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Autore: manga    18/05/2014    18 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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I due giorni successivi passarono molto velocemente e Kakashi era sempre più soddisfatto dei progressi enormi dei suoi allievi: Naruto era riuscito ad imparare e a controllare la Tecnica Suprema della Moltiplicazione del corpo iniziando ad allenarsi con il controllo del chakra per poter eseguire alla perfezione il rasengan, stessa cosa per Sasuke, che in pochissimo tempo era riuscito a capire e a comprendere le basi del chidori, gestendo con assoluto controllo il chakra. Era molto soddisfatto anche di Sakura, il suo impegno e la sua determinazione erano notevoli e ora poteva osservarla correre come un fulmine e saltare con assoluta sicurezza in ramo in ramo, l’unica cosa che lo lasciava perplesso era la sua stanchezza a fine allenamento.

Verso le quattro del pomeriggio:

“Ragazzi, venite subito qua!”

“Cosa c’è Kakashi?” Naruto si avvicinò al maestro seguito a ruota da Sasuke e Sakura.

La rosa, continuava a rimanere distaccata dal resto del team nonostante pranzassero insieme, ma proprio non riusciva ad amalgamarsi con loro …. almeno era quello che pensava Kakashi ….

“Sono molto soddisfatto di tutti voi e per premiarvi ho deciso di interrompere l’allenamento, per poi ricominciare lunedì, contenti?”

“Come? No, io voglio continuare non sono ancora stanco!”

“Come dici Sasuke? ….. D’accordo, se preferisci continuare fai pure, ma per quanto mi riguarda, l’allenamento è finito!”

“Anch’io la penso come il teme …. ho ancora tante energie e ho appena imparato a bilanciare il chakra per il rasengan ….. no, non vado a casa, rimango anch’io ad allenarmi! ….. Rimani anche tu con noi Sakura-chan?”

“N-no …. Preferisco seguire il consiglio di Kakashi!” allontanandosi dal gruppo per recuperare la sua roba.

“Tze …. ha più bisogno di chiunque altro di allenarsi, invece preferisce tornarsene a casa a riposarsi …. che noiosa!”

“Sasuke non dire così …. in questi giorni si è molto impegnata ed è migliorata tantissimo e poi lo sai che si è sempre allenata anche a casa …. basta guardare tutti i suoi lividi!”

“Sarà come dici tu Kakashi, ma io rimango della mia idea …. l’ho accettata come compagna di team, ma non riesco a cambiare opinione su di lei!”

“Vedrai che con il tempo cambierai idea …. è già tanto che l’hai accettata nel team e sono fiero di te conoscendo il tuo carattere tipico degli Uchica …. testardi e scontrosi!”

“Ahahahah teme …. Kakashi ci ha preso in pieno con te, non che ci voglia molto ….. basta guardare la tua brutta faccia sempre serie e corrucciata per capire come sei!”
“Dobe, dacci un taglio! Piuttosto pensa alla tua di faccia …. con quelle tre cicatrici per guancia sembra che hai dei baffi come un gatto!”

“Senti, le mie cicatrici me li sono procurato quando avevo tre anni …. non è colpa mia se un orso mi ha attaccato!”

“Tze …. non dare la colpa all’orso! Lui ha cercato di proteggere il suo alveare con il miele vedendoti che cercavi di rubarglielo per via della tua ingordigia, disubbidendo agli adulti che ci avevano raccomandato di non avvicinarci!”

“Adesso basta! Se volete continuare a litigare fatelo a casa vostra ….. qui ci si allena solo, capito!”

“Capito!” risposero all’unisono i due ragazzi guardandosi in cagnesco …..

“I-io v-vado …. a lunedì!”

“Ciao Sakura, vedi di riposarti in questi due giorni anche perché lunedì inizierai ad allenarti con i kunai!”

“Va bene Kakashi!”

“Sakura-chan aspetta! Sei riuscita a liberarti dal tuo impegno di domani?”

“Che impegno!”

“Sei stata tu a dirmi che avevi un impegno dopo che ti avevo invitato al mio compleanno di domani sera! …. Se dici così, vuol dire che sei libera ….. quindi puoi venire!” Naruto aveva sfoggiato il suo solito sorriso raggiante, sperando di ricevere una risposta affermativa dalla compagna.

“Oh …. è v-vero! Scusa ma non posso …. ho perso la cognizione del tempo e mi sono dimenticata di avere già un altro impegno!” abbassando il capo e voltandosi dall’altra parte.

“Oh …. mi dispiace tanto …. per un attimo ci avevo sperato ….. va be’, pazienza, avremo altre occasioni per passare insieme una bella serata, vero?”

Ma la rosa non rispose, iniziando a correre verso l’uscita dell’accademia.

“Non mi ha neanche risposto!”

“Sei proprio un dobe! Non hai capito che ti ha mentito? Non ha nessun impegno!”

“Cosa? Dici sul serio teme? Non è che me lo dici perché non ti sta molto simpatica?”

“No Naruto …. Sasuke ha ragione! Ho notato anch’io che stava mentendo ….. ma credo di conoscere il motivo! …. Non si è ancora amalgamata con voi ed è comprensibile che si possa sentire in imbarazzo venendo alla tua festa di compleanno …. dalle tempo e vedrai che le cose cambieranno! …. Adesso vado, si è già fatto troppo tardi per me ….. Naruto, auguri per domani ….. ci si vede!” sparendo dietro ad una nuvola di fumo.

“Dai dobe continuiamo ad allenarci!”

Sakura correva veloce, avrebbe tanto voluto fermarsi in accademia e continuare ad allenarsi ma doveva approfittare di tutte le occasioni che le si presentavano per evitare di incontrare i ragazzi del settore omega ….. aveva mezz’ora di tempo per raggiungere casa sua, prima che le scuole terminassero le lezioni ….
 

Intanto a palazzo …..


“Fugaku, hai ricevuto qualche dispaccio da parte di Itachi?”

“Si Tsunade ….. dal primo rilevamento che ha fatto la sua squadra, sembra che i ninja ribelli abbiano provato ad usare le tecniche antiche di combattimento che hanno rubato, provocando moltissimi feriti, ma dal rapporto sembra anche che abbiano riscontrato moltissime difficoltà ad usarle e i ninja incaricati alla protezione dei villaggi, sono riusciti a colpirli nei loro punti deboli fino a farli battere la ritirata. Purtroppo però non sono riusciti a catturarli ….. appena riceverò il secondo rapporto di Itachi ti informerò subito, stai tranquilla!”

“Lo so che mi informerai subito, ma non è di questa tranquillità che ho bisogno, ma piuttosto nel sapere che questi attacchi non hanno nulla a che vedere con il nascere di una nuova organizzazione! Sembra come si stiano allenando a padroneggiare le nuove tecniche a loro disposizione, iniziando ad attaccare i villaggi di campagna, privi della protezione di abili ninja, per poi, una volta perfezionati, attaccare i villaggi più forti!”

“Non nego di aver pensato la stessa cosa …. credo anch’io che si stiano perfezionando per poi attaccare e scatenare un’altra guerra! Non pensi sia il caso di informare anche gli altri due Regni?”

“E sulla base di cosa? Su una nostra ipotesi? Non posso allarmare il Kazekage e il Raikage ….. sono passati solo dodici anni da quando è finito il conflitto mondiale ed è ancora vivo il ricordo nei nostri cuori e nelle nostre menti …. dobbiamo avere delle prove certe e solo in quel caso potrò informarli. Capisco la tua preoccupazione …. è anche la mia ….. ma in quanto Hokage, ho dei precisi doveri e obblighi da rispettare!”

“Hai ragione …. a volte mi dimentico dei tuoi doveri di Hokage! Mi viene spontaneo esprimerti le mie idee e darti dei suggerimenti!”

“Credo sia normale ….. ci conosciamo da moltissimi anni e ….”

TOC TOC

“Chi sarà mai? …. non ho appuntamenti! ….. Avanti!”

“Hokage, scusi se sono venuto da lei senza preavviso ma avrei bisogno di parlarle ….. maestro? …. Anche lei qua?”

“Kakashi! …. Smettila di chiamarmi maestro, ormai ho perso il conto di tutte le volte che te l’ho detto!”

“Lo so, ma è più forte di me …. se sono diventato il miglior Jonin di Konoha lo devo solo a lei! Per me è un grande onore e forma di rispetto continuarla a chiamare maestro!”

“Scusate se vi interrompo ma ….. Kakashi, a cosa devo la tua visita?”

“Oh mi scusi Hokage! …. Se siete troppo impegnati, posso aspettare fuori!”

“No, stai tranquillo abbiamo già finito ….. di cosa dovevi parlarmi?”

“Va bene Tsunade, io vado così ti lascio parlare da sola con Kakashi!”

“Maestro rimanga pure, credo che quello che ho da dire possa interessare anche a lei! …. Sono qui per parlare di Sakura Yukan!”

“Sakura!” sia Tsunade che Fugaku si guardarono negli occhi pensierosi.

“Va bene come vuoi …. siediti e parla pure!”

“Grazie Hokage!  ….. Arrivo subito al dunque, Sakura ha moltissime difficoltà a gestire il chakra e …..”

“Ma Sasuke e Naruto mi hanno detto che sei riuscito a farglielo padroneggiare!”

“Si è vero maestro, ma quello che mi preoccupa e non mi convince è la stanchezza a fine allenamento. Non le impongo esercizi stancanti, eppure alla sera è stremata come se avesse affrontato un lunghissimo combattimento!”

“Ti ricordo Kakashi che ha ereditato il suo DNA ninja dai discendenti materni, forse la stanchezza deriva da questo …. hai notato qualcos’altro?”

“A parte che fa fatica a socializzare con i suoi compagni, non ho notato niente di particolare! …. Forse è come dice lei Hokage, il suo DNA ninja è in contrasto con quello civile, creandole maggiori difficoltà nel padroneggiare il chakra …. ma se fosse veramente così, sarebbe molto difficile per me insegnarle delle tecniche di combattimento!”

“Comprendo perfettamente le tue preoccupazioni …. facciamo così, se dovessi notare qualcos’altro, non esitare ad informare me o Fugaku e vedremo di analizzare il problema per trovare una soluzione!”

“Grazie Hokage per avermi ascoltato, arrivederci!” il Jonin si alzò, sperando di trovare un modo per poter aiutare la sua allieva ….

Appena Kakashi uscì dall’ufficio:

“Tsunade perché gli hai mentito? Non era più giusto informarlo della vera natura di Sakura? Sappiamo benissimo che è figlia di ninja adottata da un civile e il problema che ha esposto Kakashi non è da sottovalutare. Puoi fidarti di lui se è questa la tua paura …. lo conosco molto bene e se gli facessimo giurare di non svelare il segreto della ragazza, non lo rivelerebbe nemmeno sotto tortura!”

“So che di Kakashi ci si può fidare, ma per il momento abbiamo cose più importanti a cui pensare che nè del chakra di Sakura. Posso sembrarti fredda e meschina, ma viene prima l’incolumità del mio popolo e scoprire cosa si nasconde dietro a questi attacchi!”

“E’ vero, ma non ti sembra strano che sia sempre stanca a fine allenamento? Non avevi stabilizzato il suo chakra?”

“Si l’ho fatto quel giorno in ospedale ….. mi ricordo anche di aver percepito qualcosa di strano sul suo chakra, non distinguendone la natura! Per il momento lasciamo che sia Kakashi ad occuparsene, è il nostro miglior Jonin ed è stato lui a capire come farle manifestare il chakra. Vedrai che sarà sempre lui a trovare una risposta e una soluzione al problema della ragazza!”

“Come vuoi! …… Cambiando discorso, ci sei domani sera al compleanno di Naruto?”

“Non sono mai mancata ad una festa di compleanno dei miei nipoti e non mancherò nemmeno domani! ….. Sai se Itachi tornerà in tempo per festeggiare Naruto?”

“Teoricamente si, nel primo dispiaccio mi informava di aver raccolto quasi tutte le informazioni! Conoscendo le potenzialità della sua squadra credo che tornerà entro domani sera!”

“Per fortuna possiamo contare su una squadra anbu validissima e fortissima come quella di Itachi …. hai fatto bene a mandare loro …. sono infallibili, precisi e veloci nel cogliere tutte le informazioni necessarie!”

Tsunade e Fugaku si guardarono negli occhi per poi rivolgere lo sguardo verso la finestra dell’ufficio. In silenzio e assorti nei loro pensieri, sperarono entrambi che Itachi riuscisse a fornire maggiori dettagli sugli attacchi e scongiurare la possibilità di un nuovo conflitto …..
 

Quello stesso pomeriggio …..


Sakura rincasò appena in tempo, chiudendosi la porta alle spalle appoggiando le spalle e la testa ad essa. Chiuse gli occhi e sospirò profondamente cercando di controllare il respiro e i battiti cardiaci accelerati a causa della corsa.

Aprì gli occhi osservando l’interno della casa in penombra, suo padre era ancora al lavoro e non sarebbe rientrato prima di tre ore circa …. era sola e l’unica cosa che poteva fare era salire in mansarda e dedicarsi alla sua amata lettura.

Si lasciò andare di peso sulla poltrona, sprofondando sulla sua morbida imbottitura e guardando la luce del sole, ormai calante, illuminare la stanza. Sul tavolino a fianco, era appoggiato un libro che aveva iniziato a leggere prima dell’inizio dell’estate di cui non ricordava nemmeno la trama in quanto si era concentrata nello studio delle arti magiche in preparazione all’inizio del nuovo anno scolastico in accademia, concentrandosi sugli studi per diventare una kunoichi.

Prese fra le mani il libro e iniziò a leggerlo, accorgendosi dopo alcune pagine, di non aver voglia di concentrarsi sulla lettura, ma piuttosto di pensare ai suoi allenamenti. In quei giorni aveva fatto molti progressi, riuscendo a controllare il chakra per saltare e correre proprio come una kunoichi, anche se alla sera era sempre stremata dalla fatica. Pensò che fosse una cosa normale e che la sua stanchezza sarebbe diminuita dopo aver abituato il suo corpo a gestire il chakra anche se lei stessa non ne era convinta sapendo, tramite i suoi studi, che gli allenamenti a cui Kakashi la stava sottoponendo non erano particolarmente faticosi. Se si stancava tanto per così poco, non osava immaginare come avrebbe fatto a reggere i ritmi per gli allenamenti più impegnativi che l’attendevano in futuro! Improvvisamente si ricordò delle parole del maestro: il lunedì dopo, avrebbe iniziato ad allenarsi con i kunai!

Non aveva mai avuto una buona mira, nemmeno quando giocava da piccola a centrare alcuni anelli dentro un bastone piantato in terra. Doveva allenarsi a centrare il bersaglio, ma come? Si guardò attorno come per cercare una risposta, ma i libri e le piccole librerie poste lungo il perimetro della mansarda non erano d’aiuto …. poi un’illuminazione ……

Il signor Yukan rientrò a casa verso le sette e mezza e vedendola vuota pensò che la figlia fosse ancora agli allenamenti, quando improvvisamente sentì dei colpi di martello. In un primo momento si spaventò, non sapendo da dove provenissero ma soprattutto chi stava martellando in casa sua, ma appena vide le chiavi della figlia appoggiati sulla mensola vicino alla porta, si tranquillizzò intuendo che fosse proprio lei a fare quel rumore assordante ….. ora doveva solo sapere il motivo!

Salì le scale e prima di raggiungere la mansarda, vide la porta della camera di Sakura aperta con all’interno una decina di pile di libri appoggiati alla rinfusa, perplesso, continuò a salire le scale e appena raggiunse l’ultima stanza della casa, rimase sorpreso per quello che vide.

La poltrona era stata completamente disfatta come il tavolino e le piccole librerie. Sakura era girata di spalle, intenta a rivestire le assi di legno con l’imbottitura della poltrona usando dello spago mentre accanto a lei, c’era il martello e la scatola dei chiodi.

“Sakura, ma cosa stai facendo?”

La rosa si voltò sorpresa:

“Papà! ….. Scusami non ti ho sentito tornare e a quanto pare, non mi sono nemmeno accorta dell’orario!”

“Ho notato! Ma adesso mi vuoi dire cosa stai facendo? Perché tutti i tuoi libri sono in camera tua? Perché hai disfatto la tua poltrona insieme al tavolino e alle piccole librerie?”

Sakura sorrise, indicando con l’indice la parete alla sua destra:

“Vedi papà, lunedì inizierò ad allenarmi con il lancio dei kunai e sai benissimo che ho una pessima mira, così ho deciso di allenarmi anche a casa …. avevo bisogno di bersagli e dato che non ho più tempo per leggere seduta comodamente sulla mia poltrona, ho deciso di usare la sua imbottitura per rivestire le assi di legno del tavolino e delle librerie, attaccandole poi al muro, usando anche le pareti del tetto, vedi?” spostando l’indice verso l’alto.

“Ma perché proprio la mansarda? Non era più logico usare il giardino?”

“Se fossi andata in giardino, con la mia pessima mira, avrei rischiato di lanciare qualche kunai fuori dalla recinzione e ferire qualcuno, mentre le mura della mansarda mi fanno sentire più sicura! Scusami se ho fatto delle modifiche senza chiederti il permesso! Sei molto arrabbiato con me?”

“Non sono arrabbiato, direi piuttosto che sono sorpreso! ….. Questa stanza è tua e puoi farci quello che vuoi! …… Ma dimmi, hai pensato a dove mettere tutti i tuoi libri che hai portato in camera?”

“Pensavo di fare dello spazio dentro al mio armadio ..... ne ho tantissimi e non posso tenerli sulla scrivania alla rinfusa! Sabato e domenica sono a casa dall’accademia, li sistemerò in questi due giorni, promesso!”

“Mmm ….. fammi pensare! …. Che ne dici invece se ti aiutassi a finire di attaccare questi bersagli così domani sei già pronta per iniziare i tuoi allenamenti? ….. Per quanto riguarda i libri, potrei costruirti una libreria da mettere vicino alla tua scrivania …. ho delle assi di legno in cantina che potrebbero andare bene! ….. Allora, bambina mia, cosa ne pensi dell’idea del tuo papà?”

“Dico che sei il miglior papà del mondo!” buttandosi fra le sue braccia.
 

A casa Uchiha ……


“Zio, sai se Itachi tornerà in tempo per domani sera?”

“Credo di si Naruto, ma vorrei ricordarti che Itachi è un anbu ed è suo dovere compiere al meglio le missioni e concentrarsi su quelle, anche se queste possono portarlo fuori casa durante le feste o alcune ricorrenze della famiglia!”

“Lo so zio …. sarò egoista, ma mi dispiacerebbe non avere alla festa  il mio fratellone!”

“Naruto, non preoccuparti, se Itachi non ci sarà, potremo organizzare un’altra festa di compleanno non appena rientrerà dalla sua missione, contento?”

“Dici sul serio zia? Ti ringrazio tanto!”

“Dobe, ti andrebbe di allenarci domani in giardino?”

“No! Assolutamente no! Sasuke, ti voglio ricordare che domani sera festeggeremo il compleanno di Naruto e non voglio vedervi correre avanti e indietro per la casa mentre sono intenta negli addobbi e nei preparativi per la cena!”

“Uffa mamma! Mi dici dove possiamo andare? L’accademia è chiusa e non siamo ancora Genin per poterci allenare fuori dalla scuola e dalle nostre mura!”

“Capisco il vostro desiderio di allenarvi e questo vi fa molto onore, ma ho detto di no, quindi non insistere!”

“Ma ….”

“Sasuke, hai sentito quello che ha detto tuo madre? Però mi è venuta un’idea ….. se proprio ci tenete ad allenarvi, potrete farlo, ma in un modo un po’ insolito e particolare!”

“Fugaku, credo invece che sei tu a non aver capito le mie parole! Loro domani non si alleneranno!”

“Non si alleneranno come vorrebbero fare loro, ma in un modo diverso sì …. potrebbero aiutarti con le pulizie dei vetri, gli addobbi e la preparazione del tavolo, usando il chakra nei movimenti!”

“Cooooosaaaaa! Pulire e apparecchiare? No, no, preferisco oziare piuttosto!”

“Tze, sai che novità dobe! Lo fai sempre!”

“Non è vero teme ….. mi alleno ….. solo che mi piace anche riposarmi, che c’è di male!”

“Farete come vi ho detto! Naruto, è la tua festa ed è giusto che aiuti la zia, mentre tu Sasuke, è giusto che aiuti tua madre! Non pensiate che sia un allenamento facile, anzi, credo sarà molto difficile per voi, perché dovrete stare molto attenti a non rompere o danneggiare niente. Usare il chakra per la velocità, non facilita questo compito! Richiederà tantissima concentrazione e capacità nel far combaciare entrambe le cose!”

“Mmm … va bene, come vuoi!” risposero all’unisono i due ragazzi.

Mikoto sorrise vedendo i loro volti sconsolati e amareggiati per il lavoro che li attendeva il giorno dopo, anche se doveva ammettere che due paia di mani in più per aiutarla non guastavano.

Il mattino dopo Mikoto svegliò molto presto i ragazzi per aiutarla nei preparativi.

Dopo meno di un’ora, Naruto e Sasuke poterono constatare la verità delle parole di Fugaku sulle difficoltà di quell’”allenamento”: pulire, addobbare e preparare usando il chakra non era per niente facile!

Più volte il biondo aveva rotto degli addobbi che prontamente la zia o le cameriere provvedevano alla loro riparazione, per non parlare della preparazione delle portate finite varie volte a terra, costringendo le cuoche a ricucinare ancora, fino al punto di vedere Mikoto talmente esasperata da esonerare il nipote ad aiutarla e mandarlo in centro ad acquistare le varie cibarie ….. Sasuke faticava molto a far combaciare i lavori domestici insieme al chakra, ma si impegnava al massimo per riuscire nell’impresa, capendo l’importanza di quell’allenamento, utile per il suo futuro di ninja …….

La sera arrivò in fretta e finalmente villa Uchiha era tutta addobbata e preparata per ricevere gli ospiti e festeggiare tutti insieme il compleanno di Naruto.

Gli amici arrivarono tutti insieme consegnando al biondo una busta contenente il suo regalo di compleanno: un buono di cinquanta pasti da consumare al locale di Ichikaru.

Naruto fece i salti di gioia, gustandosi già il ramen gratuito, senza intaccare la sua paghetta, pensando di iniziare ad usufruirne subito il giorno dopo, sotto lo sguardo divertito dei presenti.

“Ragazzi, il vostro regalo è bellissimo, non ho parole! Ma come facevate a sapere che mi sarebbe piaciuto?”

“Quanto sei baka! Sei un nostro amico e ti conosciamo molto bene ….. sappiamo quanto ti piace il ramen ed eravamo sicuri di farti un regalo gradito …. Che seccatura!”
“A proposito, Sakura è riuscita a liberarsi dal suo impegno?”

“No Ino …. ha detto che non poteva, anche se Sasuke e Kakashi sono convinti che fosse solo una scusa per non venire!”

“Forse si sente a disagio …. gli allenamenti con il team sono appena iniziati e non vi conosce ancora bene, per non parlare di noi ….. già in accademia non ci guardava nemmeno e adesso con le squadre divise non ci vediamo più!”

“Hai ragione Kiba, però mi dispiace …. si insomma ….. siamo coetanei e sarebbe bello poter uscire tutti insieme e magari confrontarci con gli insegnamenti dei nostri maestri, anche se lo trovo difficile …. stando alle parole del Capitano Yamato, sembra che lui, Asuma e Kakashi abbiano fatto la richiesta all’accademia per poter usare i campi di allenamento anche il sabato e la domenica!”

“Dici davvero Ten Ten? Sarebbe una notizia magnifica!”

“Teme, ma che stai dicendo? Ma hai capito quello che ha detto Ten Ten? Se fosse vero non avremo neanche un giorno di riposo e ….”

“Certo che ho capito dobe …. ma gli allenamenti sono molto importanti e vorrei ricordarti che l’esame per diventare Genin sarà fatto a squadre, rendendolo molto più difficoltoso rispetto a quello di prima!”

“Come più difficoltoso!”

“Si Temari, Sasuke ha ragione ….. l’esame a squadre sarà più difficile perché non dovremo stare attenti solo a noi stessi ma anche ai membri del nostro team e se uno di noi dovesse avere delle difficoltà, gli altri sono tenuti ad aiutarlo, continuando però a combattere!”

“Caspita, non ci avevo pensato! In poche parole l’esame sarà come una simulazione di attacchi nemici, vero Shika?”

“Esatto Ino, con l’unica differenza che combatteremo fra di noi e non con dei nemici, inoltre ci saranno anche i nostri maestri pronti ad intervenire se le cose dovessero mettersi male …. che seccatura!”

“P-pe-rò n-non m-mi s-sembra m-molto g-giusto …. S-sakura h-ha p-più d-difficol-tà c-con l-e a-arti n-ninja, p-potrebbe e-ssere i-il p-unto d-debole del t-eam e c-compromettere il l-loro esame!”

“E’ vero Hinata, ma ricordati che è in squadra con Naruto e Sasuke e conosci anche tu la loro forza, però non nego che ci sia un fondo di verità nelle tue parole …. se il nostro team dovesse affrontare il loro, una strategia d’attacco sarebbe proprio quella di colpire l’anello debole, ossia Sakura!”

“Tze …. non preoccuparti Neji, sta migliorando!”

“E’ vero! Ci avete detto che è riuscita a sprigionare il chakra! Adesso vogliamo sapere tutto, sono curiosissima di sapere i dettagli e magari anche la natura del suo chakra!”

“Mi dispiace deluderti Ino, ma purtroppo non lo sappiamo nemmeno noi …. per il momento è riuscita a sprigionarlo e si è allenata a saltare e a correre come una kunoichi …. Lunedì inizierà con il lancio dei kunai!”

“I progressi li ha fatti, ma ha ancora tantissime basi da imparare per non parlare delle tecniche di combattimento! …. Mi dispiace dirlo, ma non credo che arriverà all’esame preparata per affrontarlo …. che seccatura!”

“E’ qui che ti sbagli Shikamaru!”

Tsunade era appena arrivata precipitandosi subito dai ragazzi per fare gli auguri a Naruto e non aveva potuto evitare di sentire i discorsi dei cadetti.

“Nonna, sei arrivata!” il biondo le si gettò addosso per abbracciarla, tanto da farle perdere l’equilibrio e rischiare di farla cadere, ma  per fortuna, due braccia forti la sorressero!

“Tutto bene zia! …. Naruto cerca di tenere a bada la tua gioia!”

“Itachi!” gridarono all’unisono tutti i presenti.

“Sorpresa! …. E’ da questa mattina che la mia squadra è in viaggio e solo per poter ritornare a Konoha in tempo per festeggiare il tuo compleanno, contento? Purtroppo però, a causa della mia missione non sono riuscito a prenderti nessun regalo, mi dispiace!”

“Ma stai scherzando Itachi? Il regalo più bello me lo hai fatto tornando a casa ….. sano e salvo!”

“Itachi, scusa se ti disturbo ….. ma vorrei chiederti se mia sorella ….”

“Nessun disturbo Ino …. stai tranquilla, tua sorella sta bene ed è già tornata a casa. Era stanchissima e voleva andarsi a riposare ….. non posso darle torto dato che essendo il capitano della squadra li ho fatti correre come il vento per poter essere adesso qua con voi!”

“Itachi, sei tornato!”

“Ciao mamma ….. si sono tornato in questo momento, scusa se non sono venuto subito a salutarti, ma ho evitato una caduta alla zia!”

“Una caduta? Tsunade stai bene?”

“Si Mikoto non preoccuparti …. quanto a te, piccola peste …..” voltandosi a guardare Naruto “ ….. provaci ancora e assaggerai i miei pugni, mi sono spiegata?”

Naruto si nascose dietro alla schiena di Itachi, Tsunade metteva paura quando si arrabbiava, mentre gli altri risero per la scena ….

“Mi scusi Hokage …. lei prima stava dicendo che mi stavo sbagliando a riguardo della preparazione di Sakura, potrebbe spiegarmi il perché!”

“Si Shikamaru te lo spiego subito ….. ricordati che il team 7 è allenato da Kakashi e conoscendolo, farà in modo di preparare Sakura per affrontare al meglio l’esame Genin, quindi non preoccupatevi! ….. Mikoto, scusa, ma Fugaku è già tornato?”

“Non ancora, ma credo che ormai stia tornando a casa!”

“Bene ….. ragazzi vi lascio alle vostre chiacchere mentre io vado a dare una mano a Mikoto!”

L’Hokage uscì dal salone mentre i ragazzi, tranne i suoi nipoti, si inchinarono come forma di rispetto.

“Che donna! Mi piacerebbe tanto diventare come lei un giorno!”

“Be’ Ino, sei già sulla buona strada ….. sei bionda come lei!”

“Naruto sei un baka!” tirandogli un pugno sulla testa.

“Ahi, ma che modi! Ti ricordo che oggi compio gli anni! Dovresti avere più rispetto per il festeggiato!”

“Tze ….. rimani comunque un dobe e un baka!”

“Sempre gentile vero teme? Anche se devo ammettere che mi hai sorpreso con Sakura-chan! Non mi sarei mai aspettato un gesto simile da parte tua!”

“Quale gesto? Vogliamo sapere …. dai, dai Naruto non tenerci sulle spine!”

“Calma Kiba adesso vi racconto ….” Il biondo iniziò a raccontare dell’episodio in cui il moro aveva salvato la rosa dalla caduta dell’albero …. Itachi stava ascoltando, lanciando di continuo sguardi di approvazione al fratello …..

“Questa poi! Sasuke, lasciatelo dire, sei stato un grande! Dal tuo gesto, immagino che hai cambiato opinione su di lei, vero?”

“E’ una mia compagna, inoltre Kakashi vuole che diventiamo un team affiatato con lo scopo di aiutarci e proteggerci a vicenda …. anche se chi ha più bisogno di questo è proprio lei! Sono contento dei suoi progressi e mi auguro che continui così …. ci tengo molto a superare l’esame e diventare Genin!”

Sasuke ci teneva molto a superare l’esame per poter continuare la sua scalata e diventare un ninja a tutti gli effetti ….. la sua speranza era riposta in Sakura, l’anello debole del team ma l’unica, che se continuava ad allenarsi con costanza, poteva riuscire a fargli raggiungere il suo scopo.

“Buona sera a tutti, scusate il ritardo!” Fugaku, appena rincasato e salutato la moglie insieme a Tsunade, si era precipitato in salone a salutare gli ospiti mentre teneva in mano un pacco.

“Zio, ma quel pacco? E’ per caso il mio …..”

“Regalo! Indovinato Naruto …. questo è da parte mia e delle tue zie, tieni e aprilo pure!”

Naruto iniziò a scartare, trovando al suo interno una tuta prevalentemente arancione, fatta eccezione per il blu all’altezza delle spalle della felpa. Il biondo, come il resto dei presenti, rimase sorpreso da quel colore così acceso …. Tsunade sorrise e:

“E’ giusto spiegarti una cosa …. l’arancione è il colore tipico del clan Namikaze e dato che sei l’ultimo discendente di questa dinastia e hai iniziato a frequentare l’accademia per diventare un ninja a tutti gli effetti, abbiamo pensato di regalarti lo stesso abbigliamento che usava Minato alla tua età ….. “

“Il blu l’ho fatto aggiungere io …. come sai è il colore tipico degli Uchiha insieme al nero ….. sei parte di noi e ……”

“Grazie zio!” Naruto lo abbracciò con le lacrime agli occhi ….. quel regalo aveva un significato importantissimo per lui perché quei colori, racchiudevano le sue famiglie, quella originale e quella adottiva. In quello stesso istante fece un giuramento a se stesso, in cui si sarebbe impegnato al massimo negli allenamenti per essere il degno erede del clan Namikaze e per rendere fieri di lui la famiglia di Fugaku, sperando di non deludere mai le loro aspettative ……

“Adesso basta piangere …. non si addice vedere un futuro uomo con le lacrime agli occhi! Perché non iniziamo a mangiare? Sai, ho molta fame!”

Naruto si staccò asciugandosi il viso con il braccio:

“Hai ragione zio ….. avanti andiamo tutti quanti a mangiare!” il biondo fece strada ai suoi compagni facendoli accomodare ai proprio posti.

“Itachi, so che non è il momento adatto, ma hai qualche novità in più riguardo alla tua missione?”

“No zia, le nostre informazioni si fermano al primo dispaccio che ho spedito a mio padre …. non abbiamo trovato altro, mi dispiace!”

“Non preoccuparti figliolo …. avete fatto un ottimo lavoro!”

“Ehi voi tre, adesso basta parlare di lavoro …. Capisco la gravità della situazione, ma vorrei ricordarvi che c’è una festa e non mi sembra corretto trascurare il festeggiato e gli invitati per parlare di queste cose, oltretutto segrete, davanti a dei cadetti!”

“Hai ragione Mikoto, scusa, la colpa è mia! Sono stata io ad iniziare facendo delle domande a Itachi, però puoi stare tranquilla, i ragazzi non hanno sentito e non sentiranno niente perché adesso ci concentreremo solo sulla festa di compleanno!”

I quattro adulti raggiunsero il tavolo e i camerieri iniziarono a servire le portate.

La serata si stava svolgendo nel migliore dei modi, tra risate, battute e scherzi …..


Nel settore omega, Sakura stava continuando a tagliare gli assi seguendo le indicazioni e le misure del padre per poterle assemblare il giorno dopo facendone una libreria, mentre lei si sarebbe dedicata al lancio del kunai …. un giorno sarebbe diventata una kunoichi, ma se voleva raggiungere quell’obiettivo doveva allenarsi e impegnarsi al massimo, sperando di riuscire nel suo intento!

 

 

  
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