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Autore: Evangeline1    19/05/2014    0 recensioni
Ciao ragazzi(: allora vorrei iniziare subito dicendo che questa 'storia' è nata da una scommessa tra me e la mia amica. Non avevo intenzione di scriverla ma mi e toccato. Vorrei parlarvi un po di cosa parlerà. Già dal titolo si può percepire che parlerà di svariati argomenti. Ma l'argomento principale e da cui nasce tutta la storia è l'amore. La protagonista è una ragazza italiana di 17 anni. Beh non so più cosa aggiungere sinceramente quindi finisco qui ahah. Grazie
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Siamo nella sala grande. Sono le 10 e sono presenti tutti i professori e tutti gli alunni. Nessuna traccia del mio angelo. Che fine ha fatto? Avrà avuto qualche ripensamento? Avrà avuto qualche incidente? L'ansia mi assale. Tutti parlano e c'è un caos totale ma all'improvviso tutti si inzittiscono. Eccolo li. Scarpe nere invernice della Prada. Pantalone che risalta in pieno le forme e che gli scendono perfettamente sulle anche. Camicia con i primi due bottini sbottonati e con un costoso Rolex al polso. Rimango incantata, come tutte dal resto. Ad un tratto, America rompe il silenzio più totale, urlando: -'SEI BELLISSIMOOOO!!!!!!' E Tom urlando a sua volta la ringrazia facendo l'occhiolino rivolto a me. -'Soffrimi mi ha fatto l'occhiolino!' Mi dice America orgogliosa di se stessa. -'Imbecille l'ha fatto a me l'occhiolino!' Rispondo a mia volta ridendo. -'La volete finire di fare le sciocche!' Ci interrompe Mery dalla nostra morbosa risata. Tom si siede e la professoressa rimprovera America dicendogli che è una scostumata. -'Scusate ragazzi, ma stamane non ho avuto modo di fare colazione. Vi dispiace se mangio qualcosa?' -'No no ma figurati, fa come se fossi a casa tua!' Risponde America. -'Ahahah vuole favorire signorina..signorina?' Chiede Tom. -'America. America Parker. Ma per gli amici Mare. Tu mi puoi chiamare Mare.' -'Perfetto signorina Parker per gli amici Mare. Vuoi un po di bounty?' -'No tesò, purtroppo sto a dieta. Poi il bounty fa ingrassare.' -'Ma il cocco ha poche calorie!' Mi intrometto. -'Eh ma io non sono preoccupata del cocco. Io sono preoccupata della cioccolata attorno.' Conclude facendo ridere tutti, compreso il mio angelo. Dio che sorriso. Ha la dentatura perfetta e bianchissima, è stupendo. Inizia a parlare e passano le ore. L'ultima ora finisce e tutti si alzano per andarsene. Jessica e qualche professoressa si avvicinano a parlare con il mio angelo. Per farmi notare gli passo accanto sbattendo le anche cercando di essere sexy. Baaam! Ci son riuscita. Era ipnotizzato. Vado alla macchinetta a prendere qualcosa da mangiare e me lo ritrovo di fianco. -'Buongiorno Signorina Green.' Dice sorridendo. -'Buongiorno Signor Demon.' Rispondo a mia volta abbassandomi per prendere le cose da mangiare. -'Ebbene frequenti questa scuola?' -'A quanto pare..' -'Sembra proprio che il destino ci voglia far rincontrare.' Mentre sto per rispondere John arriva subito, interrompendoci. -'Reneeeè amore! Dov'eri? Non ti ho visto fuori scuola.' -'Ehm.. Sono entrata prima, stamane.' Dico mentre guardo Tom, che a sua volta guarda John con un'espressione indecifrabile. -'Ah ho capito.. E perché?' -'Il perché non importa John.. Questo è Tom Demon.' -'Ah si! Tom Demon. Piacere è un'onore per me conoscerla.' Gli dice stringendogli la mano. -'Piacere mio...Siete fidanzati?' Chiede il mio angelo. Sarà geloso? Sarebbe meraviglioso se lo fosse. -'Oh no! Ci conosciamo da una vita. Vero John?' Lo rispondo guardando John. -'Esatto! In pratica siamo cresciuti insieme. E come se fosse la mia sorellina minore.' Dice mettendomi il braccio intorno alla spalla e dandomi un bacio. -Capisco... E come fate a conoscervi da così tanto tempo?' Chiede. Oh eccolo li! Ficcanaso. -'I nostri genitori sono grandi amici. Si vedono spesso.. E così..' -'E così è nata questa amicizia.' Lo interrompe Tom finendo per lui. -'Esattamente.' Risponde infine John. -'Ehm.. John ti stanno chiamando!..' Dico interrompendo i loro sguardi. -'Non è ve..' Gli do un calcio facendogli un'occhiataccia -'Aaaah si! Mi stanno proprio chiamando.. ' Dice lui fingendo e facendomi l'occhiolino.. '-Devo proprio andare. È stato un piacere Signor Demon.' Dice stringendo la mano al mio angelo che ricambia. -'Oh perfavore chiamami Tom.' -'Va bene, allora riformulo. Grazie Tom e stato un piacere conoscerti.' Tom gli fa un occhiolino. -'E a te Reneè ci vediamo oggi. Ti passo a prendere alle cinque!' -'Va bene John!..' Cavolo faccio quello che vuoi ma vatteneeee!!! Finalmente se ne va. -'Ebbene dov'eravamo rimasti?' Chiedo io. -'Stavamo parland..' -'Weeeee..' Arrivano Mery e America interrompendolo. Ma che cavolo! Oggi non è proprio giornata. -'Uh c'è il bellissimo..' Dice America. -'Già..' Dice Mery facendomi l'occhiolino. Sbuffo. -'Mare, che piacere rivederti. Siete amiche?' Ma gli affari suoi? Bah! Decisamente invadente! -'Oh si, in pratica siamo sorelle. -'Hai una grande famiglia vero Reneè?' Mi dice ridendo e facendo ridere tutte e tre. -'Molto grande direi ahah..' Rispondo io. -'E così stavate parlando?!' Dice Mery. -'Cosa potremo mai fare, Mery?' Dico io. -'Tante cose..' Risponde America facendo l'occhiolino. Sospiro nascondendomi con una mano sul viso. Si rompe il silenzio quando un cellulare squilla. -'Ragazze possiate scusarmi ma devo proprio rispondere, è molto urgente.' -'Qualcosa di grave?' Chiedo. -'Non preoccuparti, Reneè. È stato un piacere rivederti.' Dice stringendomi la mano. -'Il piacere e stato mio.'Rispondo con un gran sorriso. Finisce l'ultima ora e io e le ragazze usciamo da scuola. Rimaniamo un po insieme a parlare fumandoci una sigaretta e ci rendiamo conto che in strada, ormai, non c'è più nessuno. Le ragazze se ne vanno e io vado a prendere la macchina. Entro nel garage, entro in macchina, la accendo e ripasso fuori scuola, scegliendo di fare la strada più lunga. -'Merda!!!' dico fermando la macchina. Ebbene si, ho bucato la gomma. Che pasticcio. Scendo dalla macchina per dare un'occhiata. È proprio andata. E io ora come faccio? Do un calcio . Non c'è nessuno e non so come tornare a casa. -'Sai mi chiedo il perché di tutto ciò ahah.' -'Cosa?' Mi giro mentre lo dico. Cavolo. Guarda un po chi è. È il mio angelo. -'No dico, vorrei capire perché fai sempre guai.' Dice ridendo. Adoro il suo sorriso. -'Ahahah.. Lo ammetto. Sono un totale disastro.' Lo rispondo sorridendo. -'Vuoi un passaggio?' Mi chiede. -'Mi farebbe comodo.' Rispondo. -'Sali allora.' -'Grazie.' Gli dico mentre salgo nella sua auto. -'Chiamerò il mio autista e la farò recuperare.' Mi dice. -'Hai un' autista?' Chiedo. -'Si, certo. Se ti stai domandando perché in questo momento non è con me non preoccuparti, te lo spiego subito.' Ridacchio. -'Oggi è il suo giorno libero.' -'Giorno libero.. Non ci avevo pensato ahah.' Mi sorride. Dio che bello. In questo momento abuserei di lui. Mantieni la calma Reneè. N-O-N S-I P-U-Ò! -'Quindi frequenti il quarto anno?' Mi domanda. -'Si esatto.' Rispondo io. -'Sei in classe con Jessica?' -'Si..' Rispondo facendolo capire che non abbiamo un buon rapporto. -'Non avete un buon rapporto vero?' -'Da cosa lo deduci?.. Comunque no, per niente.' -'Beh in realtà me l'ha confessato lei.' -'Avete parlato di me?' Chiedo. -'Più o meno.' Risponde. -'Capisco.' Concludo. -'Dove ti devo portare?' Mi domanda. Gli mostro la strada. -'Cosa vuoi fare dopo il liceo, Reneè?' Mi domanda d'un tratto. -'Beh in realtà vorrei andare in America, ho un'amica li.' -'E cosa vuoi fare una volta li?' -'Sai faccio canto e recitazione da praticamente una vita.' -'Quindi sogni Hollywood?' -'Si è così... Ma ho un limite di tempo. Ho solo un'anno. Se va và, se non và ritornerò qui in Italia e andrò all'università.' -'Capisco.. Bene, spero che realizzerai tutti i tuoi sogni.' -'Grazie.' Gli rispondo con un sorriso dolce. -'Sai credo che Jessica sia gelosa di te!' Dice all'improvviso. -'Che cosa?' Mi giro per guardarlo mentre rido. -'Si è proprio così. Ne sono certo.' Mi risponde, guardandomi. -'È perché dovrebbe essere gelosa di me? Sentiamo un po.' Dico mentre incrocio le braccia al petto, incuriosita. -'Reneè tutti cadono ai tuoi piedi.' -'Se non fosse una zocc.. Ehm scusami, ecco una poco di buono, tutti i ragazzi gli cadrebbero ai piedi.' -'Beh non hai tutti i torti ahah.' -'E tu che ne sai ahah?!' -'Beh perché ci ha provato anche con me.' Brutta troia, lo sapevo. Lo sapevo che lo avrebbe fatto. -'E tu cosa hai fatto?' Chiedo. -'Niente.' Rimaniamo in silenzio per un po. D'un tratto squilla il suo cellulare. -'Tom Demon.. Cosa c'è?.. Sono impegnato.. Tu no.. Perché mi hai incastrato.. Si gira a guardarmi e inizia a parlare in inglese, sempre guardandomi. Credo che stia parlando con una donna ed è arrabbiato. Riaggancia. -'Siamo arrivati Rennè. Vivi qui giusto?' -'Si. Grazie ancora per il passaggio.' -'Grazie a te per la chiacchierata.' Dice sorridendomi. Mi allungo per dargli un bacio sulla guancia. Tremo tutta. Sto per scendere dall'auto quando sento tirarmi il braccio così forte da farmi rientrare. -'Cosa c'è?' Chiedo col cuore che batte a mille. -'Voglio rivederti.' Dice un po ansioso. -'Davvero?' Chiedo sbalordita. -'Si. Davvero.' Dice sincero. Ci guardiamo negli occhi per un paio di minuti. I suoi occhi sono stupendi. Li guarderei per ore. -'Allora?' Mi chiede irrequieto. -'Voglio rivederti anch'io.' Gli confesso. Mi fissa senza parlare. Chissà cosa pensa. -'Quando e dove?' Gli chiedo. -'Domani? Domani per te va bene? Passo a prenderti io.' -'Domani va benissimo. Passami a prendere fuori scuola.' Gli consiglio. -'Come vuoi.' Sto per uscire dall'auto quando mi tira di nuovo. -'Cosa c'è ora?' Chiedo ridendo. Mi sorride con quei denti così schifosamente perfetti. È un sorriso malizioso. Da punto in bianco. Mi bacia. Un bacio leggero e casto. Dio gli salterei addosso. Sono le quattro e mezza del pomeriggio. Sono passati trenta minuti da quando il mio angelo e andato via. Decido di chiamare John per annullare l'appuntamento di oggi. Non posso uscire. Non c'è la faccio. Ho bisogno di stare da sola. Per pensare. Pensare a tutto questo che sta succedendo. Pensare al mio angelo e a domani.
  
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