Rieccomi, nello scorso capitolo Ash si è conquistato la prima medaglia della regione e ha sgominato un tentativo di furto del team roket.
Esco da una settimana molto impegnativa dal punto di vista scolastico, domani parto anche per due giorni e per miracolo riesco ad aggiornare.
Se all'inizio doveste trovare qualcosa di strano continuate a leggere, si spiegherà tutto.
P.S. Preparate i fazzoletti, piangerete per giorni.
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Le
forze della natura si erano scatenate quel giorno nei
pressi di Novartopoli.
Sui
tetti si abbattevano venti terribili scaturiti da un
turbine enorme, ovunque volava polvere, cartacce, rametti e addirittura
pezzi
di metallo e di legno.
A
quel caos infernale si aggiunse presto un terremoto.
Intanto
il gruppo era uscito per constatare la
situazione.
“Ancora
sicuro che dobbiamo controllare?!”
“Rientriamo!”
“Presto,
filiamocela!”
Mentre
tornavano indietro Ash si voltò e ciò che vide fu
scioccante per lui.
“Celeste!!!”
Urlò lui vedendo la ragazza che aveva
incontrato il giorno prima aggrappata a una ringhiera per non venire
risucchiata dal vortice che si era creato in cielo.
Ovviamente
non ci pensò due volte prima di correre in suo
aiuto e quando non ce la faceva più a tenersi la
afferrò trattenendola.
Erano
li, lei sospesa a mezzaria che si teneva saldamente
alla mano di lui.
Lui
che la teneva saldamente per impedire la sua ascesa.
In quel momento
una voce risuonò nella testa di entrambi. “IL
tempo sta per scadere.” Era una
voce potente e solenne che accompagnò la chiusura del
vortice e l’improvvisa
scomparsa del vento e dei cataclismi che colpivano la città.
Tutti
gli altri guardavano increduli e spaventati.
Me:
Mi arrendo, che iniziativa avete preso questa volta?
Ash:
Vedi che sei tu a scrivere.
Celeste:
Non è mica piacevole rivivere questa scena.
Me:
Leggete il copione, la scena è la stessa.
Ash:
Pigro come sei rinarrare una scena non ti andava bene.
Me:
Come volete.
“Ragazzi,
ho una sensazione di dejà vu.”
Il
vortice che il giorno prima squarciava il cielo si era
riaperto e la scena era analoga a quella a parte per il fatto che era
molto più
forte.
“Non
preoccuparti, non lascerò che tu venga
risucchiata ne da questo, ne dai prossimi vortici!”
Urlò Ash ritrovandosi nella
stessa situazione dell’ atra volta.
“E’
troppo forte, non ce la farò a
resistere!” Disse Celeste spaventata.
“Devi
darmi l’altra mano!”
“Non
posso, è la pokeball di Abra!”
Interminabili momenti segnavano un’ardua scelta.
In quel momento si trovavano nell'occhio del ciclone ma stranamente il vento non era più debole che ai bordi.
La ragazza decise di lasciare andare la pokeball del suo amato Pokemon per salvare se stessa.
Attimi di attesa, poi il caos si placò, il tempo sembrava essersi fermato.
Quando la polvere si posò i due erano tutti interi ma ciò che stupì tutti fu quel che stavano facendo.
Si stavano baciando, un bacio profondo, di quelli veri, quelli che solo una persona è capace di darti.
“Avete superato la prova.” Anche questa volta si manifestò nelle loro menti la voce che ora portava buone notizie.
“Era questo, dovevo trovare il vero amore.
Ho sempre immagginato qualcosa di paranormale, una prova non umana, e invece, era il sentimento più umano che ci sia.
L'amore e puro e purifica.” Commentò Celeste mentre veniva avvolta da una strana luce.
“Allora, è arrivato il momento” DisseAsh con le lacrime agli occhi.
“Si, io e Abra siamo salvi ed è solo grazie a te.”
“No! Non ti lascerò andare! Io ti amo!”“Anche io ti amo ma non appartengo a questo mondo, tu hai ancora molte avventure da vivere e alla fine ci rivedremo dall'altra parte.”
Intanto l'abito di Celeste stava risplendendo di luce pura e cominciò a levitare e a volare verso il cielo.
A quel punto Ash si abbandonò a un pianto disperato e intanto mormorava queste parole.
“Oh amore mio, perchè mi hai lasciato?”
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Allora, il capitolo è corto ma in compenso è il più ricco di significato, mentre lo scrivevo mi sono messo a piangere.
Nonostante la storia sia finita c'è ancora un altro capitolo, poi avrò finito sul serio.
Bene, civediamoooooooo!