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Autore: Katherine Buffy Pierce    12/05/2014    1 recensioni
Questa storia, fa parte della serie "La storia di Alex" e segue le vicende della storia "Figlio di vampiro". Alex Fell, dopo aver trovato l'amore della sua vita in Katherine Pierce, diventerà padre a soli 18 anni. Come affronteranno lui, Katherine e gli altri, l'arrivo inaspettato di un bambino?
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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POV Katherine:
Entrai nel supermercato a velocità soprannaturale senza badare agli umani che mi stavano attorno. Non mi interessava nulla di loro o che scoprissero che non ero un’umana qualunque. Dovevo trovarlo. Fortunatamente, appena entrai nel magazzino sul retro lo trovai incatenato a un palo.
-Alex!- esclamai io, fiondandomi su di lui.
-Oh, Katherine! Menomale mi hai trovato prima che tornasse!- disse lui, con un sorriso bellissimo.
Lo slegai e appena lo baciai, sentii che era proprio lui. Le sue labbra, il suo abbraccio e il suo respiro... Erano inconfondibili!
-Presto, prima che torni!- dissi io ad Alex, indicandogli la porta. Io e lui fuggimmo dal supermercato e appena salimmo in auto, ci accorgemmo che Bonnie e Marissa non c’erano più.
-Bonnie! Marissa!- dissi io prima di accendere il motore.
In parte a lui, c’era Jesse. Non eravamo riusciti a vederlo prima, dato che siamo entrati di fretta nell’abitacolo.
-Dove è Bonnie?!- chiesi io arrabbiata.
-Bonnie è scappata purtroppo... E si è portata dietro vostra figlia... Dovrò cercare di riprendermi quella streghetta...- disse lui, annoiato.
-E comunque, non sono così idiota, Katherine. Sapevo che una di voi avrebbe capito... Perciò ora, voi due, verrete con me.- disse Jesse con un sorriso.
-Puoi scordartelo, Jesse. Siamo 2 contro uno. E poi a cosa ti serviamo? - disse Alex, guardando con sguardo rabbioso il suo doppelganger.
-Alex, sai... Non mi dispiaceva l’idea di me e te... Mi sei subito sembrato simpatico, all’inizio. E non ti avrei mai voluto fare del male, ma... Le cose cambiano.- disse Jesse puntando una pistola alla testa ad Alex.
-Sai che non posso morire vero?- lo provocò Alex.
-Alex... Io ero come te prima... E si dia il caso che, siccome sono più vecchio di te, so molte più cose io...- disse Jesse con un altro sorrisino malefico.
-Tipo?- chiesi io, curiosa.
-Beh, con un certo materiale usato come arma, anche Alex può morire per mano di qualcuno che non sia lui.- disse Jesse prima di continuare a parlare.
-E in questa pistola è contenuto quel materiale. Perciò ora farete ciò che vi dico. Verrete con me e mi racconterete tutto ciò che c’è da sapere su di voi. Soprattutto su Alex. Come ti muovi, come mangi, come ti atteggi, cosa ti piace, cosa odi e perfino come respiri!- disse lui, rivolgendosi prima a entrambi e poi solo ad Alex.
-Scordatelo! Non ti permetterò di prendere il mio posto! Non ancora una volta!- disse Alex arrabbiato.
-Allora premerò il grilletto.- disse Jesse prima che io lo fermassi.
-Jesse, fermo. Perché non puoi semplicemente ricattare Bonnie dicendo di scambiare noi per un incantesimo che lei può fare?- chiesi io, confusa.
-Perché alla fine, non lo farà. E poi tutti voi, cercherete di mettermi i bastoni fra le ruote.- disse lui facendomi segno di girare la chiave nel quadro dell’auto.
Io accesi il motore e mi rassegnai alla volontà di Jesse. Alex non parlava. Teneva lo sguardo fisso sulla strada con un’espressione afflitta. Dopo aver seguito le indicazioni di Jesse, arrivammo in una vecchia fabbrica abbandonata. Ci fece entrare e ci legò entrambi con delle catene impossibili da rompere. Dopo che Jesse ci obbligò a raccontargli tutto ciò che c’era da sapere su di noi, iniziò a cercare qualcosa dentro a un vecchio baule. Non ci rivolgeva ne la parola ne lo sguardo, ma continuava a frugare.
-Oh, finalmente.- disse lui dopo aver impugnato uno strano congegno.
-Cosa è?- chiesi io, istintivamente.
-E’ l’oggetto che mi aiuterà mentre prenderò il posto di Alex.- disse lui con un sorriso.
-A cosa serve?- chiese Alex. Jesse non gli rispose e slegò Alex, facendolo alzare.
-Che cosa?- chiese Alex confuso. Di nuovo, Jesse non parlò, ma si sedette vicino a me e si legò al posto di Alex, solo dopo aver preso la mano di Alex. Jesse impugnò di nuovo il congegno e fece fare lo stesso ad Alex, prima di aver pronunciato una formula magica.
-Che cosa sta succedendo?!- chiese Alex, impaurito.
-Jesse, basta!- urlai io, prima che i loro corpi vennero avvolti in una luce bianca ed accecante. Dopo qualche istante, la luce svanì ed entrambi svennero.
-Alex!- urlai io, scuotendo il suo corpo.
Niente. Non mi rispondeva. Anche Jesse era ancora svenuto. Non sapevo cosa stesse succedendo. Cosa gli aveva fatto?!
-Mmm.- disse Alex, muovendosi a fatica.
-Oh, Alex! Grazie a Dio stai bene! Cosa ti ha fatto?- chiesi io confusa e felice di vedere che il mio ragazzo stava bene.
-Ora dimenticherai quellonon sospetterai nulla e ti farai gli affari tuoi.- mi disse, dopo che i suoi occhi diventarono neri e rossi. In quel momento, non mi accorsi nemmeno di essere stata soggiogata. Ma come aveva fatto? E perché, soprattutto? Perché quello non era Alex.
 
POV Jesse:
Il piano aveva funzionato correttamente. Ero nel corpo di Alex. Nessuno avrebbe dubitato di me, data la mia nuova natura. Alex non era un vampiro e, siccome lui si trovava nel mio corpo da vampiro, nessuno avrebbe sospettato nulla. Ero di nuovo umano con dei superpoteri. Inoltre, dato che ero anche uno stregone molto potente quando ero umano, riuscii a riacquisire i miei poteri. Ovviamente, non avrei riportato indietro io, Amanda! Ero forte ma non quanto Bonnie... E non volevo di rischiare di morire per riportare in vita Amanda, perché voleva dire che saremmo rimasti comunque separati... Prima di andarcene via, soggiogai Katherine, tramite la magia, per farle dimenticare ciò che era accaduto in quell’ultima ora e creandole dei falsi ricordi. L’unica cosa che avrebbe ricordato era che lei e Bonnie erano andate al supermercato a cercare Alex e quando Katherine lo trovò, Alex e lei pensarono che Bonnie fosse stata rapita da me, dato che non era più in auto perché mi aveva visto arrivare. Nulla avrebbe potuto fermarmi. Inoltre, pensai che se mi fossi trovato bene al posto di Alex, avrei potuto prendermi la sua vita in modo definitivo. Alex ormai era spacciato. Nessuno l’avrebbe riconosciuto dato che anche io conoscevo ogni suo ricordo. Mentre andavo verso casa Salvatore con Katherine realizzai una cosa: il mio piano era infallibile!
  
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