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Autore: cherubina    19/05/2014    2 recensioni
"Se la sofferenza rendesse davvero più forti, non pochi su questa terra avrebbero raggiunto l'invincibilità degli dei..."
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Leo guardava il borsone aperto sul letto dove presto sarebbero stati allineati altri lenzuoli freschi di biancheria e non poté trattenere la malinconia.

Aveva già vissuto troppi di quei momenti. Compagni di stanza che venivano e poi se ne andavano senza tornare mai più, nomi rimasti immortalati nell'anta interna dell'armadietto come firma della sua condanna ad avere soltanto amici di passaggio, al suo destino di restare da solo.

"E dai Leo non fare quella faccia! Domani, finalmente, sarai fuori di qui anche tu!"

Vale lo riscosse da quei tristi ricordi, rassettando le ultime cose in borsa. Il leader si limitò a scrollare le spalle e l'amico intuì le rassicurazioni di cui aveva bisogno e si fermò un momento.

"Questo non è un addio, lo sai vero? Non è come l'altra volta...Ci terremo in contatto, ci vedremo assiduamente..."

"Non facciamo promesse che non potremmo mantenere, Vale! Anche con tutte le buone intenzioni di questo mondo sarà la logistica a separarci di nuovo: ti ricordo che tu abiti in un'altra città, che hai i tuoi interessi, i tuoi amici là...Ed è anche giusto che non sacrifichi niente a cui tieni per stare di più con noi Braccialetti!"

Vale si appoggiò al coprimaterasso e accolse con una risata tutte le preoccupazioni di Leo.

"Sei così tenero quando ti fai le paranoie! Mi hanno proposto di tornare qui, in ospedale, per l'estate: pare vogliano fare un murales nella sala ricreativa per i bambini e Toni ha fatto il mio nome! Ho accettato! E poi ti scordi che io ho una moto veloce come quella di Valentino Rossi!"

A questa battuta entrambi gli amici scoppiarono a ridere.

"Ma smettila! Che te del mitico Vale c'hai solo il nome!"

L'apostrofò Leo per poi rifarsi serio.

"Comunque senza di te non ce l'avrei mai fatta! Sei il migliore capo che un gruppo possa avere e...Sei il mio migliore amico!"

Vale aveva detto tutto con semplicità e con sincerità, avvicinandosi fino ad incrociare gli occhi di Leo, nei quali ballava qualche lacrima.

"Oh smettila! Guarda che ti meno se mi fai piangere!"

Cercò di sdrammatizzare Leo al quale, tuttavia, le parole dell'amico avevano gonfiato il petto d'orgoglio.

"Comunque ce l'avreste fatta anche senza di me. Tutti. In fondo non sono un buon leader..."

"Ma finiscila di compatirti! Lo sai bene quanto sei importante per noi...Tieni, questo te lo regalo!"

Vale gettò verso l'altro il suo tubetto di gel e Leo, afferratolo al volo, lo rigirò tra le mani incerto.

"Guarda che i capelli presto ricresceranno e questo sarà un ottimo alleato! Torneremo a fare una vita normale, ce lo meritiamo, no?"

Leo annuì con fiducia. Aveva meno paura del futuro, era ottimista e voleva credere che questa volta sarebbe stata quella giusta. Quella in cui anche lui avrebbe potuto essere felice.

Leo continuò ad osservare l'amico che ora teneva tra le mani uno dei suoi due braccialetti.

"Prima che arrivino i miei devo andare a salutare una persona speciale!"

Leo comprese ed annuì.


"Così questa è la nostra ultima gita fuori porta qui in ospedale!"

"Non ne sei contento?"

La vocina di Davide non rispose mentre le porte dell'ascensore si spalancavano rivelando l'interno del reparto di maternità.

La stanza di Lilia era una delle prime. La donna era stesa di fianco sul letto e giocava con la sua piccola.

Vale bussò delicatamente per poi ricevere un invito a venire avanti.

"Volevo salutare te e Valentina! Oggi mi dimettono!"

"Anche noi torniamo a casa, tra poche ore!"

Disse Lilia mettendosi a sedere stringendo a sé il fagottino rosa.

"Ho una cosa per lei!"

Si affrettò ad aggiungere Vale prima che la situazione sprofondasse in un silenzio imbarazzante e si affrettò ad estrarre quel pezzetto di plastica dalla tasca per poi metterlo al braccino della bimba.

"Ti sta un po' largo ma quando sarai un po' più grandicella capirai che è un grande onore avere questo braccialetto! Sai è più prezioso di qualsiasi gingillo in oro!"

Gli occhi di Vale incrociarono quelli commossi di Lilia.

"Devi essere onorata Valentina: solo dei ragazzi speciali hanno questo braccialetto! Lo portava anche tuo fratello..."

A questo punto la voce di Lilia si spezzò.

"Ci saremo noi a parlarti sempre di lui! Delle sue bravate, delle sue spacconate, delle sue fragilità e del suo gran cuore...Vedrai, Valentina, ti sembrerà di aver conosciuto anche tu che grande persona era Davide!"

Fu Vale a concludere quello che Lilia non era riuscita a finire.

"Ora devo andare. Potrò...beh si potrò venire a trovare Valentina ogni tanto?"

Azzardò Vale con la timidezza che lo contraddistingueva.

"Certo. La nostra porta è sempre aperta per voi Braccialetti, sempre!"

Disse Lilia, baciandolo il fronte.


Rimasto solo, nel corridoio, il ragazzo dovette appoggiarsi un momento per riprendersi dal turbinio di emozioni di quell'incontro.

"Sei stato un grande con Lilia!"

"Perché non sei intervenuto? Di solito mi suggerisci sempre la cosa giusta da dire o da fare, grillo parlante!"

"Non ne avevi bisogno. Hai imparato a camminare con le tue gambe...ops!"

"Certo, certo: risparmiati le tue battute infelici!"

"Non hai più bisogno di me, Vale!"

Il vice non si curò di quelle parole finché non comprese la loro reale portata.

"Davide significa che...Che te ne andrai? Che non potrò parlare più con te? Che dobbiamo dirci addio?"

"No, questo non è un addio! Tu e gli altri lo sapete bene che io farò sempre parte di voi: sarò sempre un pezzetto del vostro cuore. Basta che guarderai in te stesso e lì mi troverai. Sempre!"

"Io detesto gli addii!"

"Non è un addio. Solo un arrivederci!"

"Arrivederci Davide. Arrivederci...e grazie!"

Sussurrò Vale sentendosi leggero come non gli accadeva da tempo.


All'uscita, per salutarlo, c'erano tutti i suoi amici. C'erano soltanto sorrisi in quel congedo perché sapevano che non si sarebbero mai più divisi.

"Lo hai detto ai tuoi amici, Vale?"

La domanda di suo padre lo spiazzò.

"Veramente..."

"Avanti, che aspetti! Sei stato tutti ieri ad implorare me e tua madre..."

Nora sorrideva. E lui era felice di vedere tra i genitori la complicità di un tempo.

"Cosa devi dirci?"

Chiese curiosa Cris.

"Ecco per le vacanze vado una settimana in Qatar con mio padre ma poi...poi ho tutta l'estate libera e mi chiedevo se vi piacerebbe venire nella nostra casa al mare!"

Gli amici si guardarono tra loro.

"E c'è bisogno di chiedercelo! Certo che veniamo!"

Sorrise Leo abbracciando l'amico. Un abbraccio che, presto, coinvolse anche Cris, Toni e Rocco.

Davide aveva ragione: il loro non era un addio. Era solo un breve, brevissimo, arrivederci.

*** ***

Grazie di cuore a quanti sono arrivati fin qui e a chi ha la "forza" di continuare a recensire^^

  
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