Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: GingerAngel    09/05/2014    3 recensioni
"Su uno di quei sedili vi era seduta una ragazza,sulla ventina. Aveva lunghi capelli color cioccolato,la pelle candida e chiara,un viso su cui spiccavano due enormi occhi azzurri rivolti pensierosi aldilà del finestrino..."
Katherine sta costruendo la sua vita ma ha molti dubbi e la sua unica risposta ha i capelli rossi, suona e si trova su di un qualche palco di un qualche locale
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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GIVE ME LOVE.



Mi svegliai ancora in preda alla sbornia della notte precedente,convinta che fosse l'alba mi precipitai sotto la doccia e feci colazione con la calma più assoluta. Mi vestii e controllai l'orologio: 9:30,le lezioni erano già cominciate da un bel pezzo quindi mi precipitai in compagnia del mio iPod sul pulman e mi diressi verso l'università.

Alla fine delle lezioni aspettai Jess,che frequentava con me l'università e ci incamminammo verso il burger king che dava di fonte alla stazione della metro:

“Cos'è successo dopo che me ne sono andata?” iniziò lei.

“Niente di che, le solite cose: Peter e Josh completamente ubriachi...” risposi completamente annoiata.

“Si ma io intendevo con il cantante..” ribatté lei

“Ah,niente... Mi ha dato una mano a caricare i due pesi morti sul taxi...” cercai di essere indifferente ma lei continuava a mandarmi occhiatacce di chi ha brutte intenzioni.

“Andiamo Kat,sono la tua migliore amica,le vedo certe cose... Cosa ne pensa Michael di questo?”

Touché.

Michel era il mio “ragazzo”, ci saremo dovuti sposare tra 2 mesi,costretti dai nostri genitori. I nostri genitori e parenti avevano interessi economici reciprochi e se io lo avessi sposato gli interessi e i guadagni sarebbero duplicati.

Io fingevo di amarlo,ogni istante della mia vita. Io volevo avere qualcuno vicino che mi amasse veramente,che non si soffermasse solo ai soldi o al sesso. Anch'io mi meritavo una persona che mi facesse battere fortemente il cuore,che non mi tradisse,come era già successo.

“Mi ha tradita parecchie volte e lo sai. Sono stufa di essere usata solo come oggetto e ho bisogno di qualcuno che si interessi veramente a me,quindi...” proseguimmo a parlare finché il grigio cielo di Londra non divenne completamente blu,dopodiché mi fiondai a casa in cerca di pace e riflessione.

I giorni passavano e non facevo altro che pensare al nostro incontro,così semplice ma toccante. I suoi capelli arancio-rosso rimasero impressi nella mia mente come niente prima d'ora.

Ma tutto ciò era assurdo,mi sarei dovuta sposare a breve e mi ero invaghita di un altro uomo.

Michael aveva notato il mio cambiamento d'umore e iniziò a farmi l'interrogatorio su tutto quello che mi era successo,accennai solo su Ed non volevo si facesse strane idee.

“Amore,sono seriamente preoccupato. Perché sei così fredda e pensierosa?” mi chiese voltandosi e afferrandomi dai fianchi,pensava di potermi sollevare l'umore con del falso affetto.

“Sto bene,ma lasciami in pace” gli dissi con aria apatica scansandomi dalla sua presa.

“Eddai” si avvicinò e mi strinse più forte che poté e tentò di togliermi la maglia.

“Ti ho detto che non ho niente vattene!” gli urlai contro e cercai di aprire la porta che dava sul corridoio del lussuoso appartamento nel centro londinese,ma una mano mi strinse tango da graffiarmi il bacino. Michael chiuse la porta sbattendola e trascinandomi dentro. Mi sbattè sulla porta e con la mano iniziò a togliermi la maglia per poi passare ai pantaloni,mentre mi baciava.

La mia faccia era completamente distrutta dalle lacrime e nonostante ciò lui continuò,trascinandomi a forza nella camera da letto.

Quella sera,quando finalmente Michael ,stremato, si addormentò ebbi l'occasione per scappare da quell'inferno così presi l'ascensore e mi fiondai sotto la pioggia notturna di Londra. In giro non c'era quasi nessuno, apparte qualche studente adolescente ubriaco e giovani amiche a braccetto in cerca di compagnia per la sera. Decisi di andare a bere,bere per dimenticare. Lo odiavo,odiavo tutti e tutto ma non potevo fare niente,se non bere e dimenticare. Mi fiondai nel primo locale che trovai e mi sedetti al bancone,davanti a me una ragazza dagli occhi neri come la cenere e i capelli del medesimo colore raccolti in una coda mi sorrise,forse aveva capito. Aveva capito che ero rotta,distrutta,stanca. Volevo morire. Ma lei mi sorrise,forse perché aveva notato l'enorme livido violaceo contornato dai graffi vicino al collo.

“Posso aiutarti dolcezza?” mi chiese.

“bourbon” risposi e le ricambiai il sorriso.

“adatto per chi deve dimenticare” mi porse un bicchierino su cui c'era il liquido tendente all'arancione che ormai conoscevo più che bene.

Era come il colore dei suoi capelli.

Mi persi nei miei pensieri e inizia a mandare giù il liquido nel bicchiere.

Sorso dopo sorso.

Bicchiere dopo bicchiere.

Ricordo dopo ricordo.

Delusione dopo delusione. Ad un certo punto sentii la mia testa sempre più pesante e caddi a terra semi cosciente.

L'ultima cosa che ricordo era una chioma rossa e due occhi azzurri come il mare.


SPAZIO AUTRICE:

Mi scuso immediatamente per gli eventuali errori di ortografia o lo sbagliato uso dei verbi,ma sto passando giorni e settimane infernali grazie alla scuola. Ringrazio tutti quelli che leggono la storia,siete fantastici,grazie. Spero ancora in una vostra piccola recensione,grazie mille.
Mi scuso per il ritardo.
P.s. La prossima settimana sarò in una gita di tre giorni con la scuola quindi non so ancora bene quando potrò aggiornare,ma di sicuro presto :')
Baci e buona serata.

 

   
 
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