Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: Choking_On_This_Ecstasy    13/05/2014    4 recensioni
Matt scopre un lato di se stesso che non sapeva esistesse. Tutto grazie a un ragazzino che in poco tempo riesce a sconvolgergli la vita. MACKY, ovviamente. Con accenni di Brimmy.
----------------------------------------------------------------------------
"Matt cercò di dire qualcosa, ma ogni parola gli moriva in gola ancor prima di poter essere pronunciata. Sentiva le lacrime premere per uscire, si pentì immediatamente di ciò che aveva fatto, era stato uno stupido, non era affatto pronto per una cosa del genere.
-Va tutto bene.- sussurrò Zacky vedendolo in difficoltà. Cercava il suo sguardo ma Matt teneva ancora gli occhi chiusi.
-…Scusa.- biascicò con voce appena udibile.
-Prima mi baci e poi chiedi scusa?- Zacky gli prese il viso tra le mani avvicinandolo di nuovo a se e unendo ancora le loro labbra, ma non ci volle molto prima che Matt si scostasse di nuovo."
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Dio, ogni volta che pubblico un capitolo mi si spezza il cuore cwc siamo quasi alla fine piccole banane!
Voglio solo dire che ho impiegato più tempo a trovare un titolo che sembrasse adatto a questa specie di schifezza che a scrivere il capitolo stesso. Non ho mai avuto problemi con i titoli, ma sta volta buio totale...alla fine infatti è venuta fuori la frase più ovvia -.-
Sorvoliamo...spero vi piaccia *^* e boh, ci vediamo giu!
XOXO


 

44. Save Me




Non poteva restarsene seduto lì senza fare nulla ancora a lungo. Insomma, era corso lì per vedere Zacky, anche con le ossa ammaccate e il respiro mozzato, e ora non riusciva a varcare una stupida porta. Complimenti, davvero. Cominciava a sentirsi uno stupido. Così mise da parte ognuno di quei pensieri, o almeno ci provò, e si decise ad alzarsi da quella sedia. Avvicinandosi piano alla porta riuscì a sentire la sua voce e il suo cuore perse un battito.
-Dov'è Matt?-
Zacky aveva riposato abbastanza da potersi dire di nuovo in forze, o quasi. Non si reggeva in piedi, certo, ma il fatto che riuscisse a tenere gli occhi aperti o tirarsi su senza l'aiuto di nessuno in quella stanza lo faceva sentire un pò meno inutile. Sapere di poter ancora farcela da solo.
Dopo quella domanda era calato il silenzio, Matt era sicuro che i suoi amici stessero cercando una risposta che non suonasse come "è qui ma è troppo codardo per entrare". Pensò questo mentre era ancora indeciso se muovere qualche altro passo ed entrare, poi sentì la voce incerta di Brian seguita da quella di Jimmy.
-Lui..-
-E' qui fuori.-
Merda. Si sentì mancare. Avrebbe tanto voluto strozzarlo.
-E' successa una cosa.-
Ma per quale diavolo di motivo non chiudeva quella boccaccia?
Fu la voce allarmata di Zacky a farlo preoccupare ulteriormente -Cosa? Cos'è successo? Che vuol dire?- quella voce un pò roca e quelle domande gettate lì a raffica: voleva evitare che si preoccupasse e invece aveva fallito miseramente. Anche in questo.
-Zacky, sta calmo.- cercò di rassicurarlo Jimmy. E Matt sbirciò dalla porta, patetico, e lo vide mentre lo faceva stendere di nuovo. Purtroppo le figure dei suoi amici gli impedivano di guardarlo in viso, gli coprivano interamente la visuale in quella zona e non potè far altro che cercare di immaginare la sua esopressione. Riusciva a vedere solo la figura delle gambe magre che si agitavano piano da sotto le coperte, quei piedi che avrebbero pagato oro per poter toccare di nuovo il pavimento gelido, per farsi una passeggiata, che poteva sembrare insignificante ma che per Zacky sarebbe stato molto.
-Entrerà tra poco te lo assicuro.- sentì dire. E in quel momento sentì di non volerlo far aspettare ancora, così spinse piano la porta appoggiandocisi contro ma questa cigolò, rivelando la sua presenza. Schiuse le labbra come per scusarsi ma le parole gli morirono in gola. Vide Johnny, che era di spalle, voltarsi e sorridergli. Mosse qualche passo in avanti lasciando che uscissero uno dopo l'altro, Jim fu l'ultimo a lasciare la stanza, dopo aver lasciato un bacio sulla fronte del più piccolo, e quando questa si svuotò Matt deglutì a vuoto spostando finalmente lo sguardo su Zacky.
Vide il suo viso pallido che lottava per riappropriarsi di un colorito roseo mentre quelle guance fremevano nel tingersi di rosso, vide quegli occhi grandi, incavati e tiepidi di nuovi pianti ma che nonostante questo erano ancora in grado di sedurlo con il loro splendore. Ascoltò il suo respiro affaticato e sommesso mentre cercava di tirarsi un pò su, forse per darsi un pò di contegno. Come se ce ne fosse bisogno. Ancora una volta pensò a quanto fosse strano il fatto che avesse pensato prima a mettersi "in ordine", credendo forse di fargli davvero schifo, e poi magari di dirgli qualunque cosa o porgli qualsiasi domanda su cosa fosse successo alla sua faccia o sul perchè zoppicasse in quel modo.
Vedendolo un pò in difficoltà d'istinto si avvicinò e fece per aiutarlo, anche se non sapeva bene dove mettere le mani tanto era ormai fragile quel corpo coperto dal camice che disegnava intanto la sua figura esile del tutto diversa da come se la ricordava. Ma Matt era sicuro che lì sotto c'era ancora quella bellezza che lui si ostinava a nascondere.
Comunque Zacky lo fermò impedendogli di aiutarlo -Faccio da solo.- mormorò riuscendo finalmente a mettersi comodo e a poggiare la schiena sul cuscino morbido contro la testata del letto. Non ne poteva più di starsene sdraiato.
Il più grande si avvicinò sistemandogli meglio il cuscino, ciò implicò che il suo viso si trovasse a pochi centimetri da quello dell'altro che lo fissò. Lo fissò per tutto il tempo mentre Matt faceva finta di non accorgersene. Poi, senza pensarci due volte, prima di vederlo allontanarsi, gli portò una mano sulla guancia accarezzandolo piano, non perchè non ne avesse la forza ma l'ago conficcato nella vena pulsante sul dorso della mano gli impediva di muoverla come avrebbe voluto, creandogli fastidio. Matt smise di fare quello che stava facendo e chiuse gli occhi sospirando piano finchè Zacky non lo costrinse a voltarsi fino ad incontrare il suo sguardo. Si guardarono per un pò, vicinissimi, mentre il più piccolo sembrava esplorare con le dita ogni ferita su quel viso, le accarezzò una ad una soffermandosi sulle labbra e sui punti che le ricucivano rendendole ruvide su un lato. Lasciò che Matt le schiudesse per poi inumidirle con la punta della lingua.
-Che ti è successo?- sussurrò.
Ma a Matt era piaciuto particolarmente quel silenzio di poco prima, il fatto che non avesse ancora fatto domande e deciso a mantenerlo ancora per un pò non si lasciò sfuggire le labbra del più piccolo che tanto gli erano mancate e lo baciò. Con talmente tanta foga che temette di riaprirsi qualche ferita o fargli male, ma finchè Zacky non si fosse lamentato o scansato lui non lo avrebbe lasciato andare. E infatti il più piccolo ricambiò aggrappandosi a lui in modo quasi disperato. Intrecciarono le loro lingue e senza pensarci realmente Matt lo tirò a sè premendo il bacino contro il suo fianco.
-Matt..- mugugnò Zacky senza fiato -Matt, aspetta.- lo spinse via anche se contro voglia -C-Che stai facendo?- fece incrociando il suo sguardo.
Matt deglutì a vuoto -Non lo so.- scosse la testa con il fiato corto -Scusa.- abbassò lo sguardo -E' che...-
-Lo voglio anch'io.- lo rassicurò il più piccolo portandogli due dita sotto il mento -Non sai quanto. Ma..-
-Non possiamo. Lo so.- annuì forzando un sorriso. Poi si allontanò, prese una sedia e si sedette al suo fianco stringendogli la mano nella sua.
-Che ti è successo?- ripetè a questo punto Zacky.
Matt non esitò e cercò di mettere da parte la paura per come avrebbe potuto prenderla -Mio padre.- disse soltanto.
Zacky annuì. Avrebbe dovuto immaginarlo -E' colpa mia?-
-No! No, io...sono stato io...l'ho provocato..-
-Perchè?-
-Volevo che la smettesse di comportarsi in quel modo. Non lo so...volevo vedere fino a che punto sarebbe arrivato.-
Zacky annuì di nuovo, ma non disse nulla. Sentì gli occhi pizzicargli -Non farlo mai più. Non permettergli più di ridurti così.-
-Te lo prometto.-
-Non basta Matt. Lo sai che non basta.- scosse la testa.
-Non....senti, non pensiamoci adesso, ok?-
-E cos'altro dovremmo fare secondo te?-
Matt lo guardò per un pò, poi accennò un sorriso -Una passeggiata.-
-Cosa?-
-Facciamo una passeggiata.- ripetè.
-N-non credo di poter- ma si interruppe quando lo vide prendere la sedia a rotelle e avvicinarla al letto -Che vuoi fare?- lo guardò ancora stupito.
-Te l'ho detto! Io e te faremo una passeggiata.-
-Ma sei sicuro di-
-Aspetta qui.- fece poi Matt uscendo velocemente dalla stanza con un sorriso stampato in faccia.
-E chi si muove.- sospirò il più piccolo.
Poco dopo lo vide tornare con un medico al seguito che acconsentì a farlo uscire per un pò dalla stanza raccomandandogli di non starci troppo e di non affaticarsi e li lasciò liberi di svagarsi un pò. Dopotutto se lo meritava.
Aiutato dalle infermiere Zacky si ritrovò comodamente seduto sulla sedia a rotelle. Chiese di poter portare una coperta da posare sulle gambe per coprirsi almeno un pò, Matt alzò gli occhi al cielo ma poi glielo concesse.
-A-Aspetta..- biascicò prima che potesse spingerlo fuori dalla stanza.
Matt si piegò in avanti, a destra del suo viso per poterlo guardare -Che c'è?- gli sorrise.
Ma Zacky lo guardò preoccupato -Io...non credo di volerlo fare..-
-Preferiresti restare qui dentro a vita? Non senti il bisogno di uscire?-
-Si, ma..non sono- Matt lo zittì con un bacio. Poi si rimise dritto lasciandolo senza parole -Sta zitto e lasciami fare.- ridacchiò.
Pochi secondi dopo erano gia tra i corridoi semi-affollati. In un ospedale così grande dovevano anche stare attenti a non perdersi.
-Hai idea di dove siamo?- ecco, come non detto.
-So perfettamente dove siamo.- mentì Matt continuando a guardarsi in torno mentre lo portava in reparti che mai avrebbe detto che esistessero. E Zacky non poteva far altro che lasciarsi condurre da lui, impotente.
-Bugiardo.-
-Forse ci siamo persi.- mormorò tra sè e sè il più grande continuando a girare senza una meta.
-Tu dici?-
-Non infierire!-
-Ci vorranno ore per ritrovare la mia stanza.- sbuffò.
-Ehi, amore, vuoi un caffè?-
-Perchè?-
-Perchè credo di aver trovato la caffetteria.- sorrise Matt a trentadue denti fermandosi a pochi passi dal bancone.
-Sai che vuol dire questo?-
Non sapeva bene perchè, ma era certo che Zacky stesse per distruggere il suo ormai temporaneo senso di soddisfazione.
-Cosa?- chiese cautamente.
-Che siamo al piano terra brutto idiota! E da quella parte c'è l'uscita, la mia stanza è al quarto piano e io sto per strangolarti!-
 

-Guardate chi c'è!- esordì Matt sorrisendo e avvicinandosi a Jimmy, Johnny e Brian che gli venivano in contro.
Zacky fu più che felice di vederli, anche perchè questo significava che avrebbero ritrovato a breve il corridoio giusto che li avrebbe riportati nella sua stanza e che forse non si erano del tutto persi. Dopo essersi allotanati dalla caffetteria avevano girato a vuoto ancora un pò ma non avrebbe mai ammesso che in fondo era stato divertente vedere Matt impazzire.
-Zack..ma che..?- sorrise Brian abbracciandolo -Che fate?- si rivolse poi a Matt.
Questo alzò le spalle -Un piccolo tour.-
-A dire il vero ci eravamo persi.-
-Sta zitto tu! Avevo tutto sotto controllo!-
Zacky rise scuotendo la testa -Certo, come no!-
-Beh, che ti va di fare adesso?-
-Parli come se fossimo in un parco giochi Jim.- sbuffò.
-Dai ti porto fuori, c'è una sorpresa.-
Matt lasciò che Jimmy spingesse la sedia a rotelle sotto lo sguardo confuso di Zacky -Come? Fuori?-
Jimmy rise e gli altri li seguirono sorridendo incoraggianti al più piccolo che li guardava preoccupato.
Johnny fece in modo di restare un pò indietro con Matt e rallentarono il passo così che potessero parlare -Come è andata? Gli hai detto di tuo padre?- gli chiese.
-Non ne abbiamo parlato molto a dire il vero. Ma l'ha prese piuttosto bene.-
-E tu stai bene?-
Fece spallucce -Sopravvivo. Non mi importa quello che succederà con i miei, voglio solo stare qui e fargli scordare il cancro per un pò.-
Johnny annuì -Immagino che non gli hai detto di Frank allora.-
-Non so come farlo.-
-Allora non farlo. Sarà meglio per entrambi.-
Arrivati all'uscita la mamma di Zacky li aspettava sorridente con al guinzaglio Majesty che si dimenava scodinzolando in direzione di Zacky. Matt lo vide sorridere come non aveva mai fatto in quei giorni, era sicuro che se fosse stato in piedi sarebbe saltato dalla gioia. Il cagnolino gli saltò letteralmente addosso e Zacky, felice, lo accarezzò ringraziando ognuno di loro con lo sguardo.
Quella mattina aveva rischiato la vita e ora si sentiva inspiegabilmente vivo.


C'era qualcosa di ipnotico nel modo in cui Zacky muoveva la forchetta nel piatto giocherellando con il cibo prima di portarlo alla bocca dopo un infinità di tempo. E Matt lo fissava, standosene seduto su quella sedia da quando erano rientrati in camera, e davvero non capiva se lo facesse apposta a mangiare in quel modo o se era solo lui che era preda di ormoni impazziti che facevano sembrare tutto ciò che il più piccolo faceva una provocazione. Si leccò le labbra sospirando. Si sentì un maniaco dal momento che lo trovava attraente anche in quello stato.
-Che hai da guardare?- Zacky gli rivolse un'occhiata veloce prima di riportare l'attenzione sul suo piatto. Non gli dava fastidio il fatto che lo fissasse, ciò che lo innervosiva era più che altro il fatto di essere costretto a mangiare quel cibo schifoso anche se di fame non ne aveva neanche un pò.
Matt distolse lo sguardo a quelle parole e ci mise tutta la sua buona volontà per cercare di non arrossire.
-Tu non mangi?- continuò allora il più piccolo.
Lui scosse solo la testa.
-Sei sicuro? Neanche un pò di fame? Se vuoi puoi mangiarlo tu, questa roba mi fa schifo.- fece indicando il piatto con una smorfia di disgusto.
Matt gli sorrise scuotendo ancora la testa.
-Sul serio, che succede?-
-Hm?-
-Continui ad incantarti.- notò Zacky.
Matt lo guardò, si specchiò nei suoi occhi facendogli quasi sudare freddo mentre aspettava pazientemente una risposta.
-Mi manchi.- mormorò poi, non aspettandosi realmente che Zacky capisse.
-Ma..sono qui.- disse infatti in modo ovvio.
E Matt sospirò scuotendo la testa e lasciandogli in quel modo palesemente intendere che non era a quello che si riferiva. Il modo in cui gli mancava era del tutto diverso.
-Oh.- fece infatti Zacky dopo qualche istante di sorpresa. Abbassò lo sguardo sulle proprie mani arrossendo. E Matt si pentì di aver toccato ancora quell'argomento. Si alzò baciandogli una guancia -Scusa, non dovevo, lo so. Adesso mangia, io vado a prendermi un caffè.- fece per allontanarsi quando Zacky lo trattenne per un braccio asciandolo sorpreso -P-Prima accompagnami in bagno.- cercò di mascherare il tremore nella sua voce.
-Come?-
-Devo andare in bagno.- ripetè.
-Oh, ok.- cercò di mettere apposto le idee e si guardò intorno in cerca della sedia a rotelle -Vuoi che..- gli chiese indicandola.
-No, ce la faccio.-
Piano lo aiutò ad alzarsi, ora che non aveva nessuna flebbo o nessun ago ad intralciarlo gli riusciva tutto più semplice. Scostate le coperte posò finalmente i piedi a terra e sospirò di sollievo a quel contatto che aspettava da molto. Si aggrappò a Matt che lentamente lo aiutò a raggiungere la porta del bagno accanto al letto. Non era difficile, anzi, ora che si era sforzato di mangiare si sentiva più sicuro ad ogni passo che faceva.
-Chiudi la porta.-
Matt fece come aveva detto e tolse il braccio di Zacky intorno alle sue spalle quando raggiunsero il centro del bagno -Ecco fatto.- mormorò imbarazzato -Chiamami quando- ma si interruppe nel momento in cui il più piccolo si voltò avvicinandolo di nuovo a sè per la maglia e lo baciò. Matt sgranò gli occhi sentendosi un perfetto idiota, non aveva capito ciò che Zacky voleva fin dall'inizio.
-Non credo che..sia una buona idea qui dentro..- ansimò sulle sue labbra.
-Non lamentarti, è tutta colpa tua.-
-Cosa?-
-Ho cercato di non pensarci per giorni, ho evitato di chiederti di seguirmi in bagno tante di quelle volte. Pensavo che avrebbe potuto farti schifo toccarmi adesso..perchè sono così..-
-T-Tu non sei in nessuno modo, tu-
-Si invece.- i suoi occhi divennero lucidi e Matt posò delicatamente le labbra sulle sue impedendogli di piangere. Lo spinse piano contro il muro cercando di non fargli male in nessun modo e lo accrezzò ovunque amando ogni fibra di quel corpo. Zacky non perse tempo e gli sbottonò i jeans mentre le lingue si intrecciavano fameliche. Non avevano molto tempo e entrambi consapevoli di questo fatto cercarono di godersi ogni istante di quel momento. Matt esplorò il suo corpo da sotto il camice sentendolo fin troppo magro a contatto con le proprie dita mentre il più piccolo infilava frettolosamente una mano nei suoi boxer facendogli scappare un gemito. Posò la fronte contro la sua e cominciò a muovere velocemente la mano sfregando la punta del suo membro. Matt roteò gli occhi ansimando pesantemente e deciso a darsi da fare anche lui cominciò a toccarlo piano mentre lo sentiva indurirsi sempre si più. Gli sembrò quasi impossibile che stesse accadendo, eppure era così. Zacky chiuse gli occhi concentrandosi sull'orgasmo che sarebbe arrivato a breve, sentiva il proprio corpo tremare e il piacere era quasi incontrollabile. Era da tanto, da troppo che aspettava questo momento.
Si baciarono ancora toccandosi sempre più freneticamente in preda a quel bisogno che avevano l'uno dell'altro.
-Dio..ah, Zacky..- per quanto cercasse di trattenersi ancora non gli fu possibile e venne con un gemito strozzato sporcando la mano del più piccolo che, davanti a quelle labbra carnose che Matt morse con insistenza trattenendosi dal gemere troppo forte, si lasciò andare liberandosi a sua volta.
Rimaserò in quella posizione per un pò, riprendendo fiato, poi si sorrisero appagati. Non bastava, certo, sarebbero sicuramente voluti andare oltre, ma entrambi sapevano che non avrebbero potuto comunque. E poi era stato meglio di come se lo erano immaginato.
Matt si rivestì e Zacky, stanco, rischiò di crollare da un momento all'altro.
-Ti amo.- gli sussurrò prima di prenderlo in braccio e riportarlo nel suo letto.

 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: Choking_On_This_Ecstasy