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Autore: Mikayla    29/07/2008    4 recensioni
Dopo tutto quello che avevano vissuto assieme, Hotaru, Setsuna, Michiru e Haruka erano una vera famiglia.
Anche se Hotaru non era più un infante, loro tre erano ugualmente i suoi genitori.
Quei tre anelli gemelli che avevano sancito quel patto brillavano ancora al dito delle tre donne, ed uno nuovo aveva fatto capolino anche alla mano di Hotaru.
Erano una famiglia, e nessuno avrebbe mai potuto negarlo...
[ Della serie Tales of True Life. ]
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Hotaru/Ottavia, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia
Note: What if? (E se ...), Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Parla l’autrice:
Eccoci ancora qua, con la prima di tre “presentazioni” un po’… particolari
Da qui entra in scena un nuovo personaggio, estraneo alla famiglia ma non a Tales of True Life, se non lo conoscete fa niente, ma vi consiglio di leggere almeno Valentine’s Day.
Comunque, ora non vi scoccio più e vi auguro buona lettura!! ^__^



Presentazioni - Setsuna


Hotaru guardò l’orologio di soppiatto per la millesima volta nel giro di due minuti.
Setsuna aveva il sospetto che ci fosse qualcosa che non andava.
La vaga idea che non fosse stata attenta si insinuò nel suo animo quando vide il quaderno completamente bianco.

Le posò una mano sulla spalla e la vide sobbalzare di scatto.
Un sorriso tirato sulle labbra e un ciuffo ribelle insistentemente sugli occhi.

« Hotaru-chan? »

La ventiduenne sorrise di più e si alzò dalla sedia.

« Vado a prendere una boccata d’aria, kaa-chan! »

Neppure il tempo di chiedere alcunché che era uscita.
La porta sbatté un paio di volte, portata dal vento, poi si chiuse.
Setsuna rimase a bocca aperta a fissare il vuoto.

Che la sua dolce ed innocente Hotaru-chan fosse impazzita?





« Hota-chan! Come mai qui? »
« … »
« Hota-chan? »
« … »
« Hotaru? Inizio a preoccuparmi… »

La ragazza si gettò tra le braccia del ragazzo dagli occhi color lampone, reprimendo una smorfia per l’olezzo di sudore.
Hotaru era andata - o meglio corsa - da Takashi mentre questi aveva gli allenamenti di Karate.
Come mai il maestro non le avesse sbraitato contro di star intralciando tutti, Hotaru non ne aveva idea.
Così aveva letteralmente trascinato fuori dal dojo Takashi e l’aveva stretto forte.
Molto forte.
Troppo forte.

« Ho–… ta–– soff…! coo-o! »

Fu il colorito violaceo a far convincere Hotaru a mollare la presa.
Anche se una morte per soffocamento, in quel momento, l’avrebbe decisamente aiutata.

Takashi inspirò ed espirò profondamente.
Tornò ad un colore decente e finalmente riuscì a parlare di nuovo.

« Hota-chan, che succede? »
« Non riesco a mentire ai miei. »
« Mentire? »

Hotaru abbassò lo sguardo sulle proprie mani.

« Non ho detto loro di noi… »

Takashi le sorrise, le alzò delicatamente il viso e le diede un bacio a fior di labbra.

« Ti ho detto che io non ho problemi a conoscere i tuoi. »
« Ma sono tre! »
« Potrebbero essere mille, non mi importa! Ti chiedo da mesi di presentarmi! »

Lei scosse il capo sconsolata.

« Sono tre, sono donne, sono assolutamente strane...! »

Sorrise appena.

« Una come me non poteva essere cresciuta in una famiglia normale… »

Takashi la strinse un poco a sé, e questa volta Tomoe non riuscì a trattenere il leggero disgusto. Risero assieme.

« Allora devo pure ringraziali per averti fatta così. »
« Verrai? Li… conoscerai? »
« Certo! »
« Ma in modo… diluito, meglio. »





Finiti gli allenamenti, Takashi si offrì di riaccompagnare Hotaru a casa.
Teneva per mano la fidanzata, capo alzato e passo sicuro. Aveva un sorriso smagliante, certo che sarebbe riuscito a tener testa alle tre donne - mica erano dei cerberi!

« Tomoe Hotaru! »

Ops, forse ci si avvicinavano a dei cerberi.

« K… aa-chan… »

Gli occhi bordeaux di Setsuna Meiou erano come carboni ardenti. Se avesse potuto avrebbe volentieri lanciato un Dead Scream a colui che osava tenere per mano la sua bambina!
Coraggiosamente il ragazzo fece un passo avanti ed allungò la mano verso di lei.

« Myokatono Takashi, il fidanzato di Hotaru. »

Ci fu una sfida di sguardi.
Occhi che non volevano assolutamente cedere ed abbassarsi.
Attorno a loro tre si era perfino formata una piccola cappella di persone che spiavano.

Hotaru si passò una mano sugli occhi e arrossì per l’imbarazzo.

Poi, l’illuminazione.

« Kaa-chan, Takashi mi aiuta sempre a studiare! »

Setsuna afferrò con un sorriso la mano del ragazzo e la scosse amichevolmente.

« Benvenuto in famiglia! »





Parla l’autrice, di nuovo:
Non l’avreste mai immaginata una Setsuna così, neeeeh? XDDD
Sinceramente, me la sono sempre vista così, soprattutto dal carattere conosciuto nel manga. Eppoi è troppo affezionata ad Hotaru per poter permettere facilmente che il primo bell’imbusto che passi per di là gliela rubi! Però si può fare un eccezione, se quel bell’imbusto aiuta a studiare… XDD

However, passiamo alle cose serie: i ringraziamenti.

Mononoke, chiarucciapuccia (Ho seguito il consiglio e ho detto a Michi e Ruka di chiudere la porta la prossima volta che…! XDD), Nemo TheNameless e kalos, grazie mille per le recensioni lasciateci, ne siamo veramente grate ed onorate! *Inchino mooolto profondo*

Au Revoir!
   
 
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