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Autore: focus_niam    18/05/2014    1 recensioni
Anno 1940
Durante la sanguinosa seconda guerra mondiale, in un ospedale militare nella periferia di Londra, operano giorno e notte il primario di chirurgia Malik Zayn, il dottore tirocinante Horan Niall, e lo psicologo/psichiatra Devine Josh con l'aiuto delle infermiere tra le quali Perrie, Eleanor e Sophia.
Probabilmente Niall pensa che la sua vita sia cambiata molto una volta giunto in questo posto; ma ciò che non può sapere è che cambierà ulteriormente quando un giorno verrà portato in ospedale un soldato semplice del generale inglese Cowell Simon gravemente ferito.
Il suo nome è Liam James Payne.
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Coraggiosamente Niam.
(Louis e Harry con accenni Larry compaiono successivamente!)
Accenni Zerrie
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La storia di come la guerra e la medicina debbano sempre collaborare.
E di come queste due cose completamente opposte possano essere collegate per mezzo di un forte sentimento quale è l'amore.
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1) Avviso! Scene non adatte ai facilmente impressionabili!
2) Uso di termini medici (o per lo meno ho cercato di usarli! XD )
3) Cenni storici (spero siano corretti! XD )
4) Riepilogo personaggi:
Niall!Doctor, Liam!Soldier, Zayn!Surgeon, Louis!(Surprise), Harry!(Surprise), Perrie,Eleanor,Sophia!Nurses, Josh!Psychologist, SimonCowell!General
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Aprile 1940
Pov. esterno:
Entrò Sophia, mandata da Niall per chiamare il dottor Devine, accompagnata appunto da Josh. Sobbalzarono entrambi alla scena che si presentò ai loro occhi: pozzanghere di sangue sparse su tutto il pavimento, Niall immobile come una statua, Zayn che abbracciava stretto Perrie che piangeva disperatamente.
"Che cosa diamine è successo?!?!" disse un Josh preoccupato rivolto a Niall. "Non rompere le scatole Josh. Tornatene dai tuoi mentecatti." rispose adiratamente Zayn.
"Vaffanculo Zayn" disse Josh non cambiando minimamente il tono di voce.
"E’ pallidissimo! Serve altro sangue!" disse Sophia evitando l'ennesima lite mentre tastava il corpo di Liam.
Niall si risvegliò dal suo stato di trance, si strappò il batuffolo di cotone che copriva il buco fatto prima per prelevargli il sangue e fece un cenno alla ragazza.
"Io sono pronto. Sophia, potresti aiutarmi con questa?" disse Naill impugnando la siringa e porgendola alla ragazza.
"NIALL, SEI PAZZO?!" urlò tutto ad un tratto Perrie.
La ragazza sciolse l’abbraccio con Zayn e si alzò in piedi asciugandosi come meglio poteva le lacrime. Aveva gli occhi ancora rossi e gonfi di pianto, ma nessuno aveva mai sentito da parte di lei un tono più autoritario.
"Così ti uccidi!! Non puoi donare altro sangue!"
Anche Zayn si rialzò dalla posizione inginocchiata e mise una mano sulla spalla della ragazza (che era sempre capace di sorprenderlo per tutte la forza interiore che possedeva).
"Ha ragione Perrie. Dottor Horan, glielo proibisco tassativamente" disse con il suo tono severo.
"MA COSI’ I NOSTRI SFORZI SARANNO STATI INUTILI!"
Nessuno aveva mia sentito Niall urlare in quel modo. Tutti i presenti nella sala ne rimasero sbalorditi senza riuscire ad inquadrare bene la situazione. Niall invece si grattò nervosamente i capelli.
"Io sono un medico; e in quanto tale ho giurato di salvare la vita a chiunque lo necessitasse. A maggior ragione se è un nostro soldato ferito in battaglia!" affermò il ragazzo.
Zayn e Perrie non seppero come rispondere e Niall intese quel loro silenzio come accondiscendenza alla sua decisione. Passò quindi con un gesto secco la siringa a Sophia, che era rimasta zitta tutto il tempo osservando incredula il suo comportamento.
Ma prima che lei infilasse l’ago nel braccio di Niall qualcuno nella stanza decise finalmente di muoversi.
Una mano finì sulla spalla di Sophia segnalandole di aspettare.
"Che vuoi Josh?" disse Niall sbuffando. dall'impazienza.
Josh lo guardò non con uno sguardo severo, ma con impassibilità.
"Niall, non ti ho mai visto comportarti così. C’è qualcosa di cui mi vuoi parlare? Hai considerato i rapporti interpersonali di dubbia natura che hai creato con questo paziente? Ti rendi conto che il tuo comportamento rasenta la professionalità del tuo impiego?" disse.
"Josh, non ho capito un accidente di quello che hai detto. Ti ho ripetuto più volte di non usare il tono dello psicologo con me! E spero non vorrai aggiungerti pure te a farmi la paternale" rispose Niall seccato.
"Niall, in pratica ti ho chiesto se sei sicuro di quello che stai facendo" ribatté Josh sapendo come sempre mantenere la calma.
Niall guardò un attimo il ragazzo steso sul lettino e Josh non poté non notare quell'occhiata furtiva.
Il ragazzo biondo abbassò lo sguardo pensieroso e subito dopo gli comparve sul volto un sorriso beffardo.
"Più che mai!" rispose velocemente.
Josh ricambiò con un’espressione comprensiva mentre Niall continuava a fissarlo con quel sorriso furbetto.
"E adesso ti levi per lasciare spazio a Sophia?" aggiunse Niall e Josh si spostò senza fiatare. Con quella atmosfera di umorismo tutti si rilassarono senza più provare a dissuadere Niall inutilmente.
Perrie uscì dalla sala seguita da Josh per andare a prendere uno straccio per pulire il pavimento, e Zayn ricontrollò il corpo di Liam evitando ovviamente di parlare con Niall.
Era piuttosto contrariato perché quello che era solo un tirocinante, non aveva avuto rispetto nei confronti di lui che era il suo superiore.
Zayn ripensò al tuffo al cuore che gli era venuto pochi minuti fa nel vedere Perrie piangere in quel modo, tutta sporca di sangue e così vulnerabile. Si pentì di averla immischiata lui stesso in quella situazione.
Fissò il pallore del ragazzo steso sul lettino e sentì pochi metri più in là Niall sibilare leggermente dal dolore.
Guardò di nuovo con quel soldato sconosciuto.
“Sei fortunato ad aver incontrato il dottor Horan, chiunque tu sia... E’ davvero una brava persona, un dottore premuroso. Ne servirebbero molti altri come lui.  Anche se non mi piace ammetterlo, dato che me la sono sempre cavata benissimo da solo nel mio lavoro, la sua presenza qua è molto preziosa" pensò immaginando che Liam potesse sentire. Zayn sospirò e cominciò a mettere in ordine un po’ di attrezzi sparsi ovunque quando sentì Sophia dire soddisfatta che aveva finito.
"Bene, dammi le sacche di sangue, grazie" disse Zayn allungando la mano.
Niall era rimasto seduto su una sedia tutto il tempo.
"Vede dottor Malik? Non è successo niente di che!" disse sorridendo divertito.
"Sì, sì, va bene dottor Horan, ma ora cerchi di non affaticarsi e non si alzi assolutamente" rispose Zayn roteando gli occhi e infilando l’ago nel braccio di Liam per introdurvi il sangue.
"E chi si alza? Io qui me ne sto comodo comodo!" disse Niall stiracchiandosi.
Sophia rise e prese lo straccio che le passò Perrie appena rientrata nella stanza.
"Come stai Niall?" chiese la ragazza bionda accarezzandogli il braccio e sorridendo mentre Sophia incominciò a strofinare via il sangue secco dal pavimento.
"Bene mamma!" rispose Niall con voce infantile.
Tutti nella sala si concessero una breve risata ma che donò un inaspettato ma tanto desiderato sollievo.
"Sicuro?" aggiunse Perrie.
"Ho solo un lieve capogiro ma non è nulla di che!" rispose Niall strofinandosi una tempia..
"Allora non devi affaticarti e non alzarti assolutamente" disse subito Perrie con tono preoccupato..
Niall scoppiò a ridere.
"Perrie, hai ripetuto le stessa parole che mi ha detto Zayn! Si vede proprio che siete fatti l’uno per l’altra!" disse tra le risate.
Zayn spalancò gli occhi, Perrie arrossì violentemente e Sophia soffocò una risata.
Ovviamente Niall l’aveva detta apposta, quella frase; dopo la scena di prima aveva realizzato che doveva obbligatoriamente trovare un modo per farli mettere insieme, quei due.
"Niall, sei idiota?! Cosa dici!" disse Zayn che era anche lui arrossito ma, per sua fortuna, si notava a malapena.
"Uops! Scusate!" rispose Niall lanciando un occhiolino a Sophia che ormai aveva capito che ci fosse qualche sentimento nascosto tra il dottor Malik e l’infermiera Edwards.
Si appuntò mentalmente di chiedere assolutamente conferma a Perrie stessa non appena avessero avuto un momento libero.
Ma mentre pensava a ciò notò che Niall non solo chiuse un occhio per ammiccare a lei, ma serrò pesantemente anche l’altro. E vide soltanto il corpo del ragazzo perdere l’equilibrio e cadere di lato quando urlò: "PERRIE!!!"
I riflessi pronti della ragazza le permisero di girarsi verso Niall e afferrarlo appena in tempo prima che cascasse dalla sedia avendo perso conoscenza.
 

[Flashback]
Maggio 1934
Pov. Niall:
Avevo gettato la busta aperta sul letto.
La lettera al suo interno la stavo invece stringendo tra le mani.
Come lo avrei detto ai miei? Cosa avrebbero pensato?
Sospirai e lessi ancora una volta la prima parola della prima frase: “Complimenti”.
Quella unica parola aveva potuto cambiare tutta la mia vita; anche la vita di tutte le altre persone che stavano intorno a me.
Sentii bussare.
"Avanti" dissi debolmente.
Comparve il viso sorridente di mia mamma.
"Ciao tesoro, è meglio se scendi!" disse eccitata.
"Cosa succede?" chiesi alzando un sopracciglio.
"Scoprilo da solo!" mi rispose con lo stesso tono di prima.
Mi alzai gettando la lettera sul letto là dove era la busta.
"Cosa leggevi?" mi chiese notando il mio gesto.
"Niente di… importante. Piuttosto, cosa succede?" ripetei cambiando subito discorso.
"Oh Niall tesoro, non ti piacciono le sorprese?"
Oggi ne avevo avute già abbastanza. Sorrisi in ogni caso e seguii mia mamma.
"Su caro, vai in soggiorno!" dissi mettendo gentilmente una mano sulla mia spalla.
Mi precipitai in fretta, ormai abbastanza incuriosito.
Feci un passo dentro al grande soggiorno e la scena che si presentò davanti ai miei occhi mi lasciò senza parole.
Mio padre stava abbracciando mio fratello Greg! Mio padre non aveva mai abbracciato nessuno!
Era di spalle e quindi il viso di mio fratello sbucava dal suo collo.
Vedendomi mi sorrise e sollevò le sopracciglia intendendo che pure lui era abbastanza sbalordito della reazione di nostro padre. Mi lasciai sfuggire una risatina.
Mio padre se ne accorse e sciolse l’abbraccio; si girò verso di me tutto sorridente.
"Niall! Sei qua! Tuo fratello ha ottime notizie!" disse entusiasta quasi come un bambino.
Quelle che aveva agli occhi erano lacrime?! Surreale!
"Quali notizie?" chiesi dubbioso.
"Tuo fratello si è arruolato nell'esercito!" disse tirando una pacca sulla schiena di mio fratello.
"PAPA’, glielo dovevo dire io!" intervenne subito Greg.
Ci rimasi di sasso con la bocca spalancata. Quella non era una brutta notizia, era una pessima notizia.
Corsi immediatamente via e scappai in camera mia sbattendo la porta. Forse mia mamma provò a dire qualcosa per fermarmi ma evidentemente non ci riuscì.
Mi sedetti sul pavimento con la schiena contro l’armadio e mi misi la testa tra le mani.
Perché? Cos'era questa fissa nella nostra famiglia?
Sentii bussare leggermente alla porta.
"Avanti…" dissi ancora più debolmente di prima.
Comparve di nuovo il viso di mio fratello.
"Ehilà fratellino!" disse sorridendo cordialmente.
"Ehilà..." Dissi asciugandomi una piccola lacrima che non volevo assolutamente mostrare.
Mio fratello entrò e richiuse la porta. Mi guardò ancora sorridendo e incrociò le braccia.
"Hai visto prima nostro padre che mi abbracciava?? Era, come dire…" Si tamburellò il mento.
"Surreale!" intervenni io.
Scoppiammo a ridere e lui si sedette sul pavimento accanto a me.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto finché io non girai la testa verso di lui.
"Beh, complimenti" dissi con un tono assolutamente neutro.
"Dai Niall, non fare così" rispose con tono piuttosto contrariato..
"Così come?" sbottai piuttosto rudemente e mii alzai di scatto per sedermi sul letto.
"Lo sai cosa intendo" mi rispose mio fratello e rimanemmo un minuto in silenzio.
"Niall, non mi succederà niente!" aggiunse lentamente.
"E’ quello che aveva detto anche lui!" urlai quasi a squarciagola e poi nascosi il viso tra le mani perché non riuscivo più a trattenere le lacrime.
Nostro zio. Non dimenticherò mai quel giorno in cui arrivò a casa nostra quella dannata bandiera, quella dannata medaglia e tutto il resto.
“Caduto in guerra con onore”… Che stronzata.
Lui era il padre che non avevo mai avuto; quello che mi aveva insegnato a giocare a rugby, a scacchi, quello che mi portava un sacco di meravigliosi libri di Jules Verne da leggere, quello che ogni giorno mi ripeteva di inseguire i miei sogni e tutte quelle boiate che io invece avevo ascoltato fino a iscrivermi appunto a medicina. Come cavolo avrei dovuto sentirmi quando quella dannata guerra, che si accingeva a riniziare dopo anni di tregua, l’aveva portato via per sempre???
“Il mio nipotino preferito non si deve assolutamente preoccupare per lo zietto; tornerò presto e questa volta ti insegnerò a giocare a bridge!”
“Cos'è il bridge zio?”
“Ah! E’ un gioco di carte Nialler! Molto rilassante! Però non ti rivelo nient’altro! Dovrai aspettare!”
“Quanto zio?”
“Non saprei di preciso, però ti assicuro che sarà molto pr…”
“Quindi quando torni mi insegnerai il bridge?”
“Promesso, campione!”
Io non avevo mai imparato il bridge e non mai avrei mai voluto impararlo. L’unica persona a cui avrei permesso di insegnarmelo sarebbe stato solo mio zio che tuttavia, guarda caso, non sarebbe mai più tornato.
Lui e la fissa all'interno della mia famiglia di diventare soldati. Perché?
"Niall, tutto a posto?" disse Greg dopo aver aspettato un po'.
Scossi la testa risvegliandomi dai miei pensieri.
"Stavi pensando allo zio?" chiese.
Annuii leggermente.
"Scusa Greg, ho reagito in modo orribile" risposi guardandolo negli occhi.
"Non devi fartene una colpa e…"
"E’ sempre stato il tuo sogno servire la patria, quindi io non mi opporrò" dissi velocemente interrompendolo..
Mi guardò sorridendo debolmente e si alzò anche lui da terra per abbracciarmi. Tentai goffamente di ricambiare ma era complicato perché lui era in piedi e io seduto sul letto.
"Ti ringrazio Niall. Ti prego non stare in pensiero per me!" mi disse in un orecchio.
"Però scrivimi!" dissi piegando le labbra in un sorriso furbetto sapendo ciò che stava per rispondermi.
Sciolse l’abbraccio e mi guardò accigliato.
"Io odio scrivere!" disse Greg con un tono ironicamente serio.
"E’ per questo che ti obbligo a farlo!" ribattei io prontamente.
Scoppiammo di nuovo a ridere finché Greg non ritornò veramente serio.
"Parto stasera…" disse sospirando.
"COSA? Così presto??" mi lamentai io sorpreso.
"Eh, già" disse sospirando di nuovo.
"Oh cavoli! Allora ci dobbiamo salutare per bene!" proposi io alzandomi di botto in piedi.
Greg guardò fuori dalla finestra dubbioso.
"Ho un’idea!" disse sollevando entrambe le sopracciglia e alzando un dito come se avesse avuto un’intuizione geniale.
"Spara" dissi incuriosito ributtandomi a sedere sul letto..
"Perché non evitiamo qualunque addio così quando torno sembrerà che non sia successo nulla?" disse con tono speranzoso.
"E’ insensato!" rispsoi subito io pensandolo veramente.
"Dai fratellino! Io non sopporto le scene strappalacrime!" mi disse con un'espressione a metà tra il supplichevole e il divertito.
Ci pensai un po' su poi mi arresi. "Va beeene…" dissi guardandolo con gli occhi stretti a due fessure.
Greg si incamminò verso la porta.
"Allora-ci-si-vede-domani-Greg!" dissi modulando la voce in modo buffo e gli feci l’occhiolino.
"Certo-Niall-ci-si-vede-domani!" rispose usando lo stesso tono scherzoso.
"Sono contento che tu abbia realizzato i tuoi sogni" dissi improvvisamente mentre apriva la porta per uscire.
Si girò per sorridermi a trentadue denti.
"Grazie! Spero che un giorno ci riuscirai anche tu!" disse prima di uscire dalla stanza.
Sospirai. Questa sua ultima frase mi aveva fatto rendere conto che non gli avevo detto una cosa importante, ma non mi veniva bene in mente cosa fosse.
Mi resi conto che ero seduto sul letto ma contemporaneamente su qualcos'altro di scomodo. Come un pezzo di carta… Oddio!
"GREG!!!!" urlai con tutta l’aria all'interno dei miei polmoni.
Sentii dei passi veloci precipitarsi verso la mia camera.
"Che c’è Niall? Hai un’altra frase da addio da dirmi?" disse per niente preoccupato; era abituato ai miei scleri e quindi sorrideva.
"Sono entrato nella facoltà di medicina" dissi tutto d'un fiato.
[Fine flashback]


Aprile 1940
Pov. esterno:
"Si è risvegliato, dottor Devine!" disse alzando la voce Eleanor.
Niall aprì lentamente gli occhi e si ritrovò disteso su un letto dell’ospedale.
"Che mi successo?" chiese confuso mentre Eleanor lo fissava sorridente.
"Eri svenuto dopo il prelievo di sangue; per fortuna che ti sei risvegliato!" disse mettendosi una mano sul petto.
Niall mugugnò per il mal di testa.
"Che succede dottor Horan? Sente dolori alla testa?" chiese Eleanor con un tono nuovamente preoccupato.
"Non è niente Eleanor, sto bene!" rispose velocemente Niall rassicurando poco la ragazza.
"Ma se era incosciente pochi secondi fa per tutto il sangue che ha donato!" insistette Eleanor.
“Il sangue!” pensò Niall improvvisamente e gli venne spontanea una domanda.
"Come sta Liam???" disse in fretta e furia.
"Chi è Liam?" chiese Eleanor aggrottando la fronte.
"Come chi è? E’ il ragazzo che stavamo curando!" ribattè Niall piuttosto incredulo.
Si sentì una voce maschile comparire dietro a Eleanor.
"LIAM sta bene, Niall."
"Ehm... Ehilà Josh!" disse Niall mentre le sue guance arrossivano senza un preciso motivo.
Eleanor si fece da parte per permettere ai due dottori di parlare.
"Dove è finita la regola di Zayn per la quale non bisogna chiamare i pazienti appena arrivati per nome?" chise come sempre tranquillamente Josh e Niall roteò gli occhi.
"Senti Josh, non romp…"
"NIALL, io e te adesso dobbiamo parlare un po’ a proposito del rapporto tra TE e questo tale LIAM" lo interruppe Josh alzando per la prima volta la voce.





NOTA DELL’AUTORE
Ciao a tutti! :)
Porca paletta se è lungo ‘sto capitolo! Mi sono lasciato un po’ andare! Ahah! XD
Mi piace l’idea del flashback! Sembra l’impostazione di un episodio di Lost! Chi avesse visto questa serie tv capirebbe! Ahahah! ;)
Il titolo non l’ho modificato perché andava molto bene così! Come c’è scritto è del 1952 e di Melvin Frank! Non ho visto nemmeno questo! Sarebbe fortissimo se qualche lettore l’avesse visto e me lo raccontasse! Ahah! ;D
Devo ammettere che Josh sta ottenendo un ruolo considerevole all'interno della trama… Vedrete gli sviluppi!
Ne sono consapevole che non sono ancora apparsi Harry e Louis! Scusate! Ahahah! Ma il fatto è che ho già perfettamente in mente la loro parte e bisognerà aspettare ancora 3-4 (o forse anche di più) capitoli!
Per fortuna che ho da poco studiato l’apparato circolatorio perciò ho scritto che è l’arteria quella che, se per caso fosse lesa, spruzzerebbe il sangue dappertutto essendo sotto pressione! Altrimenti avrei scritto “vena” cannando alla grande! XD (Questo discorso è riferito al capitolo precedente! Mi sono dimenticato di dirlo prima! Ahah!)
Zerrie sempre più in vista? Eh già!
La vera e propria Niam dovrebbe iniziare non nel prossimo capitolo ma in quello dopo… Credo! ;)
Vabbè! La smetto di parlare!
Spero che il capitolo o la storia in generale vi stia piacendo e mi interesserebbe un sacco sapere cosa ne pensate!
Ringrazio tutti i lettori e lettrici vari! ;)
Ciauuu! :)
  
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