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Autore: A Modern Witness    18/05/2014    3 recensioni
- Avanti, perché stai mangiando i miei biscotti? Che c’è? – La conosceva troppo bene, per non sapere che lei si dava ai cibi che lui riteneva salutari (mentre per i resto del genero umano erano immangiabili) solo quando c’erano problemi nell’aria.
Audrey si morse una guancia – Niente .-
Mancava ‘solite cose’ e allora il cantante le avrebbe potuto credere. Forse.
- Hai le pantofole addosso – Le fece notare, indicandole – Tu non fai mai le scale con le pantofole, se non quando hai altro per la testa .-
Maledetto.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i fatti narrati non sono reali ma pura invenzione, i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.



Epilogo
 
Scatto n. 1
 
“Audrey era ed è la mia migliore amica, prima di tutto.”
 
Terry era inginocchiato davanti a loro, mentre sistemava la macchina fotografica.
Lo sfondo bianco del set, risaltava il divano vittoriano marrone in pelle, dove vi era distesa Audrey. Indossava una semplice maglietta bianca, con leggero scollo a V e dei jeans scuri ad avvolgerle le gambe, piegate e leggermente divaricate, per permettere a Jared a sistemarsi fra esse. Lui vestito con un paio di jeans chiari e una maglietta nera, anch’essa con lo scollo a V.
I boccoli scuri di lei erano sparsi sul divano, mentre i capelli lunghi del cantante ondeggiavano sospesi, con solo due ciocche sistemate dietro le orecchie, in modo da lasciare visibile il profilo.
Le  braccia di Audrey, sorreggevano quelle di Jared, allacciate tra di loro , mentre loro si sorridevano complici.
 

Scatto n.2
 
“Lei è… un’ottima amante.”
 
Il set era cambiato, c’erano solo Jared e Audrey in piedi. Lei di spalle, mentre il cantante osservava l’obbiettivo.
Entrambi sono con l’intimo.
Pizzo nero per Audrey e dei semplici boxer del medesimo colore per Jared.
I cantante tenevano una mano sul gancetto dei reggiseno nero di lei, mentre  la ragazza gli baciava una spalla nuda, proprio sopra il tatuaggio sulla clavicola.
 
“Quando quella mattina ho caricato la foto su Twitter… beh, è andata nel panico, non si staccava più dal telefono!”
“Non sono andata nel panico, semplicemente avevo persino paura di mettere un piedi fori di casa. Ma poi mi ha detto di essere educata con gli Echelon e i fotografi,
salutare sempre… è stato un po’ più semplice così.”

 

Scatto n.3
 
“ Il primo viaggio? L’ho portata a Parigi. Mi aveva fatto giurare di non portarcela, ma l’ho imbottita di morfina o qualche sedativo per cavalli e le ho fatta prendere quell’aereo.
Alla fine però non ha cambiato idea, mi sono sorbito una settimana di prediche. Odia quella città, quando io l’adoro, peggio per lei.”
 
Sullo sfondo bianco risaltavano due semplici sedie nere.
Jared fu il primo ad accomodarsi.
Lo smoking nero era tradito dagli anfibi slacciati ai piedi e dalla mancanza di cravatta o papillon. La camicia candida era chiusa fino al penultimo bottone.
Le gambe accavallate, per permettergli di tenere Artemis in equilibrio.
I capelli lunghi erano morbidamente abbandonati sulle spalle e l’espressione completamente concentrata sulle propria mano, che delicatamente bloccava le corde dello strumento.
 
 

Scatto n.4
 
“Non lo ammetterà mai, ma ogni tanto gli capita, forse inconsciamente, di curiosare qua e la per il web per sentire cosa dicono di me e
quando legge commenti come ‘ha un bel culo’, ‘che fisico’ o ‘che bel sorriso’, ovunque io sia, mi trovoa e mi si attacca addosso dicendomi,
‘ Sei troppo brutta per stare con chiunque altro, il mio è stato un atto di benevolenza, ricordatelo’. ”

 
Jared non c’era più, ma la seconda sedia era occupata da Audrey.
La gonna ampia dell’abito bianco, copriva anche la sedia accanto.
Lei vestiva con bellissimo abito da sposa. Il busto avvolto da una corpetto in pizzo, mentre le spalle e le braccia erano accarezzate da una leggerissima stoffa trasparente.
Anche lei seduta con le gambe accavallate, per mostrare le parigine rosse che indossava.
Sulle gambe aveva appoggiato un blocco da disegno e tra le mani un matita, per tracciare uno dei suoi costumi. Il volto concentrato su quello che stava disegnando, mentre con la ma no libera si teneva il mento.
 

Scatto n.5
 
“Dopo mia madre e mia fratello, è l’unica che conosce i miei punti deboli. Ha la possibilità di distruggermi,
quando vuole… per questo me la tengo stretta.”

 
Jared è leggero, ma non è così impossibile acchiapparlo. La sua  fiducia è come un tesoro, va custodito con cura, tanta,
ed è facile farlo… è difficile svincolarsi da lui. Quasi impossibile.”

 
 
Entrambe le sedie erano occupate.
Jared e Audrey, uno accanto all’altra con i gli abiti del matrimonio.
Ora, però era la ragazza a tenere Artemis in grembo.
La mano destra appoggiata sulla cassa dello strumento, accarezzata da quella di Jared,
La sinistra, invece, era sistemata sulle corde della chitarra, premendo un accordo che la ragazza non conosceva, aveva semplicemente aveva lasciato che fosse la mano di Jared a guidarla.
Un dettaglio accomunava la due mani.
Le fedi dorate, che impegnavano le mani di entrambi.
 
Era stata un cerimonia privata, all’insaputa di tutti, anche per gli Echelon quel servizio fotografico era stata un sorpresa. Si era sposati il giorno prima di presenziare sul set di Terry.
 
 
 - Adesso puoi farlo… -
Concesse Audrey, una volta cambiati.
Jared agguantò l’Iphon da sopra il tavolino.
- Sei stata crudele. –
Disse mentre le afferrava la mano sinistra e glie la faceva chiudere a pugno. Lui fece lo stesso l’avvicinò a quella della moglie.
- Esagerato, non aveva senso caricare delle foto delle fedi su Twitter, se non volevamo che nessuno sapesse del matrimonio. -
Gli palesò Audrey, mentre lui sembrava nemmeno ascoltarla mentre caricava la foto.
- Fatto, adesso lo sanno… - Annunciò, guardandola.
Erano passati anni da quando quella mattina era scesi, battibeccando come sempre, ma con un nuovo luccichio negli occhi.
Adesso erano marito e moglie.
Jared aveva un Oscar in cucina e Audrey era diventa co-propietaria dall’Atelier Miller.
Una cosa li accomunava: Giselle Iris Leto, boccoli neri carbone e occhi azzurro cielo.


 
.THE END.
 
Nda:
Se non lo postavo adesso so che si avrei messo un casino di tempo a farlo...
Fine anche a questa storia, che era nata senza tante pretese... che però mi vede soddisfatta, mi è piaciuto scriverla e leggere le recensioni di Piratessa93 e MartyRudolf, grazie mille ragazze.

Spero non vi lascia l'amore in bocca questo finale, ho cercato di tenerlo in linea con l'atmosfera "scherzosa" che volevo creare nella storia. Forse è scontanto terminare con un matrimonio e una bambina, quindi Jared inserto all'interno di famiglia, ma l'idea di tutta la storia è sempre stata incarnare in Audrey, e di conseguenza nel rapporto d'amicizia tra i due, quella normalità che un vita da "star" tende a sottomettere. Perciò dato che tutti mettono su famiglia e si sposano, ho voluto aggrare anche Jared nella cerchia xD
Anzi, spero non sia troppo confuso...dato che il tempo di questo servizio fotografio è indefinito, e forse la struttura del capitolo è un pò confusonaria :D 

Per chiudere, ringranzio tutte coloro che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite... se vi da farmi sapere cosa ne pensate adesso che è finita, anche per criticare, non esitate!

Grazie ancora a tutte,
Blume.
 
p.s.:Questo è l'abito di Audrey ---> Link.
 
  
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