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Autore: Katherine Buffy Pierce    15/05/2014    1 recensioni
Questa storia, fa parte della serie "La storia di Alex" e segue le vicende della storia "Figlio di vampiro". Alex Fell, dopo aver trovato l'amore della sua vita in Katherine Pierce, diventerà padre a soli 18 anni. Come affronteranno lui, Katherine e gli altri, l'arrivo inaspettato di un bambino?
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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POV Alex:
Katherine non mi aveva creduto. Come poteva essere stata così stupida e cattiva? Solo una settimana dopo, ci sarebbe stato in nostro primo anniversario... E lei l’avrebbe passato con Jesse. Vedere Jesse nel mio corpo, alle prese con la mia vita, mi aveva fatto infuriare. Ero talmente arrabbiato che presi a calci una vecchia casa abbandonata, appena fuori Mystic Falls. Dopo un po’ che la colpivo, sentii che iniziò a cadere una parte della facciata principale e, allora, scappai via. In quel modo riuscii a sfogarmi, almeno un pochino... Mi fermai a riflettere un pochino e, non sapendo cosa fare per uscire da quella brutta situazione, rubai una macchina e andai a Lynchburg, nella mia vecchia casa. Fortunatamente, non l’avevo ancora venduta e quindi, mi ci rifugiai per isolarmi, almeno parzialmente, dai miei problemi e dalle mie difficoltà. Dopo un po’ di tempo, passato mentre ero raggomitolato sul divano, mi resi conto di una cosa... Alex Fell non era un patetico idiota che si arrendeva! Tantomeno non si sarebbe arreso alla perdita della sua famiglia e della sua fantastica ragazza. Mi alzai in piedi di scatto e decisi cosa dovevo fare. Jesse non poteva più continuare a vivere nel mio corpo. Dovevo ucciderlo.
 
POV Katherine:
Il giorno dopo l’accaduto con Jesse, o Alex, decisi di iniziare a fare delle indagini. Partii subito da Alex, o Jesse...
-Ehi, tesoro.- dissi io, mentre cambiavo il pannolino a Marissa.
-Si?- chiese lui, mentre si asciugava la testa.
-Allora cosa ne dici di vendere la tua vecchia casa?- chiesi io, tranquillamente.
-Uhm, cioè?- chiese lui, confuso. Mmm...
-Si, quella a Richmond.- dissi io, per depistarlo.
-Oh, quella... Sai, non mi interessa molto venderla... Possiamo sempre tenerla per farci un weekend romantico.- disse lui con un sorriso mozzafiato prima di venire verso di me per baciarmi. Io ricambiai il bacio e finii di rivestire Marissa.
-Uhm, che dolce che sei. Ora vado a portare Marissa all’asilo nido e poi vado a comprare qualcosa per il nostro anniversario. Ci vediamo dopo?- chiesi io, con un gran sorriso.
-Perfetto. A dopo, piccola.- disse lui, facendomi l’occhiolino. Eh già... Quello era decisamente Jesse. Appena uscii di casa con Marissa, mi resi conto di non sapere dove cercare Alex... Forse sarebbe potuto essere a Lynchburg nella sua vecchia casa... Non ero convinta della mia ipotesi ma decisi di iniziare da li.
 
POV Alex:
Non sapevo, di preciso, come avrei potuto ucciderlo... Probabilmente, prima avremmo dovuto tornare nei nostri rispettivi corpi... Continuavo a gironzolare, nervosamente, lungo il corridoio di casa mia. Dopo qualche istante, qualcuno aprii la porta con le chiavi. Mi ero chiuso dentro e l’unica copia di chiavi erano rimaste a casa di mio padre. Appena la porta di aprì, vidi lei. Il suo viso era sempre bellissimo ma velato di preoccupazione e stupore.
-Katherine.- dissi io, guardandola stupito di trovarmela davanti.
-Alex!- disse con le lacrime agli occhi.
-Oh, Katherine! Ti amo!- dissi io, correndole incontro. Dopo qualche bacio, ci staccammo e riuscii a rivedere anche la mia bellissima Marissa.
-Come hai fatto a...?- dissi io, mentre tenevo in braccio Marissa.
-Beh, l’ho capito da alcune cose. Innanzitutto, il bacio.- disse lei sorridendomi.
-E poi Jesse non sa recitare molto bene... Non so come ho fatto a non accorgermene in questi mesi...- disse lei, guardando il pavimento.
-Già, nemmeno io.- dissi con un’espressione ferita.
Lei mi guardò confusa.
-Katherine, se Elena avesse recitato la tua parte, me ne sarei accorto subito. E’ vero, Jesse si era fatto dire tutto su di me, o almeno quasi tutto, ma Elena ti conosce molto bene e avrebbe saputo impersonarti meglio di come Jesse ha impersonato me. Perciò... Come hai fatto a non accorgerti? Anche da alcune piccolezze, avresti dovuto sapere che quello non ero io.- dissi io, offeso.
-Lo so, ma era così convincente, all’inizio. Non ho saputo distinguervi, ok? Però non posso farci niente, Alex... Ho sbagliato e ora eccomi qui! Pronta a farti tornare nel tuo corpo!- disse lei, guardandomi in faccia.
-Per caso voi... Avete fatto... Quello?- chiesi io, spaventato dalla possibile risposta.
-Si.- fu la sua risposta secca.
-Si? Si?! Ci hai fatto perfino l’amore insieme e non ti sei accorta che quello non ero io?!- chiesi io, arrabbiato.
-Alex, io.- disse lei prima che la interrompessi.
-Lascia stare, Katherine. Non ho bisogno del tuo aiuto. E nemmeno di quello degli altri!- dissi io, arrabbiato.
-Cosa? Alex, no! Non ti lascerò, ora. Torna a casa con me.- disse lei, piangucolando.
-Tornaci da sola a casa. Sono sicuro che l’altro Alex è alla mia altezza.- dissi, girandomi verso il soggiorno.
Katherine non parlò  più. Iniziò a piangere e se ne andò via, portandosi via anche Marissa. Forse ero stato un po’ troppo duro ma non riuscivo a sopportare l’idea di Katherine avvinghiata a Jesse. No. Quel verme me l’avrebbe pagata!
 
POV Jesse:
-Eccoti. Idiota.- disse qualcuno con la mia stessa voce, dietro di me.
-Jesse, che dispiacere rivederti!- dissi io con un sorriso.
Stefan, Damon, Elena, Bonnie e Katherine erano seduti sul divano e si alzarono tutti appena Alex entrò.
-Jesse, cosa vuoi?- chiese Damon, molto scortesemente.
-Ciao zio Damon.- disse Alex, con un sorriso.
-Smettila, non fingere di essere me... Mi fai pena.- dissi io, annoiato.
-Ah si? Beh a me fa più pena una persona che si scambia di corpo con un’altra per avere una vita migliore... Sei patetico lo sai?- disse Alex, guardandomi male.
-Cosa?- chiese Stefan, confuso.
-Ha ragione. Quello è Alex! Io lo so.- disse Katherine, all’improvviso.
-Cosa?!- chiesi io, sconvolto. Come faceva a saperlo?! Finsi di non aver capito e continuai a smentire tutto.
-Katherine, cosa stai dicendo? Non dovresti scherzare su queste cose.- dissi io, sulla difensiva.
-Katherine, è vero?- chiese Stefan, rivolgendosi alla bella doppelganger.
-Si.- disse lei, abbassando lo sguardo.
-Oh.- disse Stefan, sconvolto.
-Tranquilli. Non voglio il vostro aiuto. Posso farcela da solo.- disse Alex, guardando male i suoi familiari.
-Perché?!- chiese Elena.
-Tutti voi non vi siete accorti che quello non ero io? Beh, sapete... Non è che sia molto felice di vedervi...- disse lui, arrabbiato.
-Ma... Noi...- disse Elena, confusa.
-Oh, falla finita Alex.- sbottai io.
-Come, scusa?- chiese lui.
-Si erano accorti tutti che io non ero te... Meno di una settimana dopo che avevo preso il tuo posto, dovetti soggiogarli tutti con la magia per farli stare zitti. E soggiogai anche Bonnie per fare l’incantesimo ma, a quanto pare, l’unica cosa che mi serve per attuarlo ce l’ha Klaus perciò devo aspettare che si faccia vivo.- dissi io, guardando il mio corpo.
-Oh.- Alex era rimasto di sasso. Così come gli altri. Mentre erano distratti nell’apprendere questa notizia, scappai via a velocità soprannaturale.
  
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