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Autore: PPogba99    14/05/2014    0 recensioni
S: che c'è che non va?
G: non lo so, dimmelo tu!
si parlavano con tono arrabbiato. Sapevano di non potere amarsi, ma non riuscivano a smettere di pensarsi...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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…così decisi di restare. Ci sdraiammo sul suo letto ma decisimo di andare in quello dei suoi, così stavamo più comode. Poi si mise il pigiama e me ne prestò uno dei suoi. . -Perché lo hai fatto?- le chiesi, mentre eravamo una accanto all’altra, tutte e due con lo sguardo rivolto verso il soffitto. - Non potrò mai stare con la persona che amo… Poi tutti i vari problemi…- rispose. -Perché non puoi stare con la persona che ami?- domandai. Non ricevetti nessuna risposta così continuai. – Almeno vuoi dirmi perché un mese fa mi hai trascinato fuori dalla discoteca?- -Bhe ecco, io …- tentò di dirmi. –vabbhe, buonanotte Gioia- e detto questo spense la luce. -Avevi paura del buio l’ ultima volta che abbiamo dormito insieme. E ora?- dissi. - si, ho ancora paura.- mi rispose. G(Gioia, cioè io) : vieni qui, dai- E senza dire niente si mise sopra di me e ci abbracciammo. Iniziai a sentire qualche goccia bagnata sul mio collo. Stava piangendo ancora. S(sara) : Mi sento sola.- disse singhiozzando. G: ma tu non lo sei. Ci sono qua io a proteggerti.- Iniziai a strofinarle la schiena con le mani cercando di tranquillizzarla. Sara sollevò la testa e disse: -Oh, scusami tanto- sempre con voce rotta – ti sto bagnando con le mie lacrime. Perdonami è che sono così stupida- iniziò a schiaffeggiarsi. Subito gli afferrai le mani e ci guardammo negli occhi. Era la ragazza più fragile che avevo mai visto. Insicura di se stessa. Ma così bella, simpatica, dolce… …non riuscivo più a resistere. Alzai anche io un poco la testa,fino a raggiungere le sue labbra e la baciai, anche se solo per una frazione di secondo. –Ti amo- S: -menomale che ci sei. Scusa per la discoteca, è perché volevo che la bottiglia indicasse me, non quel mezzo alcolizzato. Ti amo anch’ io- G: Sei mia amore.- e ci baciammo, per poi limonare. Ci addormentammo abbracciate. Lei sopra di me e mentre si addormentava gli accarezzavo una delle sue guance, soffici. Poi mi sono addormentata anch’io.
  
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