Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: FairyCleo    13/05/2014    4 recensioni
"Lo aveva visto giocare con suo figlio, lo aveva sentito ridere con i suoi amici di sempre, ma nei suoi occhi aveva letto un dolore profondo e un senso di mancanza che solo lui sembrava in grado di comprendere. Per tutti gli altri non c’era niente di diverso o di strano in quella serata trascorsa alla Capsule Corporation. Gli amici di una vita avevano continuato a fare ciò che avevano sempre fatto senza capire, o peggio ancora fingendo di non capire che Trunks avrebbe voluto trovarsi altrove. E questo, non era un pensiero che stava toccando solo lui".
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goku, Goten, Trunks, Un po' tutti, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parte VIII
 
Si era svegliato lentamente, scoprendo di avere la testa molto più pesante di quanto avrebbe voluto. Nonostante questo, però, aveva capito immediatamente di trovarsi in un posto a lui completamente sconosciuto, in un posto che non aveva niente a che fare con le asperità del pianeta Neo-Namecc.
Goku si era messo seduto con cautela, cercando di non fare gesti troppo bruschi ed evitando di diventare un facile bersaglio pr chi aveva deciso di condurlo in quel posto. Perché, anche se qualcuno lo riteneva uno sciocco bambinone, non lo era così tanto da non essersi reso conto di quanto fosse accaduto in verità. Non era un vero e proprio prigioniero, a quanto sembrava. Non era un prigioniero con tanto di catene ai polsi o chiuso in una prigione “adorna” di sbarre, almeno. Era semplicemente stato lasciato da qualcuno in una grande stanza circolare dalle pareti tutte bianche, una stanza talmente luminosa che gli aveva fatto solo venire un gran mal di testa. Ma da chi? Chi lo aveva attaccato e rapito come un ostaggio?
Improvvisamente, il ricordo dell’esplosione si era affacciato nella sua mente, portandolo immediatamente a domandarsi che fine avesse fatto chi fino ad un attimo prima aveva cercato di proteggere a tutti i costi. Dov’era Vegeta?
‘Stai calmo Goku…’ – si era ritrovato a dover fronteggiare la voce dentro di sé che gli stava urlando di mettersi immediatamente a cercarlo, la voce che gli stava suggerendo che il principe dei saiyan si trovasse per forza in una situazione di estremo pericolo. Ma proprio non riusciva a stare calmo. Come poteva farlo se sapeva che Vegeta non si sarebbe difeso in nessun modo, che, evidentemente, per nessuna ragione al mondo sarebbe venuto meno a quel giuramento che mai come allora gli era parso tanto sciocco ed inutile?
‘Dove sei, Vegeta?’.
Non poteva credere che qualcuno avesse deciso di giocargli un tiro simile proprio adesso che erano così vicini al compimento della loro missione, proprio adesso che avevano trovato quasi tutte le sfere e lui avrebbe potuto finalmente tornare a camminare da vivo nel mondo dei vivi. Sembrava che la fretta di Vegeta fosse dettata proprio dall’evento infausto che era appena capitato loro. Ma come poteva sapere quello che sarebbe accaduto? Lui non possedeva il dono della chiaroveggenza… Non che lui sapesse, almeno… Eppure…
‘Che cosa non mi hai detto, amico mio?’.
Improvvisamente, un rumore familiare, il rumore di una porta che si apriva improvvisamente, lo aveva fatto sobbalzare, mettendolo immediatamente sull’attenti. Non avrebbe avuto pietà nei confronti di nessuno. Per una volta, avrebbe seguito l’istinto saiyan piuttosto che essere ragionevole. Non avevano tempo, non ne aveva neanche un po’. Se il nemico avesse deciso di attaccare prima che lui tornasse nell’Aldilà, se lui fosse morto di nuovo, cosa ne sarebbe stato dei suoi amici e dei suoi cari? Per questa ragione aveva iniziato a caricare una colossale onda di energia ancor prima di girarsi e trovarsi così faccia a faccia con il nemico. Doveva polverizzarlo, doveva lasciare di lui neanche la più piccola traccia.  Nessuno gli avrebbe impedito di salvare chi amava. Nessuno.
Ma le cose erano un po’ diverse rispetto a come lui le aveva immaginate, e la fortuna aveva voluto che il suo cervello fosse più veloce ad elaborare le informazioni rispetto all’agire della sua mano, perché altrimenti, in caso contrario, avrebbe ucciso chi aveva poco prima protetto, perché, altrimenti, avrebbe ucciso Vegeta.
Così, l’ira si era tramutata in un autentico sospiro di sollievo. E il sospiro di sollievo misto alla gioia che aveva provato si erano tramutati in stizza. Perché non annunciarsi e farsi quasi ammazzare?
“Urca Vegeta! Stavo per farti fuori! Ma si può sapere che fine avevi fatto? Mi hai fatto morire di paura!”.
Ma Vegeta non aveva risposto, limitandosi a fissarlo con occhi stanchi, stravolti, invitandolo in qualche modo a fare il primo passo.
“Vegeta…” – Goku non aveva potuto non notarlo, incamminandosi a grandi falcate fino a raggiungerlo – “Vegeta, che cosa ti è successo?”.
Solo una volta arrivato a pochi centimetri da lui si era reso conto di quali fossero le reali condizioni fisiche del principe dei saiyan. Il suo amico aveva entrambi i polsi feriti e grondanti sangue, il viso pallido, imperlato di sudore, e i suoi occhi liquidi erano due pozze di pura sofferenza. Cosa, cosa avevano fatto alla persona che aveva cercato di aiutarlo?
“Attento!” – se non si fosse mosso in tempo, non sarebbe riuscito ad afferrarlo, e sarebbe rovinato al suolo. Era completamente senza forze. Persino muovere un passo era stato per lui sfiancante. Come aveva fatto ad arrivare fino a lì non riusciva proprio a capirlo. Anche se fossero stati solo pochi metri, Goku non riusciva a credere che in quelle condizioni fosse riuscito anche solo a respirare. Eppure, non sembrava che avesse altri segni sul corpo oltre a quelli che portava sui polsi. Che cosa poteva essergli successo?
“Dobbiamo… andarcene…” - aveva balbettato il principe dei saiyan con non poca difficoltà, allontanandosi di scatto da Goku come se avesse preso una scossa elettrica, incamminandosi verso quella che evidentemente era l’uscita.
Goku non l’aveva fermato. Aveva provato più volte a sorreggerlo, ad aiutarlo ad andare avanti, ma lui l’aveva sempre respinto, mantenendolo a non poca distanza, nonostante camminasse a fatica, nonostante le sue ginocchia stessero tremando in maniera quasi incontrollabile. Non gli aveva staccato gli occhi da dosso neppure per un istante, sorvegliando ogni suo movimento, pronto ad intervenire se fosse stato nuovamente necessario. Nessuna domanda era uscita dalle sue labbra, anche se ne aveva milioni da fargli, milioni di domande che non avrebbero avuto risposta. Come faceva a sapere da quale parte fosse l’uscita? Che avesse visto chi li aveva condotti lì e di conseguenza fosse stato in grado di memorizzare la strada? Era sicuro del percorso che stava seguendo, o almeno così gli sembrava. Che Vegeta fosse un genio nell’architettare le più diverse strategie era risaputo. Ma che fosse così tanto bravo non lo avrebbe mai neanche sospettato. Possedere una simile memoria era un grande vantaggio per un guerriero, per un soldato. Però, perché c’era qualcosa in lui che gli stava suggerendo che le cose non fossero così semplici come potevano sembrare? Vegeta gli aveva solo detto che dovevano uscire da lì, e che per giunta dovevano farlo subito. Che avesse deciso di combattere e avesse distrutto il nemico? Ma davvero poteva aver infranto il suo giuramento? Sembrava una cosa così vitale per lui… Una cosa a cui sembrava tenere più di tutto quello che aveva attorno. No, non poteva essere venuto meno ad una cosa del genere. Questo poteva solo voler dire che il nemico era ancora lì attorno. Questo poteva solo voler dire che stavano per cadere in un’autentica trappola.
“Fermati” – gli aveva detto Goku, arrestando il suo passo – “Vegeta, non credo che sia il caso di proseguire”.
Si era bloccato di colpo, appoggiandosi alla parete con il palmo della mano e imponendo a se stesso di non girarsi verso il suo compagno. Non poteva affrontare il suo sguardo, non voleva farlo. Goku avrebbe potuto notare qualcosa, e lui non poteva permettersi che lo scoprisse. Non adesso. Non prima che fosse tornato in vita.
“Invece dobbiamo farlo” – si era imposto, cercando di muovere un altro passo – “Dobbiamo andarcene immediatamente. Le sfere devono essere recuperate… O forse non vuoi più tornare in vita?”.
“Certo che lo voglio” – aveva ammesso, candido – “E’ solo che… C’è qualcosa di strano qui… Voglio dire, qualcuno ci ha condotti in questo strano posto, su questo non ci sono dubbi, e deve essere stato lo stesso che ha provocato l’esplosione. E ti dirò di più, comincio a pensare che sia anche a causa sua se non abbiamo visto nessun namecciano sin da quando siamo atterrati su Neo-Namecc. Come possiamo uscire da qui e scappare senza sapere che fine abbia fatto e che cos’ha in mente? Potrebbe essere una trappola Vegeta… Tu sei riuscito a scappare, in qualche modo, ma hai i polsi feriti e mi sembri… Ecco… Sì… E’ come se ti avessero fatto qualcosa… Però sei venuto lo stesso a cercarmi… Come hai fatto a scappare? E’ stato lui a permetterti di farlo?”.
“Kaharot, dobbiamo andare…”.
“Oh Vegeta, perché sei così ostinato? Io non riesco a capire! Se dovesse trattarsi di un nemico, di qualcuno che vuole impossessarsi delle sfere del drago per esprimere qualche strano desiderio, non dovremmo fermarlo? Se le sfere che abbiamo recuperato fossero già in suo possesso? Vegeta, non riusciamo neppure a percepire la sua aura. Non penso che sia più di una persona perché altrimenti questo posto non sarebbe così deserto. Ma io non sono tranquillo. Dobbiamo metterci a cercare immediatamente, è vero, ma qui dentro. Se ha attaccato noi, o è perché ce l’ha con noi, o perché ci considera una minaccia. E noi non possiamo farci cogliere impreparati”.
Una lunga pausa di silenzio aveva seguito quell’affermazione. Possibile che non capisse che il pericolo fosse molto più vicino di quanto avrebbe mai potuto sospettare? La testa aveva cominciato a fargli così male da portarlo sul punto di perdere i sensi, ma non poteva mollare. Non prima di averlo portato fuori di lì, non prima di avergli donato di nuovo la vita.
“Le sfere non sono qui dentro” – aveva detto, con non poca fatica – “Ho controllato sul radar. Si trovano esattamente dove sono state lasciate. A questo… nemico, non interessano. O forse non le ha notate, ancora, questo non posso saperlo” – ed era vero, non poteva saperlo. Non ancora, almeno – “Ma devi tornare in vita. Possibile che tu non riesca a capire quanto ciò sia importante?”.
Si era girato verso di lui solo a quel punto, mostrandogli ancora una volta quello sguardo così sofferente, così spaventato. Che cosa stava nascondendo il principe dei saiyan?
‘Che cosa non vuoi dirmi, Vegeta?’.
Fine Parte VIII
______________________________________________________________________________________________________
 
Salve! Scusate il ritardo relativo alla pubblicazione e se il capitoletto è un po’ corto… Sto studiando molto per preparare due esami piuttosto corposi, e non sto avendo un minuto di tempo libero, e quando lo recupero, mi ritrovo con l’encefalogramma piatto e una grande voglia di dormire! Per questo ho scritto poco, ma a mio avviso quello che ho pubblicato è abbastanza importante.
Dunque, direi di partire facendo  un attimo il punto della situazione: Goku e Vegeta si sono ricongiunti, i dubbi di Goku aumentano – anche perché non è un vero e proprio decerebrato – e Vegeta non sta contribuendo a fugarli, anzi! I dubbi di Goku si sono concentrati tutti su di lui e sul suo sguardo da cucciolo ferito.
Siete stati in diversi a chiedermi perché tutti i parassiti della Galassia vogliono possedere il corpo di Vegeta… No, ma dico io, lo avete visto? Credo che sia abbastanza eloquente come risposta! E poi, dico io, Ginew era un po’ ambiguo, il mago Babidi o come cavolo si scrive era uno sfigato brutto come la morte (non oso a dirvi a cosa mi fa pensare) e Baby… Bè, il semplice fatto che si chiami così la dice lunga su cosa gli piaccia in realtà! (E no, il fatto che abbracciasse Bulma in ogni momento non fa testo! Era solo una copertura). XD
Bene, dopo questo momento in cui ho ufficialmente eletto Vegeta ad Icona gay, direi che chi c’è di più indicato del suo clone malefico per prendere possesso della sua persona? U.U
Vegeta è ancora se stesso, per ora… E vuole aiutare Goku finché ne ha il tempo. Il nemico è più vicino di quanto lui possa pensare. Chissà se avrà il coraggio di combatterlo.
Un bacino!
Cleo

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: FairyCleo