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Autore: DezoPenguin    11/05/2014    1 recensioni
Elementary My Dear Natsuki parte terza. Sembrava un caso semplice, non c'era dubbio su chi avesse ucciso quel facoltoso uomo d'affari. Eppure Shizuru si ritrova attirata in una ragnatela di morte, manipolazione e vendetta, mentre cerca di scoprire la verità.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka Suzushiro, Natsuki Kuga, Shizuru Fujino, Yukino Kikukawa
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Elementary My Dear Natsuki'
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Acque profonde, Natsuki-capitolo 7

"Quindi da dove intendete cominciare?" chiesi a Shizuru mentre percorrevamo il corridoio.

"Da padre Joseph Greer, credo. Devo ammettere che un vicario di campagna non è il genere di uomo che mi aspetterei nominato tutore di un'ereditiera e amministratore di un impero commerciale. Se il problema che ci riguarda è il cui bono, allora di certo lui è la persona che ha tratto maggiore profitto dalla morte di Smith."

"È una scelta strana."

"La Bibbia insegna che non si può servire contemporaneamente Dio e Mammona. Mi chiedo se Padre Greer non si ritroverà presto conteso tra due padroni."

"O se non lo sia già," commentai. "A proposito, che sta facendo Armitage?"

"Credo che intenda controllare i documenti e la corrispondenza commerciale di Smith per cercare di trovare prova delle dimensioni della truffa. Dopotutto è un crimine grave, e visto che l'assassino è in custodia, ora è interessata a scoprire coloro che hanno perpetrato la malversazione. Sospetto che ad un certo punto ci incontreremo a metà strada."

"È davvero astuto," notai. "In quanto poliziotta, deve investigare il crimine che sta davanti a lei, ma ha voi che esaminate i pezzi che mancano nel caso di omicidio, per capire se è qualcosa di cui dovrebbe davvero preoccuparsi o se è solo una faccenda di curiosità intellettuale."

"E Natsuki sostiene di non pensare chiaramente."

"Non credevo che Armitage potesse essere così sottile."

"Se è una questione di investigazione intelligente, allora troverà un modo. La sua debolezza è la mancanza di immaginazione che le impedisce di vedere le sottigliezze nei valori delle altre persone, non ha bisogno di immaginazione per sapere quali sono i suoi stessi pensieri."

Decisi che quella cosa aveva senso. Armitage voleva sapere A, B, e C; doveva esaminare A, così aveva chiesto a Shizuru di investigare C per lei. L'unica sottigliezza era nel fatto che avevamo capito le sue ragioni.

Mi chiesi se sarebbe riuscita a scoprire gli indirizzi erroneamente catalogati sotto la lettera O e, in tal caso, se fosse riuscita a capire quello che significavano. Se ce l'avesse fatta, forse avrei potuto ricavare delle informazioni dalle sue indagini senza scoprirmi. Era un bel pensiero, e mi rallegrò la serata mentre andavamo in cerca di padre Greer.

Trovammo il vicario in un salotto arredato con eleganza femminile, un libro aperto in grembo. Non era solo, comunque; sul divano c'era una giovane donna di circa diciotto anni, con capelli biondo argento e occhi angolosi e sottili, assieme ad una ragazzina bionda che dimostrava una decina d'anni.

"Padre Greer?"

L'uomo mise da parte il libro, facendo scivolare all'interno un nastro per tenere il segno, e si alzò per accoglierci.

"Sono io."

"Il mio nome è Shizuru Viola, e lei è la mia amica, Natsuki Kuga."

"Spero di potervi aiutare. Posso presentarvi mia figlia Miyu e la signorina Alyssa Searrs?"

"Sono onorata di incontrarvi." Shizuru vece un'aggraziata riverenza alla bambina, e io la imitai.

"La signorina Shizuru Viola?" chiese Alyssa. La sua voce era spaventosamente calma. "La consulente investigativa di Londra?"

"Sì, è esatto."

Annuì.

"Capisco. Prego, continuate."

Il suo atteggiamento era qualcosa che non mi sarei mai aspettata di vedere. In contrasto con ciò che Nagi aveva detto di Trepoff, Smith era stato effettivamente il padre di quella bambina, vero? Non mi sarei meravigliata di vederla spaventata o turbata, invece irradiava una calma spaventosa e innaturale che, forse, era stata causata dallo shock.

Shizuru non commentò, ma si rivolse di nuovo a padre Greer.

"Padre, ho sentito che ora assumerete il controllo della fondazione Searss e diventerete il tutore della signorina Alyssa?"

Lui annuì.

"È così. David Searrs, John Smith e io eravamo migliori amici durante l'università, e anche se le nostre vite hanno preso strade differenti, siamo rimasti vicini. John, naturalmente, era un alto funzionario all'interno delle attività di famiglia che in seguito sono diventate la fondazione Searrs, quindi non è una sorpresa che sia stato scelto per supervisionare gli aspetti finanziari, ma io sono sempre stato coinvolto nelle faccende che riguardavano la famiglia."

"Quindi non è un caso che voi viviate qui."

"Al contrario, mi è stato richiesto da John, in modo che mia moglie ora defunta ed io potessimo essere vicini per poter assistere la signorina Rena e la signorina Alyssa."

Questo spiegava un po' il comportamento di Alyssa, anche se ero un po' sorpresa dal sentire che i tre uomini avevano frequentato l'università assieme. Greer sembrava molto più vecchio dell'ucciso, con i suoi capelli grigi, lunghi e mal tenuti, ed un viso segnato dal tempo e dalle intemperie che sembrava aver visto molti anni di difficoltà e preoccupazioni.

"Sapevate di essere il prossimo, dunque?"

Padre Greer annuì.

"Non è mai stato un segreto. David è stato molto chiaro nelle sue volontà, anche prima della sua morte. Con un patrimonio delle dimensioni di quello della famiglia Searrs, è stato saggio da parte sua pianificare le cose tenendo conto di tutte le eventualità. Anche se Dio ha deciso che il suo tempo sulla terra dovesse essere breve, la sua lungimiranza è stata compensata per quanto riguarda ilbenessere delle sue figlie."

Riuscii a trattenere la mia reazione a quella frase, ma saltò fuori che non avrei dovuto, perché fu Shizuru a sollevare l'argomento.

"Mi dispiace ma non è questo il caso, padre," disse. "Nella nostra indagine sull'assassinio del signor Smith, abbiamo scoperto un certo numero di fatti inquietanti nel suo agire da amministratore."

"Inquietanti? In che senso?"

"Stava derubando la Fondazione," dissi senza troppi giri di parole. Greer spalancò la bocca per lo shock, che fosse vero o falso. Mi feci delle domande sulla sincerità dei suoi sentimenti perché sua figlia non reagì, ma i suoi occhi diventarono due fessure, occhi che, mi accorsi in quel momento, avevano la stessa tinta scarlatta di quelli della mia amica. Che strana coincidenza.

"Non posso crederci!" dichiarò il vicario. "La Fondazione era più che un lavoro per John; era un qualcosa di sacro, che doveva proteggere, affidatogli da un caro amico."

"Tuttavia, i fatti sono evidenti. Inoltre, Sergay Trepoff ammette che il signor Smith ha confessato i suoi furti nel loro confronto finale."

"Ha ucciso Rena, vero, signorina Viola?"

Noi tre ci voltammo verso Alyssa, sorpresi.

"È per questo che il signor Trepoff gli ha sparato, vero?"

Shizuru non esitò e non decise di risparmiare le spiegazioni alla bambina, il che mi sorprese un po'.

"Sì, è quello che sostiene."

Alyssa annuì una volta, bruscamente.

"Allora sono contenta che l'abbia fatto." Tese una manina a Miyu Greer, che la prese fra le sue. "Sono contenta, mi avete sentita?"

Allora la sua compostezza si sbriciolò, e le si riepirono gli occhi di lacrime; Miyu prese Alyssa tra le braccia mentre la ragazzina cominciava a piangere. Miyu le accarezzò gentilmente i capelli dorati, offrendo tutto il conforto che poteva.

"Alyssa amava molto Rena," disse la giovane donna. "Era completamente devastata quando Rena è stata uccisa."

"Mi dispiace di essere stata così diretta."

"No, avevate ragione, signorina Viola. Meritava la verità. È sempre meglio essere onesti, ed ora non sprecherà il proprio cordoglio per un uomo che non se lo merita."

"Miyu!"

Padre Greer ritrovò la voce.

"Non dovresti dire queste cose. Se, Dio non voglia, questo può accadere, comunque non è nostro compito giudicare."

"Il Signore potrà anche perdonarlo," cominciò Miyu, ma tenne per sé il resto della frase. Era evidente che Alyssa Searrs aveva trovato in quella ragazza una custode devota, che si occupava principalmente del suo bene. Almeno in questo, il fatto che padre Greer avesse ereditato il ruolo di amministratore sarebbe stato un bene per la ragazzina, anche se, con un certo cinismo, mi chiesi se la sua gestione della fondazione avrebbe fatto più danni a causa dell'inesperienza, di quelli che Smith aveva fatto con i suoi furti.

Ma comunque, forse Greer aveva delle profondità nascoste, e poteva capitare che uomini di chiesa potessero curare l'amministrazione di ingenti fortune.

"Non posso crederci," ripetè.

"E per quanto riguarda l'omicidio, non posso dire che ci siano indizi solidi, ma le irregolarità finanziarie sono sostenute da prove valide."

"Io...non so cosa dire. Dovrà essere effettuata un'indagine approfondita…"

Fece un profondo respiro, poi sembrò ricomporsi.

"Signorina Viola, suppongo che siate assolutamente certa di quello che dite?"

Qualcuno si rifiuta di accettare la situazione, pensai. Però non potevo certo dargli torto, non era il genere di cosa che qualcuno avrebbe voluto associare ad un vecchio amico: ladro, assassino e forse, cosa più importante, traditore.

È la cosa peggiore per la maggior parte della gente, pensai. Intendo, ognuno ha dei segreti, e alcuni di questi sono affari molto seri. Nella mia gioventù avevo fatto cose che, tecnicamente, potevano considerarsi atti criminali. Ero abbastanza certa che Shizuru avesse dei segreti nel proprio passato. Ma i miei segreti non riguardavano lei o la nostra relazione. Si poteva essere dei buoni amici anche evitando di rivelare certe cose. Diavolo, si poteva essere dei buoni amici anche senza essere persone particolarmente oneste.

"Sono sicura. Mi dispiace, padre Greer, di aver portato notizie tanto cattive, ma è la verità. Potete verificare chiedendo all'ispettrice Armitage."

Greer annuì.

"Capisco. Allora sembra che dovrò rassegnarmi a perdere un amico per due volte in due giorni, prima nella carne e ora nello spirito. Ma pregherò per lui, che nella morte Dio possa permettergli di guardare negli occhi l'uomo che era un tempo e offrirgli la possibilità di pentirsi dei suoi peccati. Buona serata signorina Viola, signorina Kuga."

"Buona serata padre, signorina Greer, signorina Searrs. Oh, signorina Greer, una domanda, se mi è permesso. Ieri sera, quando i signori erano in salotto a fumare sigari dopo cena, cos'hanno fatto le signore?"

"Abbiamo giocato a bridge. Lady Beaumont è una giocatrice appassionata, proprio come la signorina Maria; la signora Coxley e io abbiamo completato il tavolo."

"Grazie."

Lei annuì.

"Padre, ora porto Alyssa a letto."

"Sì, credo che sia la cosa migliore. Si sta facendo tardi."

Al sentire il proprio nome, la bambina sollevò il capo dal petto di Miyu e guardò Shizuru con occhi arrossati.

"Signorina Viola, se potete fare qualcosa per aiutare Sergay, per favore fatelo. Amava mia sorella quanto l’amavo io e, qualsiasi cosa abbia fatto, l’ha fatto per lei."

"Farò del mio meglio. Lui ha scelto la propria strada, ma penso che sia stato aiutato farlo."

Lasciammo il salotto.

"Sempre più curiosa, come disse Alice," notò Shizuru. "Ora, dove sarà la stanza da gioco?"

"La stanza da gioco? Pensate che la partita di bridge di cui parlava la signorina Greer abbia qualcosa a che fare con questo?"

Shizuru mi regalò uno dei suoi sorrisi enigmatici.

"La partita? No, non esattamente, ma forse il punteggio può dirci qualcosa."

"Sapete quanto riuscite ad essere irritante?"

"Ikezu," disse lei, mettendo il broncio. "Natsuki non mi permette di divertirmi un po'?"

"Idiota." Shizuru sarebbe sempre stata Shizuru. "Potete darmi un indizio, almeno?"

"Ara, quando Natsuki mi ha abbandonata per la maionese?"

Arrossii, sperando che avesse basato quell'affermazione sulla conoscenza dei miei gusti e non sul mio alito.

"È interessante, però, che ad una donna di discendenza tedesca e naturalizzata inglese piaccia così tanto una creazione francese," continuò.

"Consideratelo il mio contributo alla diplomazia internazionale."

"Vi sentite meglio, il sandwich deve avervi fatto molto bene."

Trovare il primo sembiante di indizio in settimane mi aveva aiutata di più, come la nostra piccola chiacchierata chiarificatrice quando ci eravamo incontrate, ma il principio si applicava comunque.

"Un indizio, dunque."

Strinse pensosamente le labbra, poi si posò l'indice sul labbro inferiore. Senza dubbio si stava divertendo a fingere concentrazione a mie spese, e non potei fare a meno di sorridere. Davvero, quella donna era incorreggibile!

"Molto bene," decise. "Quando abbiamo parlato ai Greer e alla signorina Alyssa, abbiamo fatto un certo numero di rivelazioni. Le loro reazioni, però, sono state ancor più rivelatrici."

"Padre Greer sembrava abbastanza sorpreso," dissi. "Sua figlia no, ma ho la senzazione che manterrebbe la calma anche se la villa sprofondasse come la casa di Usher. Quella ragazzina era assolutamente spaventosa. Sono quasi rimasta sollevata che alla fine si sia messa a piangere; è quasi innaturale per una bambina tanto coccolata e protetta essere così calma davanti alla morte." Ci pensai su, poi mi corressi. "O forse no; è come un membro di una famiglia reale, in un certo senso. C'è sempre il fattore orgoglio di famiglia di cui tener conto, ma anche così..."

E allora ci arrivai.

"Lo sapevano già, vero? Miyu Greer ha detto 'quando Rena è stata uccisa,' non 'quando Rena è morta.' Lo sapevano, o almeno pensavano di sapere, che non era stato un incidente, e lo sapevano già da un po' ormai, hanno avuto il tempo di rifletterci e di convincersene. Per questo il comportamento di Alyssa era tanto strano. Ha pianto solo quando avete confermato quello che aveva sempre creduto fino a quel momento. Non era turbata o spaventata dall'omicidio di Smith perché era sicura che fosse la cosa giusta; l'ha fatta felice."

Spalancai involontariamente gli occhi quando mi resi conto del perché Shizuru fosse interessata alla stanza da gioco.

"La calligrafia, vero? Volete sincerarvi se Trepoff la riconosce come simile a quella sul pacco."

Shizuru annuì.

"Ci sono altri modi, forse più facili, ma ammetto di voler essere sottile e di non chiedere apertamente un esempio da confrontare. Naturalmente, visto che Trepoff ha bruciato la carta assieme al libro mastro, non abbiamo la scritta con cui fare il confronto. Sfortunatamente era riddotto in cenere invece di essere semplicemente carbonizzato, così Trepoff potrà darci solo la sua impressione. Inoltre una persona di buonsenso tenterebbe di mascherare la propria calligrafia e in caso di un lavoro ben fatto sarebbe necessario un esame attento per determinarne la provenienza. Comunque, chiunque sia stato ancora non sa che l'incarto è stato bruciato, quindi un bluff potrebbe funzionare."

"Non lo so," dissi, dubbiosa. "Non penso che Miyu, o Alyssa, sarebbero così facili da trarre in inganno."

Lei ci pensò su.

"Natsuki potrebbe aver ragione. Comunque, nella nostra conversazione hanno lasciato trasparire più di quanto intendessero."

"C'è anche il problema di determinare se padre Greer sia coinvolto o meno," feci notare io. Stavo di certo ricominciando a recuperare l'umore necessario per occuparmi del caso; quello che Shizuru aveva detto a proposito del fatto che la mia intelligenza di stava risvegliando a quando pareva era applicabile anche al mio spirito.

"Se le ragazze non hanno semplicemente rubato il libro mastro direttamente da Smith, cosa che possono aver fatto, allora Greer sarebbe la persona più probabile da cui ottenerlo. Ha detto di non sapere cosa stesse facendo Smith, però, e non riesco a immaginare che sia un attore tanto bravo. Possibile che sia tanto ignorante di finanza da non trarre alcuna conclusione alla vista di quelle cifre? Voglio dire, io non saprei necessariamente cosa significhino se me lo mettessero in mano, ma forse se sentissi l'opinione in proposito di un funzionario della fondazione Searrs...O magari in effetti l'ha fatto? Forse lui si preoccupava solo delle incombenze della sua parrocchia e lasciava che Smith si occupasse degli affari?" mi passai le mani tra i capelli. "Ci sono troppe possibilità!"

"Bè, se avesse avuto il libro mastro, allora logicamente avrebbe dovuto sapere cosa c'era dentro. Non avrebbe avuto alcun motivo innocente per essere in possesso delle registrazioni segrete degli atti criminali di Smith."

"Ma perché Smith avrebbe dovuto registrare quel genere di dettagli? Perché mettere per iscritto una prova che l'avrebbe fatto arrestare per furto?"

"Perché nessuno può tenere a mente tutti i particolari, e senza tali informazioni inevitabilmente si finirebbe per compiere degli errori nella progressione del piano. E, come nel caso Vamberry, è improbabile scoprire questo genere di registrazioni, a meno che non ci siano già dei sospetti tali da rendere necessaria una ricerca."

"Ottimo argomento. In quel caso il secondo set di libri erano la prova che portava alla certezza, ma prima avete risolto il mistero e poi avete mandato la polizia a cercare le prove che avevate ragione. Però sì, avete ragione su padre Greer; se avesse avuto il libro mastro allora avrebbe dovuto per forza essere consapevole della truffa, se non dell'omicidio."

"Oppure, potrebbe essere esattamente quello che sembra, vale a dire completamente innocente. Senza dubbio l'Ispettrice Armitage scoprirà di quale eventualità si tratta quando indagherà sulla portata dei peccati finanziari di Smith."

"Ma comunque, credete che sia stata la signorina Greer a scrivere il biglietto? O proprio Alyssa?"

"Bè, non posso certo determinarlo senza dati. Ciascuna di loro può averlo fatto, indipendentemente o assieme."

"E poi c'è da verificare se l'hanno scritto da sole o se è stato padre Greer a dettarglielo."

Shizuru si fermò immediatamente.

"Natsuki, cos'avete detto?"

"Ho solo chiesto se le ragazze l'hanno fatto da sole o se è stato padre Greer a dettare loro cosa scrivere."

Mi gettò le braccia al collo e mi strinse forte a sè.

"E-ehi, Shizuru!" balbettai, chiedendomi da dove fosse arrivato quell’improvviso gesto di affetto.

"È così, Natsuki!" esclamò, con gli occhi scintillanti. Il suo respiro mi solleticò la guancia, tanto il suo viso era vicino al mio quando parlò.

"Ah, sì?" ero completamente confusa sia dalle sue parole che dal suo entusiasmo.

"Sì, certo!" Si allontanò da me. "Sono un’idiota a non averlo visto prima, davvero. Se non aveste parlato sarei finita in un vicolo cieco. Sul serio, Natsuki, siete la mia luce quando sono persa nell’oscurità.”

Arrossii; il complimento era davvero troppo eccessivo perché lo accettassi con facilità, anche se ero lusingata che avesse detto una cosa del genere.

"Shizuru, non...non so nemmeno cos'è che ho detto."

Lei mi sorrise.

"Dettare, Natsuki."

"Huh?" fu la mia brillante risposta.

"Esattamente! Una volta che mi sono immaginata la scena di qualcuno che dettava quel biglietto, ho capito subito chi l'aveva scritto."

  
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