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Autore: __avatar__    17/05/2014    2 recensioni
In questa storia i nostri cari Vendicatori più Loki sono umani e devo affrontare i casini, le difficoltà e tutte le cose pazze che la vita dell'università ti dona. Anche l'amore. Contiene Thorki, quindi se non gradite non passate
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parecchie ore dopo, Loki si svegliò per una sensazione strana. Inizialmente pensò che fosse colpa della troppa luce che filtrava dalle tende chiare, però poi sentì qualcosa che premeva sulla sua coscia. Cercò di girarsi, per capire cosa fosse, a si ritrovò ancora bloccato da Thor che lo abbracciava stile koala, rimasto così per tutta la notte. E poi, eccola, la rivelazione.

“Svegliati! Immediatamente!”Loki quasi cadde dal materasso pur di scostarsi

“Uh?” Thor aprì un occhio, non capendo niente e chiedendosi perché l’altro urlasse tanto

“Ah, buongiorno piccioncini.” Li salutò un Tony decisamente riposato e con in mano una tazza di caffè fumante
Loki lo fulminò con lo sguardo, mentre Thor si tirò su a sedersi, poi però si bloccò e con una scusa si dileguò in bagno, appena liberato da Bruce.

“Eravate così teneri” parlò di nuovo Tony, andandosi a sedere al tavolo in cucina e porgendo il cellulare all’amico con un mezzo ghigno

“Ci hai fatto una foto?” Loki quasi urlò vedendo l’immagine e cercando subito di cancellarla, ma venendo bloccato da un codice di sicurezza

“Non puoi cancellarla, non ci provare.” Ridacchiò Stark, riprendendosi poi il cellulare
In quel momento tornò Thor, un po’ rosso in viso e si sedette al tavolo insieme agli altri e prese un biscotto

“Com’è andata questa notte?” domandò Bruce, non sapendo cos’era successo

“A Thor molto bene direi” ghignò Tony, beccandosi una gomitata da Loki

“Non è colpa mia. Ogni tanto succede.” Si giustificò il biondo, diventando ancora più rosso

“Bhe, due sono le possibilità. O stavi facendo un sogno particolare, o….”

“Ok, basta!” lo interruppe Loki, anche lui a disagio

“Oggi avete qualche impegno?” domandò Bruce, più a Loki e Tony

“Io tra un’ora ho gli allenamenti, poi da studiare” disse Thor

“Da studiare? Perché voi sportivi studiate anche?”

“Beh devo partecipare anche a una facoltà, ho scelto quella per l’istruzione è che la più semplice”

“Io devo ancora fare il saggio di ingegneria. E anche Tony, se vuoi lo si fa insieme” rispose Loki

“Si, per me va bene. Tra un’ora in biblioteca del campus?”
Loki acconsentì, e venti minuti più tardi lui, Tony e Thor erano diretti in università. Quando raggiunsero il cortile, Thor prese in disparte Loki e disse

“Volevo chiederti scusa, per l’inconveniente di questa mattina”

“Non ti preoccupare. I sogni ogni tanto fanno questo effetto” replicò il moro

“Già” disse Thor, non molto convinto guardando quello mentre raggiungeva Tony

“Posso dire che odio questa materia?” si lamentò Tony un’ora più tardi in biblioteca

“Ma se hai finito il saggio prima di noi!” bisbigliò Bruce mentre consultava un libro

“Appunto. La odio perché è troppo facile.” Specificò quello

Gli altri due continuarono il loro saggio, mentre Tony si lamentava per la noia; ad un certo punto si alzò e prese a girovagare per la biblioteca. Dopo un po’ anche Bruce e Loki finirono il compito, e guardandosi attorno non videro più l’amico. Presero a girovagare per tutto l’edificio, ma quando constatarono che non era più li uscirono. Lo videro ad un chiosco, intento a parlare con delle ragazze. Si preoccuparono solo perché attaccate al chiosco c’erano delle teste di animali. Così corsero incontro a Stark, pensando che volesse andare a caccia, ma quando lo raggiunsero, Tony si girò con un sorriso sulle labbra

“ Avete visto? C’è il circo, rimane in città per tre settimane” e porse loro un foglio

“A volte mi domandò quanti anni hai” sospirò Loki, alzando gli occhi al cielo

Decisero di accontentare il bambino troppo cresciuto, e organizzarono di andare al circo quel venerdì. Il giorno dopo, a lezione di ingegneria il professor Stain fece loro i complimenti per i saggi consegnati con due settimane d’anticipo. Ma comunque quel giorno fu un supplizio seguire la lezione. Sia Loki che Tony fecero fatica a tenere gli occhi aperti e più di una volta Bruce dovette tirare un paio di gomitate a Tony che aveva preso a russare e fece girare divertiti alcuni ragazzi.

“Certo che se fate così alla seconda settimana, non oso immaginare quando saremo nel pieno del programma” disse divertito Banner mentre uscivano dall’aula

“E’ tutta colpa di Tony” sbadigliò Loki

“Ehi JARVIS ha bisogno degli aggiornamenti” si giustificò quello

“Signori, la prossimo volta confiderò in una maggiore attenzione da parte vostra. E signor Stark, se le piace tanto dormire, forse è meglio se rimane nella sua stanza, non si scomodi a venire.” Stain squadrò Tony, poi se ne andò

“Va bene, oltre al tizio del dormitorio mi toccherà uccidere anche Stain!” ringhiò Stark, mentre gli altri due ridevano
Dopo averlo consolato, tra una risata e l’altra, si diressero in mensa per il pranzo. Mentre facevano la fila per avere della pizza, vennero raggiunti da un raggiante Thor che aveva in mano una lettera

“Tra una settimana inizio le selezioni per la Theta Delta Chi” parlò felice mentre prendeva un vassoio e si univa a loro

“Ah bene. Spero che almeno tu sia intelligente da evitare il lavaggio del cervello” rispose acido Tony mentre si allontanava col suo pranzo verso un tavolo libero, seguendo gli altri due.
Thor prese in fretta da mangiare e gli corse dietro confuso “Cosa intendi con lavaggio del cervello?”

“Che tutti quelli che entrano in una confraternita poi si dimenticano degli amici che avevano fuori. E iniziano ad andare in giro per il campus come se fossero i padroni di tutto” replicò quello senza guardare l’amico
Bruce e Loki si lanciarono un’occhiata tra il sorpreso e confuso. Anche se Loki immaginava a cosa si riferisse l’amico, ma non disse niente.

“So a cosa ti riferisci. E non tutti sono coglioni da diventare così, specialmente io. Speravo di avere supporto da un amico, ma evidentemente non siamo poi così amici” e detto ciò si allontanò dal loro tavolo, lasciando Bruce e Loki a bocca aperta, mentre Tony stava continuando a mangiare.
Bruce fu il primo a riprendersi e chiese “Cos’è successo?”

“Anche lui diventerà un idiota senza cervello. Doveva succedere prima o poi. Mi spiace però, era l’unico con cui riuscivo a stare al liceo” rispose non curante, per poi alzarsi e pulire il vassoio

Gli altri due finirono di mangiare, poi dato che Loki non aveva lezioni nel pomeriggio, s diresse verso il dormitorio, nella speranza di recuperare un po’ di ore di sonno. Ma quando raggiunse la porta della camera, sentì dei rumori di attrezzi, segno che Tony si era rimesso al lavoro. Depresso perché non poteva dormire, uscì di nuovo on cortile, alla ricerca di una panchina vuota. Guardandosi attorno vide Thor seduto all’ombra di un albero intento a giocare con la psp.

“Ciao” Loki lo raggiunse proprio quando l’altro sbraitò perché era morto

“Ehi ciao. Stavo provando il gioco che mi hai dato, ma sono bloccato alla seconda missione” disse riavviandolo, mentre Loki si sedeva e prese a guardare

“Ma quando raggiungi il check point, da dove ti metti a sparare”

“Vado al piano di sopra. Ho più visuale”

“Vero, ma meno copertura, e quindi i nemici posso ucciderti più facilmente. Fai così, lascia andare la squadra di sopra, te resta al piano terreno della casa, così puoi far fuori il loro generatore e le jeep con le armi.” Thor lo guardò scettico, però poi fece come gli aveva detto, riuscendo a finire la missione e vincendo la medaglia come miglior stratega.

“Cavoli, grazie mille.”

“Figurati. Come mai qui?”

“Avevo bisogno di stare un pi’ da solo a sbollire tutto”

“Ah scusami, me ne vado se vuoi” disse il moro alzandosi

“ Ma no, tranquillo” disse Thor, prendendo Loki per un gomito. In quel momento entrambi furono percorsi da una lieve scarica elettrica che li mise un po’ a disagio

Loki si sedette di nuovo, un po’ agitato per quel tocco. Parlarono di cose senza senso, dai videogiochi, alle prossime partire del biondo. Il quale lo invitò a quella che si sarebbe tenuta li in università, di li a un mese. Poi però arrivarono all’argomento confraternita, dove Thor non si spiegava il comportamento di Stark

“Ma si gli passerà. Anche se non vedo tutto questo problema per le confraternite. Personalmente se uno riesce ad entrare è perché ha qualcosa che altri non hanno. Nel senso, ho saputo che le selezioni non sono semplici”

“Ho sempre voluto entrare in un posto del genere, così posso far vedere a mio padre  che non sono così incapace e senza cervello, bravo solo negli sport” dichiarò cupo il biondo

Loki non sapeva cosa dire. Lui avrebbe preferito di gran lunga avere un padre come il suo, o addirittura come quello di Tony. Almeno avrebbe avuto qualcuno a cui dimostrare qualcosa. Ma lui aveva solo la direttrice dell’orfanotrofio, che si interessava a lui solo perché non aveva dovuto sborsare nulla per la sua università, dato che aveva ricevuto una borsa di studio. Se fosse stato bocciato, addio interessamento. Si ricompose quando notò l’altro che lo guardava curioso

“Venerdì sera dobbiamo accompagnare Tony al circo. Se vuoi pensare ad altro, puoi venire. Ti prometto che se Tony dovesse rompere per la confraternita, lo butto in pasto ai leoni.”

Thor rise divertito, poi acconsentì, tanto non aveva allenamenti e dissi che avrebbe chiesto anche a Clint di andare con loro. Restarono ancora un po’ a parlare, poi dopo poco il biondo si alzò dicendo che doveva andare a lezione, mentre Loki tornò al dormitorio, con la speranza che l’altro avesse finito di giocare a fare l’inventore.



Angolo autrice
Vi dico subito che questo capitolo è stato partorito durante una settimana con comprendeva due simulazioni di eseme più due interrogazioni.
Quindi chiedo venia se fa schifo. per quanto rigurada il gioco Metal Gear, quello a cui giocano Loki e Thor non so niente di quello ho tirato a indovinare dato che è un gioco di guerra.
Comunque buona lettura :)
A presto
__avatar__

 
  
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