Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: FavoladiBeda    11/05/2014    2 recensioni
Hermione Granger dopo la rottura con Ron Weasley, non è più la stessa.
Ginny Weasley ha avuto un'idea brillante: le ha organizzato un appuntamento al buio.
Aspettatevi continui colpi di scena!
Dal testo:
“Ne dubito. E’ stata la Weasley a mandarci, o meglio, a mandare me”.
“Oddio, allora sei tu… voglio dire, siete voi, il mio appuntamento!”.
Spero che la storia vi piaccia, ci tengo particolarmente :)
FavoladiBeda
Genere: Comico, Demenziale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


“Granger?” due voci pronunciarono il suo cognome come una sola.

Due voci appartenenti a due corpi che sedevano al tavolo del suo appuntamento.

Il quattordici è appena diventato il mio numero sfortunato.

“Ci dev’essere un errore” disse subito lei.

“Ne dubito. E’ stata la Weasley a mandarci, o meglio, a mandare me” le rivelò Blase Zabini.

“Oddio, allora sei tu… voglio dire, siete voi, il mio appuntamento!” esclamò, tenendosi la testa con le mani e lasciandosi cadere sullo sgabello vuoto di fronte ai due.

“Devo dire che non sei niente male” ghignò Draco Malfoy, osservandola.

“Non sei assolutamente galante, Draco! Lascialo perdere, è me che devi ascoltare. Sono io che dovrei essere qui, non lui”.

“Ancora Blase? Quella lettera era dentro una busta con il mio nome sopra” si infuriò in un attimo il biondo.

“Già ed era sulla mia scrivania, come la mettiamo?” rispose l’altro sbattendo il pugno sul tavolo.

“Questo non spiega e non vuol dire nulla!”.

“Finitela” li interruppe, Hermione. “Ormai siete qui entrambi e purtroppo ci sono anche io!”.

“Tu sei la parte migliore di questa serata, Granger” disse Malfoy.

Seppur contro il suo volere, si sentì lusingata.

Davvero, Hermione? Davvero? Lusingata? Da Malfoy? Una serpe ex mangiamorte che ti ha insultato per anni?

E’ cambiato. Lo siamo tutti.

E se non fosse così?

Allora perché non ti ha chiamato mezzosangue e non è andato via immediatamente?

I due uomini videro la lotta interiore che lei stava avendo con la sua coscienza riflessa sul suo viso.

“Granger, la smetti di pensare? Non sei cambiata neanche un po’” le rinfacciò Malfoy.

Visto? Chi la spunta? Hermione, ovviamente!

“Voglio dire il tuo corpo decisamente, ma sei sempre una cervellona”.

Oh.

“L’intelligenza è un pregio” disse lei, cercando di trovare un tono orgoglioso.

“Hai perfettamente ragione, Hermione” si intromise Blase, calcando sul suo nome.

Era strano sentirlo da un Serpeverde.

E’ cambiato anche Blase.

“E’ strano sentirlo” fece senza rendersene conto.

“Cosa?” domandò Malfoy.

“Il mio nome. Detto da voi, intendo” balbettò.

“Hermione”. Era stato Malfoy a parlare.

Una strana sensazione le aveva attraversato la pancia, per la seconda volta.

“Hermione, Hermione”.

Di nuovo quella sensazione. Non era esattamente piacevole. Era solo strana. 

“Hermione, Hermione, Hermione, Hermione, Hermione, Hermione…”.

“Ti si è incantato il disco, Draco?” domandò sarcastico il moro.

“Hermione” concluse il biondo.

“Si?” domandò lei, ironica.

“Cosa bevi?”.

“Una Burrobirra”.

“Avanti Granger” fece Blase. “In questo locale fanno i migliori cocktail della zona e tu ti butti su una classica, praticamente analcolica, Burrobirra?”.

“Analcolica. Questo termine mi piace molto, si” proclamò Hermione.

Draco rise.

“Lei non è una da sbronza, caro il mio innocente, non così innocente, Blase”.

“Zitto un po’ Draco” replicò seccato.

Scese il silenzio.

Hermione si concesse il tempo per esaminarli.

Erano diversi da come li ricordava.

Blase aveva mantenuto i capelli corti, era più magro, il viso più adulto, gli occhi se possibile più scuri di una volta.

Draco era più alto, la capigliatura miracolosamente libera da quel gel che usava ai tempi di Hogwarts, il ghigno sempre presente, gli occhi azzurri sempre profondi e inquietanti.

Il particolare che più esaltava la sua figura erano i suoi abiti, prettamente babbani!

E anche Blase non era da meno.

Sono entrambi molto belli. Ma perché Ginny mi ha teso questa trappola, per Merlino?

A rompere l’imbarazzo arrivò una cameriera che chiese le ordinazioni.

“Due whisky incendiari e una Burrobirra, per favore” disse Blase.

“Con la cannella!” esclamò Hermione prima che la ragazza andasse via.

“Che si fa?” esalò Malfoy.

“Parliamo. Che lavoro fate?”.

“Io sono un ricercato pozionista” si vantò il biondo.

“Ricercato, si, come no. Io sono un-“.

“Ma la smetti di fare il coglione?” lo interruppe Draco. “Qual’ è il tuo problema?”.

Hermione alzò gli occhi al cielo.

Avrebbero litigato tutta la sera, perfetto!

“Ecco a voi”.

La cameriera diede del whisky a Draco e… la Burrobirra a Blase.

Malfoy scoppiò a ridere mentre il moro era totalmente indignato.

“Le sembro il tipo da Burrobirra, davvero? Questa è per lei!” urlò spostando il boccale verso Hermione e strappando dalle mani della cameriera il bicchiere. “No, davvero, le sembra il caso?”.

“Smettila di urlare, Blase!” lo riprese la riccia, imbarazzata.

Nel frattempo, la cameriera era schizzata verso l’altra parte del locale e stava tornando al quattordici al seguito di un uomo gigantesco.

“Voi tre pagate e vaporizzatevi all’istante” disse, incrociando le braccia e mettendo in risalto i muscoli.

Blase era ammutolito e Draco era indeciso se ridere e finire coperto di lividi o guardare altrove spaventato.

Saggiamente, scelse la seconda opzione.

Hermione non era messa meglio.

“Allora? Fuori i soldi!”.

“Emh… quanto costa una… Burrobirra?” chiese nel tono più pacifico che riuscì a trovare, Hermione.

L’uomo si voltò per la prima volta verso di lei e rimase di stucco.

La analizzò da capo a piedi mentre le guance della riccia andavano in fiamme.

“Per te è gratis”.

“Grazie” disse Hermione, a disagio.

“Ma per voi no. Se non pagate entro due secondi vi concerò così male che vostra madre farà fatica a riconoscervi. E non provate a dire che siete poveri, so benissimo chi siete”.

Blase e Draco si affrettarono a tirare fuori parecchi galeoni e poi si alzarono dagli sgabelli.

Hermione li imitò e li seguì fuori dal locale.

Stavano varcando la porta quando una mano pesante le prese la spalla.

Con i riflessi levigati dalla guerra, tirò fuori dalla borsa la bacchetta, così veloce che nessuno se ne accorse e la puntò alla gola del suo aggressore.

Si ritrovò davanti il proprietario che li aveva sbattuti fuori che in quel momento si era pietrificato sul posto.

Hermione si scostò, tossendo per l’imbarazzo e notò che l’uomo le stava porgendo la Burrobirra che lei aveva lasciato sul tavolo.

“Tieni” le disse lui e le si avvicinò. “Sei la donna dei miei sogni” le sussurrò all’orecchio.

Lei fu attraversata da un brivido sinistro, prese la Burrobirra e camminò per la stradina a passo di carica.

“Salve!” urlò senza voltarsi.

Sentì un paio di piedi seguirla ma non se ne preoccupò, erano sicuramente i Serpeverde.

Dopo aver quasi corso, nonostante i tacchi, per tutto il marciapiede, finalmente si fermò.

I due ragazzi le si piazzarono davanti.

“Ora” disse Hermione, affannata, “ora mi… sento… al sicuro”.

“Bhe, non c’è che dire Granger! Non ti annoi mai” scherzò Malfoy ghignando assecondato dalle risate di Blase.

“Ridete poco, voi due. E’ vostra la colpa!”.

“Di Blase, semmai” commentò il biondo.

“Mia? Della cameriera, piuttosto” disse il moro.

Hermione si accostò al muro di un palazzo e bevve la Burrobirra.

Per fortuna prima di uscire ho mangiato, altrimenti sarei rimasta a digiuno. Mmh, cannella!

“Granger, dato che hai il vestito giusto, ti andrebbe di andare a ballare?” propose Malfoy.

Non ne ho la forza. E poi dopo quello che hanno combinato, non mi fido!

“No, ho lavorato e non mi sono fermata nemmeno un attimo, oggi”.

“A me sembra una fantastica idea. Dai, Hermione, ci divertiremo” tentò Blase.

“La mia risposta rimane negativa”.

Draco la guardò con gli occhi socchiusi.

“Ma tu sai ballare?” le chiese ancora il biondo.

“Certo che so ballare!”.

Come si permette? Stupido furetto.

“A quanto pare, no” aggiunse Blase.

Serpe maledetta!

“D’accordo, volete andare a ballare? Andiamo! Ma solo per poco, vi ho già detto che sono stanca”.

Vi faccio vedere io.

L’orgoglio che la distingueva come una vera Grifondoro le scorreva nelle vene come sangue.

“Perfetto, so già dove andare!” esclamò il moro, prendendo Draco da una manica e lei per un fianco per smaterializzarli tutti.

Quando atterrarono, Hermione sentì l’aria pungente sulla schiena.

A causa della fretta di Ginny non ho portato nemmeno una giacca!

“Ok, il posto è quello” fece Blase, indicando l’altro lato della strada.

Un appariscente locale con mille luci rosse e bianche sfoggiava un’insegna enorme: “BALLO SUL PALO”.

Hermione spalancò la bocca.

“Ma dove diamine mi hai portato? Io là dentro non ci entro!” urlò.

“Ormai è fatta, Granger” le disse Malfoy, ghignando. “Adesso ci vieni”.




Angolo Autrice:
Eccoci al terzo capitolo :D

Abbiamo finalmente scoperto chi è l'appuntamento di Hermione e di certo non poteva aspettarsi una sorpresa simile!
Draco e Blase, dopo varie vicissitudini, trascinano la ragazza in un locare a dir poco... sconcio.
Come andrà a finire? 

Leggete e recensite, mi farebbe piacere avere il vostro parere e sapere cosa vi aspettate dal prossimo capitolo.
FavoladiBeda
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: FavoladiBeda