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Autore: Blood Candy    10/05/2014    4 recensioni
Cosa succederebbe se Frank andasse in guerra? Se Gerard entrasse nuovamente in depressione, e se il suo unico appoggio in questo momento fossero le lettere scritte ad Helena e..
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Give me a kiss to remember

Introduzione




Frank, come da routine, si stava dirigendo in cucina per la cena.

Si sarebbe seduto, e in quel momento sarebbe arrivato Gerard sfogliando la posta e lamentandosi delle bollette.

Avrebbe chiuso distrattamente la porta con un piede e avrebbe posato le buste bianche sul tavolo in entrata assieme alle chiavi; avrebbe alzato come sempre lo sguardo, e una volta incrociato quello del più piccolo sarebbe corso tra le sue braccia e gli avrebbe stampato un bacio dal gusto dolce sulle labbra.

Come al solito il cuore di Frank si sarebbe sciolto nel vedere quegli occhi olivastri che che brillavano solo per lui, e si sarebbe reso nuovamente conto di quanto amava quel ragazzo.

Velocizzò il passo, voleva che tutta quella perfetta routine rivivesse il prima possibile, ma il ragazzo tardava.

Le lancette ticchettavano nel silenzio e rendevano anche più straziante l'attesa.

Era passato un quarto d'ora.

“Avrà trovato traffico” pensò Frank, che come al solito cercava il lato positivo in quella situzaione.

Forse gli stava preparando una sorpresa, cosa ne poteva sapre lui, da casa, di quel ritardo.

La fame però lo stava accecando, ma dato che lui aveva preparato quel pasto per due persone, da due persone sarebbe stato consumato; a lui non si faceva cambiare idea.

 

Tic..toc..tic...toc..

Il tempo passava, le lancette tintinnavano, e non aveva ricevuto neppure una chiamata.

Se fosse stato in auto, per un ritardo così lo avrebbe di certo avvisato, Frank era sempre il suo primo pensiero.

Ma sullo schermo graffiato di quel vecchio telefono non comparivano quelle sei lettere che avrebbero potuto tranquillizzarlo.

Per Gerard, Frnak era il suo intero universo; era la luce che illuminava le sue notti e il sole che rallegrava le sue giornate.

Era un ombrello sotto cui ripararsi per la pioggia, era la sua casa.

La piccola figura di quel ragazzo si alzò rassegnata dalla sedia ed andò a mettere via quei pasti diventati ormai troppo freddi per essere consumati.

Prese il suo bicchiere di vino e si diresse verso la finestra, cercando forse conforto nelle luci della città, o più semplicemente sperando di vedere la figura del suo ragazzo comparire nella sua visuale.

Provò a chiamare, ma non ricevette risposta.

Era passata più di un' ora, decise di uscire a cercarlo.

Prese la giacca, la prima che gli capitò in mano, infilò distrattamente le scarpe da ginnastica e si precipitò giù dalle scale.

Le scarpe era proprio accanto all'uscio, le avrebbe dovute mettere via Gee una volta tornato, come sempre.

Correva giù dalle scale con una velocità incredibile, probabilmente saltando tre o quattro gradini alla volta.

Faceva un rumore enorme, ma quei singhiozzi erano più potenti.

Provenivano dal sottoscala, dapprima neppure si avvicinò per scoprire chi li stesse producendo, tanto impegnato era nella ricerca del suo amato.

Preso da degli inutili sensi di colpa tornò indietro.

Era Gerard.

Frank si avvicinò velocemente – Mi hai fatto preoccupare sai? Non farlo mai più- tentò di abbracciarlo, tutto ciò che ottenne fu uno schiaffo.

Provò semplicemente ad avvicinarsi, ma Gee si allontanò maggiormente guardandolo impaurito.

-Ehi.. sono io, che succede?- Frank non capiva, che aveva fatto?

-Tu...tu come hai potuto!- il ragazzo dai capelli neri si alzò lasciando l'altro da solo, stordito.

Notò una busta aperta a terra, non capì subito.

Poi notò: era la lettera.

Se n'era completamente scordato, era successo tanto tempo prima.

Preso dall'emozione dei suoi amici si era iscritto al volontariato per la guerra, per fare il soldato.

Era successo qualche anno prima, e per qualche strana ragione era stato preso, nonostante la sua misera altezza.

Credeva che la burocrazia non avesse notato il suo nome, credeva di esserne sfuggito, ma ora quella lettera era là, spiegazzata a terra e bagnata da mille lacrime calde.

La raccolse al volo, e corse nuovamente su per spiegare a Gerard.

Bussò alla porta, non ricevette risposta.

Tentò ancora, ma nulla; tirò quindi fuori le chiavi per aprire da sé.

Gerard era chiuso in camera, lo poteva sentire urlare, ogni lacrima che toccava il cuscino trafiggeva il cuore di Frank come una lama, poteva sentire tutto quel sangue disperdersi in sé, rendendolo caldo, bollente.

Gli era salita la febbre, forse, in quel momento non importava.

Provò a chiamare il ragazzo dall'altra parte, ma questo faceva finta di non sentirlo.

Sarebbe uscito prima o poi.

 

 

Passarono delle ore, Gerard era ancora chiuso là dentro, forse aveva fame.

Frank pensò di passargli il piatto che aveva precedentemente messo via attraverso la finestra, magari lo avrebbe apprezzato.

E nella notte più fonda, quando il ragazzo che attendeva il suo amato accanto la porta si era addormentato, l'altro uscì dalla stanza con fare furtivo.

Non fece in tempo a raggiungere la bottiglia d'acqua che Frank si svegliò, e per qualche ragione riuscì a bloccarlo senza che Gerard facesse troppa resistenza.

Gli parlò, gli spiegò la sue motivazioni, parlò per un ora buona, nel mezzo della notte.

L'altro non rispondeva, si limitava ad osservarlo.

I suoi occhi bramavano un bacio, ma Frank non aveva il coraggio si guardarli, perché forse sarebbe scoppiato in lacrime.

Non poteva mostrarsi debole, non poteva avere paura.

La sua paura avrebbe potuto significare una qualche insicurezza, non poteva avere dubbi sulla sua sopravvivenza.

Se fosse morto, lo sapeva che Gerard non l'avrebbe mai sopportato.

 

La settimana successiva passò così, Gerard non rivolgeva parola a Frank e Frank non guardava negli occhi Gerard; tutto era rimasto fermo a quella notte.

Ma le cose non cambiavano, le cose non cambiano mai.

 

Le lacrime ripresero a scorrere solo dopo il fischio di quel treno in partenza, e il silenzio fu spezzato

-Ciao-

 

 

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Salve GGGente, sono sempre io
Ho deciso di ripubblicare la storia aggiungendo una breve introduzione (mooolto breve)
Spero non vi dispiaccia
With Rage n Love
BrainStew_Athy

   
 
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