kakashi annuì e prese la parola. “Miko, sono stanco… Puoi andare, per favore?”
“Come vuoi.” La mora si alzò e uscì lentamente. “Ci vediamo domani.”
Così l’uomo rimase solo. Ma stavolta i pensieri non gli affollarono la mente. Era troppo stanco persino per riflettere.
 
 
Sakura seguì sospettosa l’uomo.
Quando quest’ultimo si allontanò per la terza volta, quel giorno, la rosa entrò senza fare alcun rumore.
Socchiuse la porta dietro di lei e si guardò intorno.
Non c’erano persone a controllare l’entrata e stava iniziando a sospettare che quell’uomo fosse un abitante del villaggio, rimasto a causa della sua cocciutaggine.
Le stanze erano davvero molte. Le vennero i brividi notando una vaga somiglianza dell’ambiente e dell’atmosfera a quelli nel covo di Orochimaru.
Sospirò e iniziò ad aprire una per una le porte che davano sul corridoio.
Passato in rassegna il piano terra, si diresse al primo, facendo attenzione a non attirare l’attenzione e tenendosi sempre pronta a controbattere in caso di attacco nemico.
Quando ormai la tristezza stava per travolgerla, aprì l’ultima porta del piano e la chiuse dietro di sé.
“Chi… C’è?”
Al suono di quella voce, il cuore della rosa perse un battito.
Questa si girò e per poco non saltò al collo dell’uomo che aveva appena parlato, dalla gioia. Cercò piuttosto di restare calma e pensare subito ad un piano per uscire.
Si avvicinò lentamente e gli appoggiò una mano sul viso. “Kakashi… Cosa ti hanno fatto?”
“Sakura…?” Il jonin tossì un paio di volte. “Devi andare via… Oppure…”
“No, no… Tu vieni con me.”
“Non ce la faccio.”
La rosa si morse il labbro inferiore e mise una mano sopra la ferita di Kakashi.
Questo, d’altra parte, si piegò dal dolore e strinse i denti.
“Ora non sanguini più, ma hai bisogno di cure più approfondite e mirate. Ti porto in un posto sicuro.”
L’Haruno si concentrò, ruppe le catene che tenevano bloccato Kakashi e dopo un paio di tentativi riuscì a fare in modo che si alzasse, sorretto in parte da lei.
“Sakura… Sei tu vero?”
La rosa gli sorrise, cercando di cacciare indietro qualche lacrima di preoccupazione mista a gioia, ed essere la più rassicurante possibile. “Si, e ora mettiamo la parola “Fine” a questo incubo.”
 
Con le poche forze che gli rimanevano, i due jonin riuscirono ad uscire dal confine del villaggio.
“Non manca molto.”
Dirigendosi da Kakashi, la rosa aveva trovato un posto abbastanza tranquillo, anche se poco confortevole. Era una specie di grotta, un incavo nella roccia che per lo meno poteva ripararli dalle intemperie nel caso ci fossero state. La boscaglia però non li aiutava per niente. Infatti era tutto, tranne che fitta.
I due entrarono e la ragazza aiutò Kakashi a sedersi.
“Ora ti curo le ferite.”
L’uomo annuì e chiuse gli occhi. Non aveva nemmeno la forza per muoversi, nonostante il dolore pulsasse più forte che mai.
“Certo che hai scelto un posto sicurissimo…”
“Kakashi, era uno dei più vicini al confine.”
“Si… Hai ragione. Scusami.”
Sakura sospirò e sorrise. “Per questa volta ti perdono.”
Il jonin si mosse leggermente, notando un leggero miglioramento. “E Naruto?”
La ragazza si irritò leggermente. “Pensi che non abbia le capacità di venire fino a qui da sola e fronteggiare tutti i nemici che potrebbero capitarmi a tiro?”
Kakashi sorrise tra sé e sé notando la stizza nella voce dell’Haruno. “Penso che lui non ti avrebbe mai lasciata venire da sola. E Tsunade?”
Sakura arrossì e si vergognò per un attimo di essere andata via senza avvisare nessuno.
“Mi ha dato libera scelta. Naruto si metterà in viaggio appena tornato dalla sua missione.”
“Lo trovo giusto…”
“Ho finito.”
Sakura si sedette di fianco a lui. “Ti senti meglio? Ora le ferite sono state curate ma devi riposare.”
Non arrivò nessuna risposta. O almeno, nessuna risposta esplicita.
La rosa sentì ad un tratto un peso sulla spalla, come se qualcuno si fosse appoggiato.
Non si girò subito, per evitare di guardare l’uomo imbarazzata, ma sentendolo respirare profondamente, capì che si era gia addormentato.
Lentamente, si spostò, in modo che il jonin potesse cadere tra le sue braccia.
Quando questo avvenne, appoggiò la testa di lui sulle sue gambe e cercò una posizione comoda per lei.
Sospirò e poi disse qualcosa sottovoce. “Sono contenta di aver infranto le regole.”
 
“Miko!!”
Un uomo entrò di colpo nella stanza della mora e trafelato la guardò con gli occhi spalancati.
“Cosa vuoi Takao?”
“Kakashi… Non c’è più. È scappato.”
La donna si meravigliò per un attimo, ma poi tornò seria. “Sei uno stupido. Non può essere scappato sulle sue gambe.”
Miko tornò a leggere il grosso libro posizionato davanti a lei, sulla scrivania. “Quella ragazza dai capelli rosa deve averci fatto visita senza che tu te ne accorgessi. Ma non preoccuparti… Kakashi tornerà sicuramente.”




 
  
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