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Autore: Alyah    27/07/2008    4 recensioni
La storia è ambientata un anno dopo dalla fine del film "Il conquistatore di Shambala" -- Edward e Alphonse conducono una frivola vita a Monaco,tra lavoro e università finchè un giorno,l'arrivo di una persona cambierà totalmente la loro vita e,come un raggio di sole,darà loro la possibilità di credere che c'è ancora un modo per tornare a casa.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Edward Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Renkinjutsushi no Nikko

 

 

Capitolo 15 - Raggio di sole d'alchimia



Quella tarda mattina,il corridoio d'ospedale sembrava più bianco e spoglio del solito.La luce fioca che entrava appena dai grossi finestroni muniti di tenda in stoffa pesante,dava all'ambiente un senso di benessere nonostante la maggior parte di chi stava all'interno di quel luogo,solitamente,stava tutt'altro che bene. Di fronte alle finestre vi erano delle fredde panche in ferro laccate di bianco che non spezzavano assolutamente né con il pavimento piastrellato in bianco avorio,nè con l'intonaco delle mura...se non per una striscia di balsa colorata applicata su metà parete.
Seduti su quelle superfici gelide vi erano Edward e Jhana,l'uno di fianco all'altra,con lo sguardo perso nel vuoto e le labbra serrate nel silenzio.
Andava avanti così da due giorni dopo l'annullamento del loro matrimonio e la furiosa lite finita in spargimento di sangue.Alphonse fu portato in ospedale;le sue condizioni fortunatamente non furono gravi.Nonostante ciò era stato messo in terapia intensiva e non accennava a riprendere conoscenza.
Finalmente,dopo due giorni,il maggiore fu avvisato dai medici,con la notizia che suo fratello aveva ripreso i sensi.
Così sia lui che Jhana si precipitarono all'ospedale mossi dall'unica parola che aveva pronunciato Edward a distanza di due giorni: "Si è svegliato!"

Adesso si trovavano lì,nuovamente silenziosi,in attesa dell'arrivo del dottore e delle sue notizie. I loro cuori,così come i loro occhi,erano spenti...dispersi in quella miriade di sensazioni provate tutte in una volta senza un freno: dispiacere,rammarico,disperazione,rancore,rabbia,violenza,paura,terrore,ansia,sensi di colpa...
Sensazioni che si spegnevano dai loro occhi al contatto del deambulatorio semivuoto dell'ospedale.

Ad un certo punto Edward sollevò la testa e aprì la bocca, dalla quale ne uscì però soltanto un suono smorzato. La chiuse allora di nuovo, sospirando e riportando la testa nella posizione precedente. Jhana si voltò verso di lui ed emise un leggero "Ah...." ma poi cambiò idea, scuotendo il capo, e ritornando a fissare il pavimento.
C'era un impercettibile ed indescrivibile desiderio di comunicare,nonostante i tragici eventi accaduti.Era come se volessero scusarsi e spiegarsi entrambi ma,soprattutto il ragazzo,sembrava avere una strana luce negli occhi.Un particolare bisogno di farle sapere qualcosa...un qualcosa che magari era rimasto nascosto fino a due giorni fa e che adesso premeva forte la sua gola per uscire fuori.
Lei aveva avuto un coraggio enorme a fare quello che aveva fatto davanti all'altare e,nonostante potesse avere tutti i torti del mondo,lui non riusciva a darglieli completamente.Quasi ammirava quell'atto di coraggio...quasi si sentiva stupido a non aver fatto lui prima quella mossa...quasi voleva ringraziarla di aver fermato le nozze,per un motivo che però,le era ancora sconosciuto.
Il ragazzo si mise di nuovo a fissare il pavimento, sperando di riflettere su come iniziare il discorso. Chiuse gli occhi per pensare meglio e trovare le parole giuste, in modo da non essere nè sgarbato, nè enigmatico, nè tantomeno menefreghista.
Di tanto in tanto sospirava. Buffo che il più forte e coraggioso alchimista di stato, colui che era riuscito a sbaragliare un intero esercito di homunculus e a salvare due mondi...non riuscisse a formulare una semplice domanda.
Rivide con gli occhi le scene di tutte le sue battaglie, quelle per ritrovare il corpo di suo fratello, quelle per sconfiggere nemici potenti, quelle per salvare persone innocenti...
Quando riaprì gli occhi, c'era qualcosa nel suo sguardo, sembrava deciso, sicuro di ciò che stava per dire.
Ed ecco che le sue labbra emisero un suono.

"Com'è...che è successo?"

Jhana si voltò quasi credendo che quella domanda fosse frutto della sua immaginazione.Ma non appena le sue iridi si posarono su quelle di Edward notò che la stava guardando,aspettando una risposta.I suoi occhi però,diversamente da come dovrebbero essere,non mostravano rabbia e incomprensione...ma curiosità e tranquillità.
Forse voleva metterla a suo agio o semplicemente costruire un dialogo anche se apparentemente forzato.
La ragazza lo guardò anche se con sguardo evasivo: avrebbe voluto chiedergli il perchè di quella domanda così particolare nei confronti dei sentimenti di Jhana.Dopotutto sapeva di avere torto e non voleva rovinare ancora di più la situazione,schiaffando in faccia all'uomo che doveva sposare,il motivo preciso per cui non lo ha fatto.
Osservando il turbamento sul viso di lei, Edward,con sorpresa,si affrettò a rivolgerle un sorriso rassicurante dandole così modo di potersi fidare di lui.

"Ehi tranquilla, non ho nessun rancore nei tuoi confronti...la mia era solo curiosità! ^^"

La giovane lo guardò ora con occhi più presenti ma sempre incerti sulle parole.La sua mortificazione sembrava averla ammutolita drasticamente.Il ragazzo però non la lasciò abbandonarsi alla sua chiusura psicologica:
"Qualunque cosa tu stia pensando...sappi che non è stata solo colpa tua! Quindi...non ti addossare tutte gli errori del mondo! Chi ha sbagliato qui siamo io...te....e Al e sai perchè?"
Il suo tono di domanda era gentile e premuroso.

Le future parole di Edward furono interrotte dal suono di passi in avvicinamento. Si girarono entrambi e videro un dottore che si avvicinava con passo tranquillo.
Rapidamente i ragazzi si alzarono ansiosi di sapere notizie su Alphonse dal medico.
"Allora come sta?" domandò tempestivamente il maggiore "Ci hanno detto che si era ripreso e noi siamo qui! Per favore! Ha qualche notizia su mio fratello?"
Jhana non diceva nulla,guardava solo turbata il modo in cui fosse agitato il ragazzo per la repentina notizia.

"Il ragazzo non presenta ferite gravi..." fu la risposta del dottore a tutta quella preoccupazione "...solo un leggerissimo trauma cervicale,ma ha ripreso i sensi e sembra rispondere a tutte le funzioni cerebrali! Gli stiamo facendo degli esami per verificare che sia tutto apposto e tra qualche giorno,potrà tornare a casa!"
Edward sospirò di sollievo e si accasciò sulla sedia, arruffandosi i capelli con una mano. "E... Possiamo già vederlo?"
"Si ma soltanto uno alla volta! Si è svegliato sotto shock e si è rifiutato di mangiare!Gli stiamo iniettando delle flebo ricostituenti!"
Jhana guardò Edward con la chiara intenzione di incitarlo ad entrare per primo: era suo fratello maggiore,aveva la più totale priorità.
Il ragazzo annuì un po' scosso e titubante poi, si mise dietro al dottore pronto per seguirlo sino alla stanza mentre la ragazza tornò a sedersi senza dire una sola parola.Il biondino diede una veloce occhiata a Jhana per poi voltarsi completamente: gli dispiaceva vederla così ma d'altronde non poteva reagire in maniera diversa...altrimenti non sarebbe stata umana.
Edward seguì il dottore nella stanza: appena accompagnato fu lasciato solo e potè entrare in quella camera così silenziosa e fioca.Al centro si trovava un letto, sopra al quale vi era stato ricoverato Alphonse,ormai sveglio,munito di due flebo per braccio e un collare ortodosso per il trauma cervicale.Sembrava assorto nei suoi pensieri,scrutante del vuoto attraverso la finestra coperta a metà dalla veneziana semi abbassata della stanza di degenza.

Il maggiore lo guardò con rammarico e dispiacere mentre chiudeva piano la porta senza fare rumore,fino allo scatto finale che fece la maniglia a chiusura completa.Lì il piccolo Elric avvertì che ci fosse qualcuno e si destò dai suoi pensieri voltandosi con la coda dell'occhio verso l'entrata.
"Ciao....Al..." mormorò flebilmente Edward abbozzando un sorriso rincuorante.
Ma la risposta di Alphonse fu tutt'altro che rincuorante: si voltò da sdraiato mettendosi di fianco e dandogli totalmente le spalle sistemandosi bene il cuscino sotto la sua testa e non emettendo alcuna parola.
Edward avvertì la freddezza ma cercò di farsela scivolare giù,acquietando il tutto con un altro sorriso e avvicinandosi al letto del minore:
"Ehi Al....ti ho salutato...non mi hai sentito?"
Alphonse non rispose...ma prolungò semplicemente quell'ostinato silenzio al quale però il maggiore non voleva partecipare:
"Ero preoccupatissimo per te,sai?" domandò il ragazzo ridendo spontaneamente "Temevo potesse succederti qualcosa di brutto!A casa Hikka-chan ti cercava e io non sapevo che dire a quel micio per fargli capire che tu ti trovavi qui! Beh....però ora stai bene ed è quello che più conta!"
Alphonse non rispose. Continuava a dargli le spalle,e guardava la finestra con aria corrucciata, che marcava sempre di più ad ogni parola del fratello maggiore.
Edward sospirò quasi potesse capirlo.Nemmeno lui avrebbe avuto il coraggio di rivolgersi la parola. "Mi dispiace, Al.....davvero....."
Il piccolo Elric si girò finalmente verso di lui,con espressione alterata e tremendamente delusa;aprì la bocca e sibilò con tremore: "Hai cercato di uccidermi..."
Edward sentì come un colpo al cuore a quella frase, ma cercò di spezzare quella tensione con una risata del tutto nervosa e incontrollata...dopotutto lui non avrebbe mai fatto del male a suo fratello ma,sentirgli citare frasi prive di fiducia come quelle,gli dava preoccupazione:
"C-cosa?! Davvero credi che avrei fatto una cosa atroce come quella?Non pensarla nemmeno!" parlava continuando a sentire quel peso premergli contro il petto...un peso simile a un grosso senso di colpa "Io ti voglio un bene dell'anima!Sei mio fratello!Non avrei mai stretto così forte da....da...." faticava anche a dirlo "...ucciderti!"

"Non ti credo!" mai parole furono più dure per il cuore di Edward all'affermazione di Alphonse.

Il silenzio regnò per buona parte di tempo,non dando modo nè coraggio al più grande degli Elric di dire qualcosa in suo favore.Sfinì il proprio fiato in un sospiro e si mise una mano sulla fronte premendosi con il pollice e il medio le tempie come a forzarsi di essere forte nonostante la situazione non lo richiedesse:
"B-beh....in fondo...tutti i torti non li hai! Ho sbagliato in tutto questo tempo a fare l'arrogante e il sicuro di sè...ho sbagliato a trascurare i miei sentimenti...ho sbagliato a convincermi e convincere te di cose che in realtà non hanno una base solida...ho sbagliato...a non dire come stavano effettivamente le cose..."
Detto questo,emise un altro sospiro, e si sedette sul letto ai piedi del fratello, guardandolo negli occhi nonostante il minore non ricambiasse.

"Sai?Quando sono arrivato qui,più di un paio d'anni fa,temevo di essere finito in una sorta di brutto sogno...un incubo...un ritaglio dell'inferno nel quale dovevo stare per forza per pagare il prezzo del peccato che avevo commesso!" parlò a voce bassa,quasi afflitta,senza distogliere lo sguardo dal fratello "Avevo perso tutto e tutti...ma lo avevo fatto per ridarti una vita vera! Nonostante vivessi qui con la paura che la mia trasmutazione fosse fallita...volevo credere che tu da qualche parte stavi bene....e ne ho avuto conferma non appena ti sentì dentro quell'armatura...quella sera!" poi lo distolse e congiunse le mani "Ti ho ritrovato e alla fine...abbiamo scelto di vivere insieme,viaggiare insieme,ma in un mondo che non ci apparteneva! Ti dissi che questo sarebbe stato il nostro mondo...che nulla sarebbe cambiato ma...era solo una maschera che cercavo di portare per convincere me stesso di quello che dicevo! E più passava il tempo,più mi sentivo quasi soffocare dalla mancanza di tutte le persone che avevo ad Amestris...o Shambala...come la chiamavano qui........."
Gli occhi di Alphonse si spostarono di poco in direzione del fratello senza però guardarlo direttamente.In effetti da quando si erano definitivamente trasferiti in quel mondo,suo fratello non aveva mai fatto parola concreta del mondo precedente,né di cosa provasse per via del suo distacco.Nel frattempo Edward continuò il suo discorso:

"Trovavo la scusa del troppo lavoro per starmene da solo a pensare....pensavo a quanto fossi stato stupido a credere che questo mondo potesse farmi dimenticare tutto quello che avevo passato ad Amestris...e nel frattempo mi applicavo sulla meccanica,ti pagavo gli studi e non facevo mai mancare il cibo a tavola! Poi,quando Noah è scomparsa e mi hanno portato via l'automail di Winry...mi sono sentito demotivato al massimo e ho lasciato un po' perdere tutto! Non mi sono sforzato,nemmeno un po',a coltivare delle amicizie,a fare un sorriso di più....non c'era nulla che mi desse più la gioia di vivere.........a parte i tuoi progressi in facoltà e la tua costante presenza solare nella mia vita!" distolse lo sguardo dal fratello facendo un sorriso amaro e malinconico "Poi...è arrivata Jhana che ha stravolto la nostra vita..."
"........"
"Ma non in male...tutt'altro! Ha riacceso in me la speranza di poter ritornare dall'altra parte,così come lei era giunta da noi! Ma la troppa codardia ha preso il sopravvento e,ho preferito nascondere i miei veri sentimenti e continuare a far finta che la storia non potesse riguardarmi! Jhana...beh ecco lei...mi ricorda tutto...di quel mondo....e mi ricorda soprattutto lei..."

Adesso l'attenzione del piccolo Elric si concentrò completamente sul fratello che stava parlando col cuore in mano con chissà quale atroce difficoltà.Edward si guardò le mani che a pugni stretti si serravano quasi a farsi male,mentre con un sospiro cercava di continuare quel discorso spento da anni:
"Io...sono innamorato di Winry..."
"....."
"Beh si ti sembrerà assurdo che io lo dica solo ora...a 22 anni,quando l'ho sempre avuta vicino sin da piccolo;quando avrei potuto avere mille occasioni per dirglielo;quando mi sarebbe bastato un solo sguardo che lei mi avrebbe subito seguito in capo al mondo! Eppure non l'ho fatto,per un semplice motivo,non me n'ero accorto........si! Per tutti quegli anni io...non mi ero mai accorto di lei! E credimi...non mi sarei mai immaginato che lo avrei scoperto soffrendoci così tanto! Ti rendi conto di avere un tesoro solo quando lo perdi....accidenti quant'è vero!"
Alphonse addolcì lo sguardo a quella confessione: non aveva mai pensato che Edward, il suo coraggioso fratellone, potesse soffrire così tanto dentro di sè. Non parlò, ma dai suoi occhi trapelò una certa dose di indulgenza verso di lui.
"Ho cercato di coprirlo,di ignorarlo,di cancellarlo..." continuò il ragazzo guardando il vuoto ma sapendo che il minore lo stesse ascoltando "...ma questo sentimento non vuole andarsene...neanche se per farlo ho creduto di amare...una ragazza....che in realtà non amavo..." serrò i denti "...Jhana!"
Il piccolo lo guardò sempre più rammaricato ma pregandolo di continuare con lo sguardo.
"Mi sento un vigliacco al confronto! Jhana...ha messo in discussione se stessa,la sua reputazione,il giudizio nei suoi confronti...per dire ciò che sentiva! Lei ha avuto un coraggio immenso a fare quello che ha fatto...mentre io...avrei accettato un matrimonio senza amore pur di non dire esattamente come stavano le cose! Voglio bene a Jhana...le voglio molto bene...ma come ha detto giustamente lei,è inutile far soffrire le persone se non si è disposti veramente a passare il resto della vita con esse!"

Edward chiuse gli occhi, cercando di non far uscire le lacrime ma di cacciarle dentro. Quando sollevò le palpebre,le sue iridi erano velate da una patina acquosa.Si girò lentamente verso il fratello, guardandolo in faccia e chiedendogli con un sorriso amaro: "Sono uno stupido, vero?"
A quel punto Alphonse abbassò lo sguardo rispondendo al sorriso con uno più debole e incerto e proferendo finalmente:
"Non è a me che devi chiederlo...ma a lei!"
E mentre diceva questo,il piccolo Elric indicava la porta dietro il fratello maggiore;quella che aveva prima chiuso ma che in quel momento si era riaperta al tocco delle mani di Jhana che stava entrando nella stanza per gentile concessione da parte del medico.Edward si voltò verso di lei,la fissò bene e ebbe un fortissimo magone per le conseguenze che avrebbe portato l'aver sentito tutto quel discorso che in un anno e mezzo di fidanzamento non era mai saltato fuori.
Ma la ragazza,da un viso spento e labbra marmoree,sfociò in un rassicurante e malinconico sorriso accompagnato da una rassegnata ma decisa frase:
" Chi ha sbagliato qui siamo io...te....e Al! Mi avevi detto questo prima di entrare...e mi avevi chiesto il perchè...io so risponderti Edward....perchè nessuno dei tre ha mai avuto il coraggio di mostrare se stesso!^_^"

"Jhana..." riuscì a stento a sibilare il più grande degli Elric cercando di forzarsi più non posso nel mantenere quella materia acquosa all'interno dei suoi occhi e commovendosi alla rapida e impressionante comprensione che aveva la ragazza nonostante tutta la confusione che aveva passato.
Era sveglia,era molto intelligente,era una ragazza perfetta...e lui le voleva un bene dell'anima.Ma sapeva perfettamente qual era la differenza tra il voler bene e l'amare...sapeva anche che se l'errore l'avevano capito entrambi conoscevano pure il modo di ripararlo e che non sarebbero esistiti confini per rimediarlo.

"...mi spiace non essere stato sincero con te!" concluse il biondino.
"...mi spiace anche a me di non esserlo stata con te!" replicò la ragazza sorridendo lealmente.
Entrambi risero sommessamente e si voltarono dolcemente verso il più piccolo che nel frattempo era riuscito a mettersi semiseduto.Alphonse li guardò con occhi serrati...poi li sbarrò assieme ad un sorriso ingenuo e sincero e si indicò il collare.
"Questo basta per espiare le mie scuse per il vostro stesso motivo?^^"
Ne seguì una risata collettiva che sembrò magicamente riportare tutto come prima.Anche se in realtà quello era solo un involucro che proteggeva individualmente gli stati d'animo di tutti e tre: dispiaceri,colpevolezze e rammarichi potevano anche aspettare.
Quel giorno,almeno per un giorno,volevano ridere...veramente di cuore.

Passarono quattro settimane dalle dimissioni di Alphonse dall'ospedale,il quale però dovette restare a riposo e tranquillo in casa,finchè non tolse finalmente il collare.Edward,in quei giorni di degenza casalinga da parte del fratello, era ritornato al lavoro, sommerso più che mai dalle richieste insistenti dei numerosi clienti.Mise anima e corpo in quel lavoro,non pensò quasi più a niente e per poco non ebbe nemmeno più molto tempo da dedicare al fratellino né alla sua ex ragazza.
Il ragazzo notò che Jhana e Alphonse cominciarono a passare nuovamente un enorme quantità di tempo insieme e quasi si stupì di ciò.Gli strani comportamenti dei due indussero Edward addirittura a credere che stessero insieme.
Ma proprio una sera di quattro settimane dopo,il biondino, tornando a casa da lavoro, trovò sul tavolo della cucina un curioso libro di magia.Aprendolo notò che vi erano parecchi segnalibri,foglietti e scarabocchi e ciò gli fece venire il sospetto che forse i due ragazzi passavano del tempo insieme per fare chissà quale strana e ancora ignota cosa.
In quello stesso istante Alphonse passò di lì notando il libro sotto gli occhi del maggiore e scattando con gesto felino per afferrarlo e metterlo sotto la custodia delle sue braccia:
"Cos'era quello?" chiese Edward.
"Quello cosa? °w°" sviò maestosamente il più piccolo.
"E' un libro di magia!Non fare il finto tonto! Avanti...cosa ci fa un libro di magia in questa casa?"
"Semplice curiosità! A quanto pare l'alchimia che noi avevamo nel nostro mondo qui equivale a magia giusto?^^"
"E quindi? >_>"
"E qu-quindi nulla °w°! E-era solo curiosità! Mi serviva per...per..."
"Per...?"
"...ehm..."
"Avanti Al! Parla altrimenti il modo per farti parlare lo trovo!"
"...per...una sorpresa!!! Ecco! °w°"

Il maggiore lo guardò torvo ma anche divertito: non vedeva suo fratello fare quelle espressioni da tantissimo tempo.Pensava che dopo il ricovero fosse rimasta in lui una punta di rancore per come si era comportato ma in fondo...lo aveva sempre pensato...Alphonse era troppo buono e lo adorava troppo per provare dei risentimenti per lui.

"C'è anche lo zampino di Jhana?" incalzò lui guardandosi attorno alla ricerca della ragazza.
"Jhana già dorme!E' inutile che la cerchi qui!^^ Tu fidati! Ti piacerà tantissimo! Ci lavoriamo da quasi un mese e...credo che sarà pronto per il tuo compleanno! Solo...per favore...non fare altre domande altrimenti rovinerai tutto!^^"
Il minore lo guardava con occhi così felici e soddisfatti che Edward non potè che assecondarlo.Dopotutto,la magia non esisteva...quel libro non sarebbe mai stato pericoloso.
"Ok Al...allora quando vorrai tu,mi farai vedere questa sorpresa!"
"Benissimo!Ma occorra che guidi la macchina!"
"Cosa?O_O"
"Fratellone!Sono grande ormai...e ho la patente da un pezzo!"
"...la patente,mica la protezione divina! v_v"
"Non te la distruggerò...parola d'onore!"
"Ok ok....hai vinto! Ma domani riporta quel libro di magia in biblioteca...non voglio questa roba in casa!^^ Mi fa venire l'angoscia!"
"Va bene fratellone,ma lo riporterò quando non mi servirà davvero più!"

Pochi giorni dopo, giunse finalmente il compleanno di Edward. Il ragazzo, roso dalla curiosità, si fece bendare impazientemente dal fratello, e si fece condurre alla macchina, nella quale Alphonse prese posto al volante.
Sentì soltanto il rombo del motore all'accensione e la macchina che partiva spedita.Non era molto sicuro di aver fatto bene a lasciar guidare il fratello, ma ormai era fatta.Sentì le ruote sotto di sé percorrere una strada sterrata, e non più quella asfaltata di Monaco.Capì quindi che lo stava portando al di fuori della città.

"Ma non è che la sorpresa è quella che mi smonti in diretta l'auto con tutte queste buche?" domandò preoccupato Edward guardando a destra e sinistra nonostante non vedesse nulla a causa della benda.
"Fratellone!La vuoi finire?Sei proprio fissato con questa macchina!"replicò sbuffando Alphonse.
"Con quello che mi è costata...vorrei ben dire!"
"Ma se è di terza mano!E comunque niente commenti!Vedrai presto la tua sorpresa!^w^"
"Come mai Jhana non è qui con noi?" cambiò argomento per non pensare all'auto.
"Si trova già sul luogo!E' andata prima...per verificare che fosse tutto apposto!" rispose tranquillamente lui.

Successivamente ci fu un breve tratto di strada in silenzio.Poi Edward proferì di nuovo:

"Senti Al...tu e Jhana state per caso insieme?"

Seguì una brusca frenata seguita da imminente sbraitare del fratello maggiore: "Ma sei pazzo?!Vuoi far saltare una ruota?!?!"
"Matto sarai tu,che te ne esci con queste domande!!! °///°"
"Non ritorcere le frasi contro a tuo fratello maggiore!"
"E tu non comandarmi!"
"Va bene!>.>"
"Ok! èwé"
La macchina riprese il suo normale tragitto assieme alla non tanto normale conversazione ripresa da Al:
"Comunque la risposta è no..."
"Uh?"
"Non stiamo insieme...e non credo che affronteremo mai una situazione analoga!^_^"
"Oh..."
Il maggiore si ammutolì,in effetti,come risposta quella del piccolo Elric era plausibile: tra lui e Jhana non ci sarebbe mai stata la situazione che c'era stata in precedenza.Jhana gli aveva accennato qualcosa,era stata molto onesta...adesso sapeva a grandi linee cosa fosse successo durante la sua partenza e poteva perfettamente capire che,quegli eventi capitati tutti troppo in fretta dovevano essere sedati con un po' di tregua....per permettere che tutto tornasse REALMENTE alla normalità.In più capì a grandi linee che Alphonse voleva darci un taglio...non capì a cosa...ma si trattava senz’altro di un taglio netto.

"Siamo arrivati!"esclamò Alphonse interrompendo i suoi pensieri e aiutandolo a scendere dall'auto "Coraggio,seguimi e attento a dove metti i piedi!"
"M-ma...non posso ancora togliere la benda?Mi prude la parte centrale tra i due occhi! >_<"
"Sei proprio un fratellone lamentoso! Pazienta un pochettino!^^"

Alphonse fermò finalmente la macchina e aiutò Edward a scendere. Lo spettacolo nascosto agli occhi del maggiore era quello di una grossa villa abbandonata, con davanti un giardino pieno di erbe secche e sterpaglie.Il piccolo Elric accompagnò il fratello all'entrata della villa. Pur non vedendo dove fosse, il ragazzo capì dall'eco rimbombante dei suoi passi che si trovava in un luogo grande e chiuso.Ad un certo punto il minore lo fermò. Si ritrovarono ora in una ampia sala circolare, circondata da numerosi pilastri e sormontata da un deambulatorio che occupava sia il primo che il secondo piano.
il deambulatorio era sovrastato da un'ulteriore ed enorme cupola di vetro, che rifletteva i raggi del sole sul pavimento. Su di esso, un immenso cerchio alchemico era stato disegnato con il gesso, mentre della pietra rossa era sparsa ovunque attorno ad esso.

"Eccovi finalmente!" esclama Jhana alzandosi da vicino il cerchio.
"Jhana..." mormorò Edward "...allora siamo arrivati? Toglimi la benda su! Forza!"
"Ok ok! Il solito impaziente!^^" disse ridendo Alphonse "Tieniti pronto eh?...Non te lo aspetteresti mai!"

Non appena il ragazzo fu privato della benda,ci mise un po' per focalizzare bene il luogo,poi sbarrò gli occhi allarmato notando che quel posto altri non era che la villa abbandonata dell'associazione di Thule dove praticavano la magia e dove,non molti anni fa si stava verificando una guerra tra i due mondi.Le sue iridi si spostarono in fine verso il basso dove vide Jhana completare il circolo alchemico e prepararsi alla sua attivazione aiutandosi con le varie pietre rosse delle quali disponeva nel suo sacchetto.
"Cos'è uno scherzo?" chiese con voce tremante il fratello convinto di vivere un incubo.
"E’ da un mese che io e Jhana ci stiamo documentando per riprodurre un collegamento che ci porti dall’altra parte del portale!” disse Alphonse sorridendo e tranquillizzando il fratello “All’inizio pensavamo di non poter creare una cosa così grande disponendo di così poche informazioni! Inoltre il circolo che conosceva Jhana era ancora incompleto! Così mi è venuta in mente questa villa dove ancora il cerchio,nonostante fosse sbiadito si vedeva! Le probabilità di riuscita sono poche ma, nel caso funzionasse...torneremo tutti a casa.....^_^ ...fratellone!"
"Quindi quel libro...quegli studi....voi.....in tutto questo tempo....avete...."
"Vedrai, fratellone, andrà tutto bene! Nessuno rischierà niente!"
"AH DAVVERO??" iniziò ad urlare, irritato e confuso dalla loro ingenuità "E' questa la sorpresa di cui mi parlavi?Sacrificare la vostra vita per un qualcosa che non si può realizzare? L'alchimia in questo mondo non si può praticare! Dall'altra parte non c'è nessuno che tiene aperto il portale! NESSUNO!"
"TI SBAGLI!"

Chi replicò all’affermazione di Edward altri non era che Jhana, la quale lo fissava con occhi decisi e pronti a qualsiasi cosa. Si inginocchiò lentamente sul pavimento freddo avvicinando le mani su quei simboli appena tracciati.
"FERMA!" sbraitò Edward "NON C’E’ ABBASTANZA MATERIALE DA TRASMUTARE!!!!! NEMMENO IL TUO HOMUNCULUS PUO’ FARE QUALCOSA!!!!!! FERMATI O SPARIRAI!!!!"
"Dall'altra parte c’è la voragine che io stessa ho creato!" gli rispose la ragazza, poggiando definitivamente le mani sul cerchio "Quella....il mio homunculus e queste pietre saranno l'intermediario perfetto! In più questi circoli sono corretti! Non rischierò la vita!"
Improvvisamente, tutta la sala si illuminò di luce propria, attivando una miriade di altri segni e simboli che i ragazzi avevano tracciato anche sui pilastri e sulla cupola.Edward guardò sgomentato tutto quel bagliore mettendosi una mano davanti per non abbagliarsi.Poi si voltò verso il fratello che restava immobile e ammirato a guardare quella perfetta esecuzione alchemica.
"AL!!! Perchè non fai niente per fermarla??? PERCHE' LE LASCI FARE QUESTO???" continuò a gridare.
"Perchè mi fido di lei..." rispose con voce commossa.
"........"
"Fratellone...io...non vedo l'ora di tornare a casa....tutti insieme!"

Edward rimase a fissare quella potente luce, sconvolto. Non poteva crederci, non voleva crederci. Quei due ragazzi stavano rischiando veramente grosso per la sua felicità. Eppure non riusciva ad essere contento: sentiva in cuor suo che quel gesto avrebbe avuto dei contro, oltre agli eventuali pro. Intanto il portale iniziò ad aprirsi.Il maggiore mise un attimo da parte la sua preoccupazione e la sua irritazione per rivolgere uno sguardo intenerito al fratellino. Non immaginava che anche a lui premesse così tanto tornare. Anche Jhana, ancora a terra che teneva sempre le mani incollate al pavimento, gli lanciò un'occhiata, ma questa sembrava mortificata. Mordendosi il labbro e distogliendo di poco lo sguardo, incominciò a parlare:
"Al...perdonami...non sono stata sincera con te...nemmeno con te...Ed...."

Quella frase non solo fece sobbalzare il cuore di Alphonse,ma anche quello prima più acquietato di Edward.
"C-che succede?" domandò preoccupato il più piccolo "Problemi con il portale?Non riesci ad aprirlo?"
"No...tutt'altro..." rispose lei con uno strano sorriso "...si tratta del prezzo da pagare..."
"Si ma cosa...!!! Jhana!!!"
Alphonse fece per avanzare ma venne fermato dalla voce squillante di Jhana: "NON AVVICINARTI O ROVINERAI TUTTO!"
Il corpo del piccolo Elric si pietrificò mentre quello di Edward sembrava tremare dalle parole preoccupanti della giovane:
"Jhana....tu...non stai sacrificando solo delle pietre rosse e il tuo homunculus,non è vero?" domandò quest'ultimo amareggiato.
La ragazza guardava entrambi con occhi lucidi,non si sapeva se per le lacrime o per quel bagliore in alto che illuminava le iridi.Deglutì più volte senza fiatare e cercando di trovare la forza,oltre che per continuare la trasmutazione,anche di parlare e dire le cose come stavano:
"Trasmuterò tutta la mia memoria...per farvi tornare a casa....svuoterò....la mia mente per...per...." trattenne a stento le lacrime tramite un sorriso forzato "...per darvi una seconda possibilità...."
I due ragazzi non colsero subito al volo le parole pronunciate dalla ragazza. Ma quando ne afferrarono finalmente il significato, subito sui loro volti apparvero delle espressioni di sdegno e terrore.Non potevano muoversi per andare fisicamente a fermarla,altrimenti avrebbero rischiato la vita di lei e la propria.Immischiarsi nel vivo di un'esecuzione alchemica era molto pericoloso quanto suicida.
"NO JHANA FERMATI NON LO FARE!" strillò il più giovane dei due.
"Non posso più tornare indietro...a trasmutazione già avvenuta! Guardate...." alzò lo sguardo assieme ai due fratelli che seguirono i suoi occhi "...E' davvero bellissimo...." chiuse di poco gli occhi non potendo reggere tutta quella luce abbagliante che sovrastava e incombeva su di lei.Quella fonte luminosa le avrebbe permesso di realizzare ciò per cui era stata mandata in quel mondo.
In fondo anche quando aveva tentato,sebbene in maniera ortodossa,di riaprire il portale tempo fa il suo obbiettivo era lo stesso: riportare i fratelli Elric a casa.
Per quale motivo? Per capriccio? Per secondi fini? Per interesse personale?
NO....per quell'incessante guerra che stava ad uno ad uno eliminato tutte le persone per cui i fratelli Elric si erano battuti tanto per proteggerli.
Loro dovevano tornare...dovevano,non solo riprendere la loro vita,ma ridarla a chi l'aveva persa assieme a loro quel giorno nel portale.
Edward capì subito.La guardò con fare rassegnato.Sapeva che non poteva andare con loro....lo sapeva benissimo....
Ma Alphonse...chi glielo avrebbe spiegato a quell'ingenuo di Alphonse che lo scambio equivalente esiste per tutti?

"M...ma....ma.....MI AVEVI DETTO CHE NON AVRESTI RISCHIATO!!! E CHE TUTTI E TRE AVREMMO VISSUTO FELICI AD AMESTRIS!!! ME L'AVEVI DETTO JHANA!!!" gridò disperato il ragazzo cercando di muovere dei passi in avanti ma lasciando che le gambe cedessero per la disperazione "Eri l'unica a conoscere la formula di confinamento degli homunculus che fa da intermediario con il portale!...Hai detto di potercela fare! Io...sigh....ti ho creduto...sigh....Jhana....perchè?! PERCHE' STAI SACRIFICANDO I TUOI RICORDI???"
"Non piangere Al....farai piangere anche me..." rispose lei già in lacrime da un pezzo.
"Jhana tu già sapevi....che oltrepassando quel portale saresti tornata cieca e muta..." bisbigliò Edward con tono ferito attirando l'attenzione del fratellino "...e che avresti compromesso moltissime altre vite umane nelle guerre tra soldati! Da quando hai riacquistato la memoria lo hai sempre saputo...e sapevi anche che dovevi sacrificare parte di te per riportarci indietro!"
"E' così...sigh...in questo modo,tutti e tre avremo una vita felice! Senza ricordi,io non vivrò di traumi,di paure,di angoscie..."
"MA DIMENTICHERAI ANCHE NOI!!!" tuonò nuovamente il più piccolo.
"Al...."
La potente luce artificiale, riflettendo contro le vetrate colorate della cupola, creava dei giochi di luce e colori magnifici, che ricordavano l'aurora boreale. Lentamente, il portale crebbe di grandezza, fino ad arrivare quasi alla cupola, avvolgendo tutto l'ambiente circostante con l'alone di fortissima e splendente chiarore.
"Con che coraggio...sigh...con quale forza di volontà...sigh...noi dovremmo tornare a casa e lasciarti qui?"
"Rendereste vano questo sacrificio...e voi non sprechereste alcun sacrificio,perchè l'avete vissuto sulla vostra pelle!"
"......."

Jhana fece un sorriso come non l'aveva mai fatto,con le labbra bagnate dalle lacrime mentre le due persone che più voleva bene erano lì davanti a lei,impotenti di fare qualsiasi cosa: uno sul punto di piangere,l'altro già sfociato nel pianto a dirotto.
"Mi spiace sia finita così tra noi..." la ragazza guardò prima l'uno poi l'altro "...questi anni assieme a voi sono stati bellissimi!Mi avete davvero fatto vivere una vita fantastica e...e questo quasi non basta per ripagarvi di tutte le attenzioni,l'amore e le gioie che mi avete dato!" poi posò gli occhi sul più grande degli Elric "Edward...per me sei stato un punto d'inizio e un punto d'arrivo...sei stato in grado di farmi capire tante cose,e mi hai dato modo di capire un po' come sei fatto! Tu sei un ragazzo straordinario e meriti davvero tutto il bene di questo...o di quell'altro mondo! Ma non lo meriti con me...perchè sia io che te amiamo un'altra persona e,mentre per me è tardi...." da un'occhiata ad Alphonse poi torna nuovamente a lui"....tu sei ancora in tempo per riparare!"
"Jhana....."
"Al...." lo sguardo ora si spostò verso il più piccolo "Sei stato sempre così dolce e gentile con me! Hai sempre pensato alla mia felicità e mai alla tua, le tue premure, i tuoi modi goffi ma teneri di farmi sorridere,mi hanno dato la forza di conoscerti...viverti...e amarti... io....non credo di poter mai trovare un ragazzo migliore di te Al!....Nonostante ciò però,non merito nemmeno te,perchè ti ho riempito di delusioni,dubbi e incertezze su te stesso e ho rischiato di metterti anche contro tuo fratello! No...non è così che deve andare! Voi due..." li guardò orgogliosa "...voi siete gli inseparabili fratelli Elric! Avete fatto tutto insieme...e continuerete a farlo! E' questo ciò che chiedo....è questa l'unica cosa che chiedo!" pianse ancora "Mi mancherete davvero moltissimo....o almeno credo, visto che non avrò ricordi vostri...^__^"

Alphonse stava ormai impazzendo di dolore: continuava a piangere, disperato, incapace di muoversi o di pronunciare qualsiasi parola al momento. Accanto a lui, Edward cercò di trattenersi il più possibile, volendo sempre sembrare quello coraggioso, ma nemmeno lui ce la fece, e calde e copiose lacrime gli uscirono dagli occhi.
"Jhana...noi non possiamo...lasciarti così..."
"Ve lo sto chiedendo,per favore!" tuonò in lacrime la giovane quasi non reggendosi più ma continuando comunque a sorridere "Io sono qui solo per darvi la possibilità di tornare a casa e,se voi resterete qui,avrò fatto un sacrificio vano...."
"NON DEVI SACRIFICARTI PER NOI! NOI NON TE L'ABBIAMO MAI CHIESTO!!! JHANA!!!!" urlò con voce rotta dal pianto Alphonse "Noi...non te l'abbi...a...mo....mai...ch...i...e...sto....sigh...."
La ragazza gli sorrise,ridendo angosciosamente per quella sua disperazione.Li guardò entrambi: sotto quella luce sembravano così ingenui e indifesi ed era proprio per questo che lei sentiva il bisogno di difenderli:

"Al..." mormorò quasi sfinita mettendo una mano sul viso staccandola completamente dal circolo e comprendo gli occhi dalla luce "...anche se eri ubriaco e probabilmente non ricordi...."
"No,Jhana ferma! Che fai???Ti prego resta ancora con noi!!!" urlò lui.
"...hai detto due parole...che mi hanno cambiato la vita..."
"JHANA TI PREGO!!! NON LASCIARE L'ALTRA MANO!!! NON TE NE ANDARE!!!! NON ANDARE VIA!!!! NON LASCIARCI!!! NON LASCIARMI!!!"
"...ed ora io...voglio ricambiare..."
"FRATELLONE!!!...sigh...FRATELLONE FA QUALCOSA!!!...sigh....FRATELLONE!!!"

"....ti amo........"

E in un sol attimo,Jhana stacco entrambe le mani dal circolo che illuminava ancora e teneva saldo il portale.Alzò lo sguardo ormai spento in direzione della luce.Non si coprì più gli occhi...chiuse dolcemente le palpebre e collassò a terra priva di sensi.Edward la recuperò tempestivamente,reggendola in braccio prima che potesse toccare il suolo lasciando indietro il fratello che in ginocchio disperato piangeva e gridava il suo nome: "JHANAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!"

La voce riecheggiò per la sala rimbombando e salendo su fino alla cupola dove vi era quell'immensa porta di luce che sovrastava il luogo.Nonostante il bagliore di solito porti calore, allegria, speranza ed energia, in quella stanza l'atmosfera era totalmente diversa. Le anime e i cuori dei due ragazzi erano stati totalmente svuotati, i loro buoni sentimenti oscurati dal terrore, dal rimorso, dalla tristezza e dalla disperazione.
Mentre Edward reggeva Jhana, svenuta, tra le sue braccia, Alphonse guardava la ragazza ad occhi spalancati e pieni di terrore, immobile.

"Per....chè....non hai fatto nulla...per....fermar...la.....fra...te...llo...ne?" sibilò visibilmente sconvolto.
"Perchè le avrei dato...una sofferenza maggiore...." rispose in lacrime e cercando di non singhiozzare il più grande "...rendendo vano il suo....sacri...ficio...sigh...!" ricolmo di dispiacere il ragazzo non resistette e cadde in ginocchio tenendo la ragazza con un braccio mentre con l'altro si coprì gli occhi,serrò i denti,e scoppiò in un singhiozzo sommesso.
D'altra parte il minore pianse con lui ma restando distante,immbilizzato da un dolore troppo forte.Ma suo fratello aveva ragione: non potevano rendere vano il suo sacrificio. Quel portale non sarebbe rimasto aperto per sempre. Doveva mettere bruscamente da parte la sofferenza e fare la volontà della ragazza che priva di sensi e memoria giaceva dormiente tra le braccia di Edward.

"Coraggio fratellone!!!" esclamò il ragazzo più giovane alzandosi in piedi e asciugandosi gli occhi con una manica "Non perdiamo altro tempo!"
"Mh...!" l'altro annuì capendo che nonostante il dolore dovevano andare avanti e realizzare ciò che volevano fare da tempo.

Alphonse, ancora scosso, fece segno al fratello di seguirlo. Questi, con ancora in braccio Jhana, camminò dietro al minore raggiungendo una stanza sottostante la precedente. Lì dentrò si ritrovò lo spettacolo maestoso di un grande oggetto coperto.Il piccolo Elric indicò il grosso aeroplano a propulsori molto elevati che stava semi coperto lì davanti.
"L'ho trovato qui sotto,tutto impolverato e semi distrutto! Ho cercato di risistemarlo grazie anche alle notevoli conoscenze per via di vari libri! Ho calcolato velocità e traiettoria,dovremmo tornare a casa senza nemmeno un graffio!"
"Astrofisica....giusto? La studiavi per questo?"
"Beh...non avrei mai pensato che mi sarebbe servita per questo,ad essere sincero!" poi abbassò una leva aprendo il tetto che collegava quell'area con quella sovrastante.

"Stai bene,Al?" chiese preoccupato il più grande mentre lo vedeva affaccendato a scoprire il veicolo.
"No che non sto bene,non sto bene per niente...." sussurrò lui.
"......" dopo un momento di silenzio sorrise guardando in alto verso il bagliore "....Guarda....immaginavi mai di poterlo rivedere?"
Alphonse alzò lo sguardo assieme al fratello,chiudendo di poco gli occhi non potendo reggere tutta quella luce abbagliante che sovrastava e incombeva su di loro.Quella fonte luminosa era così spaventosa,ma allo stesso tempo dava un senso di benessere: un forte raggio di sole d'alchimia che avrebbe realizzato il desiderio di ritornare indietro nei propri passi e ricominciare da zero.
"No...non ci speravo più..." sorrise malinconico "...credevo che questo sarebbe rimasto il nostro mondo!"
"Pare che,noi esseri umani non ci accontentiamo mai di dove siamo e di ciò che siamo vero?" rispose il maggiore ricambiando il sorriso.
"Fratellone...davvero non possiamo portare Jhana con noi?"
"Si...se riusciresti a sopportare il dolore di vederla cieca e muta....inoltre se dovesse tornare,tornerebbero le guerre,credimi! Quelle guerre...quell'ambiente...non era il mondo che conoscevamo noi!"
"E' davvero ingiusto..."
"Scambio equivalente...Al.....scambio equivalente! E' quello che ci ha sempre fregato nella vita!"

D'un tratto il più grande dei due Elric porse il corpo svenuto di Jhana ad Alphonse che lo prese con aria interrogativa e guardò il fratello con il massimo della perplessità.
"Al...prenditi cura di Jhana....qui a Monaco!" disse infine muovendosi in direzione dell'aeroplano.
Il ragazzo lo guardò alquanto sbigottito e lo seguì stando attento a non strapazzare la ragazza che teneva in braccio.
"COSA?!Vuoi lasciarmi qui?Come stavi per fare ad Amestris?! Vuoi di nuovo separarti da me?"
"Anche tu puoi recuperare! Resta qui...fatti la tua vita e ricomincia da capo con Jhana! Tu a differenza mia non hai mai sentito il bisogno di tornare dall'altra parte!"
"Ma sento il bisogno di stare con mio fratello!Lo capisci questo?"
"....."
"Che ne sarà...di tutti i viaggi e le avventure passate insieme? Che ne sarà degli Elric...?"
"Al...stare con me comporta anche sofferenze,decisioni e rospi da ingoiare che non ti appartengono! Io sono stato un po' maledetto da queste cose...dal momento in cui...ho deciso di riportare in vita la mamma!"
"...."
"In fondo è vero....Al.....da quando ho commesso quel peccato....mi sento quasi come se fossi perseguitato dalle avversità negative della vita!"
Le parole di Edward sfociarono in un amaro sorriso mentre saliva a bordo dell'aeroplano cercando di ignorare le copiose lacrime che stava versando il fratello minore.

"Vendi l'Atelier...con quello che ci frutterai sia con il locale che con il materiale all'interno potrai vivere senza problemi per almeno un altro anno! Giusto il tempo per laurearti ed entrare nel lavoro! In cassaforte ci sono degli oggetti di valore,vendi pure quelli e conservateli per i tuoi progetti futuri o per i casi di emergenza! Ti raccomando...non viziare Hikka-chan e approfittane visto che lei beve latte molto più di me!" in quest'ultima frase,il ragazzo rise.
"Fratellone, ti prego....." il minore lo implorava con le lacrime che scendevano copiosamente dagli occhi.
"Ah...quasi dimenticavo..." frugò nella tasca e gli porse le chiavi "...da ora in poi la macchina è tua...Al!"
Alphonse prese riluttante le chiavi, con mano tremante, mentre con gli occhi supplicò il fratello di ripensarci, di portare anche lui....parole che non riusciva a dire ad alta voce per il troppo pianto.
Edward soffocò un inizio di nuovo pianto stronzandolo in un breve e impercettibile "Stammi...bene...!"
“Ma fratellone….”
"Vai..."
"Ma io..."
"VAI!!!"

Il piccolo Elric,per fare la volontà di suo fratello e,per l'ennesima volta la sua felicità, corse via prima che potesse ripensarci e tornare indietro a chiedergli insistentemente di portarlo con sé.Dopotutto forse...era giusto che finisse così,ognuno per la propria strada.
Con la ragazza svenuta tra le braccia si ritrovò fuori dalla villa con un gran fiatone alternato a disperate lacrime per il gesto avventato. Silenzioso come non mai,si avviò verso l'auto,posò dolcemente Jhana sui sedili posteriori e si mise al posto guida azionando il veicolo.
Quasi non ci credeva che stava per lasciare suo fratello per sempre... per sempre ... quella parola gli tamburellava su e giù per il cuore senza dargli un attimo di tregua.
In breve tempo tornò a casa dove sistemò bene Jhana sul divano e preparò l'annuncio di vendita da affiggere sulla bottega. Notò sul tavolo ancora quel libro di magia che aveva preso in prestito dalla biblioteca...
Chissà come sarebbe stata Jhana appena sveglia....chissà come sarebbe stata la sua vita d'ora in avanti...Jhana avrebbe voluto che Alphonse si accontentasse di ricominciare da capo la sua vita con una ragazza che nemmeno conosceva?

In realtà ciò che voleva la ragazza era un'occasione per ricominciare da capo senza individui che la legassero al passato e forse il piccolo Elric,ormai,faceva parte di quel passato.

Uscì di casa,sempre in silenzio,con lo sguardo basso e spento.Portò con sè l'annuncio e,arrivato in centro Monaco,lo affisse fuori dalla porta.Un po' gli dispiacque mettere quel cartello con su scritto "feil" a quella bottega che tanto parlava di loro. Chissà quanto sarebbe mancata soprattutto ad Edward che ci lavorava anche negli orari extra.
Chiuse a chiave con tre mandate l'Atelier,con la consapevolezza che la prossima volta sarebbe stata aperta da uno sconosciuto.
Abbassò lo sguardo e,mentre fissava turbato le mani che tenevano le chiavi del negozio,la sua attenzione si concentro solo e completamente sul bracciale che Jhana regalò al diciottesimo compleanno del ragazzo.
Ricordò quell'amicizia salda e unica...quell'amicizia che li avrebbe tenuti saldi tutta la vita....ovunque fossero,in qualsiasi circostanza si trovassero...

Velocemente ripose le chiavi in tasca e mosso da qualcosa che lo aveva illuminato d'improvviso rendendogli tutto più chiaro,camminò spedito verso l'auto con la ferma,chiara e decisa intensione di cambiare strada...non solo cittadina...ma anche spirituale.
Passò un'ora scarsa,prima che Alphonse ripassasse da casa e ripartisse nuovamente in direzione della villa della società di Thule.


Tornò lì....per dare l'ultimo saluto,sebbene morale,a suo fratello....e non solo....soprattutto al passato di Jhana.



Non si seppe cosa successe in quell'ora,quando il piccolo Elric...
....decise la sua strada.



 




To be continued...




E siamo quasi giunti alla fine di questa storia che ci ha fatto ridere,sognare e piangere (povera illusa XD...crede davvero che abbia trasmesso queste sensazioni?). L'ultimo capitolo,oltre ad essere un epilogo chiarisce anche alcune cose che in questo capitolo non sono state mostrate.
Per il resto,spero sia stato abbastanza chiaro,nonostante abbiamo fatto in modo che ci si potesse arrivare e non capire direttamente! ;) Jhana ha finalmente scoperto di amare Al ma,da come si evolve la storia e di come taglia corto il fratello minore durante la discussione col fratello in macchina,fa capire che la storia non potrà andare avanti:anche perchè la ragazza segretamente sapeva di dover svolgere il compito assegnatole.
Finalmente si riesce a capire il motivo definitivo per cui era stata mandata lì: rifarsi una vita (perdendo la memoria) e riportare a casa i fratelli Elric (sfruttando i vari elementi che si era portata con sè).Questo capitolo è veramente triste,ma fa riflettere molto...nonostante le avversità,tutti e tre si continueranno a volere bene,legati per sempre da un raggio di sole d'alchimia (ovvero Renkinjutsushi no nikko ^__*) [Ele non piangere ç___ç] Appuntamento al prossimo e ultimo capitolo....T______T che tristezza dirlo! (n.d.Aly)


RISPOSTE AI COMMENTI:

RED ROBIN: Ok ok O.O intimiamo Cla di non fare più certi discorsi sconci XDDD ahahahah! Comunque spero che questo capitolo ti piaccia nonostante sia un po' triste! (Anche senza birra si combinano danni,fidati XPPP) (n.d.Aly)

Come ti permetti di avere una bassa considerazione del mio piccolo Al? *se lo violenta mentre picchia Red Robin* Continuerò invece a fare questi discorsi! Muahahahahah! °V° (n.d.Cla)

Qualcuno la sediiiiiiiiiiiiiiiiiii °A° (n.d.Aly)


TIFFY: Certo Tiffy...se io mi trovassi all'altare con Ed direi "si" mille volte V__V ma il problema è che lo direi anche se ci fosse Al °-° ...quindi....viva la bigamiaaaa XD! Cretinate a parte,siamo state buone a non farlo morire ma...mica tanto buone per il resto non trovi? ^.^ *fugge sommersa da oggetti contundenti* Grazie mille per i complimenti del capitolo! Sono veramente contenta che tu sia tornata a recensire e che la storia ti stia piacendo (ti sta piacendo vero? °A° *minaccia*)! Spero altrettanto che ti piacerà il finale! (O forse ci ammazzerai leggendo questa...non saprei °°) (n.d.Aly)

Nemmeno io lo rifiuterei *sbav* fosse per me diventerei anche bigama! Se dovessi scegliere tra lui e Al...sceglierei la bigamia! Comunque ci pensi così crudeli da far morire quel bellissimo ingenuotto *ççççççççççççççççç* ? A presto continua a seguirci! (n.d.Cla)


BEAUTIFUL_DISASTER: Nuuuuuuuuuu ç___ç non piangereeeeee! *mentre frigna...(cattivo esempioXD)* Mi ha fatto davvero molta tenerezza leggere la tua recensione! *_* Devo dire che anch'io un po' mi dispiaccio man mano che arrivo alla parola "fine" di questa storia. Tramite la scrittura di questo racconto ho fatto crescere fisicamente e psicologicamente due personalità che adoro e una ragazza (che Cla adora molto meno XD) che alla fine ha preso una decisione per la sua vita.Se ci fai caso,Edward si è già accorto di essere adesso lui quello a doversi mettere da parte,non più suo fratello che viveva dietro la sua ombra protettrice.Per questo ha insistito per farlo restare a Monaco...ma chissà chi vincerà,la fratellanza o l'amore...? O magari entrambi.....in fondo che sia amicizia,fratellanza,complicità....c'è sempre un po' d'amore che li lega.Dopotutto senza questo sentimento le persone smetterebbero di volersi bene no?^^ *piange per le parole commoventi* BASTA T____T ho bisogno di un abbraccio!!! Ele dovremmo ribeccarci su msn,vorrei tanto vedere il disegno di Jhana,inoltre se te la senti prima di pubblicare l'epilogo vorrei mandare la copertina della fanfiction (quella che ti mandai tempo fa) e se riuscissi a colorarmela sarebbe fantastico *______* sarei disposta a non pubblicarla senza di essa XDDDD! Ciauuuu! Ci si sente presto! (n.d.Aly)

Come ha detto la mia collega io la adoro molto meno Jhana....MOLTO MENO! Anzi diciamo che non la adoro proprio! °A° Anche se la mia collega continua ad insistere sul fatto della somiglianza con me! °V° *picchia Aly* (n.d.Cla)

Ma dovresti essere contenta che ti fai quei due fratellozzi sbavosi! =çççççççç= (n.d.Aly in preda allo sclero)

Il problema è che se fossi davvero io,sarei contenta,ma il problema è che non lo sono! °A° Dispiace anche a me essere arrivata alla fine perchè comunque è stato un bell'esperimento ma non vedevo l'ora di togliermi Jhana dalle balle °V°! Erhm.....cioè volevo dire °V°''''.........era da finire,punto e basta! Non si poteva continuare all'infinito! A presto! (n.d.Cla)


Ne approfittiamo anche per ringraziare Jhoel (soprattutto io! n.d.Aly) che sta leggendo e recensendo i capitoli!Quando arriverà a leggere questo capitolo,saprà che lo stiamo ringraziando vivamente anche per le recensioni precedenti! GRAZIE ^^!

  
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