Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: InArteRed    12/05/2014    7 recensioni
"Sono passati circa tre anni da quando ho scelto di lasciarmi tutto alle spalle e partire.
A 16 ho deciso di cambiare vita, l ho fatto per me, per il mio futuro e i miei genitori lo hanno capito. avevo una bella vita a Napoli, ero felice, avevo amici, avevo il fidanzato anche la scuola non andava male, ma poi tutto è crollato." [tratto dal prologo]
-siate buoni è la mia prima FanFiction-
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7 “Sunset”


 

 

JOSH’S P.O.V.

 

ero stufo di essere ignorato, erano due giorni che Maggy non rispondeva alle mie chiamate o ai messaggi.

Cosa le avevo fatto!?

Da dopo quel pranzo con Kelsey lei è completamente sparita dalla mia vista ma la trovo in continuazione nei miei pensieri!

che mi prende? mi piace sul serio Maggy?

mi ripromisi di stare lontano dalle ragazze per un po’ dopo la delusione che avevo avuto pochi mesi fa, ma allora cosa mi prendeva?

Non sapevo cosa mi stesse prendendo ma sapevo che ero stufo di rimanermene con le mani in mano aspettando che mi rispondesse ad  un dannato messaggio. La prenderò in contropiede.

 

Mi vestii alla svelta e mi precipitai in moto verso casa di Maggy facendo una sosta per comprare qualcosa da mangiare.

 

Arrivato miracolosamente fuori casa sua non sapevo più che fare “diamine Josh vai e bussa a quella porta!” mi ripetevo da solo finché non trovai l’energia per farlo e quasi come un impulso bussai al campanello. Per un paio di secondi silenzio totale poi una voce “chi è?” non era Maggy ma una delle sue amiche ma dalla voce  non saprei dire quale 

“sono Josh!” dissi senza pensarci forse con un filo d’imbarazzo.

La porta di aprì era Sam, i suoi capelli ramati erano raccolti in quello che ieri sera poteva essere uno chignon, mi guardò sorpresa finché non sbottò 

“che ci fai qui?” cosa potevo risponderle, ero stufo che Maggy mi ignorasse? così tentando un sorriso dissi

“beh visto che Maggy non rispondeva ho pensato di farvi una sorpresa” dissi sporgendomi all’interno della casa dove vidi tutte, tranne Maggy sedute sul divano, mi guardavano con aria strana così continuai

“ho portato la colazioni per tutti” dissi poi porgendo a Sam un sacchetto pieno di cibo e caffè, la ragazza mi sorrise 

“in tal caso entra sei il benvenuto “ mi disse ridendo.

 

La casa era molto grande e ben arredata ma mi sentii un po in disagio osservato da tutte così chiesi “ehm e Maggy?” dissi guardandomi intorno con una falsa aria da disinteressato

“penso stia ancora dormendo” mi rispose Mia che si era appena seduta d’avanti a me 

“beh che aspetti la sua camera è quella infondo a destra” continuò quella che se non ricordo male di dovrebbe chiamare Lona

“vabbe non mi sembra il caso, meglio lasciarla dormire” dissi imbarazzato, le ragazze risero poi Sam disse

“dai ti accompagno “ mi prese per un braccio e mi portò verso la camera, non sapevo che cosa avrei fatto ne cosa avrei detto o fatto ma non ebbi il tempo di pensarci che mi trovai nella sua stanza, con affianco Sam.

Lei dormiva ancora coperta dal lenzuolo, quasi non riuscivo a vederla completamente coperta dai suoi capelli.

Sam si avvicinò a lei, io rimasi immobile sulla soglia sentendomi un po’ a disagio.

Sam si avvicino e ad un tono abbastanza alto le disse “sveglia Maggy ci sono visite!” scuotendola in modo poco carino, non riuscì a trattenere una risata.

 

 

 

MAGGY’S P.O.V.

 

Stavo dormendo quando improvvisamente fui strappata dai miei sogni dalla voce di Sam, cosa voleva??, ero ancora troppo stordita per capire cosa dicesse e mi ci volere un paio di secondi per capire “Sveglia Maggy ci sono visite!” ma che voleva dire? non capii il senso della frase finche girandomi non lo vidi, li fermo sulla soglia della porta mentre tratteneva una risata, i suoi occhi i suoi capelli per un secondo pensai di stare ancora dormendo ma poi Sam mi strattonò dinuovo e capii che ormai ero sveglia, ma lui che ci faceva qui?

“sono sveglia Sam basta!” dissi bloccandole le braccia mentre mi agitava 

“bene pensavo fossi caduta in catalessi! comunque hai visite” disse poi facendomi un occhiolino e uscendo dalla stanza, come aveva potuto portarlo qui! ora mentre dormivo mentre indossavo il mio pigiama rosa con i capelli arruffati e il trucco sbavato della sera prima! questa me la pagheranno pensai tra me e me.

 

Quandò finalmente mi alzai dal letto  Josh mi stava continuando a fissare “hey “ gli dissi una volta messo a fuoco

“hey, senti ho portato la colazione per tutte voi e mi sa che le tue amiche se la mangeranno tutta se non ci muoviamo!” disse ridendo e visibilmente imbarazzato come biasimarlo…

“ehm si” dissi uscendo dalla camera con lui al fianco

“di un po cosa è successo al tuo cellulare” mi chiese mentre scendevamo le scale

“al mio cellulare?” mi girai con aria interrogativa prima di capire che cosa intendesse

“beh ti ho chiamata e messaggiata per due giorni” cavolo cosa potevo inventarmi?

“beh ho avuto, ho avuto da fare” dissi cercando di sorridere e accelerando il passo verso la cucina in modo da tenermelo alle spalle, avevo da fare? potevo trovare qualcosa di meglio!

 

Arrivati in cucina ci sediamo e iniziammo a mangiare anche noi, presi una ciambella e l’addentai lo stesso fece pure Josh chiacchierammo per un po’ del più e del meno finchè io non proposi alle ragazze

“oggi vogliamo tornare a Santa Monica?”

“ma ci siamo state due giorni fa!” rispose Jennie

“si infatti facciamo qualcosa di nuovo” continuò Sam

“ma non siamo andate sulle giostre dai! è una tappa imperdibile quella!” Josh seduto di fianco a me continuava a seguire le nostre conversazione senza aprire bocca quando all’improvviso 

“beh se vuoi ti ci porto io a Santa Monica se ti va” disse poi girandosi verso di me e sorridendo, o mio dio.. ovvio che mi andava! che domande ma era veramente la cosa giusta avevo appena deciso di prendere le distanze da lui, ma lui si era presentato qui con la colazione ed ora si sta offrendo di andare a santa Monica con me, io e lui, lui e me, niente ragazze niente amici niente Kelsey risposi quasi senza accorgermene 

“certo se non hai nulla da fare” dissi contraccambiando il sorriso. 

 

Dopo la colazione mi andai a lavare lasciando Josh da solo con le ragazze e la cosa mi spaventava un po’, così feci  più alla svelta possibile e mi vestii alla velocità della luce. Pantaloncino e una t-shirt  di Batman con delle Vans, tenni i capelli sciolti  e scesi di corsa verso il salone. 

 

[http://www.polyvore.com/santa_monica/set?id=121126857]

 

stava seduto sul divano guardando il cellulare quando incrocia il suo sguardo e mi sorrise, come potevo aver solo pensato di evitarlo?

 

Salutammo le altre ed uscimmo fuori 

“hey mi sono dimenticato di dirti che io sto in moto, è un problema per te?” mi chiese prendendo il suo casco 

“no anzi, non vado su qualcosa di simile ad una moto da una vita!” girato l’angolo la vidi un Harley Davinson nera oggettivamente bellissima 

“Wow” mi feci scappare un verso di stupore e Josh fieramente rispose “si lo so è meravigliosa” disse ridendo e passandomi un casco rosa, guardai interdetta il casco poi dissi

“perché hai un casco rosa?” scoppiai a ridere mentre mi infilavo il casco 

“beh l’avevo preso per una mia.. amica poi le cose sono andate male e quindi ora ho sempre con me un casco rosa” scoppiò a ridere, una sua amica cavolo si va sempre a finire così perchè non mi tengo la bocca chiusa invece di fare queste inutili domande! mi ero rattristata tutta di un colpo così Josh salendo in moto mi chiese

“hey tutto bene?” mi distolse dai miei pensieri e sorridendo risposi “magnificamente” salì sulla moto dietro di lui  e mentre accendeva il motore mi disse

“sarà meglio che tu ti tenga forte” che ingenuo.. come se non l’avessi fatto comunque, ma mi sentii in totale imbarazzo non sapendo dove mettere le mani finché Josh ridendo non prese le mie mani e se le posò sui fianchi “si parte” disse poi prima di accelerare.

 

Non andavo in moto forse da un’anno sempre se quel catorcio che ho a Napoli si possa considerare una moto, in realtà era una vespa piaggio, bianca, o quanto mi mancava, era la mia salvezza durante ogni stagione. Questa moto però era tutta un altra storia, schizzavamo tra le macchine mantenendo sempre la velocità costante, quasi mi spaventava e senza accorgermene stringevo la presa quando Josh aumentava la velocità. 

 

Quando finalmente arrivammo mi tolsi il casco e lo passai a Josh che lo posò nel sotto sella e insieme ci avviammo verso la spiaggia

“insomma” iniziò lui “hai paura della moto?” scoppiò a ridere alle sue stesse parole, io paura della moto ma per favore

“assolutamente no!” risposi sicura di me incrociando le braccia sul petto

“ma come ogni volta che acceleravo stringevi la presa!”

“questo non significa avere paura della moto! significa solo tenere alla propria vita” dissi stavolta ridendo 

“anzi se ci tieni a saperlo io so guidare una moto!” azzardai, infondo cosa poteva mai cambiare tra una moto e un motorino! sono sempre veicoli a due ruote.

“addirittura?” rise

“Joshua Rayan Hutcherson è una sfida?”

“sai addirittura il mio nome completo? comunque si è una sfida” scoppiò a ridere, beh in effetti lo sapevo sono sempre stata una sua fan in effetti

“già so il tuo nome completo e accetto qualunque sfida tu mi stia per proporre”

“bene allora dopo se riuscirai a portare la mia moto farò quello che vuoi tu se non ci riuscirai tu farai quello che voglio io!” disse poi fermandosi e porgendomi la mano, lo guardai intensamente negli occhi per qualche secondo prima di stringerla e dire con sicurezza “ci sto”

 

Facemmo una lunga passeggiata per la spiaggia prima di arrivare alla palafitta sulla quale sorgeva il parco dei divertimenti, una lunga passeggiata durante la quale lui mi fece un sacco di domande, come qual’era il mio nome completo, cosa che in effetti non sapeva, Margherita Coppola , domande sulla mia vita in Italia, e sulla mia famiglia, per fortuna non fece nessuna domanda riguardo la faccenda di Manuela, aveva già capito fuori la discoteca quanto per me fosse doloroso parlarne.

 

Arrivati al parco dei divertimenti ormai era già ora di pranzo così prima di entrarci decidemmo di andare a mangiarci qualcosa lì vicino, su un piccolo ristorante sulla spiaggia.

Ci sedemmo in un tavolo vicino ad una vetrata, all’entrata alcune ragazze lo riconobbero e gli chiesero delle foto che io stessa scattai.

Una volta seduti tornammo a chiacchierare “non ti da un po fastidio?” chiesi poggiando il menù e guardando Josh che era seduto difronte a me

“cosa?” mi chiese con aria interrogativa senza staccare gli occhi dal menù

“sai le foto, autografi essere riconosciuti ovunque vai” chiesi curiosa, lui staccò gli occhi dal menù e li posò su di me 

“beh, sai forse a molti può dare fastidio ma ma faccio l’attore da quando avevo 8 anni e ormai ci ho fatto l’abitudine, i fan ti danno di tutto e in cambio chiedono un autografo, una foto, un sorriso e questo è il minimo che io possa fare per ringraziarli di tutto il supporto che mi danno, e comunque ci sono attori molto più segutati prendi Clooney, DiCaprio, Depp! loro sono costantemente controllati” sorrisi 

“hai detto una cosa molto bella Josh, dico riguardo i fan, in quanto fan devo dire che l’apprezzo molto” risi e lui con me

“ e io invece apprezzo molto la tua T-shirt!” abbassai gli occhi sulla mia T-shit di Batman 

“beh tralasciando il mio fantastico gusto nel vestire “scherzai”Batman è in assoluto il mio supereroe preferito” dissi guardando la mia maglietta

“scherzi? anche il mio!” scoppiammo entrambi a ridere

“si cioè lui è un grande tutti i supereroi hanno subito mutazioni genetiche o sono alieni o sono dei geni dell’informatica lui invece è solo miliardario!” 

“esattamente! finalmente qualcuno d’accordo con me! insomma vuoi mettere la super forza di superman con un’arma da un milione di dollari di Batman dai! lo massacra a superman!”

continuammo a parlare e mangiare finché non chiedemmo il conto, io presi dalla borsa il portafoglio e stavo per prendere lo scontrino per poter dividere le spese ma lui

“sei matta offro io” disse strappandomi lo scontrino dalle mani e sorridendo “ti ho invitato io ricordi!?” disse prendendo i soldi e posandoli sul tavolo

“dai Josh perfavore mi metti a disagio” dissi cercando ancora di vedere lo scontrino ma non ci fu verso. Così uscimmo dal locale e per la decima volta dissi a Josh “grazie per il pranzo sul serio non dovevi!” .

 

Finalmente entrammo nel parco divertimenti c’era di tutto, tiro a segni, ruota panoramica e montagne russe mentre entravamo mi arrivò un messaggio da Sam:

“Hey tutto bene? vi divertite?”

Josh a fianco a me lesse il messaggio e mi strappò il cellulare di mano 

“che fai? fammi rispondere” dissi cercando di strapparglielo 

“dai le inviamo una selfie!” scoppiai a ridere, non avrei mai potuto immaginare una frase del genere detta da lui, ma così fu! ci scattammo la foto le nostre guance quasi si sfioravano, lui aveva il braccio intorno al mio collo e sorridevamo.

 

“allora che vogliamo fare per prima cosa?” mi chiese Josh 

“se posso consigliarti la ruota meglio farla più tardi verso il tramonto è molto più suggestiva!” aggiunse poi prima di permettermi di rispondere

“beh non so che ne dici delle montagne russe?”.

 

Passammo ore ed ore a fare ogni giostra immaginabile e mangiare dolci, provammo anche a fare dei bancarelle di tiro a segno ma sbagliammo miseramente! poi finalmente dopo ore di giostre, cibo e risate salimmo sulla ruota panoramica.

 

“avevi ragione a quest’ora è sicuramente più bello” dissi guardandomi intorno, sulla mia destra avevo l’oceano illuminato dal sole che stava lentamente calando mentre alla mia sinistra avevo la città che stava iniziando ad accendere le sue mille luci

“già, bellissimo” disse Josh guardando d’avanti a se, sembrava improvvisamente triste ma non gli chiesi il motivo perché prima di poterlo fare lui riprese a parlare

“sai, mi ha fatto proprio piacere aver passato questa giornata con te” disse poi girandosi verso di me, eravamo vicini più vicini che mai e potevo sentire il mio cuore battere all’impazzata tanto forte e velocemente che se ci fosse stato silenzio anche lui l’avrebbe sentito.

“anche a me Josh molto, e mi dispiace aver ignorato i tuoi messaggi” dissi poi abbassando lo sguardo

“e le mie chiamate” aggiunse ancora lui.

ormai era calato il silenzio anche se i nostri sguardi non si erano mai staccati l’uno dall’altro, era un momento magico, finchè non lo sentimmo o meglio non lo vedemmo, un flash che accecò i nostri occhi, Josh di scatto si gira e lo vode, un paparazzo probabilmente a due, tre blocchi di distanza da noi con un obbiettivo lungo forse quanto il mi braccio.

 

“Josh chi è?” chiesi d’istinto

“vedi essere disturbato dai fan a me non dispiace per nulla, ma sono i paparazzi il vero problema, Maggy ora che scendiamo” disse a voce bassa quasi senza muovere le labbra “vai dritta verso l’uscita non fermarti poi ti spiego” così rimanemmo in silenzio per quel minuto che mancava e una volta usciti velocemente ci dirigemmo verso l’uscita.

 

“scusami” disse poi infine Josh mentre ormai usciti dal parco ci dirigevamo verso la moto “solo che non mi va che mettono false storie in giro, e ogni volta che mi scattano una foto questo porta ad una falsa storia”

sorrisi a Josh “non preoccuparti avevo immaginato” in poco tempo raggiungemmo la moto.

Mi poggiai su un muretto mentre Josh prendeva i nostri caschi quando all’improvviso mi porge le chiavi “dimentichi la nostra sfida?”

disse sorridendomi e facendomi tintinnare le chiavi d’avanti agli occhi

“ovviamente no” gli strappai le chiavi di mano e andai verso la moto “non può essere così difficile” dissi levando il cavalletto laterale e girandomi verso Josh

“ti prego solo di fare attenzione e sopratutto di ritenerti fortunata non do la mia moto in mano a tutti” rise e io con lui

“ok ma prima dimmi se perdo che succede?” chiesi infilando la chiave nella moto rivolgendomi a Josh

“se perdi..” si fermò un secondo forse per pensarci su “se perdi stasera uscirai con me”  momento di silenzio.. uscire con lui? cosa? è impazzito? cioè io lui? sarei tentata di perdere se non ci passasse di mezzo la mia incolumità così scherzando risposi “sarà meglio che vinca io in tal caso” non volevo fargli capire quando io invece volessi uscire con lui.

 

Josh salì dietro di me e accesi il motore, la strada d’avanti a me era dritta non potevo sbagliare, presi ad accelerare e feci uno scatto improvviso, la mia vespa non aveva questa ripresa ,pensai mentre Josh mi urlava “ATTENTA!”. Dopo la partenza difficoltosa riuscì a stabilizzarmi, alla fine non ero così male, andavo lenta molto lenta rispetto alla velocità a cui la guidava Josh ma alla fin fine lo scopo era guidarla. 

Dopo qualche curva decido di accostare, Josh scese subito e disse “grazie al celo siamo vivi! per un attimo ho immaginato il peggio!”

mi girai verso di lui con aria sorpresa “sono stata impeccabile! e non ti puoi affatto lamentare!” ridemmo entrambi poi Josh mi chiese forse con un filo d’imbarazzo

“allora hai vinto cosa vuoi che faccia?”  e ora cosa rispondevo non ci avevo minimamente pensato la mia testa si era bloccata alla sua proposta di uscire.. mi dovevo calmare prendere tempo dovevo prendere tempo “ehm.. ci penserò nel frattempo ripostami a casa” dissi sorridendo.

 

Durante il tragitto pensai e ripensai a quello  che potevo dirgli finché non trovai la cosa giusta.

Arrivati sotto Casa mi slacciai il casco e scesi dal motorino, aspettai che Josh facesse lo stesso poi gli passai il mio casco rosa “allora hai pensato” mi chiese poi Josh mentre posava il casco

“in effetti si” dissi sorridendo “bene e cosa” chiese poggiandosi alla sua moto 

“beh” ero un po’imbarazzata “stasera passa per le otto” dissi sorridendo, ricambiò il mio sorriso, non potevo crederci stavo veramente per uscire con Josh?? e gliel’avevo chiesto io o lui ormai non capisco più nulla.

Josh dopo alcuni secondi di silenzio si rinfilò il casco e mentre saliva in moto mi disse “sarà fatto! alle 8 qui” disse sorridendo e partendo.

 

Corsi verso casa speravo con tutto il cuore che le ragazze fossero in casa! ma una volta entrate non trovai nessuno, più tardi invierò un messaggio a qualcuna di loro pensai mentre mi precipitavo in camera, ora sono le 6:35 tra un ora e mezza Josh sarà qui.

In un secondo mi fiondai sotto la doccia e passai un buon quartod’ora in accappatoio a fissare i miei vestiti.

 

[http://www.polyvore.com/cgi/set?id=121852447&.locale=it]

 

 

Alle 8 spaccate ero pronta le ragazze non erano ancora tornate così decisi di lasciarle un biglietto 

“vado a cena fuori, con Josh! poi vi racconterò tutto!!!
Baci Maggy”

il tempo di posare il biglietto e sentì bussare il campanello 

“arrivo!” dissi mentre mi davo un altro sguardo allo specchio e prendevo la borsa.

 

Arrivata d’avanti alla porta feci un respiro profondo e aprii la porta, eri li, c’era sul serio. Indossava una camicia e dei pantaloni..era bellissimo, stava sorridendo, mi stava sorridendo, e mi sentivo sciogliere sotto il suo sguardo.

Interruppe lui per primo il silenzio

“Maggy stai benissimo” mi disse sorridendo, mi sentii arrossire tutta di un colpo e abbassai la testa per non farlo notare a Josh e mugugnai un grazie. 

Insieme ci avviammo alla sua macchina, mi aprii lo sportello e mi fece entrare poi fece il girò ed entrò dal lato del conducente.

Era veemente tutto vero? stavo veramente uscendo con Josh, insieme, soli, come un, un appuntamento?

 

Dopo che Josh fu entrato in auto presa dalla curiosità gli chiesi “allora dove andiamo?” si girò verso di me  e sorrise

“vuoi sul serio rovinarti la sorpresa?” feci un mezzo sorriso in realtà non ero una vera amante delle sorprese e soprattutto ero una curiosa ma per lui, per Josh, feci uno sforzo.

 

Durante il tragitto ero piuttosto nervosa tanto da non riuscire a trovare nessun argomento di cui parlare, ogni tanto mi giravo verso Josh e lo osservavo per un paio di secondi per poi tornare a guardare fuori dal finestrino, lui invece sorrideva e guardava d’avanti a se.. quanto avrei voluto capire cosa stesse pensando, era felice? scocciato? quello era un vero sorriso? o era falso?

 

Ero persa nei miei pensieri quando mi accorsi dove eravamo diretti “Hollywood Hill” dissi a bassa voce vedendo che ci avvicinavamo alla famosa collina che affiancava la città, Josh evidentemente sentì ciò che bisbigliai “ci sei già stata?” mi chiese sorridendo e portando i suoi occhi marroni e profondi su di me 

“in realtà si ma mai di sera” dissi eccitata

“beh allora ti piacerà dove stiamo andando” concluse la frase e riprese a guardare la strada d’avanti a se.

 

Dopo pochi minuti Josh pareggiò la macchina ci trovavammo in uno spiazzale poco sotto la storica scritta “Hollywood” .

 

Appena parcheggiato Josh si fiondò fuori dall’auto e prima che io potessi solo pensare di aprire la portiera per scendere lui me la spalancò 

“che gentleman” dissi scherzando, mentre lui mi porgeva il braccio

“beh ho la mia classe” rispose sorridendo e chiudendo la portiera.

 

Dal piazzale si godeva di una vista mozzafiato riuscivo a vedere praticamente tutta la città ero così presa dal panorama che quasi non mi accorsi del ristorante che stava sul fondo del piazzale aveva una piccola entrata e sembrava un posto piuttosto elegante e riservato.

 

Josh si fermò affianco a me e dopo pochi secondi di silenzio io dissi “questo posto è bellissimo”

Josh mi sorrise e mentre ci avviavamo verso l’entrata del ristorante lui mi rispose “lo so è il mio posto preferito”.

 

Il ristorante era molto elegante. All’entrata un metre dopo aver chiesto il nome della prenotazione ci fece accomodare ad un tavolo circa al centro della sala. 

Non c’era molta gente ed era piuttosto tranquillo, fu in quel momento quando ci trovammo faccia a faccia, che iniziò a salirmi l’ansia, cosa devo dire adesso? ormai non andavo da un primo appuntamento da più di un anno e già le prime volte ero stata una frana.

 

Per fortuna ad interrompere il nostro silenzio fu il cameriere che ci porse i menù.

 

Dopo aver ordinato il cameriere ci lasciò da soli per un paio di secondi ci fissammo negli occhi senza sapere cosa dirci poi lui parti

“tu di me sai un sacco di cose io invece di te so veramente poco cioè a mala pena so il tuo nome completo!”  disse scherzando, quando rideva si formavano sue magnifiche fossette sulle guance.

“Quello te l ho detto stamattina! e Beh io sono un libro aperto quindi chiedi quello che vuoi” dissi poggiando il mento sul palmo della mia mano,

“allora per ora so che sei italiana di Napoli?” disse interrogativo, io feci un gesto di assenso e lui continuò a parlare

“ti sei trasferita a New York da tua zia, frequenti l’università e fai la cameriere” 

“beh hai ben riassunto tutta la mia vita cos’altro vuoi sapere?” chiesi interrogativa 

“no c’è molto di più di questo! solo che tu non me lo dici” rimasi un attimo perplessa dalla sua risposta poi capii

“sbaglio o stai parafrasando una frase di Hunger Games?”chiesi ridendo

“io!? sarà un riflesso incondizionato! dopo tutto sono Peeta Melark io!” disse anche lui scherzando

“prima o poi voi attori avrete una qualche crisi d’identità!”

“piùttosto vedi ho scoperto un altra cosa! se riesci a ricordare un intera frase di Hunger Games vuol dire che hai letto i libri! quindi ora so anche che sei una grande fan di Hunger Games!” disse orgoglioso della sua scoperta

“beh perspicace! e comunque si ho letto i libri e ovviamente visto i tuoi film” dissi enfatizzando sulla parola “tuoi”.

“dai ora seriamente! parlami di te che so dei tuoi hobby o passioni” disse tornando a guardarmi negli occhi e sorridendo 

“beh.. mi piace la musica, anche se questo forse già lo sapevi” accennai una risata “mi piace vedere film di ogni genere, e cucinare sai anche se mia zia è cuoca in casa fa quasi sempre cucinare a me!” risi e lui con me “ dice che essendo il suo lavoro cucinare quando può preferisce non farlo, penso che in 2 anni di convivenza lei mi abbia cucinato si e no 7 pasti!”

“quindi tua zia è cuoca?” chiese sorridente 

“si, ha scritto libri sulla cucina italiana in particolare quella abruzzese, si chiama Anna Teresa Callen” dissi mentre bevevo un sorso d’acqua

“scherzi!? mia mamma ha tutti i suoi libri” disse scoppiando a ridere “ se sapessi che sto a cena con la nipote, mi chiederebbe di chiedere a tua zia un autografo” scoppiamo a ridere

“se le mie vecchie amiche invece sapessero che sto a cena con te mi pregherebbero di tornare loro amica!” dissi anche io scoppiando a ridere anche se con un filo di malinconia, Josh se ne accorse immediatamente “hey tutto bene?” diamine ma come fa a capire sempre subito se c’è qualche cosa che non va “si stavo solo pensando a delle vecchie faccende nulla di che” dissi tornando a sorridere, mi stavo divertendo adesso e non mi andava di deprimermi pensando alla mia vecchia vita.

 

La cena fu splendida, Josh mi ha raccontato molte cosa che non sapevo di lui oltre a quelle che una qualunque fan poteva conoscere, e questo mi fece sentire in un certo senso più vicina a lui e questa vicinanza non mi dispiaceva.

Quando uscimmo dal ristorante ero entusiasta di come si fosse sviluppata la serata, Josh è un ragazzo meraviglioso, molto più semplice di come mi aspettassi.

 

Dopo essere usciti dal ristorante ci andammo a sedere su una panchina che dava sulla città completamente illuminata.

“sai, mi dispiace che tra pochi giorni tornerai a New York” disse lui guardando dritto d’avanti a se 

“anche a me, Los Angeles è fantastica tutto lo è qui” tutto specialmente tu avrei voluto aggiungere

“quanti altri giorni rimarrai? “mi chiese stavolta però girandosi verso di me che pero continuavo a tenere lo sguardo fisso nel vuoto affollato della città

“un altro giorno e mezzo circa” dissi stavolta girandomi anche io verso di lui

“allora non bisogna sprecare nemmeno un istante” disse sorridendo, ma io non capii quest’ultima affermazione 

“in che senso sprecare?” chiesi guardando Josh dritto negli occhi che oggi sembravano più scuri del solito,

lui mi sorrise e prendendomi per una mano disse “vieni” salimmo per un paio di gradini e ci trovammo esattamente sotto la prima “L” della scritta Hollywood.

Josh si sedette su una specie di roccia e si spostò per farmi spazio

“è meraviglioso” dissi dopo essermi seduta, anche se eravamo saliti di poco più i altro rispetto a prima il panorama era diverso, a incorniciare le luci della città c’erano due enormi alberi che prima non avevo notato.

“sai Maggy non ho mai conosciuto una ragazza come te” disse poi all’improvviso Josh, sentii il cuore perdere un battito 

“in che senso?” chiesi, la mia voce tremava leggermente

“nel senso che mi piaci Margherita” disse infine girandosi verso di me, io rimasi paralizzata gli occhi spalancati, perfortuna il buio rese invisibile il rossore del mio viso, rimasi in silenzio non sapevo che rispondere poi incrociai gli occhi di Josh e sorridemmo entrambi contemporaneamente come se quel sorriso significasse di più come se significasse “mi piaci Josh”.

Posò una mano sulla mia guancia e lentamente avvicinò il suo viso al mio poi finalmente le nostre labbra si incontrarono e fu il momento più bello di sempre. 

il più bello dopo molto tempo. 

 

Le nostre labbra si staccarono e i nostri sguardi si incontrarono di nuovo, lui mi sorrise, io ricambiai il sorriso ed arrossii di nuovo, poi lui si alzò e mi porse la mano

“ti riaccompagno a casa” disse infine sorridendomi.

 

Durante il tragitto in macchina parlammo poco io ero un po’ imbarazzata, e passai il tempo a guardare fuori dal finestrino poi all’improvviso lo sentii, la sua mano che si poggiava sulla mia al lato del sediolino, la strinsi e sorrisi leggermente senza dire una parola anche se in realtà esplodevo dentro.

 

Quando arrivammo sotto casa rimasi per un secondo ferma, non sapendo che fare poi lui come poco prima posò la sua mano dietro la mia nuca e mi baciò, un bacio leggero caldo, semplice, poi posai la mia fronte sulla sua ed inspirai il suo profumo, sapeva di mandorle “buona notte Maggy” mi bisbigliò mentre mi allontanavo da lui “buona notte Josh” risposi mentre scendevo dall’auto; 

prima di entrare in casa mi girai un ultima volta e lo vidi nella sua auto che mi fissava e sorrideva non potevo essere più contenta.

 

 

Entrata in casa notai subito che ero sola e vidi poco dopo un biglietto delle ragazze

“hey non volevamo disturbarti chiamandoti!! devi raccontarci un po’ di cose!!! noi siamo in discoteca non aspettarci sveglia ci sentiamo domani mattina”

 

lessi il biglietto e lo posai poi entrai in camera mi preparai e dopo pochi secondi crollai nel mio letto, felice, con il sorriso, pensando a lui, ma questa volta non più come oggetto in raggiungibile. Ormai era mio.


 


SPAZIO AUTRICI

ALLORA prima di tutto scusate il ritardo so che ormai sono così costantemente in ritardo che per voi il ritardo è diventato un'abitue 
ma io continuerò sempre a scusarmi!
il problema è questa dannatissima scuola! Come si dice MAGGIO STUDENTE FATTI CORAGGIO! 
spero di essermi fatta perdonare dopo beh l'ultimo non piacevolissimo capitolo che tral'altro era anche incredibilmente breve! questo vi dovrebbe riempire di gioia! 
quindi festeggiate con me! come sempre vi invito a farci sapere cosa ne pensate!
AL PROSSIMO CAPITOLO!
Baci Team
Red!

 

  
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