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Autore: manga    13/05/2014    18 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Come previsto e sperato, Sakura non incontrò nessuno a quell’ora del mattino, tranne qualche commerciante, troppo concentrato sulla pulizia e l’apertura del negozio per accorgersi di lei. Con un mezzo sorriso sulle labbra e il viso rilassato, arrivò in perfetto orario all’apertura dell’accademia, bloccandosi di scatto trovando davanti ai cancelli i suoi compagni di team.

“Ehi ciao Sakura-chan! Ci sei anche tu!”

Naruto le sfoggiò uno dei suoi soliti sorrisi a trentadue denti dando una leggera gomitata a Sasuke di fianco a lui, con il volto serio e le braccia incrociate. Proprio qualche minuto prima, il moro aveva affermato in assoluta certezza che la “noiosa” , non importandole niente degli allenamenti, si sarebbe presentata alle otto in punto come richiesto da Kakashi.

“C-ciao!” la rosa salutò i compagni con la testa china, non riusciva proprio a guardarli in faccia, sentendosi addosso lo sguardo del moro.

“Io e il teme abbiamo deciso di venire direttamente all’apertura per iniziare a riscaldarci con qualche allenamento prima dell’arrivo del maestro, hai pensato anche tu la stessa cosa, Sakura-chan?”

La rosa mentendo, acconsentì leggermente con il capo: non era arrivata in anticipo con gli stessi propositi dei compagni, ma per evitare di incontrare qualche ragazzo del settore omega ed essere costretta a subire le loro angherie. Doveva sfruttare tutte le possibilità che le si presentavano per sfuggire alla sua condanna, che lei stessa aveva accettato per proteggere il padre.

“Hanno aperto i cancelli, entriamo ….. Tze!”

Sasuke sorpassò i compagni mettendo le mani in tasca e incamminandosi verso il loro campo, mantenendo seria l’espressione del viso. Naruto gli si affiancò, sorridente e tranquillo e Sakura, rimasta dietro, non riuscì a non notare la loro diversità. Questa non riguardava solo l’aspetto esteriore, completamente in contrasto, ma anche il carattere e il portamento. Sasuke, serio, scontroso e scorbutico, camminava a passo sicuro e composto con la schiena perfettamente dritta a differenza di Naruto, allegro, gentile e spensierato, con la schiena leggermente ricurva e la camminata scomposta per via dell’apertura delle gambe verso l’esterno e le ginocchia troppo alta, rendendo il suo portamento goffo ma allo stesso tempo divertente. Il biondo riusciva a rasserenarla solo a guardarlo!

“Eccoci arrivati, bene teme da cosa iniziamo?”

“Tze …. da quello che vuoi, io sono sempre pronto a qualsiasi cosa!”

“Sakura-chan, vuoi allenarti con noi?”

“Dobe, ma che stai dicendo? Rischierebbe di farsi solo del male, ricordati che solo ieri è riuscita a sprigionare il chakra, deve esercitarsi su quello riuscendo a gestirlo a pieno prima di iniziare con gli allenamenti!”

La rosa non si aspettava una risposta del genere da parte di Sasuke, lasciando intendere che non avrebbe permesso di metterla in difficoltà o a rischio di farsi del male. Non disse nulla, limitandosi solo a poggiare il suo zaino insieme al cestino del pranzo, vicino al tronco del giorno prima, per poi dirigersi poco distante dai compagni e iniziare ad allenarsi sul chakra, mentre i ragazzi avevano già iniziato a combattere.

Kakashi era nascosto sopra un albero sempreverde, azzerando la sua aurea per non farsi percepire. Era arrivato in anticipo, curioso di vedere fino a che punto i suoi allievi erano desiderosi di diventare Genin, rimanendo completamente soddisfatto vedendoli arrivare all’apertura dell’accademia, ma soprattutto, insieme! Era rimasto anche molto colpito dalla domanda di Naruto e dalla risposta di Sasuke, dandogli conferma che si stavano comportando proprio come un team affiatato, dimostrando considerazione e protezione nei confronti della compagna. L’unica che sembrava non voler affiatarsi al team era proprio Sakura ….. c’era qualcosa che la bloccava nel cercare di integrarsi con i compagni, ma non era timidezza, altrimenti non sarebbe mai riuscita a reggere il dibattito del giorno prima con l’Uchiha. Forse aveva proprio ragione il moro, dicendo che aveva la stessa mentalità dei civili, ma c’era lo stesso qualcosa di strano: se fosse stato così, Sakura non si sarebbe impegnata tanto a cercare di sprigionare il suo chakra.
Osservò attentamente i suoi allievi: Sasuke e Naruto erano veramente bravi nella lotta corpo a corpo e le tecniche magiche eseguite erano perfette, riuscendo a padroneggiarle con estrema facilità e semplicità …. si vedeva che erano stati allenati da Fugaku e Itachi! Sakura invece, continuava a concentrarsi sul chakra riuscendo  a sprigionarlo ad ogni tentativo e iniziando a saltare per raggiungere una sbarra di ferro di fianco a lei.

Le otto arrivarono e per Kakashi era giunto il momento di scendere dall’albero e raggiungere i suoi allievi, presentandosi davanti a loro con il suo solito stile ….. dietro una nuvola di fumo.

“Buon giorno ragazzi, vedo che siete puntuali, mi fa molto piacere!”

“Veramente dovremo essere noi a dire questo di te …. ti voglio ricordare che sei stato tu ieri ad arrivare in ritardo di quasi quaranta minuti!”

“E io Naruto, ti voglio ricordare che in qualità di vostro maestro non vi devo nessuna spiegazione e voi, essendo i miei allievi, dovete sottostare solo ed unicamente alle mie indicazioni …… Sakura, avvicinati anche tu ai tuoi compagni, non rimanere così indietro!”

La rosa era dietro ai suoi compagni di qualche metro, ma sentendosi richiamare dal maestro, si fece avanti allineandosi ai compagni, ma mantenendo una distanza di oltre un metro da Naruto: non si sarebbe mai messa di fianco a Sasuke, le metteva i brividi ogni volta che percepiva il suo sguardo puntato addosso, proprio come in quel momento.

 Il moro la stava fissando, infastidito, non gli piaceva quel suo modo di fare, così distaccato e per nulla intenzionata a socializzare e affiatarsi con loro come team, Sakura era e sarebbe rimasta sempre per lui, una noiosa.

“Allora iniziamo ….. Sakura, fammi vedere come sprigioni il tuo potere e prova a saltare in alto!”

La rosa ubbidì, concentrando il chakra sui piedi e sprigionando la luce verde, poi, saltò, facendo un balzo di oltre tre metri.

“I miei complimenti! Sei riuscita a saltare più in alto di ieri, il che mi fa dedurre che ti sei allenata per migliorare, è una cosa che ti fa onore ….. però adesso, voglio che mi guardi attentamente ….. salterò anch’io e voglio che dopo mi dica la differenza che hai notato!”

Kakashi fece un semplice salto, niente di particolare, poi appena atterrato:

“Allora, cos’hai notato di diverso?”

“Non vorrei sbagliarmi ….. ma quando hai saltato non ho visto nessuna luce attorno ai suoi piedi!”

“Esatto! Come immaginavo, sei un’ottima osservatrice! La luce del chakra, non è altro che l’energia in sé del potere e viene manifestata solo durante gli attacchi per aumentarne la potenza o per usare tecniche particolari di combattimento. Quando invece lo usiamo per saltare, correre veloci o per comporre i sigilli delle tecniche basi magiche, il chakra viene sprigionato ma in modo ….. come dire …… invisibile. Mi spiego meglio …… quando ti concentri sentendo il potere dentro di te, dovresti farlo defluire solo una minima parte, lungo le mani o i piedi. Questo perché eviti di sprecarlo e di affaticarti. Il chakra ha bisogno di rigenerarsi ogni volta che viene usato ed è necessario limitarne l’uso quando non è necessario ….. mi sono spiegato?”

“Credo di si ….. in poche parole, non dovrei far vedere la luce del mio potere!”

“Proprio così! Ieri sei riuscita a sprigionarlo, oggi invece, dovrai allenarti a limitarlo!”

“Limitarlo? Ma ….. non so se ci riesco!”

“Oh si che ci riesci! …. L’hai già fatto al Monte degli Hokage! Ora posizionati vicino a quell’albero e inizia i tuoi allenamenti …. non preoccuparti se fallirai le prime volte, l’importante è che rimani concentrata!”

“Va bene!”

La rosa si allontanò un po’ sconfortata e amareggiata per l’allenamento a cui doveva sottoporsi. Per lei era già difficile concentrarsi per sprigionare il chakra e ora doveva limitarne l’uscita, il che significava aumentare notevolmente la sua concentrazione.

“Quanto a voi due …..”

“Finalmente tocca a noi!!!”

“Naruto!!! Piantala di interrompermi tutte le volte!”

“Ma veramente io ….”

“Taci dobe! Cosa ci stavi dicendo Kakashi?”

“Con voi ho in serbo un duro allenamento ….. Sasuke, vorrei insegnarti le basi del Mille Falchi, anche se potrai usarla solo quando svilupperai il secondo tomoe …. dovrai allenarti a ricomporre fisicamente il chakra in elettricità per poi scomporlo di nuovo e scaricarlo, determinando così la forza e la potenza nell’attacco. Hai capito cosa intendo dire?”

“Certo ….. inizio subito!” il moro corse in un angolo del campo per iniziare il suo allenamento.

“Quanto a te Naruto ….. dovrai riuscire a sviluppare a pieno il tuo rasengan! Per aiutarti dovresti evocare una tua copia che ti aiuti a comprimere il chakra, bilanciandolo in positivo e in negativo. Quando sarai in grado di gestirlo, inizierai a provarci da solo senza più bisogno della tua copia. Li sai comporre vero i sigilli per la duplicazione del corpo?”

“Sicuro! ….. Poi sai un’altra cosa? Ieri sera mio zio mi ha donato la pergamena del clan di mio padre in cui sono racchiuse le spiegazioni per la Tecnica Suprema della Moltiplicazione del corpo …. però a questo ci sto ancora lavorando!”

“Dici sul serio? Perfetto …. allora inizia da quella ….. più copie di te stesso riesci ad evocare, maggiore sarà la capacità di sviluppare il rasengan! Ora mettiti anche tu in un angolo del campo e inizia a lavorare sulla Tecnica Suprema della Moltiplicazione del Corpo!”

Il biondo ubbidì, mentre Kakashi si posizionò al centro del campo per osservare al meglio gli allenamenti dei suoi allievi.

Dopo circa tre ore di allenamento, Kakashi era molto soddisfatto dei progressi di Sasuke e di Naruto, la loro concentrazione e la loro padronanza con il chakra era sorprendente, ma non poteva dire la stessa cosa di Sakura: nonostante si impegnasse senza tregua, non era ancora riuscita a gestire il suo potere e la stanchezza era ben visibile sul suo volto.

“Sakura, ti vedo stanca! Scusa se te lo faccio notare, ma forse c’è qualcosa nel tuo modo di allenarti che non è corretto!”

“M-mi dispiace …. Kakashi! ….. io ci sto provando ….. ma ogni volta che mi concentro per controllare il chakra aumenta la mia stanchezza …. ci sto provando con tutte le mie forze, non voglio arrendermi ….. ci devo riuscire!”

Il maestro le appoggiò una mano sulla spalla, per infonderle il suo sostegno ….. la rosa aveva grinta e una grandissima forza di volontà, ci teneva veramente a diventare una kunoichi e Sasuke sbagliava a credere il contrario, ma non stava lui a fargli cambiare idea, doveva capirlo da solo. Ciò nonostante, non riusciva a capire come mai un esercizio così semplice le richiedesse tutta quella concentrazione e quello spreco inutile di energia, l’aveva osservata molto attentamente e non c’era niente di sbagliato nei suoi allenamenti: allora, cos’era quella difficoltà?

Circa due ore dopo, Kakashi diede il permesso ai suoi allievi di fermarsi per riposare e pranzare, anche Naruto e Sasuke iniziavano a dare qualche segno di stanchezza, ma per loro era comprensibile, il controllo del chakra a cui erano sottoposti era veramente notevole …..

“Per fortuna ci possiamo riposare …. se continuavo ancora, credo proprio che sarei svenuto dalla fatica, oltre che dalla fame!” il biondo si era buttato pesantemente sull’erba, provato dalla stanchezza, prendendo a fatica il suo cestino del pranzo, per iniziare a mangiare.

“Già a chi lo dici dobe ….. ma dobbiamo farcela e poi credo sia solo questione di allenamento, poi una volta riusciti, sarà tutto molto più semplice!”

“Sarà come dici tu teme, ma adesso è molto complesso ….. tu Sakura-chan, come sta andando il tuo controllo sul chakra?”

La rosa si era messa seduta a qualche metro di distanza, voltando le spalle ai suoi compagni e iniziando a mangiare, ma appena sentì la domanda di Naruto, strinse fortemente le bacchette fra le mani  mordendosi il labbro inferiore cercando di controllare le sue emozioni e non permettere alle lacrime di uscire. Non poteva e non voleva rispondere a quella domanda, avrebbe recato delusione a Naruto e motivo di derisione a Sasuke!

“Tze …. Figurati se ti risponde! Non capisco perché perdi così tanto tempo con lei! ….. Le hai già fatto capire che sei disposto ad accettarla, ma nonostante questo a lei non interessa …. dobe, ti conviene pensare a mangiare e a recuperare le forze per quando riprenderemo gli allenamenti!”

“Sasuke, Naruto ….. ho un altro allenamento per voi!”

“Cooosaaaa! Kakashi, devo ancora finire di mangiare il mio riso, non puoi dirmi di ritornare ad allenarmi!”

“No, stai tranquillo Naruto ….. quello che vi chiedo di fare è di andarvi a sedere vicino alla vostra compagna!”

“E perché dovremo farlo? E’ lei che ci evita, non noi ….. o per lo meno …. non Naruto!”

“Appunto Sasuke! Il mio allenamento non prevede solo di insegnarvi le tecniche di combattimento, ma anche di farvi affiatare come team …. tu e Naruto lo siete già …. non pensi che lei possa sentirsi diversa e non apprezzata da voi? Specie da te e quello che le hai detto ieri e in classe con Gai? Il tuo vecchio maestro mi ha informato e non mi è piaciuto il modo in cui l’’hai chiamata ….. Sakura non è un impiastro!”

“Tze!” il moro voltò lo sguardo dall’altra parte, il maestro l’aveva punto sul vivo …. non c’era andato leggero con la sua compagna di team …..

“Quindi ….. se ho capito bene ….. ci stai suggerendo di imporle la nostra presenza?”

“Più o meno il concetto è questo Naruto ….. non insistete troppo con lei, datele il tempo di abituarsi alla vostra presenza e vedrete che sarà lei ad aprirsi, fino al punto di potersi fidare di voi! ….. La fiducia in un team è molto importante, se manca, non riuscirete mai a combattere insieme!”

“Ok ….. dai teme muoviti!”

Naruto e Sasuke si andarono a sedere vicino a Sakura, la quale provò ad alzarsi per allontanarsi ma venne trattenuta da Kakashi che nel mentre, si era seduto di fianco a lei, sapendo che non avrebbe mai disubbidito a quel suo ordine silenzioso.

Pranzarono insieme, seduti in cerchio, senza dire una parola, per poi sdraiarsi sull’erba e chiudere gli occhi, facendosi accarezzare il viso da un leggero vento, fin quando  non furono destati dalla voce del maestro che gli ordinava di ricominciare i loro allenamenti.

I ragazzi ritornarono nei propri angoli del campo, ricominciando quello che avevano interrotto.

La pausa gli aveva giovato, Sasuke e Naruto avevano ritrovato la stessa energia della mattina, ma anche Sakura sembrava più informa ….. sicuramente pranzare insieme, anche se in silenzio, doveva averle trasmesso un senso di tranquillità, tanto da riuscire ad iniziare a controllare il chakra.
Lo sprigionava ancora, ma meno rispetto al mattino e se continuava con quella concentrazione, sicuramente ad arrivare a sera sarebbe riuscita a gestirlo.
Kakashi era compiaciuto del suo progresso: la rosa era molto indietro rispetto a tutti gli altri e doveva fare in fretta per portarla ad un livello sufficiente, aiutando lei e i suoi compagni e superare l’esame Genin.

Verso le sei del pomeriggio, Sakura riuscì per la prima volta a gestire il suo chakra, riuscendo a balzare senza sprigionare la luce del potere  e senza rendersene conto, urlò il suo entusiasmo attirando l’attenzione di Sasuke e Naruto, compresa quella di Kakashi.

“I miei complimenti Sakura, hai visto che alla fine ci sei riuscita?”

“Sei stata brava Sakura-chan!”

“Tze …. quanto entusiasmo per così poco! …. Anche se devo ammettere che in due giorni ha fatto qualche progresso!” Sasuke si voltò e ricominciò gli allenamenti.

Kakashi, da sotto la maschera, sorrise appena, capendo che le parole dette dal moro non erano altre che un complimento, tutto in stile Uchiha, nei confronti della compagna, la quale, osservandola, sembrava aver pensato la stessa cosa, vedendola accennare un lievissimo sorriso.

“Sakura, vedo che sei stanca, se vuoi puoi tornare a casa …. ci vediamo domattina per le otto!”

“V-veramente ….. Kakashi potrei rimanere ancora un po’ per continuare?”

“No ….. sei stanca, non voglio che esageri troppo, vai a casa, fatti una bel bagno rilassante, cena in modo abbondante e fila direttamente a letto per ricaricarti delle energie che hai sprecato. Domani ti attende un altro durissimo allenamento ….. dovrai imparare a saltare fra i rami e correre veloce come il vento ….. ora vai!”

La rosa acconsentì di controvoglia, salutando con un leggero inchino del capo il suo maestro. Dopo aver recuperato il suo equipaggiamento, si allontanò dal campo guardando i suoi due compagni troppo intenti nei loro esercizi da non accorgersi che stava andando via.

Il signor Yukan finiva di lavorare un’ora dopo e Sakura era troppo stanca per aspettarlo e anche volendo, non sapeva nemmeno dove attenderlo per non essere vista e importunata da nessuno, così si diresse sconfortata verso il settore omega, dove ad attenderla all’angolo della sua via, c’erano Alan e gli altri.
“Bene, bene! Il rifiuto della società è appena tornata dagli allenamenti! Vediamo se hai imparato bene a subire! ….. Avanti ragazzi!”
 

     ********************
 

Sasuke e Naruto tornarono a casa verso le otto, esausti e stremati, concordando entrambi che quella sera avrebbero rinunciato agli allenamenti con Fugaku e Itachi per poter andare a dormire e riposarsi, capendo esattamente lo stato fisico dei loro amici del giorno prima ….. ma almeno avevano iniziato gli allenamenti per diventare Genin!

Appena arrivarono a casa, Mikoto gli informò che Itachi era dovuto partire con la massima urgenza per una missione anbu e Fugaku era stato trattenuto in ufficio per organizzare le varie spedizioni, prevedendo di rientrare a casa in tarda serata.

“Cosa, Itachi è partito? Zia, ma tornerà in tempo per festeggiare il mio compleanno?”

“Credo di si Naruto ….. da quello che ha detto tuo zio, dovrebbe essere una missione di breve durata, ora andate a lavarvi, poi ceneremo!”

“Ok mamma!”

“Va bene zia!”

Fugaku rientrò a casa verso le dieci di sera, trovando ad attenderlo sulla porta di casa Mikoto.

“Ben tornato caro! Tutto bene o devo preoccuparmi!”

Fugaku sospirò, sapendo di non poter mentire alla moglie dato che per lei, era un libro aperto:

“Non lo so nemmeno io …. alcuni villaggi di campagna, ad Est di Konoha, sono stati attaccati da bande di ninja ribelli, ma dai dispacci pervenuti, sembra che abbiano utilizzato delle tecniche segrete di combattimento ….. è per questo che ho mandato in missione Itachi e il suo team, per raccogliere maggiori informazioni!”

“Credi che questi ribelli siano gli stessi che più di un anno fa avevano attaccato molti villaggi per rubare le pergamene riguardanti alcune tecniche segrete di combattimento?”

“Io e Tsunade ne siamo convinti, ma prima di avvisare gli altri due Regni, vorremo esserne certi ….. per il momento non posso dirti altro. Speriamo solo di sbagliarci! …… Dove sono i ragazzi?”

“Sono in cucina a guardare la televisione, volevano aspettarti prima di andare a dormire ….. sono stanchissimi! Credo che Kakashi non ci sia andato leggero con loro!”

Fugaku varcò l’enorme ingresso per dirigersi in cucina, seguito dalla moglie, trovando Naruto e Sasuke addormentati con la testa appoggiata sul tavolo.

“Ma guardali, sono proprio stanchi per dormire in una posizione così scomoda! ….. Mikoto, potresti scaldarmi la cena mentre porto questi due nei loro letti?”

“Certo …. ma non faresti prima a svegliarli? E poi non vorrai dirmi che li vuoi prendere in braccio come quando erano bambini e si addormentavano sul divano o sul tappeto dei giochi? Sono grandi e …..”

“Sono sempre i miei bambini!” sorridendo con affetto e iniziando a prenderli in braccio uno ad uno per portarli a dormire, facendo molta attenzione a non svegliarli ….. tutto sotto lo sguardo divertito della moglie.
 

     ***********************
 

Il mattino seguente, Naruto e Sasuke si svegliarono nei loro letti, ignari di come ci fossero arrivati.

Finito di prepararsi si precipitarono in cucina per fare colazione, trovando Fugaku intento a leggere il suo solito giornale davanti alla tazza fumante di caffè e Mikoto impegnata ai fornelli.

“Buon giorno a tutti!” dissero all’unisono i ragazzi, vedendo poi la donna voltarsi e rivolgergli un sorriso radioso come ogni mattina.

Fugaku abbassò il giornale, salutandoli con un lieve cenno del capo, per poi riprendere la sua lettura.

“Mamma? Come abbiamo fatto io e il dobe a svegliarci nei nostri letti? Ci ricordiamo entrambi di esserci addormentati qui in cucina!

Mikoto, sorridendo, guardò il marito nascosto dal giornale, il quale diede qualche falso colpo di tosse.

“Zio, ci hai portato tu a letto? Ti devo fare i miei complimenti! ….. Non immaginavo che un vecchio come te avesse tutta questa forza!”

“Naruto!!! Vecchio a chi?”

Fugaku aveva lanciato via il giornale fiondandosi addosso al biondo, immobilizzandolo dal collo con il suo braccio.

“Prova a ripeterlo se hai il coraggio!” iniziando a fargli il solletico nella pianta dei piedi.

“No …. no …. no …. Zio ti prego! Il solletico no!!!” iniziando a ridere sonoramente.

La risata di Naruto contagiò anche Mikoto e Sasuke, sebbene quest’ultimo cercasse di controllarsi ….

“Ti arrendi?”

“Si, si …. zio mi arrendo! Basta per favore …. Ahahahahahah!”

Fugaku lasciò la presa ricomponendosi e tornando a sedere.

“Ah, Naruto …. volevo dirti che ieri sera ho incluso i nomi di Ten Ten, Temari e di Sakura nella lista di libero accesso al nostro quartiere, così sabato sera non avranno problemi a venire alla tua festa!”

“Grazie zio …. ma Sakura non viene!”

“Perché? L’hai invitata vero?”

“Certamente, ma ha detto che aveva già un altro impegno!”

“Capisco ….. però ditele lo stesso che il suo nome è sulla lista. Essendo una vostra compagna di team,  capiterà che dobbiate incontrarvi per allenarvi insieme e ….”

“Ne dubito papà …. anche se si sta impegnando negli allenamenti non credo abbia molta voglia di socializzare fuori dagli orari dell’accademia, però stai tranquillo, glielo diremo ….. adesso scusami, ma dobbiamo andare ….. dobe muoviti!”

“Si arrivo teme! ….. Un attimo ….. zia i cestini del pranzo?”

“Eccoli qua! Prendi anche quello di Sasuke per favore?”

“OK!” Il biondo prese i cestini, salutò gli zii e uscì di casa non prima di aver preso e messo in bocca un altro biscotto ….. l’ultimo della ciotola.

“E’ sempre il solito ingordo! ….. Mah ….. era l’ultimo? Quel moccioso me la pagherà per questo affronto!”

“Quale dei due affronti? …. Quello di averti dato del vecchio o quello di averti mangiato l’ultimo biscotto?” Mikoto cercava di controllare la sua risata vedendo il volto offeso e contrariato del marito.

“Dai caro, non fare così …. tieni, ti avevo messo da parte altri biscotti!”

Fugaku sorrise alla moglie mentre questa si inginocchiò di fianco a lui allungandogli un altro piattino di biscotti che aveva nascosto nella dispensa. Il marito la attirò a sé per un braccio, appoggiandola sopra le sue ginocchia.

“Fugaku!”

“Shhh! Abbracciami!” un ordine che fu ben lieta di eseguire. Quell’abbraccio era un modo per tranquillizzarlo ogni volta che aveva dei pensieri lavorativi molto grandi …..
 

      ***************
 

Naruto e Sasuke arrivarono in accademia verso le sette e mezza, trovando Sakura intenta a provare a saltare in ramo in ramo, ma il suo senso dell’equilibrio era pessimo e ad ogni atterraggio, si aggrappava al tronco dell’albero per non cadere.

“Tze ….. che noiosa!”

“E dai teme, possibile che non apprezzi mai i suoi progressi? Per me è ammirevole il suo temperamento e dimostra a pieno che ti sei sbagliato nel giudicarla! …. Non è come tutti gli altri civili, altrimenti non si spiegherebbe il suo interesse e la sua determinazione nell’apprendere le arti ninja e ….” Naruto non finì la frase vedendo Sasuke correre come il vento verso la compagna che stava cadendo dall’albero.

Il moro riuscì ad afferrarla in tempo, prima che sbattesse malamente la schiena al suolo.
Sakura aveva chiuso gli occhi in attesa dell’impatto, per poi riaprirli lentamente accorgendosi di essere atterrata su qualcosa di morbido. Si ritrovò con il bacino sopra le gambe di Sasuke, mentre quest’ultimo la teneva saldamente stretta con un braccio nel fianco e l’altro sotto le ginocchia.
 La rosa arrossì all’istante, incapace di dire una sola parola e incredula per il gesto del compagno.

“Che c’è? Che hai da guardare con quella faccia imbambolata? Stavi per cadere e avresti potuto farti molto male!”

“G-g-grazie!” Sakura abbassò il capo voltandolo di lato per distogliere lo sguardo dagli occhi neri e profondi del moro ….

“Ora scendi dalle mie gambe …. sei pesante!”

“Oh s-si ….. s-scusa!”

“Sakura-chan, tutto bene? …. Ehi, ma cosa sono tutti quei lividi lungo le braccia e le gambe?”

“N-niente …. È s-solo c-che i-ieri sera h-ho provato a-ad allenarmi a casa ….. m-ma c-cadevo sempre!”

“Tze ….. la solita noiosa! Se non sai saltare o hai paura, non farlo fino a quando non ti viene insegnato come fare! …. Devi focalizzare il punto di atterraggio, concentrandoti solo su quello! ….. Vado ad allenarmi!”

Sakura era ancora più sorpresa, non solo l’aveva salvata, ma le aveva dato dei suggerimenti per riuscire a saltare di ramo in ramo ….

“Vado anch’io Sakura-chan! Se hai bisogno di qualche altro consiglio prima che arrivi Kakashi, non esitare a chiedere!”

Il maestro era nascosto in mezzo ad un cespuglio ed era rimasto molto soddisfatto per quello che aveva visto e sentito: era sulla buona strada per farli affiatare!

Sakura si morse il labbro ripensando alla bugia che aveva raccontato a Naruto, ma era la stessa che aveva usato con il padre la sera prima riuscendo a convincerlo facilmente ….. gli allenamenti potevano causarle diverse contusioni, specie ad una kunoichi inesperta come lei ……  a volte le bugie servivano per raggiungere i propri scopi, proprio come lei, costretta a mentire per non rivelare a nessuno la sua promessa!
Si destò dai suoi pensieri e si concentrò sui salti, seguendo alla lettera  i suggerimenti di Sasuke ……..


 

CIAO A TUTTI, PER PRIMA COSA VORREI RINGRAZIARVI DI CUORE PER IL SOSTEGNO E IL VOSTRO APPREZZAMENTO PER IL CAPITOLO PRECEDENTE. AVEVO PAURA CHE NON VENISSE APPREZZATO, INVECE MI SONO RITROVATA MOLTE RECENSIONI POSITIVI E ALCUNI AUMENTI DELLA MIA FF FRA LE SEGUITE E PREFERITE, INOLTRE SONO STATA SEGNATA FRA GLI AUTORI PREFERITI DA ALCUNI DI VOI ….. GRAZIE INFINITE, SPERO DI CONTINUARE A MANTENERE IL VOSTRO INTERESSE E DI NON DELUDERVI!!! UN BACIO MANGA

  
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