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Autore: BBdreamES    28/07/2008    5 recensioni
La Guerra è finita. Voldemort è finalmente morto. Ma insieme a lui, sono morti anche parenti e amici. Ci sono cicatrici troppo difficili da curare, ma Harry, Ginny, Ron e Hermione ne hanno passate tante: insieme riusciranno a raggiungere anche questo ultimo, meritato traguardo. E la nuova vita comincia!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1_ LA FINE E’ IL MIO INIZIO
Note pratiche alla FF: Ho già spiegato  nelle note al capitolo dove inizia questa fan fiction. Vorrei solo aggiungere che non posterò in date prestabilite, potrei postare 20 capitoli in un giorno e poi non farmi risentire per un mese. Farò del mio meglio per mantenere un ritmo piuttosto costante ma le Vacanze e poi gli impegni liceali temo mi freneranno parecchio. Scusate quindi i miei già preannunciati ritardi e portate pazienza. Spero che la storia vi piaccia e vi prego di lasciare un sacco di commenti, insultatemi se volete J ma lasciatemeli! Grazie!
Note al capitolo: Diamo a Cesare ciò che è di Cesare. O, per meglio dire, diamo a Terziani ciò che è di Terziani. Ovvero il titolo, che è appunto il titolo di un suo libro che, per così dire, preso in prestito perché si calza a pennello con il primo capitolo di questa storia, che inizia là dove finisce il settimo libro (Prologo escluso) , quindi subito dopo la fine della guerra. Oltre a Terziani c’è da dire che, tutti i personaggi usati nella seguente FF sono creature di J.K.Rowling. Buona lettura

La Sala Comune era deserta e Hogwarts non era mai stata così silenziosa. I corridoi di solito animati dalle urla di Pix erano  vuoti e immobili. Alcune armature erano state distrutte e i loro resti si mischiavano alla polvere, ai calcinacci e al sangue che impastava i pavimenti.
-Sembra di essere in un film dell’orrore- sussurrò Hermione, impaurita. Quando Harry si voltò per guardarla vide che Ron l’aveva presa per mano, le sorrise e lei ricambiò il sorriso. –Credo che Ginny ti stia aspettando, Harry-
-E mai far aspettare una Weasley!- aggiunse Ron, sorridendo
Come poteva sorridere dopo tutto quello che era successo? Aveva appena perso un fratello! E stava sorridendo per lui. Era un’ulteriore prova d’amicizia ed Harry lo guardò con affetto.
-Non voglio entrare in Sala Grande per un po’- borbottò insicuro –e comunque, non voglio strapparla alla sua famiglia-
Era vero. Aveva visto Ginny abbracciata alla madre e in quel momento le era sembrata così fragile che aveva avuto paura. Da quando Harry la conosceva non l’aveva mai vista fragile. Anche quando era bambina e non riusciva a dire una parola in sua presenza, quando arrossiva e urlava appena lo vedeva, Ginny aveva sempre mascherato qualsiasi fragilità. Non aveva mai pianto davanti a lui, e non l’aveva vista piangere neppure ora, dopo la morte di suo fratello e di Tonks, a cui era molto affezionata, e di Lupin e di Colin. Di fronte a tutta quella brutalità lei non si era lasciata scappare neppure una lacrima, di fronte a lui.
Durante la Guerra, l’aveva vista inginocchiata accanto ad una bambina impaurita e l’aveva sentita dire che andava tutto bene, l’aveva sentita trovare la forza di mentire spudoratamente per il bene di quella bambina. E aveva provato un’ammirazione così grande per lei che aveva scoperto di amarla ancora di più.
Era a lei che aveva pensato per  tutto il tempo che lui, Ron e Hermione avevano passato lontano dalla Tana. Era il puntino con scritto il suo nome che tanto aveva osservato sulla Mappa del Malandrino. Ed erano i suoi capelli e i suoi occhi e il suo sorriso che aveva visto così nitidi nella sua testa un secondo prima che un getto di luce verde lo colpisse in pieno. Come sua madre, era morto per lei. Certo aveva pensato anche a Ron e a Hermione e a Neville e agli altri, ma era stata lei il suo ultimo pensiero.
Erano tutte cose che Ginny aveva il diritto di sapere. Perché lei lo aveva aspettato, lo aveva amato da lontano per sei anni, era sempre stata pronta ad aiutarlo e le era accanto nei momenti difficili. E in quei momenti lui aveva pensato solo a Ron e a Hermione, e l’aveva lasciata lì, sola, ad aspettare. Ma lei non si era data per vinta ed aveva aspettato, fino a quando finalmente si era accorto di lei. Si sentiva così stupido adesso. Come aveva fatto a non accorgersi prima di quanto era bella? E come aveva fatto a non capire quanto era straordinaria, e forte, e quanto lo amasse davvero?
Doveva parlare con lei. Lei aveva il diritto di sapere anche le poche cose che né Ron né Hermione sapevano. E lui voleva che le sapesse. Aveva bisogno che le sapesse.
-Devo parlare con Ginny- disse risoluto. Con tanta forza e sicurezza che si spaventò da solo.
Ron e Hermione gli sorrisero incoraggianti.
Quella non era la fine. Quello era il suo inizio, l’inizio della sua nuova vita con Ginny, Ron, Hermione e i Weasley.
La fine è il mio iniziò, pensò. Poi, sorrise anche lui.
  
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