Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: ValHerm    19/05/2014    3 recensioni
Da quando era arrivata Ai, Conan sembrava aver trovato uno spirito affine al suo. Non era solo capace di tenergli testa a scuola, ma di punzecchiarlo, di farlo ridere, di farlo restare invece di scappare via. Al massimo si davano alla fuga insieme.
- Che coppia strana, quei due - commenta Sonoko. - Però insieme forse hanno un po’ di senso in più di quando sono da soli. Sembrano due quarantenni nel corpo di due mocciosetti - ridacchia.
“Conan è speciale. La quarantenne è lei, con tutto il trucco che si mette.”
Shinichi avrebbe detto così, si ritrova a pensare, sorridendo.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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5. Jodie

 

 

< < Secondo me lei ha qualcosa che io all’epoca non avevo,
è questa la differenza tra noi. > >
< < cioè? > >
< < una passione che può essere molto pericolosa
e portare con sé sciagura e disastri.
Ma che sa anche infondere il coraggio per andare avanti. > >
Jodie, ep. 378

 

 

Continua a pensare all’accaduto di pochi giorni prima. Quella donna dall’aspetto inconfondibile le è sfuggita ancora. Sono vent’anni che la cerca, guidata da una frase piena di mistero e di veleno.

Only a secret makes a woman woman.

Un senso di impotenza invade la donna dagli occhi azzurri, mentre ripensa a quello sguardo di ghiaccio posato su di lei. Stringe con un pugno la coperta del letto d’ospedale, perché ancora non capisce. Perché Vermouth voleva uccidere una bambina? L’aveva chiamata Sherry, ma il suo nome era Ai Haibara. Per quanto ci riflettesse su, non riusciva a trovare il collegamento tra le due. Shuichi sembrava saperne più di lei, ma lo conosceva a tal punto da sapere che non le avrebbe rivelato nulla. In ogni caso era stata sorpresa di vedere come il cool boy fosse riuscito ad ingannare la pluriomicida. Sarebbe stato disposto a sacrificarsi per proteggere quella bambina che lei chiamava Sherry. Aveva letto la paura nei suoi occhi quando la piccola Ai era avanzata verso di loro, e non aveva avuto modo di sentire che invece lei era pronta a morire per proteggere i suoi cari.

Jodie alza lo sguardo verso il sole che tramonta. Quella bambina le ricorda molto sé stessa, ferma nella sua determinazione anche da piccola. Deve avere senz’altro delle informazioni che Vermouth reputa pericolose, anche se forse lei ne ignora il peso. Inoltre, la sua forte somiglianza con la figura della foto segnata dalla criminale ancora non si spiega. Forse era la figlia di una donna che aveva dato del filo da torcere alla bella Chris, o forse qualcuno si stava prendendo gioco di lei.

Il viso di quella donna immutato negli anni resta il mistero più grande. L’FBI aveva provato di tutto: test del dna incluso. Non solo la madre Sharon e la figlia Chris erano risultate la stessa persona, ma per lei lo scorrere del tempo sembrava essersi fermato. La mela d’oro era diventata la mela marcia.

Forse aveva venduto l’anima al diavolo.

Jodie non aveva mai creduto in quel tipo di cose, ma alla luce dei fatti niente le sembrava più inverosimile. In ogni caso aveva offerto la sua protezione ad Ai. Sperava di salvarla da Vermouth, e al tempo stesso di svelare il suo mistero. Col programma testimoni l’avrebbe tenuta al sicuro, lontana da lì e da qualsiasi tipo di rintracciamento criminale. Sapeva che la sua partita contro la donna dagli occhi di ghiaccio non si sarebbe conclusa tanto presto.

Alla fine, ne sarebbe uscita soltanto una.

Il volto del cool boy le viene in mente all’improvviso. Segnato come cool guy, anche lui era un bersaglio di Chris ed il suo complice suicida. Un altro tassello mancante di un puzzle troppo complesso ed articolato. Il piccolo Conan possedeva un’intelligenza più sviluppata di un normale bambino, ma possibile che Vermouth l’avesse definito ragazzo solo per questo? Di nuovo il tempo ed il suo trascorrere sembravano differenti nel suo mondo. Non era stato da lei nemmeno rilasciarlo senza ucciderlo.

Forse il piccolo detective sarebbe stato la chiave per risolvere il mistero di Chris Vineyard.

Pronto a proteggere la piccola Ai con la sua stessa vita, sarebbe stato anche capace di lasciarla andare?

La porta della sua stanza si apre, e quando la bambina fa il suo ingresso, alla donna basta uno sguardo: sa già cosa sta per dirle.

- Io.. ho deciso di restare.

È una scelta consapevole. Lei avrebbe deciso diversamente, ma le augura buona fortuna, perché ha scorto un bagliore di speranza nei suoi occhi così tristi.
Jodie sorride. Quella bambina era simile a lei, ma non era sicura che avrebbe avuto il suo stesso destino. C’era qualcosa di diverso, in quei due. Si era concentrata così tanto sul cool boy da non aver notato una realtà ancor più evidente: era lei che non sarebbe stata capace di lasciare lui.

 

 

Note dell’autrice:
Il destino a cui Jodie si riferisce è la sua storia con Akai, su come si è conclusa. Ho riflettuto spesso sulla frase che dice a James Black in questo episodio, e l’ho sempre reputata abbastanza significativa. Grazie ancora a chi sta seguendo questa raccolta.
Alla prossima!

ValHerm

  
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