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Autore: Lisaralin    15/05/2014    2 recensioni
"In my thoughts and in my dreams
They're always in my mind
These songs of hobbits, dwarves and men
And elves come close your eyes
You can see them too."

(The Bard's Song, Blind Guardian)
Raccolta di flashfic sui personaggi della saga. Nel segno del caso.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Kagain



Personaggio: Kagain
Genere: Introspettivo, Missing Moments, Comico
Rating: verde
Avvertimenti: è scritta di cacca.



Diamonds are a dwarf's best friend

Se chiedi a una persona qualsiasi chi era Durlag, risponderà quasi sicuramente “il nano più sfortunato della storia”. Pochi, molto pochi ricordano che è stato anche il signore dei nani più ricco che abbia mai camminato su Faerûn.
Kagain preferisce di gran lunga il secondo punto di vista: più vincente, più vantaggioso.
La spedizione finora è stata un successo. Rubini, zaffiri e diamanti come se piovesse, oltre a una quantità semplicemente vergognosa di monete d’oro. Già dopo il primo piano sotterraneo ogni anfratto dello zaino, delle tasche e delle bisacce di Kagain è pieno fino all’inverosimile, e il nano avrebbe quasi voglia di baciare la maga selvaggia che ha acconsentito a condividere con lui la sua borsa conservante.
Se non fosse per le occhiate di disprezzo e le frecciatine di Yeslick sarebbe una giornata davvero perfetta. Con quelle sue sopracciglia aggrottate e le labbra perennemente atteggiate in una linea dura e sottile il chierico sembra l’effige vivente di Helm giudicatore. O la sua versione nanica, per lo meno. Kagain sente il suo sguardo severo bruciargli sulla schiena ogni volta che con l’ascia frantuma un vecchio forziere per svelarne i tesori nascosti, più irritante di qualsiasi scheletro, ghast o Doppelgänger abbiano incontrato finora.
“È colpa tua se quei ragni ci hanno attaccati prima” lo ha accusato addirittura qualche stanza fa. “Hai perso troppo tempo a cercare nella sala d’armi.”
E quando tu ti sei fermato a blaterare preghiere per la famiglia di Durlag e ci sono sbucati cinque golem alle spalle, allora?
O peggio, quando li ha costretti tutti ad ascoltare la triste storia del suo passato, del suo clan sterminato, del tradimento di un presunto amico...
“Per certi versi la storia di Durlag mi ricorda la mia. I Doppelgänger lo hanno colto di sorpresa prendendo le sembianze dei suoi cari…. e allo stesso modo io sono stato ingannato da un essere spregevole che si nascondeva dietro la maschera dell’amico.”
Per farla breve, una sere di sviolinate patetiche come non se ne sentono nemmeno nelle canzoni da quattro soldi del più ubriaco dei bardi.
Il Figlio di Bhaal fa cenno che il corridoio è sgombro da trappole e Kagain si mette in testa al gruppo, l’ascia sguainata e un occhio sempre fisso sulla maga e il suo prezioso contenitore di gemme. C’è una svolta pochi metri più avanti. Il nano prosegue rasente al muro, i sensi tesi a captare ogni possibile segno di pericolo.
Un urlo improvviso li inchioda sul posto, raggelandoli. Stavolta non è il verso di una bestia o di una creatura mostruosa, lo hanno sentito tutti. È una voce umana, infantile.
“Aiuto! Vi prego… aiutatemi!”
Prevedibile. Non fa in tempo ad afferrarlo per un braccio che Yeslick si lancia in avanti roteando il martello come un ossesso.
“Per Moradin!”
Kagain impreca e lo segue di corsa. Ancora prima di svoltare l’angolo già vede chiara con gli occhi della mente la scena che sta per comparirgli davanti. La pelle del bambino che si accartoccia come una pergamena consumata dal fuoco, rivelando le sembianze grottesche di un Doppelgänger. Yeslick colto di sorpresa, sbilanciato all’indietro, troppo lento a sollevare il martello per difendersi.
Il colpo lo atterra e l’arma gli rotola via dalle mani. Solo l’ascia di Kagain si para tra lui e una fine sicura, aprendo in due il mostro con un colpo netto e facendo schizzare il suo icore viscido e disgustoso tutto intorno. L’espressione sconcertata sulla faccia del chierico è impagabile.
“Tu mi ritieni solo un predone avido e senza scrupoli” gli dice Kagain più tardi, quando il gruppo riprende la marcia nei sotterranei della torre di Durlag. Per un po’ i due nani camminano fianco a fianco, e trascorrono parecchi istanti di silenzio prima che l’altro si decida a rispondere.
“Non solo io” borbotta infine il chierico, senza neanche degnarsi di guardarlo in faccia. “È un dato di fatto.”
“Però vedi, anch’io ho i miei motivi. I parenti ti ingannano. Gli amici ti pugnalano alle spalle. Chi sostiene di amarti può diventare il tuo peggior nemico.” Yeslick continua a fissare dritto davanti a sé, muto e ostinato. “Ma questi, caro il mio chierico… “ da una delle bisacce agganciate alla cintura Kagain estrae un diamante grezzo, sollevandolo in modo che la luce delle torce si rifletta in guizzi luminosi sulla sua superficie sfaccettata.
“Questi non ti tradiscono mai.”
  
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