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Autore: Cappychan    28/07/2008    5 recensioni
"Ora che la guerra era finita, terminava una storia e ne iniziava un'altra...la loro." SPOILER DI DEATHLY HALLOWS!!!! ________________________________ NONO CAPITOLO POSTATO In questo capitolo: Un Ron imbranato e un'Hermione intraprendente,un punto di svolta per Kim e Charlie,un piccolo momento per Harry e Ginny e molte altre sorprese... Buona Lettura! Baci, Cappychan.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Prima di tutto saluto tutti quelli che hanno lasciato un commento o un saluto durante il mio “silenzio”per il sesto capitolo

Prima di tutto saluto tutti quelli che hanno lasciato un commento o un saluto durante il mio “silenzio”per il sesto capitolo e alle mie due perle, che hanno recensito anche il “vecchio settimo”(vi adoro!):

Edvige86: Ciao bellissima, le tue recensioni (non una, ma tre! Sono commossa! T_T) sono sempre apprezzatissime: sei troppo gentile -/////-… ma continua pure così XP… Spero di non averti fatto troppo soffrire né che tu ti sia dimenticata della tua tesora (…dopo tutto questo tempo…). Mi metterò a lavorare sodo. Promesso. Aspetto con ansia la tua opinione sul prossimo capitolo. Bacissimi, Cappychan

Miss Nina: Ciao Miss, ho fatto aspettare molto anche te, scusa. Cercherò di tornare più in forma di prima! Per quanto riguarda le tue recensioni (anche tu sei meravigliosa) io adoro la tua pazzia…anche perché io sono peggio! XD…In più la tua recensione al sesto capitolo era una delle prime e la più lunga…dovrei premiarti…m’inventerò qualcosa…magari un momento “rosa” dedicato a te…(aria cospiratrice e sorrisino malizioso).

_Ly_: Ciao bella, rieccomi. Sono di nuovo tra i vivi! Come vedi anche io sono una ritardataria...perciò non c’è problema! Grazie per la tua recensione e per i tuoi appelli. Goditi il capitolo. Bacini, Cappy.

Milly92: Milly! Ciao! Grazie per la prima recensione del sesto capitolo (anche a te un premio –immagine mentale: io che prendo appunti sul blocchetto- Sono tornata (di nuovo) e spero di soddisfare la tua curiosità. Buon divertimento!

VenTu: Tu sei nuovo! Mi dispiace tu sia capitato proprio nel momento dell’INFINGARDO BLOCCO SUPREMO...mi farò perdonare in qualche modo (soprattutto per la tua meravigliosa recensione!!) Spero che continuerai a seguire. PS: per un motivo particolare il tuo nick mi incuriosisce molto…

Red Irish: Addirittura?! Sono commossa! (anche se magari in questi mesi la tua opinione sarò cambiata…SIGH…SOB…speriamo di no…)Mi piace il tuo nickname…gli amici dell’Irlanda mi sono sempre simpatici (io ne conosco già parecchi per conto mio…ehehe…)…Goditi il capitolo!

Angelikfire: Ciao Angel! Ti ho addirittura fatto interessare alla coppia Harry/Ginny?!? Wow! Per una pseudoscrittrice (scrittrice?!?...non esageriamo!) è davvero un bellissimo complimento! Grazie e baci, Cappy.

Zippolo: probabilmente non leggerai la mia risposta, ma tanto te l’ho già comunicata a voce….Zippolo forever!

Marty Torsy: Il labiale, in effetti, è stata una…”intuizione” che, rileggendo la storia, mi ha davvero convinto…Mi fa comunque piacere che ti abbia addirittura commosso. A presto!

Kiara Potter 91: Grazie per il bel commento. In effetti, per me era molto importante lasciare spazio a un po’ d’ironia e non appesantire la storia con situazioni solo tristi o solo romantiche: ho cercato di seguire lo spirito dei libri originali…Su alcune cose hai visto giusto, ma non ti svelo niente…(come al solito, devo mantenere la suspance)…Buon divertimento!

Erikablue: Un’altra new entry (dopo tutto questo tempo sarebbe meglio dire “old entry”, ma lasciamo perdere “-///-) La tua osservazione su Ron non è affatto sbagliata, ma più che ooc, ho voluto che il personaggio del rosso, che è sempre stato il più “immaturo” dei tre (a mio parere) crescesse un po’. In effetti non ho considerato tanto strano che dopo la morte di un fratello, una battaglia vissuta in prima persona e moltissime brutte esperienze vissute (per esempio la tortura subita dalla sua ragazza) trovasse un po’ più di “maturità”…un po’ come Neville nel settimo libro =)…Mi ha fatto comunque piacere un po’ di sana critica costruttiva, perciò… continua pure a commentare…(espressione falsamente innocente) …Scherzo =)…Buona lettura!

Lylina Potter: In effetti mi sono lasciata un po’ andare al romanticismo, ma a me piace così e dalla tua recensione sono sicura che tu la pensi come me! Il prossimo capitolo è dedicato anche a te.

Ginny89Potter: Sorellona! Il sesto capitolo ti ha fatto felice, vero?! Non avevo dubbi =)…Spero che la storia (nonostante la mia prolungata assenza…sorry -/////-) continui ad appassionarti! Baci, Cappy

Dopo aver sbrigato la pratica “Risposte alle recensioni”, faticosa, ma sempre molto gradita e divertente per me, passiamo ora a un discorso serio che credo sia d’obbligo.

CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER IL SECONDO MOSTRUSO RITARDO!

Un blocco (che d’ora in poi chiameremo familiarmente Infingardo Blocco Supremo) mi ha perseguitato a lungo e non sono ancora riuscita a uscirne definitivamente; la scuola, poi, non mi dà tregua nemmeno d’estate (mi chiedo ancora a cosa serva il greco…vabbè) Chiedo scusa e ringrazio soprattutto le lettrici più accanite, che mi hanno sempre seguito e recensito. Devo avvertirvi che ultimamente sono diventata terribilmente critica nei confronti di quello che scrivo e non riesco a mettere giù nemmeno una pagina senza cancellare tutto tremila volte, perciò sono diventata abbastanza lenta nel “produrre”. In secondo luogo ho avuto modo di leggere tante ff che mi hanno messo un sacco di nuovi spunti in testa, ma mi hanno anche molto confuso, per non parlare di qualcheduna che mi ha addirittura fatto sospettare il plagio (forse a torto) gettandomi in una specie di via di mezzo tra l’indignazione e il panico. Infine l’ultimo capitolo (che era effettivamente un “mezzo capitolo”) non sembra essere stato all’altezza degli altri e questo mi dispiace molto. Ho aspettato tanto tempo soprattutto perché la qualità di ciò che scrivevo non ne risentisse, ma forse non è stato così. Spero che questa situazione si risolva e che riacquisti lo smalto di un anno fa. Soprattutto perchè scrivere questa storia mi ha sempre divertito ed emozionato molto! In questi giorni e durante il prossimo mese, cercherò di andare avanti, tentando di fare qualcosa di buono. In particolare proverò a chiarirmi le idee e pianificare un po’ meglio il resto della trama.

Ora, dopo questo “momento serietà” vi lascio al settimo capitolo rivisitato e corretto, sperando davvero che vi diverta e vi appassioni. Come sempre….BUONA LETTURA!!

La Nostra Storia

Sentimenti e Riflessioni (versione riveduta e corretta)

Harry traslocò definitivamente al Salice il primo mercoledì dopo la partenza di Ginny, nonostante l’invito della signora Weasley a rimanere ancora un po’ alla Tana. La piccola fortuna ammonticchiata nella sua camera blindata non era consistente come prima, ma a lui questo non importava. Ora aveva una casa tutta sua.

Al piano inferiore, un piccolo ingresso era collegato direttamente al salotto da dove si poteva accedere alla cucina e al bagno. Una robusta scala di legno portava al piano superiore dove, invece, si aprivano sul lungo corridoio tre piccole stanze, un bagno più ampio e una spaziosa camera da letto. Era molto grande per una persona sola e le prime notti in quella casa vuota furono molto strane per il moro, che era ormai abituato al clima della Tana. Ma, nonostante questo, era contento di essersi trasferito.

Durante la prima settimana sperimentò la sua abilità negli incantesimi domestici nel disperato (e vano) tentativo di ordinare e pulire almeno la camera da letto, il bagno, l’ingresso e il salotto, che erano le stanze più usate della casa. Della cucina Harry non aveva quasi mai avuto bisogno, perché passava quasi tutte le sere dai Weasley e, a pranzo, spesso era nella Londra babbana con Ron, subito dopo la fine delle lezioni della mattina.

Visti i risultati dei suoi sforzi, si arrese al caro vecchio olio di gomito, passando il tempo libero delle settimane seguenti a spolverare, spazzare, disinfestare e lavare. Ora cominciava ad apprezzare ancor di più la signora Weasley.

Nella prima metà di Settembre fu così indaffarato che, appena aveva il tempo di pensare a Ginny, si trovava davanti la sua nuova lettera, arrivata da Hogwarts come ogni sera. Quello era per il ragazzo il momento migliore della giornata, perché, finalmente lontano dalle preoccupazioni dello studio, poteva rilassarsi, pensando alla sua ragazza. Le lettere erano sempre molto semplici. Raccontavano le novità a scuola (la Mcgrannitt, per esempio, era diventata preside provvisoria e la sua cattedra di trasfigurazione era stata occupata da un giovane uomo di origini scozzesi), notizie sugli amici e conoscenti che ancora frequentavano, come Luna e gli ultimi membri dell’ES, oppure semplicemente erano la valvola di sfogo attraverso la quale la ragazza si confidava con lui, e rivelava i suoi dubbi per essere consigliata.

Era strano essere il confidente di una ragazza. Certo, era uno dei migliori amici di Hermione, ma lei non si era mai confidata con lui (e nemmeno con Ron, a quanto ne sapeva). Ma, riflettendoci, era una situazione completamente diversa. Lui e Ginny si amavano. E mai come in quel momento, Harry aveva voglia di condividere tutto con lei, ogni minimo pensiero ed emozione. Da una parte questo era abbastanza spaventoso per il moro: non era mai stato del tutto solo, nelle sue avventure e nei momenti importanti, ma il destino che si era abbattuto su di lui in quei diciotto anni lo aveva reso comunque isolato in qualche modo da tutti gli altri. Ricordava molte occasioni in cui nemmeno i suoi amici erano riusciti a comprenderlo e a calmarlo (non che ne facesse loro una colpa!). Invece la rossa era diversa, in un modo che Harry non riusciva ancora del tutto a comprendere.

Intanto l’inizio ufficiale del corso per Auror si avvicinava e il nervosismo per questa nuova avventura cominciava a farsi sentire sia per il moro che per il suo migliore amico. Ron aveva preso questa professione molto sul serio e s’impegnava al massimo. Passava le ultime giornate d’estate chino sui libri, con un’espressione concentrata che Harry gli aveva visto poche volte. Proprio per questo il “bambino sopravvissuto” si trovava sempre più spesso a riflettere su quanto fosse maturato l’amico in quei mesi.

Sospettava che fosse dovuto alle cose terribili che avevano dovuto affrontare durante la guerra, ma che fosse anche grazie alla vicinanza di Hermione. La ragazza aveva finalmente cominciato a lavorare al Ministero ed era davvero entusiasta del suo lavoro, tanto che ai ragazzi ricordava terribilmente Percy durante il suo primo anno con Crouch. Ovviamente nessuno si era azzardato a dirglielo.

Si era appassionata a tutti i suoi nuovi incarichi per la difesa delle creature magiche e per i rapporti con varie specie che il Ministero era ancora occupatissimo ad aggiustare dopo ciò che Voldemort e i suoi Mangiamorte avevano fatto. Soprattutto s’impegnava moltissimo per la “questione mannari” che stava particolarmente a cuore a tutti gli ex combattenti dell’Ordine della Fenice. Kingsley Shakebolt si era interessato personalmente al suo lavoro, nonostante gli impegni come Ministro. Per questo la riccia rimaneva sempre più spesso al lavoro fino a tardi, tornando a volte col signor Weasley. A volte, invece, non riusciva nemmeno a passare alla Tana per cena, ma andava direttamente a casa sua, troppo stanca anche per mangiare.

A Ron dispiaceva vederla così poco e soprattutto così esausta, nonostante notasse chiaramente la determinazione e la felicità della ragazza per i compiti che svolgeva. Ma le preoccupazioni più pressanti per Ron erano altre.

Da qualche tempo le sue notti erano occupate con frequenza sempre maggiore da sogni su Hermione che, anche da sveglio, gli mandavano a fuoco le orecchie per l’imbarazzo. Non sapeva cosa gli stesse succedendo esattamente e chiedere ai fratelli maggiori era impensabile. Infatti Bill era preso dalla sua nuova vita da maritino premuroso e passava sempre meno tempo alla Tana (con sommo disappunto della madre), George era fuori discussione, perché l’avrebbe preso in giro morte, Percy sembrava essere un po’ assente in quegli ultimi giorni e, inoltre chiedere a lui sarebbe stato troppo persino per Ron. Rimaneva Charlie, che forse era il fratello più utile in questa circostanza, ma lui era tutto preso dalla stramba ragazza con i capelli blu.

Avrebbe voluto confidarsi con Harry, ma non erano più riusciti a trovare un po’ di tempo e di privacy per parlare, soprattutto dopo il trasloco. E, poi, sarebbe stato strano parlarne con lui. Considerava Hermione come una sorella ed era il ragazzo di Ginny (non voleva “contagiarlo” con strane idee! Lei era la sua sorellina!).

Perciò per un lungo mese tacque e rimuginò su questo nuovo forte sentimento che non aveva mai provato, il desiderio.

* * * * *

Era un Venerdì sera di metà Settembre e , mentre il resto della famiglia, Harry e Hermione (ospiti come sempre) finivano di cenare, chiacchierando animatamente, Charlie Weasley si stava preparando ad uscire ufficialmente con Kim per la prima volta. Asciugandosi i capelli, ormai non più corti, e scegliendo una camicia scura da indossare, rifletteva sulla settimana appena trascorsa.

Nei giorni precedenti, dopo l’esplicito invito ad uscire, fatto da lui durante un placido dopocena alla Tana, i loro rapporti erano un po’ migliorati rispetto alla “guerra fredda” del primo mese. Avevano cominciato a rivolgersi piccoli cenni di saluto, ma non avevano smesso di provocarsi. Anzi, sembrava addirittura che lo facessero con maggior accanimento e malizia. Non avevano ancora parlato seriamente di tutto quello che era successo in Romania e tra loro in Inghilterra; lei rimaneva un mistero. Non sapeva niente della sua vita tra i vampiri e del perché gli avesse salvato la vita rischiando la propria.

Notava il suo disagio ogni volta che si trovava in compagnia della sua famiglia -soprattutto della madre e del padre- e quello sguardo triste che ogni tanto si leggeva sul suo viso, senza motivo apparente: doveva aver passato dei momenti difficili tra i suoi simili. Allora perché il suo comportamento mostrava sempre l’ostentazione e l’orgoglio per la sua vita in Romania?

Chiudendosi la camicia blu con le maniche corte che lasciava il drago d’inchiostro in bella mostra, fece scivolare la sua mente verso pensieri meno difficili. Era curioso di vedere come si sarebbe conciata quella pazza. Solitamente aveva sempre qualcosa di nero e di cuoio, anche durante il giorno, e teneva il collo e le spalle coperte. Probabilmente sotto la stoffa nascondeva i due segni del morso…Poteva vedere chiaramente i capelli neri e blu in contrasto con quella sua pelle magnificamente bianca…Bella

Scosse la testa con un sorriso di rimprovero verso se stesso: doveva stare attento ai suoi pensieri e a non farsi troppo coinvolgere in questa storia. Nonostante Kim fosse certamente attraente e gli piacesse, lei era una vampira, una ragazza che non aveva niente a che fare con lui. Forse avrebbero potuto divertirsi per un po’insieme; magari si sarebbe anche affezionato, ma non ci sarebbe dovuto essere niente di più tra loro. Era e doveva essere solo una cosa passeggera. Solo divertimento.

Accantonò anche questi pensieri e s’infilò la giacca e un paio di scarpe comode, prima di uscire dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle con un sorriso malandrino.

* * * * *

In un’altra stanza della stessa casa, una ragazza dai capelli bicolore era in piena crisi isterica.

Erano passati nove anni dal suo ultimo vero appuntamento e allora lei aveva sedici anni. Tra i vampiri del suo gruppo non esistevano cose del genere: non erano creature particolarmente romantiche, almeno per la sua parziale esperienza. Magari i vampiri inglesi sono tutta un’altra cosa…

Scacciò questo genere di supposizioni senza senso e si concentrò sui pochi vestiti che si era portata da casa.

Come si sarebbe vestito pel-di-carota? Elegante? Kim scosse la testa. No, quel buzzurro era sicuramente vestito con quei banali jeans…quelli che gli fasciano così bene le gambe…e un’insipida maglietta…che lascia scoperto il collo muscoloso al punto giusto…Basta! Quel maledetto rossastro l’avrebbe fatta impazzire. Come osava essere così dannatamente attraente? Ne aveva conosciuti di uomini affascinanti, i classici belli e dannati (nel vero senso del termine)! Eppure quel maghetto la metteva in difficoltà. Era un dongiovanni e si vedeva chiaramente, ma dal suo modo di fare traspariva una certa ingenuità e dolcezza. Aveva l’impressione (e di solito il suo intuito non sbagliava) che lui non le avrebbe fatto del male come tutti gli uomini che aveva frequentato in quel momento…a parte papà…pensò con tristezza.

Di solito non si lasciava cullare dai vecchi ricordi, ma in quella casa, vivendo con quella famiglia così vitale che aveva dovuto sopportare tanto dolore, ma rimaneva comunque unita (Aveva sentito parlare di un fratello minore, morto durante la guerra), la nostalgia si era impossessata di lei. Sognava spesso suo fratello e sua madre che la fissavano, o suo padre che le parlava in rumeno…

In quella strana casa avrebbe forse potuto trovare la pace e il perdono?...Anche se così fosse stato, lei non poteva. Un conto era essere ospitata per un paio di mesi, un altro era mettere in pericolo quelle persone per tutta la vita. E quell’irritante ventenne avrebbe anche potuto essere il suo salvatore…in fondo l’aveva già salvata una volta senza neanche rendersene conto…

Scacciò queste illusioni dalla sua mente: cosa pensava di poter fare? Innamorarsi? Pensava di poter scappare da Lui, senza problemi e vivere felice e contenta in Inghilterra? Già si vedeva in una casetta con la palizzata bianca, mentre un cane e tre piccoli mocciosi pel-di-carota con i canini appuntiti corrono per il giardino, pensò con amarezza.

Va bene, si disse, provava attrazione per quel ragazzo. Era una cosa comprensibile. Ma sarebbe stata solo una storiella senza futuro. Un passatempo momentaneo. Poi sarebbe scappata verso qualche posto più sicuro, lasciando dietro di sé tutti…E’ l’unico modo

Cercando di non badare all’insolito abbattimento che l’aveva assalita si passò la matita nera e si infilò pantaloni e maglietta neri, facendo attenzione a coprirsi collo e spalle. Poi, prima di uscire dalla stanza con un falso sorriso di sfida sul viso, si ripeté il mantra che l’aveva sostenuta da quando aveva conosciuto il suo Padrone: …Niente Sentimenti

* * * * *

Nonostante l’ora tarda, due ragazze occupavano ancora il loro abituale posto in biblioteca, premendo le penne sulla superficie irregolare delle loro pergamene e spostando ogni tanto gli occhi sulla pagina di qualche grosso tomo vicino a loro.

I capelli rossi di Ginny e quelli biondi della sua amica Luna si toccavano sul legno antico del tavolo già da qualche ora, ma le due continuavano a scrivere incuranti del tempo trascorso, troppo impegnate dalla ricerca di Trasfigurazione, che le loro due case seguivano insieme. Improvvisamente la rossa allontanò con un gesto aggraziato i capelli dal piano di lavoro, sbuffando e appoggiando stancamente il mento sulla mano libera dalla penna.

-Non ce la faccio più! Il nuovo professore è anche peggio della Mcgrannitt.- Luna alzò i grandi occhi azzurri verso l’amica, sorridendole.

-Pensavo che ti piacesse.-

-In effetti, è molto bravo come insegnante, ma se continua a caricarci in questo modo, non sopravvivremo fino agli esami.- rispose con aria stanca.

Le due ragazze si guardarono per qualche secondo senza parlarsi, lasciando posto al silenzio, come spesso accadeva fra loro.

-Harry ti ha già risposto?- chiese la bionda, riprendendo a scrivere, mentre Ginny sorrideva automaticamente al nome del suo ragazzo.

-Sì. Te l’ho detto che si è trasferito nella nuova casa? E che l’ha chiamata “il Salice”?-

-Almeno un milione di volte.- rispose Luna con un sorrisino divertito.

-Scusa. Sono davvero noiosa in questi giorni. Parlo sempre delle stesse cose.- sorrise a mo’ di scusa.

Poi cambiando discorso e piegando le labbra in un’espressione furbetta, -E Neville? Ti ha scritto?-

Era sempre strano per Ginny vedere Luna arrossire perché questo avveniva sempre di rado, riguardo ad una sola persona e da poco tempo. La prima volta che era successo, all’inizio dell’anno, la giovane Weasley si era stupita. Poi, però, aveva subito riconosciuto ciò che i problemi della guerra e la sua preoccupazione per Harry le avevano impedito di vedere: tra i suoi amici, compagni nelle avventure dell’anno precedente, era nato qualcosa di forte e inaspettato.

E, mentre Luna cambiava argomento imbarazzata e lei ricominciava a scrivere, pensò che ne era davvero contenta. Se lo meritavano entrambi.

* * * * *

Un ragazzo e una ragazza si allontanavano dalla casa un po’ sbilenca, che si ergeva dal fianco della collina, da dove gli occhi di Molly Weasley e dei suoi figli li guardavano sospettosi e divertiti, e camminavano per la polverosa strada di campagna, nascondendo il loro insolito imbarazzo dietro le loro piccole e ormai tradizionali provocazioni…

Continua

So che questo capitolo era già stato pubblicato, ma ho ritenuto opportuno, dopo un rilettura, modificarlo leggermente. L’ottavo capitolo è già in fase di rifinitura e la trama sta riprendendo forma. Tra pochi giorni postero il prossimo chap. Chiedo ancora scusa per il ritardo.

I commenti e le critiche costruttive sono sempre ben accetti e risponderò, come sempre, volentieri.

Baci,

Cappychan.

  
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