-Mmmh…-
-Di solito sono io quella di poche parole…-
-Sto pensando alla mia piccolina, Robin…-
Lo guardò di sottecchi, scuotendo la testa divertita dall’atteggiamento protettivo del cyborg nei confronti della nave che aveva progettato e costruito con tanto amore.
-Sei preoccupato?-
-Già…- disse tirando su con il naso -So che due anni passano in fretta e so che qui ai Promontori con il fratello scheletro sarà al sicuro ma… ma… l’idea di lasciarla di… di n-nuovo… i-i-i-io non s-so se ce la f-faccio…- riuscì a terminare la frase prima di scoppiare in un pianto a dirotto. L’archeologa gli porse un fazzoletto.
-G-grazie… sniff… e comunque non s-sto piangendo…-
Rimasero in silenzio per un po’ prima che Robin si decidesse a chiedergli ciò che, da qualche tempo ormai, rimuginava nella sua testa.
-Senti, Franky… Cosa pensi di fare in questi due anni?-
Franky voltò il viso verso di lei.
- Beh…- si fermò per soffiarsi sonoramente il naso -…mi piacerebbe tornare a Water 7… Vedere come sta AsinIceburg!- ghignò divertito il cyborg.
-Mmhm… e… ti piacerebbe avere compagnia?-
-Che vuoi dire?- chiese aggrottando le sopracciglia.
Si voltò a guardarlo, sorridendo enigmatica come sempre.
-Beh ecco… io non ho un posto dove andare… però so con chi mi piacerebbe trascorrere i prossimi due anni…-
Franky sollevò gli occhiali da sole, prendendoli tra due dita, per osservarla meglio. I suoi occhi erano così azzurri, belli e profondi. Si sentì invadere da un piacevole calore.
-Sai…- le sussurrò piano -… sarebbe davvero Super…-