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Autore: Ashura_exarch    10/05/2014    2 recensioni
Cosa fareste se veniste trasformati in pokemon? Nessuno saprebbe rispondere con certezza, nemmeno i pokemon stessi saprebbero cosa fare se venissero trasformati in umani. Matt ed Allyn sono due studenti di Litiopoli, nella regione di Annor, e durante una gita nel bosco succede loro qualcosa di inaspettato.
Nonostante non sia riuscito a finire di leggere "Il signore degli anelli", sono rimasto affascinato dallo stile di scrittura di Tolkien, che descrive tutto per filo e per segno. Per questo nella mia storia non troverete né descrizioni mancate né salti temporali. Per cui buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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19. Liberazione

Quando mi risvegliai, ero ancora dove ero svenuto. Stava albeggiando, e questo voleva dire che ero rimasto incosciente per buona parte della notte. Mi misi immediatamente a cercare la pokeball di Allyn, e la trovai dopo un paio di minuti in dei cespugli poco lontani.
Solo a quel punto feci caso ad una cosa: non c'erano più i suoni della battaglia. Mi girai nella direzione da dove ero venuto, e vidi un filo di fumo che saliva da dietro gli alberi, e mi ci diressi immediatamente. Fui quasi costretto a fermarmi per il dolore alla caviglia, ma la mia curiosità ebbe la meglio. Sul campo di battaglia era sceso un cupo silenzio, interrotto soltanto da qualche lamento dei feriti o da qualche movimento dei pochi che si reggevano ancora in piedi. C'era ancora infatti qualche Lucario che vagava tra i resti del combattimento, incerto nei passi.
Mi misi immediatamente a cercare Konzern, e lo trovai poco distante dall'altare. Si stava rialzando quando lo vidi.
- Tutto bene? - domandai appena gli venni incontro.
La sua risposta fu un incomprensibile borbottio. Appena alzato, si diresse verso un cumulo di cenere dal quale si alzava vistoso del fumo. Si inginocchiò, e stese le zampe al di sopra della fuliggine. Immediatamente creò una piccola barriera di Aura, interrompendo così lo scorrere del fumo. Fece così per alcuni secondi, per poi far scomparire la barriera e riprendere lo scorrere del fumo. Poi dopo poco ricreò di nuovo la barriera, e ripetè lo stesso procedimento.
Lo fece per alcune volte, sei o sette, non ricordo, poi smise. Per tutto il tempo ero rimasto lì accanto, incantato da quei movimenti. Appena finì, gli chiesi spiegazioni.
- Non possiamo trasportare i feriti da soli - disse - Ho appena inviato un messaggio ai pokemon di guardia a Sottomonte. Adesso che è mattina si dovrebbe vedere. Se hanno visto i segnali, dovrebbero arrivare entro un paio d'ore.
"Segnali di fumo eh" pensai "Interessante... ma spero che abbia ragione".
Oltre a funzionare (dopo un paio d'ore infatti arrivarono i soccorsi) lo fece anche in tempo, perché dopo poco il cielo cominciò a rannuvolarsi, ed entro un'ora dai segnali di fumo pioveva a dirotto. La pioggia, oltre a spengere gli ultimi rimasugli di incendio, trasformò il campo di battaglia in un enorme pantano.
I Lucario feriti vennero portati al riparo degli alberi, mentre io rimasi nello spazio aperto, con la pioggia che mi scorreva addosso. Attorno a me c'erano ancora molti pokemon svenuti (i cultisti che non erano ancora riusciti a scappare). Non mi facevano per niente pena, e né io né i Lucario ci prodigammo per ripararli dall'acqua.
Mi sentivo molto meglio, credo che l'acqua avesse un po' alleviato la scottatura che mi ero provocato quella notte. Senza che me ne accorgessi cominciò anche a grandinare.
Dopo alcune ore arrivarono alcuni Lucario muniti di barelle. Offrirono anche a me di essere trasportato, ma rifiutai. Forse quella mattina mi sentivo troppo orgoglioso per accettare.
Stavo ad occhi chiusi, ascoltando l'acqua che scorreva sulla mia pelliccia, quando ci fu un urlo terrificante. Feci per girarmi, ma qualcosa mi investì in pieno e mi buttò a terra. Presumibilmente persi i sensi perché mi risvegliai a Sottomonte, nella stessa stanza dove mi ero svegliato la prima volta.
All'esterno c'erano dei rumori, e pochi secondi dopo entrò Konzern.
- Che mi è successo?
- Quell'Haunter, si era svegliato. Purtroppo tu eri il pokemon più vicino, e hai incassato l'attacco prima che si potesse fare qualcosa.
- Hmm.
Restai in silenzio per un momento. Non so perché, ma c'era qualcosa di diverso dal giorno prima. Già, perché all'inizio non me n'ero accorto, ma fin da quella mattina avevo ripreso a vedere normalmente. Quando lo realizzai ci pensò Konzern a schiarirmi le idee.
- Ormai dovresti aver notato che l'Aura è svanita perché hai riguadagnato la tua vista.
Ed era così, potevo di nuovo veder normalmente.
- Credo sia a causa di quelle specie di vasi che hai rotto. Dovevano avere qualcosa a che fare con la privazione dei sensi, anche se non sappiamo il motivo.
Beh, almeno era finita, per cui tirai un sospiro di sollievo. Ma c'era qualcosa che non andava, mancava ancora qualcosa. Allora cominciai a riflettere, e dopo un po' giunsi alla conclusione: mancava Allyn!
-Dov'è la pokeball?!? - chiesi impulsivamente.
- Cosa? Dici la sfera? Là sopra. - e indicò un mobile poco distante. La pokeball era là, immacolata e lucida. Mi alzai immediatamente, e corsi verso la sfera. La caviglia si fece sentire, ma non me ne curai. Afferrai la pokeball, e mi giari verso Konzern, che mi guardava stupito, come se pensasse che fossi pazzo (e non doveva avere tutti i torti).
- Cosa c'è? Cos'ha di speciale quella sfera?
- E' il motivo della mia ricerca! Il mio amico è qui dentro! Per favore, mi dovete aiutare a tirarlo fuori, vi prego! - lo implorai. Senza accorgermene i miei occhi divennero lucidi e caddi in ginocchio. In quel momento dovevo aver messo da parte la mia dignità, ma non me ne importava affatto.
Konzern ebbe un momento di esitazione, poi riacquisto la sua compostezza, anzi in faccia aveva l'accenno di un sorriso. - Capisco. - si limitò a dire, sempre con quel sorrisetto. Mi stava dando sui nervi.
Rimasi un attimo interdetto, nel dubbio se rialzarmi, stare in ginocchio oppure dirgli di smetterla. Alla fine mi decisi, gli avrei urlato in faccia. Stavo per farlo, quando lui alzò la zampa come a zittirmi, e sempre sorridendo mi disse:- Ora che ci penso, visto che non sei di queste parti, non sai nemmeno cos'è che rende speciale Sottomonte. Devi sapere che siamo specializzati nell'utilizzo dell'Aura, oltre che per guarigione temporanea da cecità ed altri stati fisici, come mezzo per liberare i pokemon da quelle - disse riferendosi alla sfera che avevo in mano. Nell'ultimo termine c'era decisamente una punta di disprezzo, a ragione anche. Mi posso benissimo immaginare che cosa provasse e pensasse un pokemon nato in libertà catturato in una pokeball.
- Allora, vuoi liberare il tuo amico? - disse, porgendomi la zampa per prendere la sfera. Annuii, e gliela consegnai, anche se con un po' di riluttanza.
L'appoggiò a terra, e si mise in ginocchio. Allungò la zampa destra e la appoggiò sulla sfera, e cominciò ad emanare l'Aura. Restò così per dieci minuti buoni, finché notai qualcosa di strano sulla superfice della pokeball. Si stava... crepando. Dapprima erano solo piccole fenditure, ma man mano che i minuti passavano si ingrandivano, e ne spuntavano anche delle altre. Dalle crepe usciva anche una luminescenza azzurra, sicuramente l'Aura che stava svolgendo il suo dovere.
Ero in ansia, non vedevo l'ora che la sfera venisse distrutta e di poter finalmente rivedere Allyn. Quei tre giorni erano stati terribili, erano sembrati un'eternità. Mi sembrava anzi che in quei tre giorni fossero accadute molte più cose di quante ne fossero accadute in tutto il periodo da quando eravamo stati trasformati. Dopo un quarto d'ora circa si cominciò a sentire anche un leggero scricchiolio. La sfera si stava distruggendo. Dopo venti minuti, accadde quello che aspettavo. Ci fu un rumore secco, e la pokeball esplose letteralmente in un bagliore azzurro. Era accecante, così mi coprii gli occhi, ancora non del tutto ripresisi dal periodo di stasi. Quando ripresi a guardare, vidi Allyn, vivo e vegeto e apparentemente illeso.
- Cosa... - bofonchiò - ...è successo?
Mi lanciai letteralmente verso il mio amico e mi ci appesi al collo. E considerando che ero trenta centimetri più alto quasi lo buttai in terra.
- Hey! - disse - Che ti prende?
- Finalmente! - urlai - Pensavo di averti perso!
- Mi potresti dire cosa è successo? E chi è quello? - chiese riferendosi a Konzern.
- Vedo che è una riunione tra amici. Credo di essere di troppo, per cui me ne vado. - disse, e uscì, lasciandoci soli.
Allora spiegai tutto quello che era successo al mio amico, e rimase a bocca aperta. Quando ebbi finito, Allyn ammutolì e si sedette.
- Che ti prende? - gli chiesi.
- Mi sembra di essere inutile. Mi sembra che sia sempre tu a salvarmi, e che io sia sempre e solo quello che si fa catturare.
- Non è vero, non dire così. Quando eravamo nella ragnatela degli Ariados sei stato tu a liberarmi, e se non fosse stato per te sarei stato io ad essere catturato. Non sei per niente inutile. - lo consolai.
- Davvero?
- Davvero.
Calò il silenzio, interrotto solo dal brontolare dello stomaco di Allyn.
- Adesso che ci penso sono tre giorni che eri lì dentro senza cibo, avrai sicuramente fame. Più in là c'è la mensa dei Lucario, magari riusciamo a farci dare qualcosa.
Uscimmo insieme, e ci dirigemmo verso la mensa. Allyn ebbe qualche difficoltà ad orientarsi, ma ci pensavo io a guidarlo. Alla fine arrivammo, ed i Lucario stavano mangiando. Nonostante io e Allyn non ci volessimo far notare e ci muovessimo ai lati della stanza, un gran numero di occhi ci osservava con curiosità, finché un "Hey voi!" richiamò la nostra attenzione. Era Konzern, che ci faceva segno di avvicinarci.
- Mangiate e bevete quanto volete, siete nostri ospiti. Oggi è un giorno di festa, per cui festeggiamo! - disse, urlando a squarciagola l'ultima frase. Accanto a lui c'era una brocca di vino rovesciata. Doveva essere un po' brillo. Alla sua ultima fase seguì il caos più totale. I Lucario nella sala si scatenarono a far festa, con i Riolu che scorrazzavano tra le loro gambe, rubacchiando cibo e facendo scherzi pestiferi alle evoluzioni.
Io ed Allyn eravamo di comune accordo di non buttarci in quella mischia, per cui afferrammo qualche bacca e ce la squagliammo nella nostra stanza.
Mentre mangiavamo chiesi ad Allyn che cosa avesse fatto per tutto quel tempo nella pokeball.
- Niente di ché - mi disse - Ero in una specie di dormiveglia, vedevo cose non reali, come se fossi in un sogno. Ero cosciente e non lo ero allo stesso tempo. Comunque mi è sembrato solo un attimo da quando quella ragazzina mi ha rinchiuso lì dentro a quando sono stato liberato. Non mi sono nemmeno accorto che sono passati tre giorni. Il mio stomaco invece sì - e si diede una pacca sulla pancia.
Chiacchierammo per il resto della serata, finché non andai a dormire per la stanchezza.
- No grazie, starò ancora un po' alzato - mi disse Allyn al mio invito a dormire - Sono stato talmente tanto là dentro che adesso mi sento fresco come una rosa.
- Va bene. 'Notte.
- 'Notte.

Note dell'autore
Così, a grande richiesta (ben una persona me l'ha chiesto), dopo settordici capitoli, ritorna Allyn! Mi scuso per il ritardo ma questo a scuola è un periodo cruciale, e mi sta prendendo tantissimo, lasciando poco tempo alla composizione delle mie opere (qui si crede di essere chissà chi). E direi che con questo si conclude la saga dei cultisti, e già dal prossimo capitolo ne comincerà un'altra. Alla prossima!
  
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