Il
carosello a un
certo punto smise di girare arrivando a destinazione. Hellis si ritrovò
davanti
a un tunnel oscuro che avrebbe dovuto attraversare. A lei faceva molto
paura,ma
doveva fermare tutto questo quindi si addentrò nell’oscurità avendo
però la
torcia accesa e la pistola impugnata. I muri erano marci,rossi e
sanguinanti e
a Hellis faceva venire un senso di disgusto che riusciva a tenere sotto
controllo. Arrivò a un piccolo cancello che aprì lentamente entrando in
un
corridoio con i muri di cemento,quindi ritornò a camminare.
“Che
strano posto”
Pensò. Arrivò in fondo al corridoio dove vi fu situata una porta che
ella aprì.
Si ritrovò in una specie di chiesa, rifugio
della setta di Silent Hill. Cristina
si girò verso Hellis sorridendo compiaciuta.
«Alessa,sei
qui.»
«Si,sono
qui,davanti
a te.» Rispose Hellis.
«Finalmente
è
arrivato quel giorno,il giorno in cui farai nascere il dio e
purificherai la
terra… Bruciandola e costruendo il paradiso perfetto» Disse Cristina.
«Non
ti lascerò fare
questo…» Hellis si avvicinò a Cristina con aria di sfida,non avrebbe
lasciato
che un demone distruggesse la terra e costruirebbe un paradiso dove non
c’è
niente.
«Bene…
» Rispose
Cristina che si diresse verso la porta vicino all’altare.
Hellis
la seguì ma
quando aprì quella porta si trovò in una stanza enorme,fatta di
grondaie che
erano arrugginite e sporche di sangue. Davanti a lei vi era Pyramid
Head,colui
che doveva tenere sott’occhio e proteggere Alessa reincarnata nel corpo
di
Hellis.
«Fammi
passare!»
Ribattè Hellis.
Pyramid
Head non si
muoveva dalla porta che portava alla sala di preghiera della setta.
Presa dalla
rabbia,Hellis sparò al ventre di Pyramid Head che si avvicinò verso di
lei con
aria minacciosa.
“Ohmerda”
Pensò Hellis.
La ragazza ricaricò la pistola e iniziò a sparare indietreggiando ma
sfortunatamente inciampò e cadde a terra. Pyramid Head era pronto a
contrattaccare ,quindi alzò il suo enorme coltello verso Hellis che con
velocità si alzò schivando il colpo. L’arma del mostro si blocco nella
grondaia
così Hellis gli sparò sulla schiena indebolendolo maggiormente. Pyramid
Head si
liberò dalla presa e col coltello gigante disarmò Hellis facendo volare
via la
pistola. La ragazza era spacciata,oltre a quel coltellino a serramanico
non
aveva nessuna arma potente. Quando il mostro fu abbastanza vicino a lei
alzò l’arma
facendola però cadere a terra,per poi accasciarsi vicino a lei. Hellis
riprese
la pistola mentre Pyramid Head,fissandola,si tolse il casco a forma di
triangolo. Hellis spalancò gli occhi riconoscendo quella faccia: era il
padre
di Alessa,i capelli dell’uomo erano corti,quasi pelato;i suoi occhi
erano di
ghiaccio e la barba era bagnata di lacrime.
«Tu…»
Disse a voce
bassa all’uomo. «Tu sei suo padre,tu eri un mostro che aveva il compito
di
proteggerla da tutte le minacce,e con lei anche me…»
L’uomo
fissò la
pistola della ragazza,che le fece capire che doveva morire in modo che
lei
potesse andare avanti e fermare quest’incubo.
«No…
non voglio»
L’uomo
diresse il
braccio verso la mano di Hellis toccandola e accarezzandola. Le lacrime
di
Hellis scesero lungo il suo volto,scuotendo la testa poiché non voleva
porre
fine alla sua vita. Ma dopotutto doveva andare avanti,quindi la ragazza
si
chinò vicino al suo volto. Con l’altra mano l’uomo accarezzò il viso
della
ragazza in lacrime asciugandolo. Questo fu l’ultimo saluto. Hallis si
alzò e
gli puntò la pistola alla testa;altre lacrime scesero dagli occhi della
ragazza. Chiuse gli occhi e premendo il grilletto partì un colpo che
trafisse
la faccia dell’uomo. Quando riaprì gli occhi vide il corpo del padre di
Alessa
disteso per terra accanto al coltello gigante e il casco a forma di
piramide.
Si inginocchiò davanti al suo corpo,lasciando che altre lacrime le
scendessero dal
volto.