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Autore: xneedonedhug    15/05/2014    0 recensioni
"Ad un certo punto qualcosa, o meglio qualcuno, mi urtò facendomi cader di mano il riproduttore. Mentre mi giravo verso lei o lui gli urlai: “Vedi di stare attento a dove metti i pied-“ Mi bloccai. Non poteva essere, non poteva essere lui."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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POV GIORGIA
Sapevo benissimo che avrei subito una di quelle ramanzine che mi faceva ogni volta, proprio come quelle che fa ogni mamma con il proprio bambino. Lei si prendeva cura di me come fosse mia sorella, si preoccupava per ogni minima cosa ma dopotutto lei lo faceva perché teneva a me, più di nessun altro.
‘Non è che mi presteresti il tuo cellulare per chiamare Giulia? Si starà sicuramente preoccupando’ chiesi gentilmente a Louis.
‘Certamente’ mi rispose mentre allungava la mano nella tasca a prendere il cellulare e successivamente estraendolo dalla tasca ‘Eccolo’
‘Ti ringrazio. Sarà furiosa’ dissi mentre componevo il numero.
Squillava e io feci un profondissimo respiro per ricevere la scarica di domande.
‘Dove cazzo sei finita? Ma sai che ore sono? Dove cazzo hai il cellulare? Ti ho telefonato almeno dieci volte!’
Roteai gli occhi al cielo.
‘Posso parlare?’ chiesi interrompendo la sua sfilza di domande ‘Tu dove sei?’
‘Sono quasi davanti a Starbucks’
‘Fermati li davanti, sono dentro’ e chiusi la chiamata, non volevo mi facesse altre domande.
 
‘Grazie mille’ dissi a Louis porgendogli il telefono.
‘Di nulla. Senti, io ora devo proprio andare ma mi ha fatto davvero piacere incontrarti’ disse allungando la mano.
Pensava davvero che avrei preferito una stretta di mano ad un bacio sulla guancia o semplicemente ad un abbraccio?
‘Oh andiamo, si saluta con una stretta di mano un’amica?’
‘Hai ragione, vieni qui’ disse allargando le braccia e stringendomi tra le braccia.
Chiusi gli occhi e ispirai profondamente per riempire le narici di quel suo fantastico profumo.
‘Beh, ci si vede allora’ disse mentre andava verso l’ingresso e salutandomi con un gesto della mano.
Sorrisi e mi sedetti di nuovo al tavolo aspettando Giulia per poi rialzarmi un secondo dopo.
 
Era la, con le braccia incrociata e appoggiata alla macchina parcheggiata proprio di fronte all’entrata di Starbucks. Se la si guardava bene si poteva notare il fumo che le usciva dalle orecchie. Sembrava la scena di uno di qui film dove la madre aspetta il proprio figlio combinai guai fuori da scuola con l’aria evidentemente incazzata.
Piazzai, così, un enorme sorriso da ragazza innocente sulla faccia e, con passo veloce, mi incamminai verso quello che sarebbe stato il mio incubo per tutto il tragitto fino a casa.
 
POV GIULIA
‘Ti devo fare la ramanzina o posso evitare?’ chiesi alla mia amica con lo sguardo fisso sulla strada.
‘Puoi evitare dato che devo raccontarti una cosa. Ho incontrato Louis e il cellulare era scarico. Ho perso la cognizione del tempo e perciò non ti ho chiamato e mi scuso’ disse facendo labbruccio. Roteai gli occhi al cielo.
Odiavo quando mi faceva labbruccio perché mi faceva sempre cedere e quindi vinceva sempre lei.
‘Ah dimenticavo. Mi ha chiesto il tuo numero perché lo voleva Harry. Io gliel’ho dato, è un problema?’
‘Ti pare sia un problema, biondina?’
La sentii ridere sotto i baffi.
 
 
12pm
Mentre stavo mangiando suonò il telefono.
Messaggio da uno sconosciuto e io avevo la vaga sensazione che fosse Harry.
“Ti aspetto al ristorante vicino ad Hyde Park per le otto di stasera. Voglio farmi perdonare. 
                                                                                                                         Harry x”
Avrei dovuto fare la veggente, avrei potuto guadagnare un sacco di soldi.
Eccole, le farfalle nello stomaco, mie care compagne.
 
Avrei finito di mangiare e poi avrei deciso che cosa mettermi, qualcosa di elegante di sicuro stavolta.
La mia mente stava già facendo passare tutte le possibili combinazioni di look e mentre pensavo muovevo gli occhi in qualsiasi direzione come per localizzare i vestiti.
 
Finii di mettere a posto la cucina e mi diressi verso l’armadio e dato che ero già giunta ad una conclusione sul cosa mettere, tirai fuori il vestito che preferivo, quello che mi mandò mia madre per il mio compleanno dell’anno prima.
Avete presente quei vestiti belli da morire e che, appena messi gli occhi addosso,vorreste avere tra le vostre mani in meno di due secondi? Quelli che sapete che vi faranno sentire belle almeno per una sera? Ecco, proprio uno di quelli.
Lo poggiai sul letto insieme alle scarpe, basse ma eleganti, e andai a fare la doccia.
Ovviamente avevo la musica che faceva da sottofondo ai miei rumorosi pensieri, incasinati e ai quali non riuscivo stare a dietro nemmeno io. Passavo dal pensare a cosa avrei dovuto fare dopo essere uscita dalla doccia al pensare a come poteva stare mia madre. Avevo una mente molto semplice da capire, insomma, così semplice che nemmeno io stessa la capivo.
 
Erano solamente le sette di sera ed io ero già pronta.
Ceretta fatta, unghie anche, capelli e trucco ben curati ma molto semplici. Volevo essere accettabile quella sera e speravo in tante cose, magari in una nuova fiamma. Mentre facevo questo pensiero dissi ad alta voce: ‘Sogna, sogna, tanto lui merita di meglio e tu non lo sei’.
Avevo sempre avuto una visione pessimista di me stessa, avevo sempre pensato di non essere mai stata abbastanza per nessuno.
 
Nel cielo non c’erano tracce di nubi e così decisi di andare a piedi per cercare di non arrivare troppo in anticipo. Tirai fuori una sigaretta che mi avrebbe un po’ attenuato la tensione che avevo, forse. Funzionava sempre e sarebbe dovuta funzionare anche stavolta.
Nelle vie c’erano tutte quelle luci che mi facevano capire che Natale stava per arrivare e di conseguenza anche le meritate vacanze natalizie.
‘Ahi’ borbottai.
‘Mi scusi signorina’ mi disse il cecchino sorridendomi.
Un bambino mi aveva appena colpito in pieno la faccia con una pallina di neve e lo stavo maledicendo per il solo fatto che pensavo che il mio trucco fosse andato a puttane. Fortunatamente, dopo essermi specchiata in una vetrina di un negozio chiuso, scoprii che non fu così.
 
Arrivai al ristorante giusto cinque minuti prima dell’ora stabilita ma ricevetti un messaggio da Harry dove mi diceva che era leggermente in ritardo. Di solito non dovrebbero essere le donne a farsi aspettare? I ruoli si erano ormai invertiti in certi casi.
Faceva abbastanza freddo fuori perciò non esitai un momento nell’entrare nel ristorante dove fui accolta da un cameriere molto carino.
‘Buonasera signorina, ha prenotato?’
‘Ehm, credo di si. Provi a guardare se c’è qualcosa a nome di Styles?’
‘Un secondo’ disse accennando un sorriso. ‘Si, eccolo qui. Prego, mi segua’ riprese poi.
‘La ringrazio’ dissi al giovane che lasciò il menù sul tavolo e se ne andò subito dopo.
 
8.15pm
Alla faccia del farsi aspettare!
Il cameriere era già venuto almeno tre o quattro volte a chiedere se volevo aspettare ancora o se volevo ordinare e io ero in imbarazzo.
Lo vidi tornare, di nuovo, ma stavolta era seguito da una persona e io tirai un sospiro di sollievo.
‘Pensavo avessi deciso di darmi buca’ dissi alzando le sopraciglia.
‘Mi sarei dovuto far perdonare doppiamente’  disse avvicinandosi al mio viso e baciandomi le guance, prima una e poi l’altra.
Stiamo calmi.
‘E’ tanto che aspetti?’ mi chiese.
‘Mmm diciamo 20 minuti’ dissi guardando il piccolo orologio che portavo al polso.
‘Perdonami davvero ma dovevo risolvere una faccenda importante’ disse abbassando il viso e passandosi una mano nei cappelli. Si poteva notare un velo di tristezza sul suo viso e così,in modo forse imprudente, chiesi se andava tutto bene o se c’era qualcosa che non andava. Ciò che ricevetti in risposta fu un lungo silenzio e così dissi: ‘Tasto sbagliato, perdonami’ e accennai un sorriso.
Questa volta la sua risposta fu un piccolo sorriso come per ringraziarmi di non aver insistito e per cambiare argomento mi chiese come avevo trovato il concerto della sera precedente.
‘Mi sembrava di essere tornata indietro qualche anno, di essere tornata una ragazzina’ risposi io.
‘E questo è un bene o un male?’
‘Credo sia un bene’ dissi emettendo una piccola risata.
‘Mi spiace molto di non essere rimasto ieri  sera anche perché era stata proprio una mia idea’ disse abbassando leggermente lo sguardo e giocando con il tovagliolo che c’era al posto del piatto.
Sembrava un bimbo e mi faceva quasi tenerezza.
‘Mia-‘ cominciò a dire ma venne immediatamente interrotto dal cameriere che chiedeva se eravamo pronti per l’ordinazione.
‘Cosa vi porto da bere?’ chiese.
‘Una bottiglia del miglior vino che avete, grazie’ rispose Harry senza nemmeno lasciarmi fiatare.
Lo guardai decisamente perplessa con gli occhi sgranati. Era diventato pazzo?
‘Perfetto, da mangiare invece?’
‘Per me un piatto di pasta’ dissi io rimanendo su un piatto classico italiano.
‘Anche per me, grazie’ disse sfoggiando uno dei suoi sorrisi.
‘A posto così?’ ribattè il cameriere.
‘Per ora si, grazie’ rispose di nuovo il riccio.
‘Perfetto’ disse mettendo la penna e il blocco delle ordinazioni all’interno del grembiule nero che teneva intorno alla vita e allontanandosi dal tavolo.
‘Scusa, che stavi dicendo prima?’ chiesi riprendendo il discorso che era stato interrotto.
‘Ehm, non ricordo’ rispose lui emettendo una piccola risata.
‘Ma daii’ dissi io facendo un sospiro.
 
Dopo aver finito di mangiare ci alzammo e andammo verso la cassa per pagare.
Lui insistette per pagare tutto lui ma io non volevo. Ci avevano già offerto la cena la sera prima e non mi andava che mi offrissero la cena anche stavolta.
‘E’ il mio modo per farmi perdonare per ieri sera perciò pago io’ e mise i soldi sul bancone.
 
‘Sappi che ti avevo già perdonato quando mi hai mandato il messaggio oggi pomeriggio’ dissi mentre uscivamo dal ristorante. Dove avevo trovato quelle parole solo Dio lo sapeva.
Lui mi fece un sorriso a trentadue denti ma non disse nulla, solo che mi avrebbe accompagnata a casa.
 
 
 
 
Mi scuso per l’estremissimo ritardo, sono imperdonabile :c
Spero vi piaccia e se voleste lasciare qualche recensione fate pure,
ve ne sarei molto grata :3
Buonanotte a tutti e grazie anche a chi è arrivato a leggere la storia fin qua :3
vi ricordo anche il mio profilo twitter se dovesse interessarvi: https://twitter.com/xneedonedhug 

 
  
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