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Autore: taRtRuGa    30/07/2008    0 recensioni
Druella, Bellatrix, Andromeda e il piccolo Lucius erano già entrati nella saletta da tea e Nikena stava chiudendo la porta, quando Narcissa si agitò tra le braccia del padre ripetendo più volte “Giù”.
Appena toccato terra, corse verso Nikena, entrando nella saletta sotto lo sguardo stupito dei genitori.
Sono ben accette le recensioni ^-^!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Orchidea

 

Orchidea.

 

 

“Ora mi spieghi che ti è preso?” sbottò Narcissa.

“Me ne sono innamorata.”

 

Cosa stai dicendo?” pronunciò lapidaria Narcissa, scandendo bene ogni parola.

Camille era rossa in volto.

“So che potrebbe essere strano; ho sentito dire che Matthew non gode di particolare stima fra…” Si interruppe improvvisamente trattenendo il respiro, mentre le sue gote si colorarono ancor più di rosso, cosa alquanto insolita, dal momento che avevano già preso quella tonalità a seguito della breve ma intensa corsa e del vento freddo che riempiva le strade di Diagon Alley.

“Narcissa Black!” strillò indignata, “Come hai potuto insinuare una cosa simile! Io di certo non mi riferivo a L-” si interruppe di nuovo a causa di alcuni passanti incuriositi dalla scenetta.

Camille, che non voleva apparire una strillante megera delle vie di Nocturne Alley, si appiattì al muro.

Quando riprese la sua voce era udibile solo da Narcissa, che avvicinato il capo a Camille sentì indistintamente i suoi sibili furiosi. “Non mi riferivo, di certo, a Lucius Malfoy, se è questo ciò che hai pensato. Le mie parole erano riferite ad un’altra persona.

Schioccò piano la lingua, per poi riprendere.

“Se avessi prestato attenzione alle mie parole, la sera del Ballo, adesso sapresti che il mio imbarazzo, questa folle corsa e le mie parole erano tutte incentrate su Matthew”.

Questo nome venne pronunciato appena, mentre il colorito rossastro di Camille dilagava sul suo volto.

Narcissa sostenne per un attimo lo sguardo carico d’emozioni contrastanti di Camille: indignazione e rabbia, per la mancata fiducia da parte di Narcissa; risentimento, poiché la stessa non le aveva prestato molta attenzione la sera del Ballo – cosa che non le accadeva spesso, poiché circondata da persone che pendevano dalle sue labbra solo per ricavarne qualcosa in cambio – e infine imbarazzo per ciò che aveva detto.

Ma quell’attimo d’attesa venne interrotto dalla gioiosa risata di Narcissa.

“Adesso cosa ti prende?” sbottò Camille.

“La tua pronuncia!” le rispose tra le risa.

“Cos’avrà mai di così strano!” incrociò le braccia, a quelle parole.

“Ho solo detto” la sua voce divenne un sussurro “Matthew!”

Trattenendo le risate, Narcissa ripeté il nome sussurrato dall’altra “Tu dici Matieù; così rendi il suo nome francese… E buffo!”.

“Oh” sospirò affranta.

“Non penso gli spiacerà, comunque.”

“Odia le francesine, a quanto ne so”.

Ma tu non sei una francesina!”

Camille stava per rispondere, quando vide passare Lucius e Matthew.

Erano parecchio arrabbiati mentre attraversavano le strade di Diagon Alley; qualunque cosa fosse successa, era sicuramente legata all’assenza di Wulrich Nott.

Purtroppo, però, i due imboccarono la loro strada e, memore della corsa fatta in precedenza, si voltò verso Camille per intimarle di non riprovarci, ma ormai Camille l’aveva già agguantata e stava nuovamente per scappare, quando Narcissa, non aspettandosi una così immediata reazione, mise un piede in fallo e cadde.

Lanciò uno sguardo d’odio a Camille, poiché era sicura che l’avesse messa in cattiva luce nei confronti di Lucius.

Si sentì quasi umiliata, notando i passanti voltarsi a guardarla, mentre lei, a terra in un mare di stoffa, si massaggiava la caviglia sperando di poter lenire il dolore.

“Narcissa te ne prego, stanno arrivando, rialzati!” chiese a voce bassa, ma Narcissa la ignorò.

“Oh, andiamo cosa sarà mai! Puoi sempre camminare con l’altro piede…” piagnucolò.

Se non fosse stata lei la protagonista di quella assurda scenetta, si sarebbe volentieri fatta una risata; invece rispose: “Smettila di fare la sciocca Camille! Non è scappando che si risolvono i problemi! E ora dammi una mano!”

Il suo tono non ammetteva repliche.

Camille sconsolata si chiese cosa potesse fare.

Ma non ci fu neanche il tempo di guardarsi intorno che una mano le si poggiò su un braccio, comprensiva.

“Non preoccuparti. Penseremo noi alla tua amica”, le disse una voce calma e profonda.

Si voltò e vide Matthew J. Parkinson che la osservava divertito.

“Oh, grazie”.

Tornò a guardare Narcissa e fu lieta di vedere che la caviglia dell’amica era appena stata fasciata dall’incantesimo Ferula, pronunciato da Lucius Malfoy, chino su di lei.

“Sarà meglio riaccompagnarti a casa, così potranno medicarti in modo migliore”, disse Lucius.

“Purtroppo non ho competenze in campo MediMagico, mi spiace”.

Il tono gentile con cui pronunciò quelle parole, fece sciogliere il cuore di Narcissa.

Lucius, intanto, la prese in braccio, per evitare che sforzasse la caviglia.

“Mi chiedo perché voi donne costringiate i vostri piedi in una morsa letale quale i tacchi”, fu il commento divertito di Matthew.

“Per piacere” ribatté Camille, sorridendo nervosamente.

Lucius, però, li interruppe “Non importa cosa indossiate, l’importante è che non facciate una brutta fine. Ad ogni modo, permetteteci di accompagnarvi ovunque stiate andando. Mi pare aveste una certa urgenza”.

“Dovreste chiedere a Camille, signor Malfoy”, rispose Narcissa.

Signor Malfoy?” Lucius rise divertito. “La imploro, signorina Black, mi chiami per nome, in fondo non sono poi così vecchio!”

Narcissa arrossì di colpo, “Ma certo, come vuole, Lucius”.

“Mi raccomando, non dimentichi il tu per strada!”

“Chiedo scusa… Ma certo, come vuoi, Lucius”.

“Bene. Dal momento che Narcissa ha la sua caviglia offesa, sarà meglio che tu” disse rivolto a Matthew, “accompagni per le strade di Diagon Alley la signorina Màthis. Non vorrei che subisse qualche danno anche lei”

Ma no! Non ne ho bisogno! Davvero…” Il colorito di Camille fu prima pallido, per poi divenire rosso dall’imbarazzo.

Sapeva che non sarebbe stato affatto semplice trascorrere la giornata con lui.

Un esempio erano stati gli sguardi carichi d’imbarazzo da parte dei due, dopo che Lucius li aveva interrotti.

“Intanto io accompagno Narcissa a casa. Sarà meglio non prendere alla leggera cose del genere. Non si scherza con la salute” ghignò Lucius verso Matthew.

“Già. Sarà meglio andare. Spero si rimetta presto, in salute, Narcissa. Buona giornata!”

Cordiale Matthew, porse il braccio a Camille, mentre pronunciava quelle parole.

Ed ora, signorina Camille, mi permette di scortarla?”.

Camille, vincendo l’imbarazzo, poggiò la mano sul suo avambraccio “Ma certo!” poi aggiunse sorridendo, rivolta a Narcissa: “Verrò a trovarti presto”

“Ci conto” quella promessa valeva più di mille parole; significava infatti che le avrebbe raccontato ogni cosa, quando le avrebbe fatto visita.

Narcissa li osservò mentre si allontanavano.

Formavano davvero una bella coppia.

“Narcissa, si tenga a me. Ci smaterializziamo”.

“Certo”, Narcissa chiuse gli occhi, stringendo il mantello di Lucius e inspirando forte.

Quando li riaprì si ritrovò al centro di un grande salone, riccamente decorato dal prezioso mobilio.

Sulle pareti vi erano numerosi quadri disposti secondo un’unica tematica che si riproponeva nelle diverse opere.

Tutto in quel salone richiamava, però, il colore dell’oro.

Dalle cornici, finemente lavorate, ai preziosi divanetti con intarsi dorati e ai bassi tavolini dal legno brillante.

Nulla sembrava di troppo, in quella stanza.

Narcissa rimase estasiata da tanta raffinatezza e tanta bellezza, ma non dimenticò di essere fra le braccia di Lucius, perciò si rivolse a lui chiedendo: “Siamo a Malfoy Manor?”

“Esattamente. Da qui si arriva facilmente alle mie stanze. Siamo diretti lì, così potrai stenderti.”

Narcissa arrossì e chinò il capo, sospirando.

 Nulla andava mai come doveva.

 

 

***

 

 

Eccomi ancora una volta qui.

Chiedo perdono a chi seguiva questa fanfiction.

Purtroppo problemi familiari mi hanno portata a tralasciare sia questa fanfiction che la scrittura in generale.

Vi chiedo solo di perdonare il grande ritardo con il quale pubblico questo capitolo.

E di perdonare la mia assenza.

Nonostante siano di molto tempo fa, ringrazio per le recensioni:

muppello Mi fa sempre piacere ricevere le tue recensioni ^-^ Grazie davvero per i tuoi complimenti.

monipotty Come si è visto, Camille non è innamorata di Lucius XP sono stata un po’ cattiva nel capitolo precedente, per avervi fatto credere una cosa simile.

Ice Woman Grazie mille, sono davvero felice per i tuoi complimenti ^-^

 

Sarò ripetitiva, ma ancora grazie a chi ha aggiunto questa storia fra i preferiti, ovvero:

ale_theangel
angelle
hitomi
joey_ms_86
lilyblack
puccalove90
Selvy
TheDarkLight
tom13

 

Sperando di partire il più tardi possibile per le vacanze, vi saluto!

Al prossimo capitolo!

 

.taRtRuGa.

 

 

 

 

 

 

  
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